Anno XXV, n. 5 lunedì, 13 febbraio 2023

OSSERVATORIO ANBI RISORSE IDRICHE

LO DICONO I DATI: PRECIPITAZIONI ABBONDANTI AL CENTRO SUD MA NELL’ITALIA DEL NORD C’E’ ORMAI MENO ACQUA ED A RISCHIO SONO ECONOMIA ED ECOSISTEMI

“I dati settimanalmente diffusi dall’Osservatorio ANBI Risorse Idriche dimostrano che la perdurante crisi idrica del Nord Italia non è una transitoria stagione siccitosa, ma la conseguenza di un ciclo idrico, ormai incapace di rigenerarsi naturalmente a causa di cambiamenti climatici sorprendentemente veloci e cui si può rispondere solo con la realizzazione di nuove infrastrutture e l’efficientamento di quelle esistenti per trattenere l’acqua di eventi meteo sempre più rari. Bisogna prendere atto che, se complessivamente l’Italia rimane un Paese idricamente fortunato, nelle regioni settentrionali c’è meno acqua disponibile”: a chiedere di prenderne atto per le scelte conseguenti è stato Francesco Vincenzi, Presidente Associazione Nazionale Consorzi Gestione Tutela Territorio ed Acque Irrigue.
“Il Nord-Ovest – ha aggiunto Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI - è la testimonianza di come una crisi idrica ormai consolidata non possa risolversi con qualche precipitazione. L’esempio arriva dal Piemonte dove, nonostante a Gennaio sia piovuto l’80% in più dell’anno scorso, il deficit pluviometrico rispetto alla media mensile si attesta al 63,6%, arrivando a toccare -81,1% sul bacino della Sesia. Le speranze idriche per i prossimi mesi sono riposte nel + 64% di neve caduta in montagna rispetto all’anno scorso, il cui scioglimento è però condizionato da un andamento delle temperature, ormai imprevedibile.”
Restando in Piemonte, è molto grave la situazione di tutti i fiumi, che continuano a calare di settimana in settimana, registrando portate inferiori a quelle dell’anno scorso: Tanaro (-77,72%) e Sesia (-70,4%) registrano i deficit più significativi. mIn Valle d’Aosta, solo sulle Grandes Murailles lo spessore del manto nevoso è aumentato rispetto alla settimana scorsa, perchè la coltre bianca, presente sulla regione, é generalmente inferiore allo scorso anno; sono in calo sia la Dora Baltea (18,60 metri cubi al secondo, contro una media di Febbraio pari a mc/s 27,3) che il torrente Lys. I grandi bacini naturali del Nord Italia rimangono tutti sotto media e solo il lago Maggiore registra una lenta crescita; gli altri continuano a calare (il Lario è al 19,4% di riempimento, il Sebino al 16,4%).
Il lago di Garda è pieno al 35,7%, vale a dire che contiene meno della metà di quanto era invasato 12 mesi fa e mezzo metro più basso rispetto alla media storica. Restano drammatiche le condizioni del fiume Po, addirittura peggiori di quelle eccezionali, registrate nel 2022 : il deficit idrico supera il 70% nelle stazioni a monte per scendere al 53,48% (!!) a Pontelagoscuro; dopo quello di Piacenza, anche il rilevamento di Cremona segna il nuovo minimo storico. In Lombardia, clamorosa è la condizione del fiume Adda che, anziché registrare fisiologici aumenti invernali di portata, li vede ridursi costantemente fino ad arrivare agli attuali mc/s 63 (il 22 Novembre u.s. era mc/s 155), cioè un valore più basso rispetto all’anno scorso.
