Anno XXIII, n. 49 giovedì, 23 dicembre 2021

MINISTERO INFRASTRUTTURE E MOBILITA’ SOSTENIBILI

FONDI PNRR PER L’IDRICO: IL GRAZIE AL GOVERNO ED IL RINNOVATO IMPEGNO DI ANBI PER L’ASSETTO DEL TERRITORIO, LA SICUREZZA DEI CITTADINI E L’ACQUA PER LE IMPRESE

“Ora al lavoro per concretizzare sul territorio il risultato di un proficuo rapporto di collaborazione con le Istituzioni, indirizzato ad offrire al Paese le condizioni per una straordinaria opportunità di crescita”: è stato questo il confermato impegno di Francesco Vincenzi, Presidente di ANBI  all’indomani della ripartizione di quasi 2 miliardi di euro per la realizzazione di infrastrutture idriche primarie, operata dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile, a seguito delle diverse intese raggiunte in Conferenza Stato-Regioni e Conferenza Unificata, nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
“L’importante traguardo raggiunto è un riconoscimento alla tangibile capacità progettuale dei Consorzi di bonifica ed irrigazione e per il quale ringraziamo il Ministro, Enrico Giovannini, la struttura del Mims e tutte le componenti del processo di governance integrata, che sta guidando il Paese verso una trasformazione epocale” ha proseguito  il Presidente ANBI.
Nel rispetto dell’obbiettivo di contribuire a colmare il gap infrastrutturale fra Nord e Sud del Paese è la Campania, la regione, cui sono destinate le maggiori risorse (251,17 milioni di euro), seguita dalla Sicilia (239,62 milioni), dall’Emilia Romagna (226,18 milioni) e dalla Sardegna (203,24 milioni).
“Concludiamo in maniera molto positiva un anno, che ci ha visto impegnati ad ogni livello per aiutare il Paese ad essere nelle condizioni di rispettare le scadenze imposte dal  Next Generation EU. Oggi è l’importante inizio di un ulteriore percorso, che ci continuerà a vedere impegnati per lasciare ai giovani un’Italia migliore” ha  concluso Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI.

UN IMPORTANTE SEGNALE ARRIVA DALLA TOSCANAFINANZIATA LA PROGETTAZIONE DI NUOVI IMPIANTI IRRIGUI

Un sentito plauso è stato espresso dall’ANBI all’approvazione di un emendamento di Giunta al bilancio 2022 della Regione Toscana, che destina 4 milioni di euro alle progettazioni di opere pubbliche di cui 1/3 servirà alla realizzazione di nuovi impianti irrigui.
“Il nostro grazie va in particolare al Presidente, Eugenio Giani ed all’Assessora all’Agricoltura, Stefania Saccardi” ha dichiarato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI.
“Questo provvedimento – ha aggiunto Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI – dà risposta ad un’esigenza primaria di un’agricoltura d’eccellenza, la cui necessità di nuova irrigazione non avrebbe potuto però essere accolta dai Consorzi di bonifica ed irrigui, perché normativamente impediti dal destinare risorse della contribuenza alle progettazioni e consentirà finalmente alle imprese agricole di poter programmare la propria attività con maggiore serenità ed all’economia toscana di avere un territorio meno fragile e più sicuro.”

                                                                

