ANBI A MILANO NEL VILLAGGIO COLDIRETTI
Riprende l’esperienza del Villaggio Coldiretti, precedentemente sospesa a causa dell’emergenza Covid. La kermesse tornerà a Milano da venerdì 30 Settembre a domenica 2 Ottobre p.v. al Parco Sempione, dove sarà presente anche uno stand ANBI incentrato, in particolare nella mattinata del 2 Ottobre, sul Piano Laghetti. Nel corso del week-end (presenti il Presidente, Francesco Vincenzi ed il Direttore Generale ANBI, Massimo Gargano) lo spazio sarà animato da iniziative curate da ANBI Lombardia.
23 SETTEMBRE: SCIOPERO GLOBALE PER IL CLIMA
VINCENZI: “DI FRONTE A SICCITA’ ED ALLUVIONI ORMAI È SOLO IL TEMPO DI AGIRE”
“Non c’è tempo per gestire conflitti sull’utilizzo delle risorse idriche in tempo di crisi: per questo, alle prime avvisaglie di significativa siccità avevamo chiesto la nomina di un commissario, in capo alla Protezione Civile, per dirigere l’emergenza. La crisi di governo ha bloccato l’iter e le Autorità di Bacino Distrettuale si sono rivelate determinanti per contemperare i molteplici interessi gravanti sull’uso dell’acqua, permettendo così di portate a termine una stagione particolarmente difficile. Resta, però, aperto il problema dell’autorità decisionale, perché l’estremizzazione degli eventi atmosferici non permette ritardi”: a porre la questione è stato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI, intervenuto al Festival dell’Acqua, organizzato da “Utilitalia” a Torino; con lui i Segretari delle Autorità di Distretto delle Alpi Orientali e del Fiume Po, nonché i rappresentanti delle Regioni Piemonte, Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna.
“La crisi idrica di quest’anno – ha proseguito il Presidente ANBI, in occasione della giornata di sciopero globale per il clima - – è la settima in 19 anni a testimonianza di un accadimento, che non è casuale, ma ormai endemico e che abbisogna di risposte strutturali anche sul piano della governance, oltre che in opere come quelle proposte nel Piano Laghetti, presentato da ANBI insieme a Coldiretti e di cui sono già cantierabili oltre 200 progetti in tutta Italia. Al nuovo Governo diciamo che abbiamo poco tempo e tante sfide per salvaguardare una risorsa fondamentale come l’acqua. È necessario ottimizzarne e monitorarne la distribuzione; bisogna infrastrutturare il territorio con nuove opere idrauliche ed invasi plurifunzionali per aumentare la capacità di trattenere le acque di pioggia, migliorando la salvaguardia idrogeologica e creando riserve per i momenti di necessità; infine, va affrontata la questione delle acque reflue, un’importante opportunità, per il cui utilizzo in agricoltura, però, necessitano innanzitutto assolute garanzie di salubrità.”
“E’ una strada, su cui abbiamo avviato il confronto – gli ha fatto eco Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI, anch’egli intervenuto al Festival dell’Acqua – D’altronde dobbiamo ricordare che la siccità di quest’anno ha comportato danni per 6 miliardi di euro all’agricoltura, che si aggiungono ai 7, che in media si spendono annualmente per riparare le conseguenze di eventi naturali, quali la recente alluvione nella Marche, una cui prima stima parla di danni per 3 miliardi di euro. Sono le facce di una stessa medaglia, la cui prevenzione costerebbe 5 volte di meno e che possiamo riassumere in uno slogan: difendere l’acqua, difendersi dall’acqua.”
TOSCANA: GLOBAL STRIKE FOR CLIMATE ON-LINE NUOVO SITO SU TEMI AMBIENTALI E CAMBIAMENTI
Un nuovo sito interamente dedicato ai temi ambientali, ricco di dati e approfondimenti, capace di tenere insieme le notizie locali e quelle di carattere internazionale: è questa la sfida che il Consorzio di bonifica 1 Toscana Nord (con sede a Viareggio, in provincia di Lucca) intende portare avanti nei prossimi anni sul fronte della comunicazione ambientale e della divulgazione scientifica.
