ANBI SU ATTUAZIONE PNRR:
DESTINARE PARTE DEI 7 MILIARDI DEFINANZIATI AL PIANO INVASI
BENE RIFORME PER SNELLIMENTO DEGLI ITER BUROCRATICI MA BISOGNA ACCELERARE SUI PAGAMENTI PER NON FERMARE I CANTIERI
“E’ sconcertante apprendere che fra i lavori definanziati dal Cipess (Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile), perché eccessivamente in ritardo sui cronoprogrammi del P.N.R.R. (Piano Nazionale Ripresa e Resilienza), ci siano purtroppo ben 13 interventi nel settore idrico in Sicilia, regione che sta già pagando pesantemente un’annosa mancanza di programmazione e fallimentari scelte gestionali come il trentennale commissariamento dei Consorzi di bonifica, che invece sono esempio di efficienza nel resto d’Italia, laddove rispondono ai principi istitutivi, fondati su autogoverno e sussidiarietà.”
A dirlo è stato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI, che ha proseguito: “ Per questo ribadiamo la richiesta che parte dei 7 miliardi liberati, perché destinati ad opere irrealizzabili nei tempi previsti dal P.N.R.R., contribuiscano a finanziare l’avvio del Piano Invasi, per il quale sono già cantierabili oltre 400 progetti in tutta Italia e che, grazie all’operatività ufficialmente riconosciuta ai Consorzi di bonifica ed irrigazione, potranno essere completati e rendicontati entro le scadenze del 2026.”
Ha aggiunto Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI: “Esprimiamo soddisfazione soprattutto per i buoni risultati fin qui ottenuti nel campo delle riforme burocratiche, cui però sollecitiamo a far corrispondere un’accelerazione nelle erogazioni dei finanziamenti a chi, come i Consorzi di bonifica ed irrigazione, è in linea con i cronoprogrammi del P.N.R.R. . Il rischio, infatti, è il blocco dei cantieri per l’impossibilità di sopperire agli onerosi impegni economici a causa di ossessive lungaggini burocratiche.”
OSSERVATORIO ANBI RISORSE IDRICHE
IL TEMPO CAMBIA: NEVE E QUALCHE PIOGGIA A CENTROSUD DISPONIBILITA’ IDRICHE IN CALO AL NORD
VINCENZI: “DI FRONTE ALL’IMPREVEDIBILITA’ CLIMATICA BISOGNA AVVIARE IL PIANO INVASI CON I SOLDI NON SPESI DEL PNRR”
Se qualche pioggia potrebbe fare indulgere a rassicuranti entusiasmi, ci pensano i dati di sistema a riportare tutti ad una realtà idrica, che permane grave in molte regioni d’Italia: è questa la settimanale fotografia redatta dal report dell’Osservatorio ANBI Risorse Idriche in un anno, che risulterà il più caldo della storia (fonte: Copernicus), registrando lo sfondamento della soglia psicologica del +1,5° rispetto ai livelli preindustriali ed indicato come limite invalicabile per garantire le fin qui conosciute condizioni climatiche. In questo quadro di crescente “alert” idrico, un segnale positivo arriva dalla Basilicata dove, per la prima volta da 7 mesi, i volumi idrici, complessivamente trattenuti dalle dighe, registrano un incremento dovuto ai consistenti apporti pluviali, che hanno interessato la regione: i 6 milioni di metri cubi d’acqua, confluiti nei bacini in una settimana, ristorano i territori dipendenti dai serbatoi di Pertusillo e monte Cotugno , ma lasciano inalterate le punte di crisi in territori, le cui popolazioni subiscono, da mesi, limitazioni e turnazioni nelle erogazioni idriche, giacché hanno rimpinguato solo marginalmente le esangui riserve negli invasi Camastra e Basentello, incrementate di solo 200.000 metri cubi.
Anche nella confinante Puglia si è registrato un incremento nei livelli idrometrici dei bacini, limitato però a soli 320.000 metri cubi, ininfluenti sull’enorme deficit idrico della regione, stimato in oltre centotre milioni di metri cubi rispetto al 2023 e addirittura in quasi trecento milioni rispetto ai volumi di riempimento autorizzati (!!!).