OSSERVATORIO ANBI SULLE RISORSE IDRICHE

FINE D’ANNO PREOCCUPATO PER LE FUTURE DISPONIBILITA’ D’ACQUA NEL CENTRONORD ITALIA

Senza allarmismi, ma non è un fine anno confortante per il futuro delle disponibilità d’acqua a servizio di ormai molteplici attività del Paese, soprattutto al Centro Nord: a dirlo è il report settimanale dell’Osservatorio ANBI sulle Risorse Idriche.
Desta crescente preoccupazione la situazione dei fiumi toscani che, nonostante l’arrivo dell’inverno, non riescono a scostarsi dal deficit idrico, che li sta caratterizzando dalla scorsa estate fino ad avere portate più che dimezzate rispetto a quanto registrato un anno fa; esemplare è l’Arno, sotto i cui ponti transitano ora 29,70 metri cubi d’acqua al secondo. mentre l’anno scorso erano mc/sec 204,7 (addirittura mc/sec 244,2 nel 2019!) e la media mensile è pari a mc/sec  86,03 (fonte: Centro Funzionale Regione Toscana). Analoga, preoccupante situazione persiste  in Emilia Romagna, dove si evidenzia la portata ridimensionata del fiume Savio, mentre il Secchia (portata attuale: mc/sec 1,6) scende, pur con un autunno abbastanza piovoso, al di sotto del minimo storico mensile (mc/sec 2,1), segnando il secondo peggior risultato negli ultimi 15 anni (record negativo: il 2018); non va meglio per gli altri fiumi (Reno, Enza, Trebbia): tutti abbondantemente sotto la media di Dicembre (fonte: ARPAE).
Anche i fiumi veneti (unica eccezione, il Piave) segnano un’anomala tendenza al ribasso nelle portate (l’Adige è vicino al record negativo del  2015), mentre è stazionario l’Adda in Lombardia. Va un po’ meglio in Piemonte, dove i livelli fluviali sono stabili od in leggera crescita anche per il Tanaro, che mantiene però una portata praticamente dimezzata rispetto allo scorso anno (mc/sec 34,4 contro mc/sec 64 nel 2020); migliora la situazione in Valle d’Aosta, dove la Dora Baltea continua a segnare portate record (36,6 metri cubi al secondo contro una media mensile pari a mc/sec  8). Ad eccezione del Garda, sono tutti sotto media i grandi laghi del Nord che, al netto delle regolazioni programmate dagli enti gestori, segnano livelli lontani da quelli di un anno fa (il Lario è al 15,9% del riempimento).
Da questo quadro di diffuso deficit idrico non poteva evidentemente esimersi il fiume Po, il cui trend decresce uniformemente lungo tutta l’asta (portata a Pontelagoscuro: mc/sec 947,2; erano mc/sec 1457,94 nel 2020 e la media storica è pari a mc/sec 1506).
“In sintonia con il periodo delle Feste, possiamo dire che, anno dopo anno, la disponibilità d’acqua è diventata un regalo ambito per il futuro del Paese – ha affermato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI -Trascorriamo un Natale sereno, consci però che, permanendo le attuali condizioni, bisognerà attivare nelle prime settimane del nuovo anno i tavoli di concertazione per programmare la gestione di una risorsa idrica che, anche quando arriverà, saremo in grado di trattenere solo in percentuale insufficiente alle esigenze, derivanti dall’emergenza climatica.”
Calano pure i fiumi marchigiani, seppur  presentino una condizione decisamente migliore dei mesi scorsi, in linea con le performance stagionali del recente quadriennio (fonte: Protezione Civile Marche); a beneficiare cospicuamente della  positiva condizione idrologica  sono gli invasi, le cui disponibilità si avvicinano a quelle del periodo (oggi trattengono circa trentanove milioni di metri cubi d’acqua).
Nel Lazio, i fiumi Liri e Sacco scendono ai livelli più bassi del recente  quinquennio ed un calo di 2 centimetri si registra anche nel lago di Bracciano. In Campania, i livelli idrometrici dei fiumi Volturno, Garigliano, Sarno e Sele risultano in consistente, ulteriore decrescita, a causa del defluire delle piene e dell’assenza di precipitazioni rilevanti.  Risultano, invece,  in rialzo i volumi dei bacini del Cilento ed il lago di Conza.
Infine, al Sud, i grandi serbatoi di Basilicata e Puglia, pur incrementando i volumi idrici trattenuti rispettivamente di 3 milioni e  9  milioni di metri cubi, vedono ridursi  il pur ampio surplus sul 2020 in conseguenza di precipitazioni autunnali, inferiori a quelle dell’anno passato.
“Pur in calo, le disponibilità idriche meridionali restano confortanti ad ulteriore dimostrazione dell’importanza dei bacini di raccolta pluriennali, altresì mancanti al CentroNord con l’unica eccezione del piacentino – ha concluso Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI – Per questo, dati alla mano, continuiamo ad insistere sulla necessità di un nuovo Piano Nazionale Invasi medio-piccoli, che chiediamo dal 2017 ed oggi integriamo con il Piano Laghetti, proposto insieme a Coldiretti.”