Il sito, raggiungibile all'indirizzo ambiente.cbtoscananord.it, è stato dedicato alle ragazze e ai ragazzi, che sono nelle piazze di tutto il mondo per il Global Strike For Climate, lo sciopero globale per il clima. Il sito presenta in apertura 2 sezioni, “pensare globale” e “agire locale”, dove si affrontano i principali temi ambientali e le azioni condotte dall’ente consortile; a seguire le principali notizie del mese e gli approfondimenti del C.I.R.F. (Centro Italiano Riqualificazione Fluviale). Nella prima pagina sono inoltre visibili un calendario di eventi internazionali, nazionali e locali, un “count-down” settato sul 1° gennaio 2030 (data scelta come obbiettivo per la riduzione del 55% dei gas serra), oltre ad una serie di contatori dedicati alle azioni, che l’ente consorziale sta portando avanti sul fronte della lotta ai cambiamenti climatici (energia prodotta da impianti fotovoltaici, Co2 risparmiata con le auto elettriche, alberi piantati, diminuzione delle emissioni inquinanti).
Questo nuovo spazio sarà aperto a tutte le realtà del territorio, perché l'obbiettivo è farlo diventare un punto di riferimento per chi intende approfondire i temi ambientali e per chi cerca risposte su quello, che si sta facendo a livello locale per contrastare i cambiamenti climatici.
OSSERVATORIO ANBI RISORSE IDRICHE
ROMA VS. CASABLANCA: LA TRAGEDIA ALLUVIONALE DELLE MARCHE SI COLLOCA IN UN QUADRO IDRICO DI FORTE ARIDITA’, DOVE L’ITALIA ORMAI COMPETE CON IL MAROCCO
Se la tragedia alluvionale nelle Marche è stata innescata da un eccezionale evento atmosferico, violento e localizzato (dai 419 millimetri di pioggia caduti in 7 ore a Cantiano ai fiumi Misa, Sentino, Candigliano, Fiumicello, Esino, cresciuti di 5 metri in poche ore), lo “sciame meteorologico” generato ha interessato un’area ben più vasta in un quadro complessivo, però, di persistente siccità: è quanto emerge dal report settimanale dell’Osservatorio ANBI sulle Risorse Idriche.
Ne è esempio la Toscana, dove ai fiumi Serchio ed Ombrone con portate stabilmente al di sotto del Deflusso Minimo Vitale (cala anche la Sieve, ma cresce l’Arno) si contrappongono l’esondazione del torrente Bigurro ed i disagi causati dal forte maltempo nell’alto Mugello, nella Valdichiana aretina e fino alle porte di Firenze.
Anche in Umbria, i territori dell’Eugubino e dell’Alto Tevere, soprattutto nelle zone al confine con le Marche, sono stati interessati dall’ondata di maltempo, in particolare Pietralunga e l’area a Sud di Città di Castello (143 millimetri di pioggia a Bivio Canoscia e mm. 134 a Badia Petroia).
La piena di alcuni torrenti (Burano, San Giorgio, Assino, San Donato) e numerose frane hanno causato danni ad abitazioni e territori nell’area di Gubbio. L’auspicio è che almeno tali disagi compensino, in parte, il deficit idrico che ha fin qui caratterizzato l’annata umbra (fino alla settimana scorsa, il livello del fiume Tevere a Ponte Molino era il più basso dal 2012, mentre quello del lago Trasimeno era il minore dal 1991), così come successo per l’invaso marchigiano di Castreccioni, cresciuto di oltre due milioni e mezzo di metri cubi in poche ore.
Per il resto, quest’anno idrologico così complesso continua a caratterizzarsi per una marcata siccità ormai confrontabile, soprattutto lungo il litorale tirrenico del Nord Lazio, con quanto, ad esempio, si registra in Marocco: Ladispoli (mm.137) e Cerveteri (mm.121) hanno finora livelli di pioggia inferiori all’ “assetata” Guercif (mm.157 in media), ma anche Roma (mm.196) ormai compete con l’aridità di Casablanca (mm.191). In questo quadro di alto rischio idrogeologico per l’inaridimento e la cementificazione dei terreni, sono paradossalmente attese con timore le intense piogge annunciate per i prossimi giorni.
“Quella dei cambiamenti climatici è un’avanzata inarrestabile anche per l’assenza di infrastrutture adeguate, quali gli invasi, capaci di trattenere le acque di pioggia, salvaguardando i centri abitati e creando riserve per i momenti di necessità idrica” ha ricordato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI.
Al Nord i livelli dei grandi laghi tornano a calare velocemente con il bacino del Maggiore, che segna -40% di riempimento rispetto all’anno scorso. In Valle d’Aosta scendono le portate di Dora Baltea e torrente Lys, così come si registra per la gran parte dei fiumi piemontesi con i livelli della Sesia, calati del 75% circa in una settimana. Lungo tutta l’asta torna a decrescere anche il fiume Po, che a Piacenza e Cremona scende sotto i minimi storici.