In Sicilia, nella speranza di piogge diffuse e non violente, le disponibilità idriche continuano a ridursi, segnando un’ulteriore contrazione di 2.400.000 metri cubi nelle recenti due settimane: a segnalarlo è l’Autorità di bacino distrettuale della Sicilia che, in contrasto con annunci ottimistici e dimenticata dall’attenzione mediatica, registra un’ulteriore contrazione di 272.000 metri cubi negli esangui volumi trattenuti dalla diga dell’Ancipa e già oggetto di contrasto fra comunità locali.
La condizione idrica permane molto difficile in Sardegna, Calabria ed Abruzzo, dove comunque i 40 centimetri di neve, caduti sulle vette più alte dell’Appennino, sono di buon auspicio per la ricarica degli acquiferi stressati dalla siccità, che perdura da un anno; sul versante appenninico del Molise il manto nevoso non supera però i quindici centimetri.
Risalendo la Penisola, in Campania sono da segnalare le ottime performances dei fiumi Volturno, Garigliano, ma soprattutto Sele, le cui portate alla foce sono superiori a quelle registrate nel recente passato. Sui monti irpini e del Matese la neve caduta nei giorni scorsi risulterà provvidenziale per la ricarica dei bacini artificiali dopo mesi di grande sofferenza (a Novembre, il bacino di Conza era al 27% di riempimento).
Nel Lazio crescono le portate dei fiumi Tevere ed Aniene, seppur con valori troppo bassi per eguagliare quelli medi storici (entrambi sono circa al 38% rispetto al consueto), mentre il Velino, nell’Alta Sabina, nonostante una contenuta crescita negli scorsi giorni risulta idricamente deficitario di circa il 46%. Sul Terminillo è presente una coltre di neve di quasi trenta centimetri; cm. 20 si registrano invece sui monti Ernici nella provincia di Frosinone.
In Umbria, mentre tarda l’auspicata ripresa dei livelli del lago Trasimeno, crescono le portate dei fiumi Chiascio e Paglia; decresce invece l’altezza idrometrica del Topino.
Nelle Marche tornano finalmente a crescere le altezze idrometriche dei fiumi, che però sono ancora deficitarie per Potenza, Esino e Nera; sono in aumento anche i volumi invasati dalle dighe e la neve imbianca alcune vette dei monti Sibillini così come dell’Appennino al confine con l’Emilia-Romagna.
In Romagna, i circa ottanta millimetri di pioggia, caduti in 3 giorni sulla pianura, hanno rinvigorito le portate dei fiumi Savio (da poco più di 1 metro cubo al secondo a quasi mc/s 100) e Lamone. Nell’Emilia centrale si registra l’ottima performance della Secchia, che in una settimana incrementa la sua portata del 787%, superando mc/s 77; in crescita è anche il Taro la cui portata, al pari degli altri bacini fluviali dell’Emilia occidentale, rimane però inferiore alla media mensile (fonte: ARPAE).
In Toscana, una decisa impennata dei livelli idrometrici viene registrata dai fiumi Arno, Sieve ed Ombrone, i cui flussi si mantengono però al di sotto del consueto. Sul monte Amiata sono presenti oltre venticinque centimetri di neve, mentre sul versante appenninico si raggiungono i 35 centimetri.
In Liguria sono in crescita i livelli dei fiumi Magra ed Entella; stabili quelli del Vara, mentre a Ponente decresce l’altezza idrometrica dell’Argentina.
Al Nord, i bacini lacustri d’Iseo e di Como hanno percentuali di riempimento, inferiori alle medie.
In Veneto, Novembre 2024 è stato il più secco da 30 anni con soli 10 millimetri di pioggia (in alcune località la cumulata ha raggiunto appena mm.1) su una media storica di mm.135, con un deficit pluviometrico pari quindi al 93% (96% sui bacini di Piave e Livenza) ed una temperatura media, superiore di ben 2,2 gradi alla media (la prima decade ha registrato l’anomalia termica più alta dal ’96) con conseguente riduzione drastica delle portate dei fiumi scesi, fatta eccezione per Adige e Livenza, al di sotto del flusso medio mensile storico. Nella scorsa settimana Piave e Brenta (il cui flusso in alveo è sotto media del 36%) hanno subito un’ulteriore flessione dei livelli idrometrici, mentre incrementi di portata si sono registrati per Bacchiglione e Muson dei Sassi (fonte: ARPA Veneto).