AVVIATO IL TAVOLO IRRIGUO PIEMONTESE:

IL PLAUSO DI ANBI PER UN NECESSARIO STRUMENTO DI CONFRONTO NELL’INTERESSE DEL TERRITORIO

Soddisfazione è stata espressa dall’ANBI per la costituzione, in Piemonte, del Tavolo regionale per la bonifica e l’irrigazione (articolazione del Tavolo del partenariato rurale ed agroalimentare), cui sono chiamati a contribuire, sotto il coordinamento della Regione, rappresentanti di Consorzi di bonifica, enti gestori dei comprensori irrigui, organizzazioni professionali agricole, mondo cooperativo ed Università di Torino.
“Intendiamo rivolgere la massima attenzione ai Consorzi di bonifica ed agli enti irrigui riconosciuti – ha precisato Marco Protopapa, Assessore Agricoltura Cibo Regione Piemonte - perché strategici nella gestione delle risorse idriche, svolgendo  un ruolo primario in agricoltura e per la messa in sicurezza del territorio. A questo proposito ricordo che sono stati presentati diversi progetti con possibilità di finanziamento sui fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza; tra questi,  10 sono finalizzati all’ammodernamento della rete irrigua per un importo complessivo di 160 milioni di euro.”
Primi temi all’attenzione del neonato Tavolo sono 2 regolamenti  finalizzati a definire  un unico consorzio di miglioramento fondiario o di bonifica, referente per ciascun comprensorio irriguo regionale, al fine di semplificare l’impegno comune di fronte alle sfide del cambiamento climatico, grazie anche il reperimento di risorse economiche  e finanziamenti pubblici.
“Condividiamo il progetto  di Regione Piemonte e, aldilà dei necessari aggiustamenti alle bozze presentate, la costituzione del Tavolo – ha dichiarato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI – è un’importante occasione di confronto sulla pratica dell’irrigazione, che in Piemonte  è più che mai  connessa ad aspetti fondamentali del territorio, quali l’ambiente ed il paesaggio.”
Obbiettivi del nuovo organismo piemontese sono il confronto e la condivisione delle politiche regionali, relative al miglioramento ed all’efficientamento delle infrastrutture irrigue e di bonifica; la redazione di specifici programmi di finanziamento; favorire la competitività dell’agricoltura e stimolare un uso virtuoso della risorsa idrica in un contesto ambientale;  valorizzare le esternalità positive del complesso sistema irriguo piemontese; fornire il supporto e garantire il confronto per la predisposizione di atti legislativi e regolamentari.
“Ogni iniziativa, che punti al miglioramento dell’efficienza nell’interesse delle comunità, non può che vederci favorevoli. Per questo – ha annunciato Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI - i delegati dei Consorzi di bonifica ed irrigazione piemontesi , nello spirito di collaborazione che deve contraddistinguere l’iniziativa regionale, sono già al lavoro per la stesura di una relazione da presentare, entro fine Gennaio, con l’indicazione delle migliorie suggerite alle bozze di testo presentate.”

TOSCANA: CONCLUSA OPERAZIONE SICUREZZA  CASENTINO

Operazione sicurezza idraulica conclusa a tempi di record: in Casentino, i lavori di manutenzione ordinaria sul reticolo in gestione al Consorzio di bonifica 2 Alto Valdarno (con sede ad Arezzo) si sono conclusi in anticipo rispetto al cronoprogramma, progettando ed eseguendo lavori per oltre settecentomila euro. In tutto  sono stati interessati 53 chilometri di alvei dal contenimento della vegetazione, dalla rimozione di sedimenti e di ostacoli al deflusso idrico, da piccole sistemazioni idrauliche.
Grande attenzione è stata riposta al fiume Arno: sono 8,5 i chilometri di asta sottoposti a restyling, in territorio casentinese. Altrettanta cura è stata riposta al controllo ed al ripristino delle opere idrauliche trasversali e longitudinali, indispensabili per mitigare il rischio idraulico in area montana e collinare: interessati i corsi d’acqua Corsalone, Archiano, Teggina, Talla, Rifiglio.
La riorganizzazione del sistema della bonifica messa a punto da ente consortile  ed Unione Comuni Montani  Casentino si conferma così utile a migliorare efficacia ed efficienza degli interventi programmati.

