Anno XXIV, n. 47 venerdì, 23 dicembre 2022

OSSERVATORIO ANBI RISORSE IDRICHE

LE PIOGGE NON RISOLVONO UNA CRISI IDRICA CHE AL NORD E’ QUANTOMAI PREOCCUPANTE. PER IL FUTURO SI SPERA NEI CUMULI DI NEVE

È la presenza della neve in montagna, le cui prospettive sono però condizionate dall’elevarsi delle temperature invernali anche in quota, l’elemento di novità in un Nord Italia, dove la siccità ha ormai caratteristiche endemiche, che già suscitano grandi preoccupazioni in vista dei prossimi mesi. E’ ormai acclarata una netta differenza tra la situazione idrica nell’Italia centro-meridionale, dove abbondanti piogge hanno rivitalizzato i corpi d’acqua superficiali e quella delle aree settentrionali dove ancora oggi, nonostante le precipitazioni di fine autunno, fiumi e bacini sono in grande sofferenza: a dirlo è il report settimanale dell’Osservatorio ANBI Risorse Idriche. La grave situazione è evidente nei grandi invasi del Nord, tutti sotto media e vicini ai minimi: il lago d’Iseo sceso al 24,3% (un anno fa era al 61,4%), mentre il Garda, che è sceso sotto a l33% di riempimento, a Dicembre 2021 era al 78,6%. Altro dato probante è la portata del fiume Po, che in Piemonte non cresce e resta stabile sui drammatici valori del 2021; nella stessa regione resta grave anche la situazione degli altri fiumi, che registrano quasi tutti una decrescita (unica eccezione è il Tanaro, che supera di poco i valori di un 2021 però molto critico).
“Con l’inizio del nuovo anno, dovremo cominciare a programmare la nuova stagione irrigua in condizioni che, allo stato attuale, in vaste zone del Paese sono simili, se non peggiori dello scorso anno. Speriamo che la neve caduta in montagna si compatti al suolo per poi sciogliersi progressivamente con l’arrivo dei mesi più caldi. Di quell’acqua, oggi più che mai preziosa, siamo però in grado di trattenere solo una minima parte per l’assenza di un’adeguata rete d’invasi” ha ricordato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI.
“Da tempo ed in ogni sede – ha reso noto Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI – ribadiamo l’urgenza di aumentare la resilienza delle comunità, dotando i territori di adeguate infrastrutture idrauliche, come quelle previste dai piani da noi approntati negli anni. Il più recente Piano Laghetti, presentato insieme a Coldiretti, ha già cantierabili 223 progetti multifunzionali, la cui realizzazione prevede un investimento di quasi tre miliardi e duecentocinquantatre milioni di euro; non potranno certo essere risolutivi, ma contribuiranno a ridurre il pericolo siccità, che solo quest’anno ha comportato circa sei miliardi di danni per l’economia agricola italiana.”
Nella fascia occidentale della Valle d’Aosta, al suolo c’è circa mezzo metro di neve, mentre cm. 30 si registrano nella zona centrale e cm. 40 nella parte più orientale; la portata della Dora Baltea cresce rispetto alla settimana scorsa. Stabile, ma con tendenza alla decrescita, è il livello del fiume Adda in Lombardia; qui le riserve idriche, grazie ai primi accumuli nivali della stagione, risultano cresciute notevolmente rispetto a 2 settimane fa, riducendo di oltre il 20%, il deficit rispetto alla media storica.
