DPCM DESTINA 220 MILIONI PER LA TUTELA IDROGEOLOGICA ED AMBIENTALE
GARGANO: “E’ UN PROVVEDIMENTO INNOVATIVO PERCHE’ ASSEGNA 15% DELLE RISORSE ALLA PROGETTAZIONE”
“Oggettivamente non basta dimostrare di essere efficienti, bisogna che tale qualità sia riconosciuta ed il Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che assegna oltre 220 milioni di euro per la sicurezza idrogeologica del territorio, lo leggiamo come un importante attestato di fiducia”: a dichiararlo è stato Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI, che a Perugia ha illustrato l’importante provvedimento, presente la Presidente Regione Umbria, Donatella Tesei, al cui territorio sono destinati quasi sei milioni di euro.
“La novità più importante – ha proseguito il DG ANBI – è che il 15% dell’importo, pari a circa due milioni e cento tremila euro, è destinato alle progettazioni, secondo una visione programmatoria, non consueta nel nostro Paese.”
Il D.P.C.M. ripartisce € 220.228.324,00 fra Regioni e Province autonome secondo oggettivi indici condivisi, attribuendo la percentuale maggiore alla Lombardia (9,4825% pari a € 20.883.150,82), seguita da Emilia Romagna (€ 17.225.329,64) e Toscana (€ 17.056.023,01); a ridosso ci sono però anche la Sicilia (€ 16.871.031,22), il Lazio (€13.420.934.29) e la Puglia (€13.411.684,70).
A beneficiarne saranno interventi per la rimessa in efficienza di opere idrauliche multifunzionali, deputate a tutela del suolo, regimazione delle acque ed equilibrio ecologico dei corsi d’acqua; priorità verrà data ad interventi immediatamente cantierabili o in avanzato stato di progettazione.
“E’ una risposta concreta, seppur parziale, ai 7 miliardi di euro mediamente spesi ogni anno dalla Protezione Civile per danni causati da eventi naturali – ha evidenziato ancora Gargano - Le risorse destinate all’adeguamento delle progettazioni sono un’importante scelta di programmazione verso il futuro, cui corrisponde anche il grande progetto ANBI per il monitoraggio dell’intera rete idraulica del Paese, lunga circa 131.000 chilometri, vale a dire oltre 3 volte la circonferenza della Terra.”
Ha concluso Francesco Vincenzi, Presidente ANBI: “Il D.P.C.M. è un tassello anche nella prospettiva delle grandi opportunità del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, per la cui realizzazione serve una forte collaborazione con i territori e le Istituzioni per evitare che lungaggini burocratiche impediscano di cogliere fino in fondo un’occasione irripetibile per lo sviluppo dell’Italia.”
OSSERVATORIO ANBI SULLE RISORSE IDRICHE
ALLARME IDRICO AL NORD: IL PO È UN SORVEGLIATO SPECIALE MENTRE SI CONFERMA L’INARIDIMENTO DELLA DORSALE ADRIATICA
Tecnicamente si chiama “portata di magra ordinaria”, ma in realtà è l’anticamera di una situazione di criticità idrica che, stante l’assenza di significative precipitazioni, si sta proponendo nel bacino del fiume Po, dove in alcune zone non piove da oltre 50 giorni. Le portate del principale corso d’acqua italiano sono praticamente dimezzate rispetto all’anno scorso ed alla media storica, toccando già oggi livelli consueti nel periodo centrale di Agosto. A registrarlo è il report settimanale dell’Osservatorio ANBI Risorse Idriche.
I recenti eventi meteo registrati sull’arco alpino ed in pianura hanno influito solo marginalmente sulle portate del Grande Fiume. Le alte temperature in pianura padana (superiori da 1 a 3 gradi alla media del periodo) stanno influendo negativamente sulle disponibilità idriche, accentuando l’evapotraspirazione (fonte: Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po). Alcuni sottobacini sono sulla soglia dell’emergenza: la pianura emiliana, dove manca l’apporto dei torrenti appenninici; la Romagna, dove solo il Canale Emiliano Romagnolo apporta ristoro a territori e colture; le zone costiere adriatiche e l’entroterra delle Marche; l’area del delta Po, dove si registra l’incremento della risalita del cuneo salino; aree del Basso Piemonte e delle province di Biella, Asti, Vercelli, Cuneo (sul territorio afferente al fiume Bormida è piovuto il 28% in meno rispetto alla media del periodo e l’indice SPI-Standardized Precipitation Index prospetta una situazione di severa siccità per i bacini Agogna-Terdoppio e Residuo Po-confluenza Tanaro, così come nella parte centro-occidentale della regione).