In Lombardia, la carenza di neve ed i livelli dei laghi inferiori alle medie determinano un deficit di riserva idrica del 29% sulla media e di oltre il 41% rispetto al 2023.
In Piemonte, le portate fluviali sono in crescita solo nel Tanaro, il cui flusso idrico rimane però scarso (-59% rispetto alla media); anche se decrescente la portata della Stura di Demonte registra un surplus del 23% sul consueto a differenza della Stura di Lanzo, caratterizzata dall’esiguità dei flussi, che risultano del 70% più scarsi della media.
In Valle d’Aosta sia Dora Baltea che torrente Lys subiscono leggerissimi decrementi nei flussi idrici.
Decrescenti infine sono i livelli idrometrici del fiume Po lungo il tratto piemontese, mentre incrementi di portata vengono registrati nelle stazioni di rilevamento lombarde ed emiliane, pur rimanendo al di sotto di quelli medi di riferimento.
“E’ l’arrivo della neve, il dato nuovo della settimana soprattutto al Centro Sud, mentre al Nord si registra un clima secco. Speriamo di non dover rimpiangere, nei mesi a venire, la tanta acqua rilasciata a mare per mancanza di invasi” ha commentato Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI.
“Per questo – ha concluso il Presidente ANBI, Francesco Vincenzi - chiediamo che i 7 miliardi di lavori definanziati per manifesta impossibilità di rispettare le tempistiche del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza siano destinati anche ad avviare il Piano Invasi, per il quale i Consorzi di bonifica ed irrigazione, che stanno invece rispettando i cronoprogrammi europei, hanno circa quattrocento progetti in attesa di finanziamento e rapidamente cantierabili.”
CONSORZIO CER, CREA, UNIVERSITA’ ROMA TOR VERGATA INSIEME PER LA RICERCA SULLA GESTIONE DELL’ACQUA
SIGLATI DUE ACCORDI CON ISTITUZIONI DI DENVER
Due nuovi accordi nell’ambito delle attività tecnico-scientifiche sono stati siglati tra Crea (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria), Consorzio CER-Canale Emiliano Romagnolo ed Università di Roma Tor Vergata (Dipartimento di Ingegneria Civile ed Informatica) per sviluppare attività di ricerca congiunte, nonchè realizzare corsi di formazione, attività didattiche, divulgazione scientifica e tecnologica, condividendo conoscenze con One World One Water Center (OWOW), il programma congiunto e realizzato da MSU-Metropolitan State University di Denver e Denver Botanic Gardens negli Stati Uniti d’America.
“Mentre il mondo è attraversato da drammatiche tensioni, l’ambiente scientifico è d’esempio nel cercare congiuntamente soluzioni a problemi universali come la migliore gestione delle risorse idriche di fronte alla crisi climatica” ha commentato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI.
L’accordo italo-statunitense nasce nell’ambito della collaudata collaborazione con il OWOW che, periodicamente, organizza visite di scambio in Italia su tematiche legate alla risorsa idrica, nonché alle strategie messe in atto nell’era della transizione energetica ed ecologica: undici gli studenti provenienti dagli Stati Uniti ed ospitati quest’anno, tra Roma e Bologna, con lezioni dedicate, corsi specifici e visite sul campo.
“Sono stati giorni di studio intensi e proficui, in cui abbiamo trattato numerose tematiche di rilievo per gli studenti ospiti – ha evidenziato Raffaella Zucaro, Direttrice Generale Consorzio C.E.R. .
“Siamo molto orgogliosi della sinergia internazionale, che abbiamo instaurato con l’Università di Denver – ha sottolineato il Presidente Consorzio C.E.R., Nicola Dalmonte – Riteniamo che la firma di questi due nuovi accordi strategici rafforzerà le già intense attività di interscambio nell’ambito delle ricerche condotte dai nostri laboratori nel sito Acqua Campus-ANBI sull’efficientamento idrico e la gestione virtuosa della risorsa acqua in favore dell’agricoltura.”