In Lombardia continua la crisi del fiume Adda ancora in calo e lontano dalle portate degli anni scorsi, mentre le piogge di Settembre permettono alle riserve idriche regionali di ridurre il deficit rispetto alla media storica (da -55% a -45%). Crescono i livelli dei fiumi appenninici dell’Emilia Romagna con Savio ed Enza, che registrano portate superiori alle medie storiche; al contrario, risultano tutti in calo i corsi d’acqua veneti con Adige, Livenza e Bacchiglione ancora ai minimi degli ultimi anni.
Nel Lazio sono in ripresa i laghi di Bracciano (+ cm.11), Nemi (+cm.4) e Castelgandolfo, così come il Tevere, i cui livelli restano però inferiori al recente passato; ancora in forte sofferenza i fiumi Aniene, ma soprattutto Liri e Sacco ai livelli più bassi rispettivamente dal 2008 e dal 2002. In Abruzzo, il volume d’acqua trattenuto nell’invaso di Penne è calato in un mese di 2,29 milioni di metri cubi, mentre in Campania crescono le portate dei fiumi Garigliano, Volturno, Sele così come i bacini del Cilento, mentre il lago di Conza è in calo.
In Basilicata, le dighe trattengono circa duecentocinquanta milioni di metri cubi d’acqua, vale a dire una trentina di milioni in meno rispetto all’anno scorso; in Puglia, invece, nonostante un calo di 5 milioni e mezzo di metri cubi in una settimana, gli invasi ne trattengono ancora circa centotrenta milioni, vale a dire oltre ventisette milioni più dell’anno scorso.
Anche in Sicilia, infine, molto buono è lo stato della riserva idrica, grazie alle abbondanti piogge di Agosto: gli invasi registrano quantità d’acqua (circa trecentonovanta milioni di metri cubi) ben superiori alla media degli scorsi 6 anni con +56 milioni sul 2021.
“Ancora una volta – ha concluso Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI – segnaliamo un quadro di forte disomogeneità idrica lungo la Penisola, cui rispondere con la funzione calmieratrice degli invasi. Il Piano Laghetti redatto da ANBI e Coldiretti, con centinaia di progetti già cantierabili, è una risposta concreta, che offriamo al Paese ed al prossimo Governo.”
L’EFFICIENTE SOLIDARIETA’ DEI CONSORZI DI BONIFICA NELLE MARCHE PER RIDURRE IL RISCHIO NEI TERRITORI DEVASTATI DALL’ALLUVIONE
VINCENZI: “I PROGETTI PER CONTRASTARE L’ESTREMIZZAZIONE DEGLI EVENTI ATMOSFERICI SONO PRONTI DA ANNI”
Terminata la prima fase dell’emergenza, due mezzi speciali del Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta, partiti dalla sede consortile di San Bonifacio nel veronese con 7 maestranze esperte, stanno affiancando l’ente consorziale delle Marche nella sistemazione del territorio devastato dall’alluvione della settimana scorsa.
“Su specifica richiesta dei coordinatori dell’opera di soccorso ed in coordinamento con la Direzione Protezione Civile di Regione Veneto”, ha precisato l’ANBI Veneto, “sono stati inviati 2 grandi autocarri dotati di pinza a ragno, specifici per la pulizia dalla grande massa di detriti, trasportata dalla furia delle acque e che oggi è un ulteriore minaccia alla sicurezza del territorio di Senigallia. Sono mezzi meccanici particolari e di non larga diffusione, a conferma dell’alta specializzazione presente nei Consorzi di bonifica e generalmente utilizzati per la sistemazione idraulica dei corsi d’acqua”.
“Per esprimere concretamente la nostra solidarietà nei confronti delle popolazioni colpite dal nubifragio, abbiamo mobilitato rapidamente 2 squadre di personale formato e preparato per intervenire in situazioni d’emergenza “ ha affermato Silvio Parise, Presidente dell’ “Alta Pianura Veneta”.
I Consorzi di bonifica non sono nuovi ad operazioni come questa, in soccorso a popolazioni in difficoltà, anche al di fuori dei confini regionali.
“Il personale consortile – ha spiegato Francesco Cazzaro, Presidente ANBI Veneto - è formato per intervenire anche in situazioni difficili ed è sempre in prima linea, ove richiesto, per portare il proprio soccorso.”