“Seppur con andamento alterno si sta consolidando l’inaridimento dei territori lungo la dorsale adriatica, la cui resilienza deve essere supportata da un adeguamento delle infrastrutture idrauliche, puntando ad incrementare non solo la capacità di trattenere le acque di pioggia attraverso la realizzazione di invasi medio-piccoli, ma anche la possibilità di trasportare grandi quantità di risorse idriche attraverso il territorio, come dimostra la determinante esperienza del Canale Emiliano Romagnolo” ha sottolineato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI (Associazione Nazionale Consorzi Gestione Tutela Territorio ed Acque Irrigue).
“Diversa è la situazione piemontese, dove alle conseguenze dei cambiamenti climatici si sommano quelle di pratiche agronomiche poco rispettose di tradizionali, quanto delicati equilibri ecosistemici costruiti nel tempo” ha aggiunto Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI.
I grandi laghi del Nord Italia sono tutti in calo con il Lario e l’Iseo, autori di una repentina performance negativa, che li colloca sotto la media del periodo. In Val d’Aosta crolla la portata del torrente Lys (da 5,2 metri cubi al secondo a mc/sec 1,9), così come scende la Dora Baltea pur mantenendo una portata largamente superiore ai valori del recente passato, ma anche della media del periodo (fonte: Centro Regionale Funzionale Valle d’Aosta). Tra i fiumi piemontesi, Tanaro e Pesio sono in leggera ripresa di portata, mentre calano tutti gli altri. In Lombardia, la portata del fiume Adda, con 234 metri cubi al secondo, è al minimo del recente quinquennio.
Continuano a scendere, in Veneto, i livelli del fiume Adige, mentre il resto dei corsi d’acqua è in crescita dopo un Giugno particolarmente avaro di precipitazioni (-59%) con il bacino di pianura tra i fiumi Piave e Livenza, che segna -85%; andamento pluviometrico largamente deficitario anche lungo l’alveo del fiume Brenta: con 32 millimetri di pioggia, quello 2021 si colloca al secondo posto tra i mesi di giugno più siccitosi degli scorsi 25 anni (fonte: A.R.P.A. Veneto). In Emilia Romagna continua la decrescita idrica dei fiumi, tutti largamente al di sotto delle portate 2020.
Ad eccezione della Sieve, in Toscana calano le portate di tutti i fiumi; particolarmente evidente è la magra dell’Ombrone, sceso al di sotto del Minimo Deflusso Vitale (mc/sec 2,0). Resta deficitaria la condizione idrica nelle Marche con fiumi ed invasi largamente al di sotto delle medie del recente quinquennio; stessa condizione per la diga di Penne in Abruzzo: il volume invasato (3,93 milioni di metri cubi d’acqua) è praticamente dimezzato rispetto agli anni scorsi. È invece stazionaria la situazione dei corpi idrici del Lazio.
In Campania, rispetto alla scorsa settimana, i fiumi Sele, Garigliano e Volturno appaiono in calo, mentre il Sarno risulta stabile; diminuiscono anche le disponibilità idriche negli invasi del Cilento, comunque largamente superiori rispetto ad un anno fa. Analoga è la situazione nei bacini della Lucania, dove nella scorsa settimana sono stati prelevati oltre dodici milioni di metri cubi d’acqua, ma resta un surplus di circa novantaquattro milioni sul 2020; ancora più evidente è la sete della Puglia, i cui grandi serbatoi sono calati di quasi diciassette milioni di metri cubi in 7 giorni, conservando comunque oltre sessantasette milioni in più rispetto all’anno scorso.
Infine, non si segnalano criticità idriche dalla Sardegna, le cui disponibilità sono in linea con lo scorso anno; va comunque evidenziato come il volume massimo, che può essere trattenuto nei bacini, sia stato ridotto di circa novanta milioni di metri cubi nel corso di un decennio.