“Questa collaborazione avvalora il ruolo anche internazionale assunto dai Consorzi di bonifica ed irrigazione nel campo della ricerca e della divulgazione scientifica, qualificandosi come laboratori a cielo aperto – ha concluso il Presidente ANBI - In questo, il sito Acqua Campus è un punto di riconosciuta eccellenza mondiale.”
VENETO: PROGETTO SCUOLA PRESENTATO AI DOCENTI
ANBI Veneto ha incontrato on-line i docenti delle scuole primarie, secondarie di primo e secondo grado, interessati alle progettualità che, con gli 11 Consorzi di bonifica della regione, propone per l’anno scolastico 2024-2025 nell’ambito del protocollo triennale, da poco rinnovato fino all’annata 2025-2026 con Regione (Direzione Formazione e Istruzione) ed Ufficio Scolastico Regionale veneti; le progettualità messe in campo per l’anno in corso sono state illustrate in tre riunioni.
“Il mio amico canale” è il progetto rivolto agli alunni delle scuole primarie ed ai giovani studenti delle scuole secondarie di primo grado; rappresenta un percorso di conoscenza sulle innumerevoli funzionalità, che un canale può rivestire: finalità irrigue, di scolo, ambientali. Insieme al personale di ANBI Veneto e del Consorzio di bonifica locale saranno illustratele le peculiarità di un corso d’acqua, che scorre in prossimità della scuola e che, alla fine di un percorso formativo e con una cerimonia pubblica, sarà battezzato con un soprannome, che ne riassuma le caratteristiche principali. “Parole d’acqua. La bonifica spiegata dai ragazzi” è invece il concorso pensato per le scuole Secondarie di Primo e Secondo Grado (primo biennio) statali, paritarie e per i CFP (Centri Formazione Professionale).
Partendo da alcune parole chiave, gli studenti sono chiamati a realizzare un video in stile “stories”, “reel” o “short” di “Youtube”, della durata massima di un minuto, per cercare di dare la definizione più esaustiva, corretta e comunicativa del vocabolo scelto. Il risultato sarà un vocabolario digitale della Bonifica con le definizioni create da alunni/e con un linguaggio più vicino al loro modo di raccontarsi, raccontare e spiegare la realtà, che li circonda.
I PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e per l'Orientamento) si rivolgono a classi III, IV e V delle scuole Secondarie di Secondo grado, classi dei percorsi triennali e dei percorsi di IV anno di istruzione e formazione professionale. Studenti e studentesse saranno così chiamati a realizzare, in coordinamento con l’ente consorziale del territorio, contenuti informativi (video, riviste, “slideshow”) relativi alle peculiarità idrauliche del comprensorio.
EMILIA ROMAGNA: PAESAGGI D’ACQUA: TORNA IL CONCORSO SCOLASTICO
E’ al via la nuova edizione del concorso annuale, proposto dal Consorzio di bonifica Renana (con sede a Bologna) ed ANBI Emilia-Romagna nell'ambito del modulo formativo, che l’ente consortile dedica da oltre vent'anni alle scuole primarie e secondarie di primo grado: filmare o fotografare i “paesaggi d’acqua”, presenti nell'ambito geografico tra i fiumi Samoggia, Reno e Sillaro per valorizzare la bellezza del territorio.
La creazione nei secoli della complessa rete di canali artificiali scolanti, casse di espansione ed impianti idrovori ha reso abitabile, gran parte della pianura dell’Emilia- Romagna, consentendo produzione di cibo, sviluppo dell’economia locale, generando habitat ricchi di specie animali e vegetali, che contribuiscono in modo decisivo ad incrementare il valore ambientale del paesaggio.
Obiettivo del concorso è aumentare la consapevolezza nei ragazzi proprio su questi temi: la proposta è quindi quella di segnalare luoghi e situazioni di esperienza, che caratterizzano quel particolare ambiente, come “il mio paesaggio d’acqua preferito in montagna” o come “il mio paesaggio d’acqua preferito in pianura”. La scelta dei luoghi e delle situazioni da segnalare non è vincolata da alcun indirizzo preferenziale: potranno essere segnalati tanto ambienti di interesse naturalistico, spazi pubblici in ambienti rurali, specifiche aree definite dalla presenza dell’acqua nel paesaggio, anche di valore artistico e storico.