VENETO: CRESCE LA RETE IRRIGUA IN PRESSIONE

Il Consorzio di bonifica Veronese (con sede nel capoluogo scaligero) è impegnato in 3 interventi di trasformazione irrigua degli impianti di Palazzolo, Coronini e Ca’ degli Oppi dal sistema “a scorrimento” al sistema “in pressione”, finanziati dal Fondo Europeo Agricolo Sviluppo Rurale per un importo complessivo di 20 milioni di euro (I termini previsti per la conclusione dei lavori sono: la prossima primavera per gli impianti di Coronini (a fine Novembre u.s. risultavano posati circa trentadue dei 40 chilometri della rete di progetto), l’autunno  2022 per l'impianto di Ca’ degli Oppi 8 (a fine Novembre 2021 risultavano posati circa ventotto dei 42 chilometri della rete di progetto), la primavera 2023 per l'impianto di Palazzolo (a fine Novembre u.s. risultavano posati circa trentacinque degli 80 chilometri della rete di progetto).
La lunghezza della rete consorziale di tubazioni in pressione, al termine dei lavori nel 2023, aumenterà di circa centosessanta chilometri, passando da circa ottocentotrenta  a 990, mentre la superficie agricola irrigata in pressione aumenterà di oltre milleottocento ettari, passando da ha. 9.736 a ha. 11 546.

EMILIA ROMAGNA: RISORSA IRRIGUE: QUALITA’ PIU’ CHE SODDISFACENTE

Il Dipartimento di Scienze della Vita dell’Università di Modena e Reggio Emilia ha rilasciato il Rapporto sullo Stato Qualitativo delle acque destinate all’irrigazione dal Consorzio di bonifica Emilia Centrale(con sede a Reggio Emilia).
La rete di canali ed impianti consortili preleva le acque a fini irrigui dalle 3 derivazioni fluviali dal fiume Po (l’impianto idrovoro di Boretto fornisce circa il 70% della risorsa complessiva), dal fiume Secchia a Castellarano e Sassuolo (15 % circa) e dal torrente Enza a Cerezzola (7% circa); la parte restante è prelevata da un sistema di pozzi consortili, nonché dal depuratore di Mancasale, che fornisce circa sei milioni di acqua depurata ed affinata, costantemente monitorata allo scopo di autorizzare la sua successiva  immissione nell’estesa rete irrigua dell’ente consortile. Lo staff di tecnici esperti dell’Università Modena e Reggio Emilia ha operato su 25 punti di prelievo, ritenuti maggiormente significativi ed analizzando dati specifici di 3 distinti prelievi.
L’esito risulta più che soddisfacente e l’analisi complessiva e dettagliata contenuta nel report dell’Università  (l’ente consorziale, nelrispetto della sua mission di totale “trasparenza”, lo pubblica sul portale dell’ente), si conclude con buone classificazioni e performances della risorsa idrica,  analizzata secondo i descrittori LIMeco (Livello Inquinamento Macrodescrittori per lo stato ecologico) e LIM (Livello Inquinamento tramite Macrodescrittori): in entrambe le classificazioni lo stato delle acque irrigue si è dimostrato in alcuni casi addirittura elevato, in altri buono e nei restanti comunque sufficiente.
Occorre anche  dire che questi dati sono in linea con quelli rilevati ed analizzati ormai da una decina d’anni dall’Istituto Zanelli in collaborazione con l’agenzia regionale A.R.P.A.E. , per cui si può affermare che le analisi effettuate in oltre un decennio restituiscono un quadro dello stato qualitativo delle acque immesse nella rete consortile assolutamente compatibile con l’utilizzo agricolo,  cui la risorsa idrica è destinata.

TOSCANA: UN’OPPORTUNITA’ DI SOSTEGNO ALL’ECONOMIA AGRICOLA DEL TERRITORIO

Oltre quattrocentocinquantamila euro sono in arrivo sul territorio del Consorzio di bonifica 1 Toscana Nord (con sede a Viareggio, in provincia di Lucca) dai fondi europei del Piano Sviluppo Rurale, che andranno a finanziare 6 interventi  in altrettanti punti della zona montana della Valle del Serchio.
Le risorse serviranno, tra l’altro, per la sistemazione di sponda di un tratto del fosso della Maulina nell’abitato di Pieve San Lorenzo, nel comune di Minucciano (85.000 euro); la regimazione delle acque ed il miglioramento del dissesto del versante per il contenimento dell’erosione superficiale nel comune di Molazzana (80.000 euro), le opere di consolidamento e sistemazione dell’alveo del fosso di Calcinaia, a Camporgiano (77.000 euro).
Quella delle aree interne è attualmente una delle principali strategie territoriali nazionali, previste nella programmazione dei Fondi strutturali e di investimento europei e gli stanziamenti ottenuto  permetteranno all’ente consortile di realizzare, al fianco dell’Unione Comuni Garfagnana, un’opera diffusa di manutenzione del territorio con funzione preventiva ai fenomeni di dissesto idrogeologico.
Saranno coinvolte nel progetto alcune aziende agricole locali, cui sarà assegnata la realizzazione di cantieri.