ANBI: ROMAGNA SULLA SOGLIA DELL’EMERGENZA IDRICA. COLPITE ECCELLENZE DELL’AGRICOLTURA ITALIANA: ORTICOLE – 65%, FRUTTICOLE -30%
Dopo 2 anni consecutivi, caratterizzati da forte aridità, la Romagna, ma anche territori del Bolognese del Ferrarese, sono sull’orlo di una crisi idrica endemica; lo dimostra la persistente assenza di piogge, nonostante le precipitazioni registrate anche nei giorni scorsi su territori vicini. Gravi sono le conseguenze per le coltivazioni non raggiunte dall’irrigazione: -65% per le orticole, in particolare per le cipolle; -50% per le patate; le perdite per mais e soia oscillano fra il 40% ed il 50%; -35% per le pere;-20% per le pesche.
A renderlo noto è l’ANBI sulla base dei primi dati elaborati dall’osservatorio di Acqua Campus, il centro di ricerca sperimentale del Consorzio di 2° grado C.E.R. – Canale Emiliano Romagnolo (con sede a Bologna). A contrastare l’emergenza, resiste la fondamentale funzione del canale C.E.R., che ha già distribuito quest’anno oltre centocinquanta milioni di metri cubi d’acqua prelevata dal fiume Po nel Ferrarese e trasportata fino alla provincia di Rimini, lungo un tracciato di 135 chilometri: si è calcolato che, senza l’apporto di tale importante infrastruttura idraulica, la mancanza di irrigazione avrebbe già causato perdite dirette per oltre 500 milioni di euro con enormi danni in termini di indotto ed occupazione.
“Le scelte del canale C.E.R., così come dell’invaso di Ridracoli, sono state lungimiranti per la Romagna e dimostrano la determinante importanza delle infrastrutture idrauliche per rispondere alle conseguenze dei cambiamenti climatici – ha commentato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI - Gli 858 progetti del nostro Piano di Efficientamento della Rete Idraulica del Paese e di cui chiediamo l’inserimento nel Piano Nazionale di Rilancio e Resilienza vanno proprio in quella direzione.”
Anche quest’anno la fornitura d’acqua irrigua è finora proseguita regolarmente, ma sono preoccupanti i dati sui livelli del Grande Fiume, che pur ha visto un leggero incremento di portata grazie alle recenti piogge, perché, senza significativi apporti meteorici da Lombardia e Piemonte, sarà presto raggiunta la soglia di preallarme con la conseguente adozione di misure emergenziali.
“Stanti le attuali previsioni – ha concluso Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI - nel rispetto delle priorità d’uso previste dalla normativa bisognerà attivare ogni strumento per ottimizzare l’apporto idrico; in questo, si conferma l’importanza del miglior consiglio irriguo, fornito dal sistema nazionale Irriframe, che attraverso l’utilizzo delle più moderne tecnologie, permette di distribuire l’acqua secondo le specifiche necessità colturali, riducendo i rischi da siccità.”
CALABRIA: CONTINUA LA “GUERRA DELL’ACQUA”
Il Consorzio di bonifica Ionio Catanzarese (con sede nella città capoluogo) ha replicato alla società a2a, appellandosi alla Regione Calabria, affinché non accetti di far depauperare il proprio patrimonio naturale, mettendo a rischio l’economia agricola.
In una nota, l’ente consortile scrive che “la società a2a afferma che la gestione del servizio idrico è nel pieno rispetto della convenzione e delle concessioni.
Questo si accerterà nelle aule giudiziarie, dove il Consorzio, suo malgrado, sarà costretto a ricorrere se a2a continuerà, a non concedere i regolari rilasci idrici, previsti dalla convenzione e relativa concessione, causando anche danni alle condotte.
La società nella sua risposta non fa alcun riferimento alla quantità dei rilasci da assicurare, che per il solo uso irriguo sono stabiliti in almeno 130.000 metri cubi d’acqua al giorno e che, nel periodo dal 22 Giugno al 30 Settembre, corrispondono a complessivi 13 milioni di metri cubi.