All’appello manca complessivamente il 44,5% delle riserve idriche della regione; rispetto all’anno scorso, cresce di quasi il 67% il manto nevoso, che resta però abbondantemente sotto media (-46%). Analoga situazione si registra in Veneto dove, nonostante il positivo bilancio pluviometrico di Gennaio, i corsi d’acqua sono in grande sofferenza: il livello del Bacchiglione è 1 metro più basso dell’anno scorso, mentre mancano 45 centimetri alla Livenza e l’Adige si mantiene sulle scarse portate del 2022. Pur in leggero miglioramento, il livello di falda si mantiene sui livelli minimi assoluti in buona parte dell’alta pianura con record negativi, rilevati nel veronese (fino a -125%!). Il manto nevoso si attesta fra gli 80 ed i 100 centimetri.
In Emilia Romagna appaiono in ripresa i fiumi appenninici, forti di apporti pluviali finalmente in linea con le medie del periodo, soprattutto nei settori montani orientali e lungo le pianure costiere. Si riducono invece significativamente le portate dei fiumi toscani; a tornare a soffrire sono principalmente il Serchio e l’Arno le cui portate attualmente sono più che dimezzate rispetto alle medie del periodo (fonte: Centro Funzionale Regione Toscana). Calano anche i livelli dei fiumi marchigiani mentre, sui monti Sibillini, la neve va riducendosi (monte Bove: cm. 92, ma una settimana fa erano cm. 124).
 Interessante è l’analisi dei livelli di falda: alla stazione di Oasi del Cervo, nel maceratese, la quota è m. -21,15, inferiore di quasi sei metri a quanto registrato nell’Agosto del siccitosissimo 2017! Non solo: si è oltre un metro e venti centimetri sotto quanto registrato lo scorso anno quando, complici le piogge, il livello crebbe di quasi un metro in Gennaio, limitandosi invece quest’anno a soli 33 centimetri (fonte: Servizio Protezione Civile Marche). In Umbria, nonostante un Gennaio particolarmente piovoso (ben oltre la media mensile di cm. 110), si abbassa il livello del fiume Tevere e resta invariato quello del lago Trasimeno (- cm.60 sulla media), mentre cresce il volume idrico trattenuto nell’invaso Maroggia, salito di quasi un milione di metri cubi. In sintonia con quanto registrato nella vicina Umbria, il Tevere cala di oltre un metro anche nel Lazio dove, per altro, tutti i corpi idrici subiscono una decisa flessione: dai fiumi Liri, Sacco ed Aniene ai laghi di Nemi, Bracciano e Castel Gandolfo.
Anche in Campania i livelli dei corsi d’acqua sono in calo, pur rimanendo complessivamente superiori all’anno scorso, con il livello del fiume Volturno, che scende di oltre un metro e mezzo in 7 giorni (fonte: Centro Funzionale Multirischi Regione Campania). Continua invece l’ottima performance dei serbatoi pugliesi, dove l’acqua invasata è aumentata di 4 milioni e mezzo di metri cubi in una settimana, raggiungendo + 82,43 milioni di metri cubi rispetto all’anno scorso.
Resta abbondante anche il surplus idrico nei bacini della Basilicata ( + 40 milioni di metri cubi), nonostante si sia registrato un decremento di oltre venti milioni di metri cubi nella scorsa settimana, a testimonianza dell’avviata stagione irrigua per le primizie (soprattutto, fragole).
Infine, un Gennaio idrologicamente generoso, come nel resto dell’Italia centro-meridionale, si è registrato in Sardegna: in un solo mese, oltre trecento milioni di metri d’acqua sono confluiti nei bacini artificiali, vale a dire circa trecento miliardi di litri, che hanno permesso il superamento della media dei volumi invasati negli ultimi 12 anni.