Gli esempi di interventi dei Consorzi di bonifica veneti al di fuori dalle proprie aree di competenza sono numerosi anche in anni recenti: l’esempio più significativo è rappresentato dalla tempesta VAIA, che ha colpito con effetti devastanti il Cadore nell’Ottobre 2018; anche in quell’occasione diverse squadre consorziali, provenienti da tutta la regione, erano intervenute con più automezzi in affiancamento a Regione e Protezione Civile venete.
“La nuova emergenza alluvionale, che ha colpito le Marche – ha precisato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI – è la conseguenza di un mix letale fra cambiamenti climatici e lentezze burocratiche, a conferma dell’alto rischio idrogeologico, cui è sottoposto il Paese a conclusione di un’estate caratterizzata da eccezionali temperature e da una siccità, che continua ad essere largamente presente soprattutto nel Centro Italia, a dispetto di una percezione alterata dalle prime avvisaglie autunnali.”
In attesa delle indispensabili scelte politiche per l’avvio di interventi infrastrutturali, come i bacini necessari a migliorare sostanzialmente la gestione idraulica del Paese di fronte alle conseguenze dei cambiamenti climatici, ANBI rilancia il Piano di Efficientamento della Rete Idraulica, presentato nel 2020 ed ancora privo di risposte complessive.
“Neppure con la bacchetta magica potremmo comunque risolvere, nei tempi dettati dalla crisi climatica, la fragilità idrogeologica del Paese, accentuata da anni di scelte mancate o miopi come l’inarrestabile cementificazione – ha aggiunto Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI - Per non rimanere inermi alla mercè degli eventi meteo, accanto ad una più diffusa cultura di prevenzione civile, dobbiamo puntare ad aumentare la resilienza dei territori e delle comunità, che li abitano. Come anche la tragedia marchigiana dimostra, il più importante intervento di salvaguardia idrogeologica è l’ottimizzazione dell’esistente.”
Il Piano Nazionale di Manutenzione Straordinaria, approntato dai Consorzi di bonifica e composto da 858 progetti perlopiù definitivi ed esecutivi cioè cantierabili, prevede 266 interventi per l’Italia Centrale (Marche, Toscana, Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise e Sardegna); la spesa prevista è di circa quattrocentosei milioni di euro, capace di garantire oltre duemila posti di lavoro. A ciò si affianca la pulizia di 36 invasi con la rimozione di 3 milioni e mezzo di metri cubi di sedime dal fondo, nonché il completamento di ulteriori 6 bacini e la realizzazione di 6 nuovi serbatoi: ciò aumenterebbe il volume disponibile per trattenere le ondate di piena e le acque di pioggia, non solo riducendo il rischio idrogeologico, ma creando riserve per le esigenze del territorio, da quelle irrigue alla produzione di energia rinnovabile.
“E’ tutto scritto – ha concluso il Presidente ANBI – Lo mettiamo a disposizione del prossimo Governo, auspicando che la politica, a differenza che in campagna elettorale, assuma concretamente il contrasto ai cambiamenti climatici come priorità per il Paese.”
EMILIA ROMAGNA: CI SI PREPARA ALL’INVERNO
Sono iniziate le manovre di svaso del reticolo dei canali del Consorzio di bonifica Burana (con sede a Modena): senza perdere di vista la fauna ittica, grazie a convenzioni siglate con le locali associazioni di pescatori, lentamente verranno fatte defluire le acque dai canali, che si preparano ad accogliere le precipitazioni autunno-invernali.
Gradualmente, tramite un gioco di deflussi per gravità ed operazioni meccaniche, verranno fatte defluire le acque dai 2.200 chilometri di canali del comprensorio.
Chiudere la stagione irrigua è un’esigenza dettata sia dalla necessità di contenere la spesa per energia elettrica, dovuta a mesi di pompaggi per contrastare l’eccezionale situazione di siccità ed alte temperature, sia dall’esigenza di attivare interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria su canali, nonchè impianti di derivazione e sollevamento idrici. Infatti, gli apparati meccanici ed elettrici degli impianti ,a causa della grave crisi idrica, sono stati sottoposti ad uno stress eccezionale.
In particolare, gli impianti situati sull’asta del fiume Po hanno dovuto fare i conti con una situazione idrologica talmente grave da rendere il pompaggio critico per la presenza di terra mista ad acqua; hanno inoltre dovuto funzionare con grande dispendio energetico spesso con efficacia (in termini di prelievo) ridotta. I risvolti economici della stagione irrigua appena conclusa creano forte preoccupazione e non erano preventivabili.