La Regione Calabria è e deve essere arbitro e garante della corretta gestione della risorsa idrica; questa autorevolezza deve essere dimostrata ad a2a ed ai Comuni di Milano e Brescia, che sono gli azionisti di controllo della società.”
ANBI: OCSE RICONOSCE LE BUONE PRATICHE LOMBARDE NEL CONTROLLO DELLE RISORSE IRRIGUE
Le attività di ANBI Lombardia nel campo del monitoraggio delle risorse irrigue sono annoverate dall’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) tra le principali “best practice” nel campo della conoscenza a livello internazionale. Il significativo riconoscimento è pubblicato nel “paper” n. 158 dal titolo “Costruendo la resilienza del settore agricolo italiano alla siccità”, a cura di Katherine Baldwin e Francesca Casalini.
La pubblicazione offre un’ampia analisi del contesto italiano, dove siccità sempre più frequenti stanno minacciando il settore agricolo, che si trova quindi a dover costruire un percorso di resilienza a lungo termine. Fra le attività individuate come fondamentali vi è soprattutto la conoscenza dettagliata dei sistemi di approvvigionamento irriguo e delle loro modalità di gestione.
Il “paper” evidenzia come le attività svolte con il Progetto ISIL - Indagine sui Sistemi Irrigui della Lombardia, promosso da ANBI Lombardia in collaborazione con l’Università Statale di Milano e con il sostegno della Regione, abbiano permesso di colmare grosse lacune conoscitive, ponendo le basi per una più oculata e mirata gestione della risorsa idrica in agricoltura. Anche il continuo monitoraggio delle derivazioni tramite la piattaforma regionale, progettata e gestita dal CeDATeR - Centro Dati Acqua e Territorio Rurale di ANBI Lombardia, è indicato come un determinante ausilio per la conoscenza e la quantificazione degli usi dell’acqua in agricoltura, nonché per supportare lo sviluppo di sistemi modellistici avanzati per le stime dei fabbisogni irrigui e per il supporto alle decisioni nella gestione della risorsa idrica.
"E’ un riconoscimento internazionale, che certifica il nostro, costante impegno, ad ogni livello, per ottimizzare l’uso dell’acqua in agricoltura – ha commentato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI - Il futuro della risorsa idrica non può prescindere, nel rispetto delle priorità di legge, dalla mediazione fra i molteplici interessi, che ne sono coinvolti. Per riuscirci è necessaria la conoscenza.”
“Per ciò, accanto al Piano di Efficientamento della Rete Idraulica del Paese, puntiamo alla realizzazione di una piattaforma, con cui costantemente monitorare i circa centotrentunmila chilometri di corsi d’acqua, gestiti da Consorzi di bonifica ed irrigazione, vale a dire un’infrastruttura strategica per lo sviluppo agricolo e l’equilibrio ambientale dell’Italia – ha aggiunto Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI - Per far questo, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è un’opportunità irripetibile, perché il futuro sia già presente. Noi abbiamo progetti e visione per un nuovo modello di sviluppo, che abbia il territorio al centro.”
PUGLIA: PARTE IL PROGETTO PABLO
E’ stato presentato, presso la diga di Occhito, il progetto PABLO (acronimo di “Pianificazione Ambientale e Boschiva del Lago di Occhito”) finanziato nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Puglia in favore di un partenariato guidato da ATS Monte Maggiore e che include tra i partner anche il Consorzio di bonifica Capitanata (con sede a Foggia), che gestisce l’invaso e le aree adiacenti.
PABLO è un progetto pilota, di durata biennale; prevede la promozione di processi innovativi nel settore agricolo e forestale, finalizzati al miglioramento delle funzioni protettive e ambientali dei soprassuoli forestali, adiacenti al lago di Occhito, attraverso il recupero della loro dimensione ecologica e la valorizzazione della funzione economico-protettiva. Tra gli interventi di progetto è prevista la costituzione di una "Comunità di Pratica" aperta ad operatori interessati alla tematica della gestione delle aree boschive, affinché non si limitino ad essere fruitori passivi di informazioni, ma partecipino attivamente alla definizione ed allo sviluppo di metodi, tecniche, approcci, prospettive e linguaggi.