GIORNATA NAZIONALE PREVENZIONE SPRECO ALIMENTARE

ANBI: L’ ITALIA HA FAME D’ACQUA

Parlare di spreco alimentare significa anche parlare di spreco d’acqua e parlare di spreco idrico significa parlare di risorsa usata male, ma anche di risorsa disponibile e non utilizzata: a ricordarlo, in occasione della Giornata Nazionale di Prevenzione contro lo Spreco Alimentare, è stata l’ANBI, evidenziando come, a causa della crisi climatica, la disponibilità d’acqua sia ormai determinante per qualsiasi tipo di coltura nell’area mediterranea.
In Italia, una costante ricerca applicata e l’innovazione tecnologica sono riuscite progressivamente a contenere i fabbisogni d’acqua in agricoltura, limitandoli ormai a circa il 50% delle disponibilità idriche del Paese; non altrettanto può dirsi per altri settori: dalle reti duali scomparse nelle programmazioni urbanistiche (si continuano ad annaffiare giardini e lavare automobili con acqua potabile) al ridottissimo utilizzo di acque reflue, a causa dell’inadeguatezza della rete di depuratori, senza considerare le quote idriche, utilizzate in inquinanti processi industriali o per il raffreddamento di grandi data center oppure perdute per l’eccessiva cementificazione.
“Di fronte a questa complessa realtà – ha dichiarato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI - è da considerarsi spreco anche il lasciare scorrere inutilizzato l’89% dei 300 miliardi di metri cubi d’acqua, che annualmente piovono sul Paese, seppur con modalità assai diverse: più concentrate e più violente nel tempo e nello spazio, aumentando così anche il rischio idrogeologico. Se in Italia la percentuale d’acqua piovana trattenuta sul territorio è pari all’11%, in un Paese simile per condizioni climatiche, come la Spagna, supera il 30%.”
“Dotare il territorio di multifunzionali infrastrutture idriche, come laghetti e bacini di espansione, ottimizzando al contempo l’esistente – ha aggiunto Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI - deve essere un obbiettivo primario per incrementare la resilienza dei territori, aumentando l’autosufficienza alimentare, producendo energia rinnovabile e dando valore ai benefici ecosistemici, garantiti da un’oculata gestione dell’acqua. Non conservarla per i momenti di bisogno soprattutto in anni di perdurante siccità, pregiudica innanzitutto l’agricoltura, che produce cibo e garantisce ambiente, limitando anche le prospettive occupazionali dei giovani in un settore vitale. Senza acqua, cibo ed aria – ha concluso il DG ANBI - non c’è vita e va sempre ricordato.”

LOMBARDIA: COSA SEMINARE? ULTERIORE PROROGA PER LE DISPENSE IDRICHE

Il Consorzio di bonifica Est Ticino Villoresi (con sede a Milano) ha deliberato un’ulteriore proroga per la presentazione delle dispense idriche estive o annuali 2023: la nuova scadenza è fissata al 15 Febbraio p.v..
L’ente consortile ha così accolto la richiesta avanzata, da alcune organizzazioni agricole, al fine di consentire una migliore definizione delle strategie produttive ed irrigue dei propri associati, in adattamento ad una congiuntura, che anche quest’anno, a due mesi dall’avvio della stagione, si sta profilando come problematica.

VENETO: PIANO LAGHETTI IN SOCCORSO DEL PROSECCO

Il Consorzio di bonifica Piave (con sede a Montebelluna, in provincia di Treviso) ha sottoscritto un protocollo con il Consorzio Conegliano Valdobbiadene per uno studio di fattibilità, finalizzato alla realizzazione di micro invasi, che permetteranno di garantire 1.500.000 metri cubi d’acqua a circa tremila ettari di vigneti di Prosecco Superiore.
L’accordo è stato firmato a Valdobbiadene, insieme all’Associazione Colline Unesco ed alle Organizzazioni Professionali Agricole (Coldiretti, Confagricoltura e Cia).
Gli invasi, coerentemente con la strategia del “Piano Laghetti” promosso da ANBI, garantiranno risorsa anche nei periodi siccitosi ed assumono valenza strategica anche in relazione al Deflusso Ecologico.
L’accordo prevede inoltre di “riconsiderare in chiave attuale le progettualità non ancora realizzate e ogni ulteriore intervento utile a ridurre le perdite e aumentare l’efficienza idrica per una migliore gestione dell’acqua in agricoltura”.