In Emilia Romagna, grazie agli oltre cento millimetri di pioggia, caduti mediamente a Novembre (valore quasi nella media del periodo, seppur con grandi differenze da zona a zona, dove si sono registrati scarti negativi anche del 50%) ed alle precipitazioni di Dicembre (in alcune zone hanno toccato i 130 millimetri), la condizione dei fiumi è notevolmente migliorata, in particolare quella di Savio e Secchia; a goderne è anche la portata del fiume Po, leggermente superiore all’anno scorso. Resta invece critica la situazione dei livelli di falda, a testimonianza di come, per ritrovare l’equilibrio idrologico dopo un’annata siccitosa come il 2022, non sia sufficiente qualche settimana di pioggia, ma servano anni di un regolare regime pluviale. Deficitaria resta la situazione idrica del Veneto, dove fiumi e falde sono ai livelli minimi del periodo.
Decisamente diversa è la condizione dei corpi idrici, scendendo verso Sud. In Toscana a decrescere, dopo gli exploit delle settimane scorse, è solamente il fiume Ombrone, mentre è tornata confortante la condizione di Arno, Sieve e Serchio, che sembra avere abbandonato una condizione critica, che durava da mesi. Nelle Marche i livelli dei fiumi restano sostanzialmente stabili, mentre i volumi invasati dalle dighe consorziali segnano un incremento di ben 2 milioni di metri cubi in una settimana. Grazie ai circa centotrenta millimetri di pioggia, mediamente caduti sull’Umbria a Novembre (su alcune zone hanno superato i duecento millimetri con record a Ficulle: mm. 410!) ed altrettanti scesi finora a Dicembre, finalmente il lago Trasimeno è cresciuto di 20 centimetri, riducendo il divario dalla soglia critica, fissata a mm.-120; il fiume Tevere si mantiene ad un livello idrometrico superiore ai due metri ed il livello idrico nel bacino di Corbara è cresciuto di oltre cinque metri in soli 10 giorni.
Anche nel Lazio le recenti piogge hanno avuto effetti benefici su fiumi ed invasi: il lago del Turano si è innalzato di circa due metri e mezzo ed in crescita sono anche i livelli dei bacini di Bracciano e Nemi; in aumento è pure la portata del fiume Tevere, che registra livelli superiori agli ultimi anni, mentre calano invece Liri, Sacco ed Aniene. Precipitazioni abbondanti si sono registrate a Novembre anche in Abruzzo con un generalizzato surplus di piogge, che a Vasto ha superato +110%. In Campania, calano i livelli dei fiumi Garigliano e Sele, mentre Sarno e Volturno hanno portate incostanti; tutti però registrano valori superiori al recente quadriennio; sono invece in aumento i volumi trattenuti nel lago di Conza sul fiume Ofanto (+mc. 89.758 sullo scorso anno) e nei bacini del Cilento sul fiume Alento.
In Basilicata, in soli 6 giorni, gli invasi hanno avuto un incremento di ben 23 milioni di metri cubi nei volumi trattenuti. Ottima risulta anche la performance dei bacini pugliesi, che segnano +17 milioni di metri cubi rispetto alla scorsa settimana. In Sicilia, infine, le abbondanti piogge del mese di novembre hanno fatto invasare “solo” 8 milioni di metri cubi d’acqua in più nei bacini dell’isola, mantenendo negativo il confronto coi dati d’accumulo dello scorso anno, eccezionali a causa delle forti precipitazioni, conseguenza dell’inedito uragano Medicane.