Il progetto introduce uno strumento innovativo di gestione attiva delle foreste, che può essere replicato anche in altri ambiti e rappresenta un approccio inclusivo di gestione delle foreste, grazie al connubio tra aziende private ed enti pubblici. Attraverso il volo di droni, che utilizzano tecnologia Lidar (Light Detection And Ranging), saranno elaborati dati utili per la rilevazione dei parametri di vegetazione e dendometrici del bosco, nonchè per la definizione della “pratica del fuoco prescritto”, con cui si punta a ridurre la necromassa infiammabile e si aumenta la resistenza delle piante difronte agli incendi.
Il lavoro porterà alla prima applicazione pugliese della pratica del fuoco prescritto ed alla redazione di un business plan ambientale-produttivo dei boschi, nonché alla costituzione di un modello di gestione forestale pubblico-privato, che verrà applicato ad aree campione per verificarne l’efficacia e l’affidabilità.
MARCHE: INAUGURATO NUOVO PONTE
E’ stato ufficialmente inaugurato il nuovo ponte sul fiume Misa, nel cuore di Senigallia, intitolato alle vittime della tragedia avvenuta nel 2018 presso la discoteca “Lanterna Azzurra” di Corinaldo.
L’opera è stata interamente progettata e realizzata dal Consorzio di bonifica Marche (con sede a Pesaro), per conto della Regione. Il vecchio ponte rappresentava una criticità idraulica, che andava assolutamente eliminata; la nuova struttura ha dunque la funzione di mitigare il rischio idraulico, aumentando la portata, che transita in condizione di sicurezza. Il ponte “Angeli dell’8 Dicembre 2018” è lungo 35 metri ed è stato finanziato con fondi europei Por –Fesr (Piano Operativo Regionale – Fondo Europeo Sviluppo Regionale) per circa due milioni e mezzo di euro.
È realizzato in struttura metallica a “luce unica” ed è di prima categoria sia dal punto di vista sismico che di portanza dei carichi stradali.
TOSCANA: FINANZIATI LAVORI CONTRO IL RISCHIO IDRAULICO IN VALDICHANA
Ammontano a 1.387.000 euro, le risorse destinate da Regione Toscana alla manutenzione ordinaria dei canali della bonifica in Valdichiana. I lavori saranno realizzati dal Consorzio di bonifica 2 Alto Valdarno (con sede ad Arezzo), sulla scorta di una convenzione fresca di firma.
Il finanziamento regionale è stato deciso in accordo con l’Autorità di Bacino Distrettuale Appennino Settentrionale e sarà investito, come prevede la legge regionale, sui tracciati classificati, dal punto di vista idraulico, di seconda categoria. I finanziamenti sono destinati a rafforzare la lotta contro il rischio idrogeologico in un territorio di bonifica, che è particolarmente complesso.
Gli interventi, pianificati in accordo con il Genio Civile Valdarno Superiore che devono essere completati entro il mese di dicembre 2021, sono stati suddivisi in 10 lotti, ai quali si aggiunge un accordo quadro per affrontare interventi di ripristino e consolidamento arginale oltre che poter fronteggiare eventuali situazioni urgenti e non programmabili come la chiusura di tane di animali o eventuali rotture arginali. Per il momento le operazioni sono iniziate dalle sommità arginali per consentire l’accesso al fiume, indispensabile per verificare la stabilità delle opere, individuare e valutare la presenza di eventuali criticità, ma al contempo per impattare il minimo possibile sulla fauna arginale; così è stato fatto sul torrente
Esse di Foiano della Chiana, sul torrente Foenna, sull’Allacciante di Sinistra, sul torrente Salarco, sul rio Lega/Butarone, sull’Allacciante di Destra, sui torrenti Musarone, Parce, Gragnano, Montelungo, Tresa oltre alla Chiusa dei Monaci.
LOMBARDIA: AL LAVORO TRA VERDE ACQUATICO E RIFIUTI
Con il caldo è più che mai necessario provvedere al taglio del verde acquatico.