Peculiare attenzione nella selezione degli elaborati sarà rivolta alle casse d’espansione, alle opere idrauliche montane (ponti, briglie, argini), al reticolo dei canali irrigui e di bonifica, distribuiti nel paesaggio regionale.
Alunni ed alunne, con il supporto degli insegnanti, dovranno realizzare un video od una fotografia, che rappresentino il paesaggio d’acqua, scelto tra quelli preferiti e funzionali alla gestione umana della risorsa idrica anche per rendere il territorio maggiormente resiliente ai cambiamenti climatici. Il concorso prevede 2 sezioni: produzioni video / cortometraggi; produzioni fotografiche. La scadenza per la presentazione delle opere è il 17 Marzo 2025.
LOMBARDIA: CRESCE L’ATTENZIONE SUI BACINI DI ACCUMULO
Il tema degli invasi, nonchè delle possibilità di accumulo e di gestione delle risorse idriche continua ad essere centrale nelle politiche per l’acqua. Sull’argomento ANBI Lombardia è intervenuta al seminario “Bacini di accumulo idrico: influenza su ambiente, territorio e clima”, organizzato dall’Ordine degli Ingegneri della provincia di Milano.
Il seminario ha fornito una panoramica sulla situazione dei bacini di accumulo idrico (sbarramenti artificiali, laghi naturali regolati, laghetti a scopo irriguo, falda sotterranea, ecc.) e sulle loro interrelazioni con l’ecosistema. “Manutenzione, infrastrutturazione e innovazione, la risposta culturale ai cambiamenti climatici” è stato il titolo dell’intervento di ANBI Lombardia, che ha fornito un’ampia panoramica sulle linee d’azione del sistema dei Consorzi di bonifica lombardi e sulle prospettive per il futuro. Sempre a Milano si è svolta anche la Giornata ITCOLD (Comitato Nazionale Italiano per le Grandi Dighe) sulle “Piccole dighe in Italia”, con una relazione di ANBI Lombardia su “Progetto ANBI 10.000 invasi minori - Prime esperienze lombarde mediante recupero di cave dismesse per la creazione di bacini multifunzionali”, in cui è stato tratteggiato il quadro storico che, sin dagli anni ’50, dà conto dell’impegno associativo sul tema delle opere di immagazzinamento delle risorse idriche.
La questione delle infrastrutture idriche torna, infatti, come una costante centrale nell’individuazione delle politiche agricole per il Paese. In quest’ottica è stato sintetizzato il percorso lombardo, legato al recupero degli ambiti estrattivi dismessi per la realizzazione di invasi multifunzionali. Dopo l’approvazione della legge regionale di riferimento, ANBI Lombardia ha compiuto il censimento delle aree, in cui è necessario integrare la risorsa idrica per l’irrigazione e/o per laminare le piene dei corsi d’acqua, nonchè delle cave potenzialmente idonee a tali scopi.
Al termine della relazione, alla numerosa platea di tecnici, sono stati presentati i 2 interventi messi in campo dai Consorzi di bonifica bresciani: il bacino già in funzione a Castrezzato (Cdb Oglio Mella,con sede nella “città della Leonessa”) e quello in via di realizzazione a Calcinatello (CdB Chiese, con sede a Calcinato); un breve video è disponibile sul canale YouTube di ANBI Lombardia.
VENETO: UN ALTRO TASSELLO PER LA MIGLIORE GESTIONE IDRAULICA
Terminati i lavori di ripristino delle sponde dello scolo Schilla al confine tra i comuni di Bovolenta e Brugine: il Consorzio di bonifica Bacchiglione (con sede a Padova) ha provveduto alla messa in sicurezza dello scolo per un tratto di circa cinquecentocinquanta metri; successivamente il Comune di Bovolenta ha provveduto al ripristino dell’attiguo manto stradale, fortemente danneggiato.
Gli interventi, eseguiti al termine della stagione irrigua, hanno previsto il ripristino della sezione originaria dello scolo al fine di migliorare il deflusso delle acque. Inoltre, l’ente consortile ha provveduto al ripristino della chiavica di immissione attraverso la posa di una nuova tubazione.