ANBI: PIOVE BENE, MA NON SI RECUPERA L’ACQUA

IL CASO ESEMPLARE DELL’EMILIA ROMAGNA DOVE LE FALDE SONO ANCORA IN DEFICIT FINO AL 52%

Le precipitazioni recentemente cadute sull’Emilia Romagna hanno ricaricato la falda ipodermica solo in parte, non riuscendo a colmare il deficit rispetto alla media storica 1997-2019: è quanto emerge dalla più recente indagine del Consorzio Canale Emiliano-Romagnolo (C.E.R.), i cui ricercatori, basandosi sulle rilevazioni di Acqua Campus, il laboratorio tecnico-scientifico dell’ente consortile, segnalano un attuale quadro complessivo, ancora nettamente deficitario, con un divario che varia, in relazione alla zona, da -14% a -52%, a causa dell’inerzia dei corpi idrici sotterranei, che risentono ancora della marcata siccità in periodi recenti; ciò, nonostante una sensibile risalita dei livelli d’acqua nei settori occidentali della regione (in particolare nelle aree di pianura di Parma e Piacenza), cui si contrappone però uno stato di evidente carenza nelle zone di Modena, Reggio Emilia e soprattutto Ferrara.
Da ulteriori dati si rileva inoltre uno stato di umidità dei suoli, che raggiunge la “capacità idrica di campo”: si tratta di un indicatore importante, poiché riflette come le recenti precipitazioni abbiano effettivamente consentito di ricaricare le riserve d’acqua superficiali (ad eccezione di alcune aree della Romagna e del Ferrarese), ma siano solo parzialmente percolate nel sottosuolo.
“Il paradosso comune alla condizione di altre regioni settentrionali – ha evidenziato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI – è che piogge abbondanti, ma non omogeneamente diffuse, non apportano i benefici attesi, perché il terreno, soprattutto se inaridito, è in grado di assorbirne solo una piccola parte; al contempo espongono il territorio ad un aumentato rischio idrogeologico.”
“E’ questa un’ulteriore evidenza della necessità di nuovi invasi e laghetti multifunzionali che, assieme ai bacini di espansione delle piene e ad aree naturali di ricarica, trattengano l’acqua per permetterne la progressiva infiltrazione nel sottosuolo, andando a rimpinguare le falde – ha aggiunto Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI – E’ anche la dimostrazione di come pratiche agronomiche ritenute idroesigenti, quali le risaie, siano in realtà straordinari strumenti di equilibrio ambientale.”
“I ricercatori di Acqua Campus stanno monitorando lo stato della falda freatica nel territorio regionale anche nei mesi invernali – ha sottolineato Raffaella Zucaro, Direttrice Generale Consorzio C.E.R. – poichè è proprio questo il periodo in cui, grazie alle precipitazioni, si costituiscono le riserve d’acqua nel suolo e nel sottosuolo”.
“Le indicazioni emergenti – ha concluso Nicola Dalmonte, Presidente dell’ente consortile di 2° grado – assumono valore più rilevante, poiché consentono di proiettarci già da adesso verso una prossima stagione irrigua che, stanti le attuali condizioni, si preannuncia nuovamente complessa, lenita in parte dalla presenza di neve in quota come invece non si registrava lo scorso anno.”

VENETO: NUOVO BACINO DI LAMINAZIONE A TUTELA DELL’AUTOSTRADA

Il Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta (con sede a San Bonifacio, in provincia di Verona) realizzerà, tra i comuni di Brendola e Montecchio Maggiore, un bacino di laminazione funzionale a contenere le acque in eccesso di uno scolo, che scorre a confine le 2 località.
Fin dall'inizio della progettazione della TAV (Treno Alta Velocità), in quel tratto erano previsti interventi di regimazione idraulica, date le caratteristiche della zona soggetta ad allagamenti. L'acqua, che scorre nello scolo e che sottopassa l'autostrada A4, necessita infatti di vie di fuga veloci e regolari per evitare di allagare le circostanti zone urbanizzate.
A rischio sono anche l'autostrada e la zona industriale minacciate peraltro anche dal fiume Brendola, che spesso si ingrossa in modo preoccupante in caso di piogge abbondanti e prolungate. L'area interesserà una superficie di oltre quattromila metri quadri, sarà in grado di contenere fino a ventiduemila metri cubi d'acqua e fungerà anche da area verde, grazie alla plantumazione di piante; inoltre è prevista la realizzazione di un nuovo canale scolmatore di 1.265 metri, il rifacimento di una condotta fognaria di 1.200 metri e di una serie di opere stradali.
L'importo complessivo dei lavori sfiora i dieci milioni ed ottocentomila euro.