LOMBARDIA: LAVORI IN VISTA DELLA STAGIONE IRRIGUA

Il Consorzio di bonifica Terre dei Gonzaga in Destra Po (con sede a Mantova) è intervenuto con un’opera significativa sul canale Gronda Sud, in località Romane, nel comune di Quistello: il canale irriguo, costruito negli anni ‘60 del secolo scorso, presentava infatti diversi tratti, in cui il rivestimento in calcestruzzo era ammalorato e causava importanti perdite di risorsa idrica e pericolosi cedimenti arginali; così, oltre ad aver provveduto ad un nuovo getto di cemento armato per sostituire l’esistente lungo un tratto di circa millesettecentocinquanta metri, sono state installate numerose scalette in acciaio zincato, al fine di garantire la possibilità di risalita a chi dovesse scivolare nel canale durante il periodo irriguo, quando il livello dell’acqua è in regime di massima piena. Regione Lombardia ha finanziato anche un pronto intervento, in corso lungo un altro tratto di 420 metri e per riparare una botte a ridosso del canale Sabbioncello; la spesa complessiva ammonta ad oltre un milione e trecentomila euro.
Il canale Gronda Sud domina i territori dei comuni di Quistello, Schivenoglia, San Giacomo delle Segnate, San Giovanni del Dosso, Sermide e Felonica, Poggio Rusco, Magnacavallo.

EMILIA ROMAGNA: IRRINET: IRRIGAZIONE SU MISURA

Coniugare le esigenze di massima produttività e qualità delle colture con il risparmio della risorsa idrica, quantomai preziosa alla luce dei cambiamenti climatici: questo, il principale obiettivo di IRRINET, il sistema aperto e gratuito messo a punto dal Consorzio di 2° grado C.E.R. – Canale Emiliano Romagnolo (con sede a Bologna), che fornisce consigli gratuiti su tempi e volumi d’irrigazione; un “alleato” prezioso, che è stato proposto alle aziende agricole della nuova area irrigua Ciarle Sud a Poggio Renatico, nel corso di un incontro organizzato dal Consorzio di bonifica Pianura di Ferrara (con sede nel capoluogo estense).
IRRINET è uno “strumento di supporto decisionale”, che sicuramente non sostituisce la competenza del produttore, ma la affianca, analizzando in pochi secondi dati complessi e dando un’indicazione chiara su come e quanto irrigare; più l’azienda inserisce dati utili e li aggiorna, più il bilancio idrico sarà puntuale.
Questo ha un valore maggiore in un’area come quella del Ciarle Sud a forte vocazione frutticola e orticola, la cui nuova rete irrigua sarà operativa per la prossima stagione colturale.