La spesa complessiva per la realizzazione dell’intervento è stata di € 73.200,00 per la realizzazione dei lavori idraulici (a carico dell’ente consorziale) e di circa quarantaseimilatrecento euro per l’asfaltatura stradale (a carico del Comune).
L’intervento va a completare l’altra opera realizzata nello scolo Schilla, cioè i sostegni, di cui uno proprio tra i comuni di Bovolenta e Brugine.
TOSCANA: CON L’INGEGNERIA NATURALISTICA CENTRO ABITATO PIU’ SICURO
Alla periferia del comune di Poppi, sul fosso Archiano d’Isola, poco a monte dell’imbocco del tombamento che attraversa l’abitato di Badia Prataglia, un’opera idraulica ormai instabile aumentava il rischio idraulico in un tratto del corso d’acqua particolarmente delicato.
Le precarie condizioni del manufatto sono state messe a fuoco nel corso dell’attività di monitoraggio del territorio, eseguita dal Consorzio di bonifica 2 Alto Valdarno (con sede ad Arezzo) in collaborazione con l’ente Parco delle Foreste Casentinesi. Individuato il problema, studiata la soluzione: la soglia deteriorata è stata ricostruita con una difesa di sponda, realizzata in legno di castagno; la doppia palificata, annegata con materiale litoide reperito sul posto, è stata quindi coperta con una geostuoia antierosione e rinverdimento finale.
L’intervento si è reso necessario per evitare ulteriori crolli dell'opera e di conseguenza ulteriori, eventuali restringimenti dell’imbocco del tratto coperto, nel punto in cui questo attraversa l’abitato. L’attività di controllo del territorio attraverso sopralluoghi progettanti congiunti fra gli enti consortile e del Parco unitamente ai Carabinieri Forestali, si è rivelata ancora una volta una strategia vincente ai fini della prevenzione.
PUGLIA: ATTIVITA’ CONSORTILI
Funzionari governativi provenienti dal Kosovo, accompagnati dall'Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari, hanno visitato la diga di Capacciotti ed il distretto irriguo di San Samuele (in agro di San Ferdinando), al fine di conoscere l’organizzazione amministrativa del Consorzio di bonifica Capitanata (con sede a Foggia), nonchè il funzionamento e l’utilizzo dei gruppi di consegna automatizzati nell’ambito della distribuzione irrigua.
L’ente consortile, che ha approvato il bilancio di previsione 2025, è anche intervenuto alla tavola rotonda “Le nuove sfide nel settore delle acque reflue (aspetti economici e gestionali, riutilizzo delle acque reflue)” organizzata nell’ambito del recente evento “H2O – Manifestazione Internazionale dedicata alla filiera del settore idrico”, svoltasi nella Fiera del Levante, a Bari.
LOMBARDIA: PASSAGGIO DI CONSEGNE
Dopo 20 anni alla guida del Consorzio di bonifica Est Ticino Villoresi (con sede a Milano), Alessandro Folli ha rassegnato le dimissioni da Presidente dell’ente; sarà Alessandro Rota, imprenditore agricolo e già Vicepresidente, a raccogliere l’importante eredità; Vicepresidente e' stato eletto Antonio Bonati, mentre Daniele Porta sarà il terzo componente del Comitato Esecutivo.
In coincidenza del passaggio di consegne della Presidenza, è stata organizzata, nel capoluogo regionale, l'iniziativa “Consorzio Est Ticino Villoresi 2004-2024 - Una storia di crescita e sviluppo per il territorio lombardo”. Durante l’evento, la squadra dei tecnici consortili ha voluto ringraziare il Presidente uscente con un video, che ripercorre le tappe e gli obbiettivi più importanti, raggiunti durante i suoi mandati: dalla messa in sicurezza della diga di Panperduto alla riqualificazione turistico-fruitiva di tutta l’area con la destinazione dell’ex casello idraulico ad ostello e la realizzazione del Museo delle Acque Italo-Svizzere; dalla realizzazione di una centrale idroelettrica in partnership con Enel Green Power ai significativi interventi di valorizzazione del sistema dei Navigli fino alla costruzione della Via d’Acqua che connette il canale Villoresi al sito dell’Expo Milano.