LAZIO: OK A FINANZIAMENTO PER MAGGIORE EFFICIENZA IRRIGUA E MINORE DISPERSIONE IDRICA

È stato approvato dal Ministero competente il finanziamento per il progetto esecutivo, relativo al miglioramento funzionale del comprensorio irriguo della Centrale Sisto nei comuni di Sabaudia, San Felice Circeo e Terracina (importo: oltre quattro milioni e mezzo di euro. Il progetto, come indicato dalle linee guida ministeriali, si propone di realizzare interventi finalizzati alla quantificazione dei volumi idrici, utilizzati in irrigazione ed alla riduzione dei consumi.
La rete irrigua non sarà modificata ma, con gli interventi previsti, sarà possibile ridurre le perdite, misurare i volumi e le portate consegnate all’utenza, migliorare il sistema di gestione dei volumi immessi in rete, sviluppare bilanci idrici monitorando l’andamento delle perdite nel tempo, individuare con maggiore celerità le rotture, nonché consentire una corretta manutenzione della rete.
Dal punto di vista tecnico le azioni d’intervento prevedono la sostituzione ed il ripristino di 53 sezionamenti principali, l’installazione di misuratori di portata per effettuare bilanci idrici e di numerosi idrocontatori automatizzati alle utenze, così come l’installazione di un sistema di telecontrollo con tecnologie di comunicazione radio per la telelettura dei volumi d’acqua utilizzati.
Con questo progetto il Consorzio di bonifica Lazio Sud Ovest (con sede a Latina), sulla scorta delle esperienze registrate in altri distretti irrigui, prevede un risparmio idrico potenziale superiore al 50%. I lavori dovranno concludersi entro il 2026.

VENETO: INTERVENTI DI SICUREZZA A SERVIZIO DEL TERRITORIO

Grazie a un recente riparto di fondi nazionali, il Consorzio di bonifica Brenta (con sede a Cittadella, in provincia di Padova) è destinatario di 300.000 euro da utilizzare per risolvere le criticità idrauliche di alcuni territori del comprensorio: nello specifico, si tratta di un intervento da 100.000 euro per il torrente Chiavone a Breganze e di un intervento da 200.000 euro per la zona di Campodoro, compresa tra gli scoli Liminella Vicentina e Liminella Padovana.
Quest’ultimo intervento si propone di fronteggiare i fenomeni di criticità della maglia idraulica, posta in destra del fiume Brenta, a Nord del centro abitato, dove numerosi punti della rete di scolo sono spesso interessati da esondazioni e ristagni d’acqua, in corrispondenza di precipitazioni atmosferiche anche di modesta entità, con conseguente allagamento di campagne e strutture viarie; l’ente consortile, in anni recenti , ha eseguito interventi di risezionamento e consolidamento delle sponde, nonchè rifacimento di manufatti, in particolare alcuni ponti su strade comunali.
Con il presente progetto si intende proseguire nel tratto terminale, dove si sono evidenziati dissesti spondali e tratti demaniali completamente ostruiti, che si intende riaprire. Dopo una apposita campagna di rilievi, si è valutata l’opportunità di un nuovo collegamento tra gli scoli Liminella Padovana e Liminella Vicentina, con funzione di scolmatore, usufruendo di un sedime demaniale dismesso.
Il progetto esecutivo dell’intervento è stato inviato in Regione Veneto per il completamento dell’istruttoria per l’avvio dei lavori.