TOSCANA: OBIETTIVO FIUMI PIU’ SICURI
Prosegue in tutta la vallata la manutenzione ordinaria dei corsi d’acqua, programmata dal Consorzio di bonifica 2 Alto Valdarno (con sede ad Arezzo) insieme a Genio Civile Alto Valdarno ed Amministrazioni Comunali. Sfalci della vegetazione e rimozione delle alberature cadute o morte sono stati eseguiti “a regola d’arte” già in diverse aree del territorio.
L’attività è stata portata avanti conservando sempre il necessario ombreggiamento dell’acqua, anche nei tratti meno ricchi di vegetazione, con la creazione di fasce di protezione al piede di sponda. I lavori hanno interessato il tratto del fiume Arno in località Sala ed a Stia. Sempre a Stia l’intervento ha interessato il torrente Staggia, in prossimità dello storico lanificio.
L’ “operazione sicurezza” ha previsto anche la ricostruzione del muro d'ala di una briglia a Soci, nel comune di Bibbiena, lungo il torrente Archiano. Prima di effettuare i lavori, sono state opportunamente deviate le acque in modo da non arrecare danni all’ittiofauna.
I cantieri proseguono in tutta l’UIO (Unità Idrografica Omogenea) Casentino, con l’obbiettivo di eliminare eventuali ostacoli al deflusso del corsi d’acqua e di verificare lo stato di conservazione delle opere per sanare eventuali criticità.Sull’Arno, in località Rassina-Casalecchio, operai e macchine sono impegnati nel controllo della vegetazione come sul fosso Rignano a Poppi e sul fosso dell'Ospedale a Stia.
Ancora sull’Arno, in località Ponte a Poppi, è in corso un intervento di manutenzione straordinaria, che prevede il ripristino di un’opera di difesa spondale tramite l’inserimento di una scogliera. Tutte le operazioni sono condotte nel rispetto delle normative vigenti e della conservazione degli ecosistemi fluviali.
LAZIO: IMPORTANTI LAVORI IN ECONOMIA
Continuano i lavori di manutenzione idraulica ordinaria sulla rete scolante secondaria di competenza del Consorzio di bonifica A Sud di Anagni (con sede nella “città dei Papi”, nel frusinate): sul fosso Rio Cavariccio, nel comune di Frosinone, sono stati svolti interventi di sistemazione idraulica; è stata eseguita la manutenzione delle sezioni di deflusso a ridosso di strade comunali in una zona vastamente antropizzata del comune di Anagni; sono stati effettuati interventi di sfalcio e risagomatura del fosso del Fiume Morto, al confine dei comuni di Gavignano e Paliano, per salvaguardare l’adiacente tratto ferroviario Roma-Napoli.
Tutti gli interventi sono stati svolti in amministrazione diretta, garantendo una più minuziosa attenzione ed un risparmio economico non indifferente nel momento dell’esponenziale ed incontrollato aumento dei costi energetici.
TOSCANA: NUOVO PERCORSO DI SERVIZIO PER TUTTI
Un progetto, frutto di contatti del Consorzio di bonifica Medio Valdarno (con sede a Firenze) con il Comune e le associazioni del posto, mira a riqualificare totalmente la sponda sinistra del fiume Elsa a Poggibonsi, andando a completare gli interventi già eseguiti, a seguito delle piene del Novembre 2019 e che avevano già provocato importanti cedimenti di sponda, nonché danni alle infrastrutture.
Il tratto in questione è caratterizzato da sponde di tipo naturale dove, nonostante i lavori degli anni scorsi, si evidenziano ancora piccole erosioni e diverse recinzioni, che delimitano la zona. Per rendere accessibile e riqualificare la zona, l’ente consortile provvederà a realizzare diverse protezioni di sponda in scogliera, creando poi un percorso di servizio, che servirà però anche a riavvicinare la cittadinanza al corso d’acqua.
L’investimento totale è di circa trecentocinquantamila euro, interamente finanziati dal contributo consortile.
LAZIO: INTERVENTI NEL X MUNICIPIO DI ROMA
Il Consorzio di bonifica Litorale Nord (con sede a Roma) sta eseguendo periodici interventi di manutenzione idraulica, dando priorità ai canali principali, ricettori del reticolo secondario ed ai canali con maggior rischio idraulico.