Il Consorzio di bonifica Est Ticino Villoresi (con sede a Milano) è impegnato, in zona Darsena del capoluogo lombardo, in un’azione di monitoraggio rispetto al proliferare della vegetazione palustre, favorito dalla luce solare e dall’alta pressione. Diversi gli interventi attuati con l’ausilio dell’imbarcazione da lavoro Leonardo 2015, in modo da poter garantire uno specchio acqueo più limpido possibile.
Intenso in questi giorni è anche il lavoro di pulizia rispetto all’accumularsi di rifiuti, che facilmente potrebbero andare ad intralciare la regolazione idraulica: notevoli i quantitativi raccolti tra l’area portuale e Conchetta sul Naviglio Pavese.
TOSCANA: UN PIANO DI ESCAVI
Il territorio del comune di Camaiore diventa più sicuro, grazie agli interventi, che il Consorzio di bonifica 1 Toscana Nord (con sede a Viareggio, in provincia di Lucca) sta per iniziare su alcuni corsi d’acqua della zona; entro la fine dell’estate, i lavori riguarderanno il Rio di Contra, il Rio Torrone, il Rio Prunicci, il Rio Maltempo e l’affluente destro del Fosso Paduletto.
Si tratta di un complesso programma di interventi; oltre al normale sfalcio, la manutenzione prevede anche l’escavo, al fine di garantire il corretto deflusso dell’acqua.
VENETO: VERSO NUOVI BACINI DI LAMINAZIONE
Il Consorzio di bonifica Piave (con sede a Montebelluna, in provincia di Treviso) sta per completare il bacino di laminazione sul torrente Codolo, in comune di San Fior. Il bacino (capacità: 65.000 metri cubi) è quasi completamente sagomato ed il manufatto di scarico è in fase di completamento.
Essendo i lavori ancora in corso, in mancanza di uno scarico e con quasi trecentocinquanta millimetri di pioggia, caduti tra Aprile e Maggio, si è formato un ristagno d’acqua, che verrà progressivamente smaltito per infiltrazione e con la realizzazione di scarichi provvisori.
Durante questa estate verranno installate le paratoie ed i relativi sistemi di controllo; finito il grande caldo estivo si concluderanno le opere di finitura e le sistemazioni ambientali del verde. Sempre durante l’estate cominceranno anche i lavori di un altro bacino da 15.000 metri cubi, sempre a San Fior.
EMILIA ROMAGNA: IL PUNTO SULLA MONTAGNA
Circa mille cantieri programmati e più di ventiquattro milioni di euro investiti per la sicurezza dell’Appennino nel 2020: è il risultato ottenuto dai 7 Consorzi di bonifica dell’Emilia-Romagna per lavori quali il consolidamento di versanti in frana, le opere a presidio del reticolo dei corsi d’acqua minori, la gestione della vegetazione lungo i fiumi, i lavori di sistemazione e ripristino della viabilità e della rete degli acquedotti di bonifica, gli interventi per il recupero ambientale e di miglioramento della fruizione di aree di pregio.
I 967 cantieri sono stati finanziati reinvestendo circa sedici milioni (81,3% dei proventi riscossi con il tributo e che ammontano complessivamente ad oltre diciannove milioni e settecentomila euro; a questa somma vanno aggiunti quasi otto milioni e trecentomila euro messi a disposizione dai Comuni e dalla Regione Emilia Romagna. Il punto della situazione è stato fatto nell’ambito della “Conferenza della montagna”, appuntamento annuale per rendicontare l’attuazione della Legge Regionale, che impone di destinare, per interventi di messa in sicurezza del territorio appenninico, la quasi totalità delle risorse di bonifica lì riscosse. “I dati parlano chiaro: è stato raggiunto un risultato da record, senza precedenti” hanno affermato gli Assessori Regionali Ambiente (Irene Priolo), Agricoltura (Alessio Mammi), Montagna (Barbara Lori) intervenuti alla Conferenza.
Si sono programmati nuovi lavori e si è proceduto ad attuarli con celerità, tanto, cosicché ad oggi risulta già chiuso il 90% degli interventi e la parte restante è in via di ultimazione. I Consorzi di bonifica, insieme a Comuni e Regione E.R., dal 2020 hanno in corso o programmato 2.361 cantieri per 264 milioni di euro, volti alla progressiva riduzione del rischio idrogeologico della montagna.