ANBI CONFERMA IL RITORNO DEI CASTORI IN VALTIBERINA DOVE MANCAVANO DAL 1500

I segni sono inequivocabili: legno e corteccia divorati dal “castor fiber”, il roditore più grande d’Europa, che sembra aver riconquistato alcuni ambienti fluviali italiani ed essersi ormai insediato nella provincia aretina lungo il fiume Tevere, dove mancava dal 1500. A distanza di un anno dal primo avvistamento nell’area di Sansepolcro, arriva ora l’ulteriore conferma della stabilizzazione di nuclei dell’animale, intercettati con le fototrappole dopo avvistamenti negli anni scorsi in Friuli ed Alto Adige. Ad individuarli sono stati i tecnici del Consorzio di bonifica 2 Alto Valdarno, impegnati nell’attività di monitoraggio dei corsi d’acqua per la prevenzione del rischio idraulico.
Il castoro europeo è un mammifero semiacquatico, quasi scomparso in Europa, a causa di una caccia indiscriminata soprattutto per le pellicce ed è inserito tra le specie protette, indicate dalla Direttiva comunitaria Habitat.
“Questo animale viene considerato dagli esperti un ‘ingegnere ecosistemico’, perché può modificare sensibilmente l’ambiente, in cui vive” ha commentato Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI.
Confermando le nuove sensibilità presenti nei Consorzi di bonifica, in Valtiberina si è alla ricerca di una pacifica convivenza con i nuovi ospiti, mantenendo un giusto equilibrio tra sicurezza idraulica e conservazione della biodiversità.
“E’ una scommessa, che giochiamo tutti i giorni, riassunta nell’accezione di manutenzione gentile: riuscire a coniugare le esigenze della sicurezza idrogeologica con la salvaguardia dell’habitat ad iniziare dal rispetto dei periodi riproduttivi per la fauna locale – ha reso noto Francesco Vincenzi, Presidente ANBI - Altrettanto determinato è, però, il nostro impegno nel contrastare le specie invasive, che proprio in Toscana stanno registrando una preoccupante propagazione.”
“La presenza di animali come i castori, che interagiscono in modo tanto importante con l’habitat fluviale, può essere gestita, solo attenzionando in modo scrupoloso il territorio – ha affermato Serena Stefani, Presidente Consorzio di bonifica 2 Alto Valdarno – Per questo, attraverso sopralluoghi mirati, stiamo tenendo sotto controllo le eventuali criticità idrauliche, che possono essere amplificate dalle abitudini di vita del vorace roditore.”
“Proprio grazie a questa attività sono state individuate le piante più pesantemente danneggiate, che provvederemo a rimuovere per evitare eventuali conseguenze sia per il regolare scorrimento delle acque, sia per l’integrità delle opere” ha aggiunto Enrico Righeschi, referente Unità Idrografica Omogenea Valtiberina.
A breve partirà l’intervento di manutenzione ordinaria a valle della diga di Montedoglio, tra le località I Bagnanti e Gorgabuia.

ANBI PER LA GIORNATA NAZIONALE DELL’AGRICOLTURA

GARGANO: “VALORIZZARE IL RUOLO DELL’AGRICOLTORE COME CUSTODE DEL TERRITORIO”

“Valorizzare l'agricoltore come figura centrale non solo del settore economico primario, ma anche come entità fondamentale per l’ambiente naturale ed un territorio custodito, governato e valorizzato”: è quanto chiede l’ANBI, il cui Direttore Generale, Massimo Gargano, è stato audito dalla Commissione Agricoltura del Senato nell’ambito delle consultazioni sul disegno di legge “Disposizioni per il riconoscimento della figura dell'agricoltore, custode dell'ambiente e del territorio e per l'istituzione della Giornata Nazionale dell'Agricoltura”.
“La presenza radicata degli agricoltori sul territorio in quanto per loro luogo di vita e di lavoro – ha affermato il DG ANBI - li rende un punto di riferimento di fondamentale importanza nell'attuazione degli interventi necessari a contenere e prevenire i danni provocati da calamità naturali, destinate ad accentuarsi come effetto del cambiamento climatico in atto.”
In particolare, ANBI chiede di inserire, tra le finalità delle iniziative e delle manifestazioni pubbliche celebrative della proposta Giornata Nazionale dell’Agricoltura, anche la conoscenza e la consapevolezza dei valori ecosistemici in termini di custodia e fertilità del suolo, circolarità nell’utilizzo irriguo della risorsa idrica, tenuta idraulica del territorio e regimentazione delle acque. Si chiede inoltre di introdurre i Consorzi di bonifica tra i promotori della figura dell’agricoltore, custode dell’ambiente e del territorio anche attraverso progetti, accordi e protocolli d’intesa, volti a valorizzarne il ruolo sociale ed a realizzare opere di manutenzione del territorio, prevenzione idrogeologica e protezione del paesaggio agrario, montano e forestale.
ANBI propone anche di evidenziare, nella celebrazione della futura Giornata Nazionale dell’Agricoltura, il ruolo fondamentale, svolto da tale attività nel contribuire al benessere ambientale, alla conservazione e distribuzione multifunzionale della risorsa idrica con le conseguenti implicazioni per la sicurezza dei territori e la loro bellezza.
Infine, si chiede di specificare che gli istituti scolastici possano avvalersi della collaborazione di istituzioni, associazioni di categoria, enti pubblici economici nella promozione di iniziative didattiche, percorsi di studio ed eventi dedicati al tema dell'agricoltura per la celebrazione della sua Giornata Nazionale.