LOMBARDIA: DALL’ACQUA, NUOVA ENERGIA

L’attuale situazione geopolitica ha portato ad un aumento generalizzato del costo dell’energia, determinando per i Consorzi di bonifica un incremento degli oneri per il sollevamento e la distribuzione dell’acqua ad uso irriguo.
In quest’ottica, il Consorzio di bonifica DUNAS – Dugali Naviglio Adda Serio (con sede a Cremona) ha messo in campo una progettualità, attualmente allo stato preliminare, per reperire fonti energetiche alternative e più sostenibili per coprire parte del proprio fabbisogno energetico.
L’idea è quella di realizzare un impianto fotovoltaico a copertura del Canale Principale di Foce Morbasco, con la finalità di alimentare l’impianto di sollevamento irriguo di Foce Morbasco che, in comune di Gerre de’ Caprioli, distribuisce acqua dal fiume Po.
Tale impianto, dotato anche di un impianto di presollevamento a monte, ha una capacità di pompaggio complessiva di 12 metri cubi al secondo, a servizio di circa ventimila ettari posti nella parte SudEst del comprensorio, i cui terreni erano considerati perlopiù “asciutti”, prima che venisse costruito l’impianto irriguo nella seconda metà del secolo scorso. Da esso si diparte il Canale Principale di Foce Morbasco, che attraversa i comuni di Gerre de’ Caprioli, Cremona, Bonemerse, Cella Dati, Pieve d’Olmi, Malagnino, Sospiro, Pieve San Giacomo, Derovere, Voltido e Piadena Drizzona, per una lunghezza di circa ventinove chilometri e con una larghezza media di dieci metri ca. .
Il progetto prevede l’installazione di una copertura con 1664 pannelli solari per una potenza complessiva di kWp 499,20 ed una produzione annua di poco inferiore ai seicento megawattora. Parte della produzione potrà essere assorbita in autoconsumo, parte potrà essere ceduta in rete. L’impianto di sollevamento di Foce Morbasco è inserito in un territorio di pregio dal punto di vista ambientale e paesaggistico; i dintorni sono serviti da percorsi ciclopedonali e così l’ente consortile ha pensato di ulteriormente incentivare la mobilità lenta ed il turismo “green realizzando, in sponda destra del canale, una pista ciclabile su sedime di proprietà consorziale, nonché una stazione di ricarica per bici elettriche, alimentata da un “girasole solare”.
Al fine di incentivare, la cultura della sostenibilità e la valorizzazione del territorio, si è pensato di realizzare anche un punto sosta didattico, che possa illustrare le particolarità ambientali, paesaggistiche ed ecologiche della zona.

TOSCANA: NUOVA INTESA TRA BONIFICA E AGRICOLTURA CONTRO IL CARO PREZZI, ADEGUAMENTO DEL TARIFFARIO

Si rinnova il patto tra agricoltura e Bonifica: a distanza di 6 anni dall’introduzione, su proposta del Consorzio di bonifica 2 Alto Valdarno (con sede ad Arezzo) viene aggiornato il documento, che regola i rapporti tra l’ente consortile e le imprese, cui può essere affidata l’esecuzione di interventi di manutenzione ordinaria dei corsi d’acqua.
L’iniziativa è maturata per adeguare il Protocollo d’Intesa ed il prezzario alla luce anche dei pesanti rincari di energia, carburanti, materie prime, macchinari ed attrezzature. Lavorare con le imprese agricole locali significa anche sostenere l’economia del territorio.
L’esperienza, partita nel 2016 con l’approvazione del primo Protocollo d’Intesa, è stata ampiamente sperimentata con ottimi risultati. Negli anni, attraverso una formazione costante ed un aggiornamento continuo, le aziende, che collaborano con l’ente consorziale, si sono professionalizzate e strutturate per svolgere un’attività complementare, ma strategica.
Per questo l’ “Alto Valdarno”, dallo scorso anno, ha portato la validità d’iscrizione all’albo delle imprese da annuale a triennale: questo consente una migliore programmazione e dunque maggiore efficienza e qualità operative. Soddisfazione è stata espressa dalle Organizzazioni Professionali Agricole e del mondo della cooperazione, che hanno sottoscritto il nuovo patto.

ANBI: LA BOLOGNESE BUILTI VINCITRICE DELLA STARTUP COMPETITION “IL VALORE DELL’ACQUA 4.0”