L’aver investito sulla multifunzionalità dei canali per la loro valorizzazione ha consentito di accedere a fonti di finanziamento diverse, non solo espressamente dedicate all’agricoltura, favorendo così il recupero del patrimonio rurale e del suo valore storico- culturale in chiave di fruizione turistica: è il caso, ad esempio, del recupero della struttura della chiavica di Chignolo Po, trasformata in Museo della Bonifica e del casello di Garbagnate Milanese, divenuto “kayak-point”. Grande attenzione è stata riposta nelle attività di difesa del suolo (in totale sinergia con Regione Lombardia, che ha individuato nell’ente consorziale il proprio braccio operativo) e negli aspetti prettamente ambientali,rispetto ai quali “ETVilloresi” ha potenziato le connessioni ecologiche sul territorio comprensoriale. All'evento, che ha celebrato il passaggio di consegne da Folli a Rota, è intervenuto, tra gli altri, il Presidente del Consiglio di Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo.
Dopo alcuni, qualificati interventi tecnici si è svolto un dibattito sulle sfide, cui saranno chiamati a rispondere il Consorzio di bonifica ed il mondo agricolo; sono intervenuti: Gianluca Comazzi, Assessore Territorio e Sistemi Verdi di Regione Lombardia; Gianfranco Comincioli, Presidente Coldiretti Lombardia; Antonio Boselli, Presidente Confagricoltura Lombardia; Francesco Vincenzi, Presidente ANBI ed Alessandro Rota, in veste di Presidente ANBI Lombardia.
PIEMONTE: CONFERME E NUOVI OBIETTIVI
ANBI Piemonte ha rinnovato piena fiducia al Presidente uscente, Vittorio Viora, confermato per il prossimo triennio, così come i Vicepresidenti: Giorgio Maria Bergesio, Stefano Bondesan e Piero Viscardi.
L’Assemblea ANBI Piemonte ha anche confermato quale Direttore, Mario Fossati, Direttore anche dell’Associazione Irrigazione Est Sesia (con sede a Novara).
Uno dei temi, su cui maggiormente intende impegnarsi ANBI Piemonte, è quello del deflusso ecologico.
Oggi, secondo il regolamentato dalla Regione Piemonte, il deflusso ecologico non garantisce un adeguato servizio irriguo per ampie zone agricole del territorio e, più in generale, non assicura il minimo di portata necessaria ai fini igienico-sanitari ed ambientali. Sono state avviate diverse sperimentazioni con l’obbiettivo di trovare un equilibrio tra le esigenze dell’irrigazione e quelle dell’ecosistema, individuando la quantità di acqua, che possa essere prelevata dagli alvei in quantità sufficiente sia per le finalità irrigue, sia per mantenere vitale l’habitat.
Il problema riguarda tutto il territorio nazionale, ma in Piemonte, in particolare per i territori risicoli (Vercellese, Novarese e Lomellina sono l’area vocata, più importante d’Europa), diventa essenziale anche alla luce delle nuove condizioni climatiche.
TOSCANA: CALENDARIO DELL’AVVENTO COL CONSORZIO DI BONIFICA
Quest’anno il Consorzio di bonifica Medio Valdarno (con sede a Firenze) è entrato pienamente nel clima natalizio: ogni giorno, ormai dal 1° Dicembre, sta uscendo un post sui social dell’ente consortile e che racconta dei fiumi e dei torrenti del comprensorio con brevi curiosità, che li riguardano; un calendario, che serve a far conoscere i locali corsi d’acqua sia a chi li frequenta più abitualmente, sia a coloro che li scoprono per la prima volta.
Si tratta di un’iniziativa semplice e simpatica, che non si limita agli auguri, ma diffonde conoscenza su un patrimonio idraulico e paesaggistico, che rende il territorio speciale in tutte le stagioni e per questo va gestito con la massima cura ed attenzione.
Ogni giorno fino alla vigilia si può aprire una nuova casella di questo calendario “social” dell’Avvento per unirsi in un originale viaggio verso il Natale!
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