PUGLIA: D’ERAMO HA INCONTRATO CONSORZI DI BONIFICA FOGGIANI

Il Sottosegretario Ministero Agricoltura Sovranità Alimentare e Forestale, Luigi D’Eramo, ha visitato a Foggia il Consorzio di bonifica Capitanata, accolto dal Presidente, Giuseppe De Filippo e dal Direttore Generale dell’ente consortile, Francesco Santoro, accompagnati dal Presidente del Consorzio di bonifica montana Gargano (sempre con sede a Foggia), Michele Palmieri.
I vertici consorziali hanno illustrato il lavoro svolto sul territorio e sottolineato la necessità di programmazione degli interventi del Governo per migliorare le infrastrutture e la risorsa idrica nella provincia dauna.

VENETO: AUDIZIONE IN REGIONE

ANBI Veneto è stata ascoltata dalla Commissione Agricoltura del Consiglio Regionale in merito alle principali questioni, che stanno condizionando l’operatività: siccità, caro energia, rinnovo delle concessioni irrigue: è stata espressa preoccupazione per il caro energia e chiesto supporto alla Regione Veneto per evitare un inevitabile rincaro a carico degli utenti finali.
I mutamenti climatici impongono di operare contemporaneamente su un doppio binario: agire con velocità nelle situazioni di emergenza, com'è stata la straordinaria siccità 2022; progettare e realizzare opere in grado di rispondere in maniera organica alle nuove sfide. In entrambi i casi servono risorse e pianificazione. L’incontro è stato inoltre occasione per ribadire la necessità di investire in un piano per aumentare la capacità del territorio di trattenere risorsa (Piano Laghetti).
Infine, ANBI Veneto ha chiesto di sostenere ed accompagnare il sistema dei Consorzi di bonifica nel percorso per ottenere risorse attraverso linee ministeriali, fondamentali per affrontare le sfide davanti.

LAZIO: PROTOCOLLO D’INTENTI

Un Protocollo d’Intenti è stato firmato tra il Comune di Aprilia ed il Consorzio di bonifica Litorale Nord (con sede a Roma) per “attività di manutenzione e gestione dell’assetto idrogeologico del territorio comunale”, sottoscrivendo un documento di convenzione per la manutenzione ordinaria dei corsi d’acqua, ricadenti nella municipalità.
La convenzione contribuirà a migliorare il lavoro di salvaguardia idrogeologica nei punti, che il Comune segnalerà all’ente consortile.
Con la convenzione le parti costituiscono di fatto un tavolo tecnico con funzioni di indirizzo programmatico, di garanzia e controllo. Le parti, inoltre, si impegnano ad avviare attività volte alla cultura ed al rispetto dell’acqua come risorsa idrica pubblica, favorendo l’adesione a progetti anche in ambito scolastico.

EMILIA ROMAGNA: ESERCITAZIONE ANTI PIENA

“Da senz’acqua a sott’acqua, ormai è un attimo… bisogna essere pronti!” non è solo il tema del concorso regionale 2023 per le scuole, promosso da ANBI Emilia-Romagna, ma una realtà sempre più frequente, soprattutto a causa dei cambiamenti climatici in atto.
Per questo, il Consorzio di bonifica Renana (con sede a Bologna), cui competono i 2.000 chilometri del reticolo idraulico secondario di pianura, investe in prevenzione, grazie anche alla formazione in campo degli operatori coinvolti nel servizio di piena. In questi giorni si è svolta un'esercitazione generale con simulazione di criticità idraulica di piena e che ha coinvolto tutti gli 80 operatori consortili, che agiscono nell'ambito della difesa dal rischio alluvionale: ingegneri, elettricisti, meccanici, capi reparto ed operai hanno sperimentato come procedere rapidamente in caso di allarme, verificando il ruolo di ognuno, l'operatività di pompe di sollevamento e strumenti di gestione degli impianti, la predisposizione di trincee di sacchi e teloni.
Personale di provata esperienza a fianco di colleghi neoassunti: è stata anche un'importante occasione di trasferimento diretto del “know how” tecnico tra generazioni ed ambiti operativi consorziali. Inoltre, l'esercitazione ha consentito la verifica dei punti di forza e delle criticità da correggere in caso di piena improvvisa: un'esperienza quindi molto utile, che si ripeterà ciclicamente.