HA PRESENTATO UNA PIATTAFORMA PER IL MONITORAGGIO STRUTTURALE DEI MANUFATTI

E’ Builti (una startup bolognese che ha proposto una piattaforma per il monitoraggio strutturale di asset management per infrastrutture idriche, edili, ponti e strade, in modalità SAAS - Software As A Service, cioè un servizio in abbonamento erogato in modalità “cloud”), la vincitrice della terza edizione della Startup Competition “Il Valore dell’Acqua 4.0”, organizzata da Urban Hub Piacenza in collaborazione con il locale Consorzio di bonifica e la Facoltà di Scienze Agrarie della piacentina Università Cattolica del Sacro Cuore con il supporto di Startupiacenza (incubatore e acceleratore di startup), ART-ER (società consortile dell’Emilia Romagna per lo sviluppo dell’innovazione) e IN-ER (Incubators Network of Emilia-Romagna).
A sfidarsi sono state 8 startup italiane, che hanno presentato idee innovative in ambiti quali sistemi di manutenzione e monitoraggio degli impianti, monitoraggio dei fenomeni naturali, energie rinnovabili, sostenibilità ambientale, fotovoltaico flottante, riduzione dei consumi idrici, agricoltura di precisione.
“A loro sarà offerta un’ulteriore opportunità quando ad Aprile, in occasione della Giornata Mondiale dell’Innovazione e della Creatività, riproporremo il nostro Innovation Web Hub, a testimonianza dell’attenzione, che i Consorzi di bonifica dedicano alla ricerca nei propri ambiti di interesse” ha anticipato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI.
Oltre alla vincitrice Builti hanno partecipato al contest:
“Motus.ml”, che ha presentato una soluzione di intelligenza artificiale autonoma e indipendente da “cloud” per dispositivi IoT per la manutenzione predittiva e l'analisi in tempo reale;
“Windcity” con una turbina acquatica a geometria variabile passiva per la produzione di energia;
“I-pergola” con un impianto fotovoltaico flottante “double pitch” (Est - Ovest) realizzato senza carpenteria metallica e con materiali ecosostenibili, sistemi di monitoraggio IoT e controllo integrato del bacino idrico;
“Ecobubble” con una soluzione di “plant tracking system” per sistemi agrivoltaici con una piattaforma “data-driven” connessa ad una rete di sensori e telecamere multispettrali, supportati da intelligenza artificiale, che consente di gestire efficacemente impianti di irrigazione e “tracking” solare dei pannelli fotovoltaici;
“ISA”, spin-off dell’Università Cattolica, che ha presentato microrganismi naturali utilizzati in agricoltura come pesticidi o fertilizzanti per la nutrizione e per la riduzione dello stress idrico;
“Mde research” con un mulino 4.0 dotato di sensoristica IoT per la produzione di energia in impianti di nuova costruzione o come “refitting” di vecchi mulini; “Chicken Eye” con una soluzione “hardware e software” basata su intelligenza artificiale per il monitoraggio del benessere animale negli allevamenti avicoli.
La commissione giudicatrice era formata da istituzioni, associazioni, enti, manager, industriali e “business angels”.
“Quelle in gara – ha commentato il Presidente Consorzio di bonifica Piacenza, Luigi Bisi - sono startup, che meritano di essere portate agli occhi di chi può essere un investitore o di chi, come un Consorzio di bonifica, può essere un utilizzatore finale.”
“Per tutto il 2022 – ha informato il Managing Director di Urban Hub Piacenza, Andrea D’Amico - abbiamo fatto scouting in Italia, ricercando le migliori soluzioni sperimentali, sviluppate da startup innovative. È importante ora testare fattivamente i progetti ad iniziare da quello vincitore, che oltre a ricevere una serie di servizi accessori, avrà la possibilità di avviare una sperimentazione nel comprensorio del Consorzio di bonifica di Piacenza.”
“E’ questo un ulteriore esempio della ricerca applicata, che i Consorzi di bonifica applicano costantemente nelle proprie attività – ha concluso Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI – E’ da questo spirito, che nascono esperienze come Acqua Campus che, a Budrio nel bolognese, rappresenta ormai un punto di riferimento internazionale per la sperimentazione delle più efficienti tecniche irrigue e di sostenibilità idrica.”