All’annuale Conferenza hanno partecipato anche Francesco Vincenzi, nella veste di Presidente ANBI Emilia-Romagna; Meuccio Berselli, Segretario Autorità Bacino Distrettuale del Po; Giovanni Battista Pasini, presidente U.N.C.E.M.(Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani) Emilia Romagna. Nel dettaglio è il Consorzio di bonifica Piacenza ad aggiudicarsi il podio della graduatoria con il 96,1% dei proventi, che si sono trasformati in nuovi cantieri per un totale di 1.693.000 euro. Seguono a ruota gli enti consortili Burana (89,41%) e Romagna (86,96%), mentre l’ “Emilia Centrale” raggiunge l’80,71%; l’ente consorziale Renana si attesta al 77,02%, il “Parmense” al 76.15% ed il “Romagna Occidentale” al 75,64%.
CAMPANIA: COSTANTE DIALOGO ISTITUZIONALE
Nell’ambito dell’ottimo e costante dialogo istituzionale vigente, i vertici del Consorzio di bonifica Paestum (con sede a Capaccio Scalo, in provincia di Salerno) hanno incontrato l’Assessore Agricoltura Regione Campania, Nicola Caputo, per evidenziare alcune problematiche inerenti la gestione consortile ordinaria ed altre legate al finanziamento di azioni a valere sulle misure del Piano Sviluppo Rurale.
Nello specifico, l’attenzione è stata posta sui circa sessanta milioni di progetti esecutivi, che l’ente consortile ha pronti per candidare a finanziamento: in particolare, alcuni inerenti la ristrutturazione e l’ammodernamento di diversi impianti di sollevamento e canali d’irrigazione dovrebbero essere finanziati a breve per complessivi 5 milioni di euro.
Sul tavolo anche i contributi per l’alimentazione elettrica degli impianti d’irrigazione e potabili: in tale ottica, l’ente pestano ha ricevuto un incentivo di 40.000 euro per l’ottima gestione del risparmio energetico nell’ultimo anno.
Al termine dell’incontro, l’Assessore ha ribadito che la Campania è in procinto di avviare un riassetto generale della normativa regionale in materia di Bonifica, che affronterà, in una visione organica, molte delle tematiche evidenziate.
LAZIO: INSIEME PER IL TERRITORIO
Si è insediato il gruppo di lavoro previsto dall’apposito Protocollo d’Intesa sottoscritto da ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) Lazio ed ANBI Lazio.
L'incontro è stato il primo passo al fine di promuovere una costante azione sinergica sul territorio tra i Comuni e i Consorzi di bonifica ed irrigazione.
Le emergenze derivanti dai cambiamenti climatici, un’eccessiva pressione antropica sulle coste, lo spopolamento delle aree interne hanno evidenziato la fragilità del sistema idrogeologico del Lazio; per questa ragione i rapporti tra i 7 enti consortili della regione ed i Comuni non possono più essere affidati alla spontaneità ed all’episodicità, ma incardinati in un sistema organico di relazioni, che consenta maggiore efficacia.
VENETO: OBBIETTIVI RAGGIUNTI E DA PERSEGUIRE
Deflusso ecologico, P.N.R.R., cantieri da avviare ed opere concluse da inaugurare, eventi pubblici e Terrevolute 1922-2022: l’Assemblea ANBI Veneto, riunitasi per l’approvazione del bilancio, è stata occasione per fare il punto su un 2020 e sui primi mesi 2021, che nonostante l’emergenza Covid hanno confermato la vivacità e la grande operosità del sistema regionale della Bonifica.
Nell’occasione, l’Assemblea ha approvato all’unanimità il bilancio associativo. Tra i temi emersi, grande rilievo è stato dato al Piano Nazionale Ripresa e Resilienza, quale occasione per attrarre in Veneto risorse preziose per l’efficientamento della distribuzione d’acqua alle campagne e per la sicurezza idraulica. I Consorzi di bonifica del Veneto hanno predisposto 20 schede progettuali di cui 14 (270 milioni di euro) per progetti irrigui; tuttavia, nel corso dell’Assemblea è stata espressa grande perplessità per la rigidità dei criteri indicati dal Ministero Politiche Agricole Alimentari Forestali per l’assegnazione delle risorse. I progetti esecutivi, completi delle autorizzazioni, dovranno infatti essere presentati entro Settembre: la definizione di tempistiche così strette rischia di vanificare gli sforzi attuati per predisporre le schede progettuali.