CAMPANIA: PERICOLO ALLAGAMENTI: DAL CIS REGI LAGNI, UNA SOLUZIONE PER I COMUNI AVERSANI

Il Consorzio di bonifica Bacino Inferiore Volturno (con sede a Caserta) ha tenuto ad Aversa la 4° Conferenza programmatica sugli interventi di bonifica idraulica, dedicata ai 20 Comuni dell’area aversana; nell’incontro sono state analizzate le problematiche legate agli allagamenti di alcuni comuni (Frignano, Gricignano, Succivo, Carinaro), che non riescono a recapitare durante le piogge il troppopieno delle fogne nei canali di bonifica, che affluiscono ai Regi Lagni.
I sistemi fognari collettivi e le canalizzazioni necessarie per l'allontanamento delle acque meteoriche in eccesso sono infatti drasticamente in crisi.
La maggiore capacità del sistema depurativo regionale deve essere seguita da ulteriori interventi di difesa del territorio, perché l'equilibrio tra le maggiori quantità di acqua, provenienti dalle aree urbane e la capacità dei canali di poterle smaltire, è drasticamente fuori controllo.
Al momento, operazioni di manutenzione frequente dei fugatori contribuiscono a ridurre l’entità del problema, ma solo le progettazioni che l’ente consortile ha avviato nell'ambito del Contratto Istituzionale di Sviluppo Regi Lagni (140 milioni di investimenti complessivi) daranno le risposte necessarie: il primo intervento dovrà essere ultimato entro il 2026, finanziamenti permettendo.
Per questo è importante che i Comuni facciano la loro parte.

LAZIO: INTERVENTI DI PREVENZIONE IDRAULICA

I cambiamenti climatici stanno determinando fenomeni idraulici intensi e di particolare intensità, concentrati in un lasso di tempo breve, rendendo necessaria un’attenzione particolare nelle aree soggette a rischio idraulico.
L’Ospedale Santa Scolastica di Cassino notoriamente insiste su un’area depressa, che è stata messa in sicurezza idraulica dal Consorzio di bonifica Valle Liri (con sede nel comune) contestualmente alla costruzione del presidio, attraverso l’adeguamento della rete scolante con la realizzazione dei canali Pescarola, Nocione e S. Domenico Vertelle e di un apposito impianto di pompe idrovore.
Nel corso dell’anno scorso, l’ente consortile ha eseguito un’intensa, quanto necessaria attività di manutenzione della rete idraulica ospedaliera per impedire l’allagamento del sito sanitario e della sua viabilità, classificati a rischio.
I lavori sono stati eseguiti anche lungo i corsi d’acqua rio Inferno, rio Saetta, rio Casellone, rio Fiumicello, che affluiscono nei fiumi Rapido e Gari dopo aver attraversato aree altamente urbanizzate.
Si è intervenuti anche sul fosso Agnone in prossimità dello scalo ferroviario. Le squadre operative consortili hanno ripristinato la regolarità del deflusso idraulico con interventi di decespugliamento, taglio piante infestanti, rimozione sedime e risagomatura d’alveo.