TOSCANA: APPROVATO IL PAB

Il Consorzio di bonifica 1 Toscana Nord (con sede a Viareggio, in provincia di Lucca) ha adottato il Piano delle Attività di Bonifica per il prossimo anno (PAB 2023), cioè lo strumento, che contiene tutti gli interventi previsti, riguardanti la manutenzione dei corsi d’acqua e delle opere, che si trovano nel comprensorio gestito, sia in pianura che nelle zone collinari e montane.
Si tratta di migliaia di lavori, per oltre diciannove milioni di euro e che nel loro insieme formano l’azione di prevenzione che l’ente consortile svolge per ridurre il rischio idraulico e idrogeologico sul territorio affidato dalla Regione Toscana; tra le novità di quest'anno, l'incremento per 100.000 euro dei lavori sul Pubblico Condotto a Lucca, 100.000 euro di lavori in più sul fiume Magra e l'incremento delle manutenzioni a Massarosa, nelle zone colpite da incendio. Il processo di redazione del Piano è stato partecipato con tutti i 63 Comuni, che ricadono nel comprensorio consorziale, chiamati a valutare gli interventi previsti e ad inviare le proprie osservazioni.
Si è così giunti alla redazione di un documento ampiamente condiviso che, dopo l’approvazione definitiva da parte della Regione, è a disposizione di tutti i cittadini.
L’elenco degli interventi è lunghissimo e dettagliato: in 50 pagine, i lavori sono descritti per ciascun corso d’acqua; si può vedere l’importo previsto, l’inizio e il termine degli interventi, no nchè il tipo di attività, che verrà eseguita. Il Piano del “Toscana Nord” contiene anche le carte d’identità dei corsi d’acqua: schede dettagliate, che descrivono le caratteristiche e gli interventi di “manutenzione gentile”: in Lunigiana, diversi tratti del fiume Magra ed il torrente Noce a Zeri; nella costa apuana, il fiume Frigido, la fossa Maestra a Carrara ed il fosso Magliano a Marina di Massa; in Versilia, il fiume omonimo ed il fiume Camaiore; in Lucchesia, la Freddana, il fiume Serchio, il canale Ozzeri, il canale La Lastra ed il canale Rogio.

LOMBARDIA: DISPONIBILI NUOVI REPORT SU STAGIONI IRRIGUE

È disponibile on-line, sul sito di ANBI Lombardia, il report sulla stagione irrigua 2021, a cura del Centro Dati Acqua e Territorio Rurale (CeDATeR) di ANBI Lombardia, in collaborazione con Università Milano ed ARPA (Agenzia Regionale Protezione Ambientale) Lombardia.
Questo secondo report ha potuto beneficiare di alcuni miglioramenti rispetto al 2020: in particolare, grazie agli accordi con gli uffici regionali, è stato introdotto l’utilizzo del Piano Colturale Grafico (PCG), generato dalle segnalazioni degli agricoltori per richiedere le sovvenzioni della Politica Agricola Comunitaria (PAC).
Il PCG ha consentito di ottenere un maggiore dettaglio nella conoscenza delle colture praticate, fornendo così dati più accurati per il modello di simulazione dei fabbisogni. Dal report emerge come la stagione 2021 abbia registrato fabbisogni elevati, che tuttavia, grazie alla buona disponibilità di riserve idriche, sono stati pienamente soddisfatti dai sistemi irrigui, che hanno così avuto ruolo fondamentale nel garantire la produzione agricola.
È in fase di elaborazione il report relativo alla difficile stagione 2022, che, considerate le condizioni di eccezionalità, verrà presentato ad inizio 2023.

 