In questi giorni è impegnato nell’esecuzione di interventi sui canali in località Ostia Antica, Bagnolo, Pantano, Stagni, Casalpalocco ed Infernetto; contestualmente l’ente consortile evidenzia l’importanza del dialogo con i cittadini e delle loro segnalazioni.
In particolare, è stato realizzato un intervento di manutenzione presso l’immissione del fosso del Confine nel canale Palocco, per il quale è stato programmato anche l’avvio degli interventi di spurgo dell’alveo, per i quali è necessario l’utilizzo di un mezzo d’opera specifico ad ampio sbraccio.
VENETO: NUOVA PROGETTAZIONE AL VIA
Il Consorzio di bonifica Bacchiglione(con sede a Padova) ha dato il via libera alla progettazione del primo stralcio funzionale degli interventi di trasformazione irrigua del bacino Bernio nei comuni di Chioggia e Codevigo.
L’intervento è volto a migliorare la gestione delle acque irrigue, riducendo il rilascio di nutrienti nella laguna di Venezia. Il progetto ha ottenuto dalla Regione del Veneto, con fondi per il disinquinamento lagunare, un finanziamento di € 5.963.000,00 non sufficiente, però, ad intervenire sull’intero bacino Bernio. E’ stato individuato, pertanto, un primo stralcio funzionale per avviare i lavori.
Si prevede la sostituzione di circa otto chilometri e mezzo di canalette “a cielo aperto” con un impianto di distribuzione irrigua, tubato in bassa pressione.
L’intervento andrà a servire un’area di circa trecento ettari e grazie a quest’opera si potranno risparmiare circa cinquecentomila metri cubi d’acqua all’anno.
PIEMONTE: VISITA DI INGEGNERI OLANDESI
La Coutenza Canali Cavour, con sede a Vercelli e costituita dalla locale Associazione Irrigazione Ovest Sesia e dell’Associazione Irrigazione Est Sesia (con sede a Novara) ha organizzato la visita guidata di un gruppo di ingegneri olandesi all’edificio di imbocco del Canale Cavour a Chivasso.
I professionisti hanno apprezzato le spiegazioni storico-tecniche, percorrendo le gallerie in cotto e granito dell’ottocentesco edificio idraulico, dotato di 21 paratoie.
L’occasione è stata propizia per rimarcare l’opportunità di simili scambi internazionali in tema di idraulica e gestione consortile a servizio dell’agricoltura e del territorio.
VENETO: SOLARE FLOTTANTE: SOPRALLUOGO TECNICO IN TRENTINO
La mitigazione degli effetti dei mutamenti climatici passa anche attraverso la realizzazione di laghetti multifunzione, in grado di trattenere acqua per l'uso irriguo, laminare le piene, preservare la biodiversità e produrre energia rinnovabile idroelettrica o solare per mezzo di pannelli fotovoltaici galleggianti.
Coordinati da ANBI Veneto, tecnici dei Consorzi di bonifica regionali hanno partecipato ad una visita tecnica a Dampone di Sella Giudicarie, in Trentino, dove “Hydro Dolomiti Energia” ha inaugurato da poche settimane il primo impianto solare, flottante su bacino idroelettrico: un sistema sperimentale ad alta efficienza, grazie alla capacità dell'acqua di raffreddare i pannelli e consentire così un rendimento maggiore.
Si è trattato di una giornata preziosa per l’apprendimento di buone pratiche, potenzialmente trasferibili per l’attuazione locale del Piano Laghetti.
LOMBARDIA: CONFERITO PREMIO INTERNAZIONALE
Il Consorzio di bonifica Media Pianura Bergamasca (con sede nel capoluogo orobico) ha ricevuto il premio internazionale di architettura “Dedalo Minosse”, giunto alla sua XII° edizione e ripreso dopo due anni di stop dovuti alla pandemia.
Ad essere premiato è stato il progetto della Cascina 3° (Ambiente, Acque e Agricoltura), commissionato dall’ente consortile e realizzato a Medolago, dove è stato inaugurato lo scorso mese di ottobre come Campus Cascina S. Giuliano Agricoltura 4.0 .
Il premio, attribuito per l’aderente interpretazione al titolo progettuale ed alla fedele realizzazione eseguita, è stato condiviso con lo studio di progettazione “Carlo Bono – Facchinetti & Partners – Architetti Associati” e l’impresa esecutrice dei lavori, vincitrice della gara d’appalto, Consorzio Integra di Bologna e per esso la Coema Lavori di Fabriano. La cerimonia di premiazione si è svolta al teatro Olimpico di Vicenza. |