MARCHE: PROPOSTI I METEO REPORTER

Ha riscosso grande successo, il convegno dedicato alla crisi climatica, organizzato dal Consorzio di bonifica Marche per le scuole di Pesaro, dove ha sede. Oltre trecento studenti di scuole superiori hanno assistito alla conferenza del climatologo, Massimiliano Fazzini, che per l’occasione è stato “strappato” a Cortina d’Ampezzo, dove è impegnato come consulente per i prossimi Giochi Olimpici invernali 2026.
Utilizzando un approccio rigorosamente scientifico, sono stati illustrati i dati sull’aumento delle temperature medie, registrate negli scorsi 100 anni sia a livello globale che in Italia, evidenziando come l’anomalia stia nel fatto che gli incrementi si stanno verificando in tempi relativamente brevi e proponendo strategie di adattamento per contenere i rischi, promuovendo in primis la legge contro il consumo di suolo, ferma da anni in Parlamento.
E’ stato inoltre evidenziato come interventi di manutenzione sui corsi d’acqua, fatti a regola d’arte, abbiano permesso di salvare territori a rischio, nonostante le recenti, eccezionali precipitazioni.
La vera novità è stata però l’annuncio dell’ente consortile di voler creare, in collaborazione con la Protezione Civile, i “meteo reporter” che, attraverso “app” dedicate, trasmettano informazioni sulle condizioni atmosferiche, così da allertare immediatamente la popolazione. L’appuntamento si ripeterà il 15 Febbraio p.v. ad Ascoli.

TOSCANA: 1000 OCCHI E 1000 MANI RENDONO PIU’ SICURI I CORSI D’ACQUA

Sala gremita al Castello di Terrarossa per l’incontro - evento “1000 occhi e 1000 mani, curano e rendono più sicuri i corsi d’acqua”,organizzato dal Consorzio di bonifica 1 Toscana Nord: protagonisti della giornata sono stati i tanti volontari delle associazioni della Lunigiana, di Massa, Carrara e della Mediavalle del Serchio, che negli scorsi 5 anni hanno “adottato”, dall’ente consortile, torrenti, fiumi e canali, che scorrono nel loro territorio.
L’occasione era quella di ritrovarsi soprattutto per delineare i prossimi passi di una collaborazione cresciuta nel tempo.
Ad oggi sono oltre cento le associazioni, che hanno “adottato” tratti di canali, fiumi e torrenti, impegnandosi ogni mese a fare monitoraggio, controllo e pulizia dai rifiuti abbandonati al loro interno; circa cento sono anche le aziende agricole, cui l’ente consorziale affida direttamente i lavori di manutenzione ordinaria dei corsi d’acqua; 100, infine, è anche il numero delle scolaresche, che ogni anno vengono coinvolte nei progetti di educazione ambientale svolti dal “Toscana Nord”.
L’iniziativa è stata apprezzata da tutti i presenti, tra cui il Presidente della Provincia di Massa Carrara, Gianni Lorenzetti.
Secondo ANBI Toscana, “l’adozione partecipata di corsi d’acqua da parte di cittadini organizzati e scuole è un sistema innovativo di gestione del territorio, modello da portare all’attenzione della Regione.”

VINCENZI IN VENETO

Il Presidente ANBI, Francesco Vincenzi, interverrà mercoledì 15 Febbraio p.v. all’evento “Oasi di Noale. Rivincita della natura”, in occasione dell’inaugurazione dei lavori del secondo stralcio nell’area naturalistica del comune veneziano; l’appuntamento, organizzato dal Consorzio di bonifica Acque Risorgive (con sede a Venezia Mestre) avrà inizio alle ore 10.30 nella sala comunale Rinaldo Maso. 

 
Per maggiori approfondimenti www.anbi.it
SETTIMANALE DELL´ASSOCIAZIONE NAZIONALE CONSORZI DI GESTIONE E TUTELA TERRITORIO E ACQUE IRRIGUE
Direttore Responsabile: Massimo Gargano - Registrazione Tribunale di Roma n. 559/98 del 25 novembre 1998
Redazione: Via S.Teresa, 23 - 00198 Roma - Tel. 06/844321 - Fax 06/85863616
Sito internet: anbi.it - eMail: anbimail@tin.it

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