CALABRIA: NUOVA INIZIATIVA COMUNICAZIONALE

Un progetto operativo, che mira a raccontare la storia della Bonifica calabrese fatta di terra, acqua, biodiversità, manodopera: è questo l’obbiettivo di un programma fortemente voluto da ANBI Calabria.
Si è partiti dalla punta estrema del sud della regione, a Reggio Calabria, dove ha sede il Consorzio di bonifica Basso Ionio Reggino, il cui comprensorio conta 36 comuni, dove si trovano prodotti di eccellenza come il bergamotto su circa milleottocento ettari di superficie, il vino greco di Bianco ed il vino di Palizzi a Indicazione Geografica Tipica (IGT); è opportuno citare anche l’olio extravergine dell’area grecanica e l’arancia ovale calabrese, tipica della Vallata del Gallico, nonché le castagne di Cardeto.
Oltre a ciò, il Consorzio di bonifica BIR evidenzia una serie di interventi già finanziati, ma in attesa di realizzazione, tra cui il primo stralcio funzionale per l’ammodernamento delle reti irrigue Amendolea e La Verde (importo: € 3.684.4525,20); si segnalano, inoltre, i recenti lavori di sistemazione idraulica, ultimati sulle fiumare Careri, Bonamico e Bruzzano.
Di concerto con la Città Metropolitana di Reggio Calabria, a breve avranno inizio interventi ordinari e straordinari per la messa a punto di opere volte ad impedire dissesti idrogeologici, integrando valori naturalistici della biodiversità; i lavori, il cui importo ammonta a circa duecentomila euro, prevedono la risagomatura degli alvei, lo smassamento di accumuli ghiaiosi e sedimenti, la rimozione di vegetazione.
Gli interventi interesseranno i torrenti Palizzi nell’omonimo comune; Annunziata, Filici 1° e 2°, Valanidi foce, Gallico e Fiumarella nel comune di Reggio Calabria; Saitta nel comune di Motta San Giovanni; Immacolata nel comune di Villa San Giovanni; Sant’Agata nel Comune di Cardeto. Rimanendo ancorati alle tematiche ecosistema e biodiversità, particolare rilievo va riservato all’iniziativa “green” finalizzata, già nel primo anno, alla plantumazione di circa quarantasettemila alberi nel comprensorio reggino; il progetto di durata triennale è stato pianificato unitamente alla Città Metropolitana di Reggio Calabria.

LOMBARDIA: IL MONDO RURALE VISTO DALLA FOTOGRAFIA

Promosso dal Consorzio Agrituristico Mantovano in collaborazione con il TCI, Fondo Italiano per l’Ambiente, Coop Alleanza 3.0 e ANBI Lombardia, il concorso fotografico “CAMPAGNE. Il respiro dell’agricoltura mantovana” ha visto quest’anno la partecipazione di oltre cento fotografi, che hanno presentato 450 immagini, che raccontano le trasformazioni avvenute nell’agricoltura e nel mondo rurale della provincia.
Nel corso della serata di premiazione con la presenza di un folto pubblico sono stati consegnati i 5 premi e le 6 menzioni speciali. Il primo premio è stato assegnato alla foto di Enrico Roncaia “Il canale Fossoldo”.

EMILIA ROMAGNA: UN NATALE PARTICOLARE

Gli spazi di Palazzo Zani, sede del Consorzio di bonifica Renana a Bologna, hanno ospitato quest’anno un evento natalizio dal sapore particolare, dedicato ai bambini più piccoli. Nella ghiacciaia del giardino storico è stata allestita la Casetta di Babbo Natale, che ha lì incontrato i bambini della scuola d’infanzia dell’Istituto Collegio San Luigi e le loro famiglie.
Questa iniziativa è stata abbinata ad una raccolta di fondi a sostegno di Ageop Ricerca Odv (Associazione Genitori Ematologia Oncologia Pediatrica), che da 40 anni opera in favore di bambini con malattia oncologica e che, per ragioni immunologiche, sono costretti a vivere distanti dai loro coetanei; così, la mattina dopo, Babbo Natale ha accolto presso il “grottino” dell’ente consortile anche famiglie e bambini assistiti dall’Ageop per la consegna dei doni a loro dedicati.


                                                                    

 
Per maggiori approfondimenti www.anbi.it
SETTIMANALE DELL´ASSOCIAZIONE NAZIONALE CONSORZI DI GESTIONE E TUTELA TERRITORIO E ACQUE IRRIGUE
Direttore Responsabile: Massimo Gargano - Registrazione Tribunale di Roma n. 559/98 del 25 novembre 1998
Redazione: Via S.Teresa, 23 - 00198 Roma - Tel. 06/844321 - Fax 06/85863616
Sito internet: anbi.it - eMail: anbimail@tin.it

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