PER LE FESTIVITA’ SONO IN RETE “GUIDA ALLA SPESA” ED “AMBIENTI D’ACQUA”

Sono 14 le puntate che, quest’anno, la trasmissione televisiva “Guida alla spesa”, condotta dal noto volto dell’informazione agroalimentare di Alessandro Di Pietro, dedica all’universo idrico, gestito dai Consorzi di bonifica ed irrigazione in sintonia con le esigenze dell’agricoltura e dell’ambiente.
In particolare, questa edizione del programma, in onda ogni giorno alle ore 13.00 sulla frequenza nazionale di ALMA Tv (canale 65 del digitale terrestre), analizza il tema delle conseguenze, che i cambiamenti climatici hanno sulle colture e quindi sui consumi alimentari italiani. Ogni puntata è dedicata ad una regione e ad un suo prodotto tipico; a parlarne è un testimonial, mentre tocca al rappresentante dei Consorzi di bonifica locali spiegare come si risponde ai nuovi bisogni idrici, sollecitati alle colture dall’emergenza climatica; infine, la presenza di ANBI inquadra la tematica in scenari più ampi.
A completare la “scaletta” di ogni puntata  ci sono i collegamenti con i mercati rionali ed i consigli enologici. La prossima puntata è prevista lunedì 27 Dicembre p.v.  e sarà dedicata alla Sardegna: si parlerà di carciofi, bottarga, formaggio pecorino e di come i Consorzi di bonifica ed irrigazione rispondono alle mutate condizioni climatiche, che impattano sulle produzioni d’eccellenza.
“Con queste trasmissioni – ha commentato  Francesco Vincenzi, Presidente ANBI – vogliamo declinare concretamente, nella vita quotidiana degli italiani, il principio, che costantemente affermiamo: non può esserci agricoltura, soprattutto di qualità, senza la disponibilità d’acqua, garantita dall’attività dei Consorzi di bonifica ed irrigazione.”
Con il cambio di stagione è invece in rete on-line, sul sito di ANBI (www.ambientidiacqua.it), il nuovo numero di “Ambienti d’Acqua”, web magazine, dedicato questa volta al progetto di trasformare la rete idraulica del Paese (oltre duecentomila chilometri) in un significativo asset di sviluppo economico attraverso il cicloturismo, il cui volume d’affari  è già oggi quotato verso i  cinque miliardi di euro. Ad illustrare il progetto sono gli interventi di Italo Meloni, Direttore C.I.R.E.M. Ateneo Cagliari; Paolo Mellano e Riccardo Palma, Docenti Dipartimento Architettura Design Politecnico di Torino; Giorgio Ceccarelli, Vicecoordinatore Nordovest F.I.A.B., Francesco Vincenzi, Presidente ANBI.
Il numero di “Ambienti d’Acqua” è completato da alcune significative iniziative realizzate da Consorzi di bonifica per la valorizzazione dei patrimoni idrici locali.
“In questo modo – ha concluso Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI – testimoniamo il nostro costante impegno a costruire tasselli di un nuovo modello di sviluppo, che abbia al centro il territorio, le sue comunità e le eccellenze, che lo fanno ammirato nel mondo.”

NOMINE

Alessandro Folli è stato confermato Presidente di ANBI Lombardia, così come Vittorio Viora al vertice di ANBI Piemonte.
Giuseppe De Filippo è stato invece confermato Presidente del Consorzio di bonifica Capitanata (con sede a Foggia), mentre Raffaele Veneziani è il nuovo Direttore Generale del Consorzio di bonifica di Piacenza (con sede in città).


                                                                     

 
Per maggiori approfondimenti www.anbi.it
SETTIMANALE DELL´ASSOCIAZIONE NAZIONALE CONSORZI DI GESTIONE E TUTELA TERRITORIO E ACQUE IRRIGUE
Direttore Responsabile: Massimo Gargano - Registrazione Tribunale di Roma n. 559/98 del 25 novembre 1998
Redazione: Via S.Teresa, 23 - 00198 Roma - Tel. 06/844321 - Fax 06/85863616
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