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Territories

18/02/2016

Il bacino imbrifero, in cui opera il Consorzio di bonifica Brenta è caratterizzato dalla presenza di un acquifero sotterraneo che, in passato, autorevoli esponenti del Consiglio Nazionale delle Ricerche definivano tra i più importanti d’Europa, ma per il quale l’esasperato utilizzo degli ultimi decenni ha comportato un forte disequilibrio. In queste zone, infatti, è noto  il problema dell’abbassamento progressivo delle falde e della scomparsa o riduzione di molte risorgive, un tempo fonte idrica preziosa per l’irrigazione oltre che siti di eccezionale valenza ecologica.

Il Consorzio di bonifica Brenta ha attuato negli ultimi anni alcune positive esperienze di ricarica artificiale della falda con la innovativa tecnica delle A.F.I. (Aree Forestali di Infiltrazione), anche dette boschi di ricarica. Si tratta di terreni agricoli, che l’ente consortile prende in gestione dai proprietari e che vengono opportunamente attrezzati con canali disperdenti e piantumazioni laterali in modo da coniugare la valenza idraulica della ricarica (attiva per ben 200 giorni medi all’anno nei periodi di relativa abbondanza idrica, da settembre ad aprile, quindi nelle stagioni extra-irrigue) con quella ambientale (forestazione, affinamento delle acque da parte degli apparati radicali, produzione di biomassa legnosa, ossigenazione dell’aria, riduzione dell’anidride carbonica, oasi naturalistica, ecc.) oltre che di fruizione a livello didattico e per il tempo libero.

L’ente consorziale ha già realizzato 10 aree di questo tipo, per un’estensione di circa 10 ettari, riuscendo in tal modo ad infiltrare in falda circa 10 milioni di metri cubi d’acqua all’anno.

Due di queste aree sono state realizzate nell’ambito del progetto europeo Life “TRUST”, che nel 2012 ebbe, dall’Unione Europea, il prestigioso riconoscimento come uno dei 4 progetti “best of the best”, mentre altre 4 aree sono state attuate nell’ambito di altro progetto europeo Life, denominato “AQUOR”, in cui è previsto peraltro l’avvio, primo in Italia, di un “contratto di falda”, sull’esempio dei contratti di fiume.

L’auspicio del Consorzio di bonifica Brenta è di poter ulteriormente estendere l’innovativa tecnica A.F.I. e, al proposito, ha pronti appositi progetti, che si spera possano essere attuati tramite finanziamenti statali e/o regionali.

I dati misurati, in aree forestali come quelle realizzate, portano infatti a valori molto incoraggianti in termini di capacità di infiltrazione per ettaro di superficie agraria: 20 - 50 l/s/ha a seconda della permeabilità dei terreni.

I valori di infiltrazione tendono addirittura ad aumentare nel tempo per effetto dell’apparato radicale delle piante affiancate alle trincee. Tale beneficio è difficilmente riscontrabile in altri sistemi di ricarica, che invece evidenziano un significativo calo temporale dell’infiltrazione, per progressivo intasamento; sono così necessari costosi sistemi di manutenzione per recuperare i valori iniziali.

La ricarica delle falde nel bacino del fiume Brenta è esigenza assodata da anni a seguito del depauperamento degli acquiferi e della scomparsa delle risorgive; la sua necessità è accentuata dai nuovi prelievi acquedottistici, previsti in loco dalla Regione Veneto a favore del basso Veneto.

Il Consorzio Brenta ha quindi proposto, alla Regione, un progetto di nuovo impianto pluvirriguo (da tempo segnalato anche al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali nell’ambito del secondo Piano Irriguo Nazionale, ma ancora non finanziato) avente, nel periodo extra irriguo, la possibilità di fornire l’acqua “per caduta” ad una serie di nuove A.F.I. (circa 50-100 ettari), necessaria per poter ottenere una portata complessiva di infiltrazione annua pari a m3/sec 3, pareggiando così i nuovi, citati prelievi acquedottistici.

La Regione Veneto ha recepito tale proposta nell’accordo di programma per la tutela delle risorse idriche superficiali e sotterranee del fiume Brenta anche se non si sono ancora concretizzati i necessari finanziamenti, pure previsti.


Umberto Niceforo

Direttore Consorzio di bonifica Brenta – Cittadella (Padova)

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