Nel corso dell’Assemblea si è inoltre sottolineato il successo riscosso dalle edizioni 2020 – 2021 di “Terrevolute-Festival della Bonifica” e dagli eventi organizzati nella prima metà 2021 da ANBI Veneto: la “Giornata dell’Irrigazione” il 15 Marzo; il convegno “Fiumi, ricchezza di vita”, il 21 Maggio; il convegno “Veneto: opportunità PNRR per l’agricoltura irrigua e per la tutela del paesaggio”, il 28 Giugno. Sempre nel primo semestre 2021 è stata lanciato il “Bollettino ANBI Veneto sulla risorsa idrica” che incrocia i dati da diverse fonti su precipitazioni e disponibilità d’acqua in fiumi, invasi, depositi nivali e falde acquifere. Spazio infine è stato dedicato al tema del Deflusso Ecologico che, coerentemente con il principio base “mettere al centro il territorio”, sta assumendo un’importanza sempre maggiore nell’attività di sensibilizzazione.
Il tema vede Consorzi di bonifica, Organizzazioni Professionali Agricole, Regione Veneto ed Autorità di Bacino Distrettuale Alpi Orientali impegnati in studi e sperimentazioni, che servono a raccogliere dati per motivare la richiesta all’Unione Europea di una deroga a questa misura; proprio al Deflusso Ecologico sarà pertanto dedicato uno dei principali eventi dell’autunno 2021, organizzati da ANBI Veneto: un convegno a Treviso, rivolto a Sindaci, mondo rurale ed associazioni delle aree più interessate al tema, cioè i territori serviti dal reticolo idraulico, che deriva dai fiumi Piave e Brenta.
EMILIA ROMAGNA: NELL’ANNO DELLA PANDEMIA, CONTI IN ORDINE E RISPARMI DA REINVESTIRE
Un avanzo di oltre seicentomila euro, che verrà integralmente reinvestito in favore dei territori: è l’esito di bilancio del Consorzio di bonifica Emilia Centrale (con sede a Reggio Emilia) nell’anno 2020, che sarà a lungo ricordato per l’emergenza pandemica da Covid19, ma in cui l’ente, grazie ad una ancor più attenta gestione, è riuscito nel mantenimento della propria operatività e nel prosieguo delle attività calendarizzate grazie ad uno spirito di resilienza, che ha consentito di rispondere ai momenti più critici con l’adozione di una serie di misure (sicurezza sanitaria, risparmio energetico, lavoro smart, etc.), che hanno rafforzato l’intera pianificazione in modo solido ed efficace.
È quanto emerge dall’Assemblea, che ha approvato l’esito di bilancio. Nella Relazione Illustrativa, sono messi in evidenza altri importanti punti dell’attività 2020, tra cui il prosieguo del ricambio generazionale dei dipendenti consortili e la piena operatività del MOG (Modello Operativo e di Gestione) che, dopo l’approvazione della Parte Generale e del Codice Etico, entro fine anno vedrà anche l’adozione di ulteriori provvedimenti per una maggiore tutela dell’ente consortile nella prevenzione di alcuni reati.
LAZIO: IMPIANTI IRRIGUI: FINANZIATO PROGETTO
Per conseguire l’ammodernamento e l’adeguamento degli impianti irrigui, il Consorzio di bonifica Agro Pontino (con sede a Latina) ha partecipato al bando per la selezione delle proposte progettuali, finanziabili attraverso il Piano Sviluppo Rurale Nazionale 2014-2020.
Il progetto presentato (“Adeguamento e miglioramento funzionale del comprensorio irriguo dell’Agro Pontino” per un importo di oltre diciotto milioni di euro) consiste nella redazione di 4 lotti di interventi finanziabili anche singolarmente, tenendo conto delle analisi e delle misurazioni effettuate nei diversi impianti irrigui gestiti dall’ente consortile.
Sono previsti interventi su 3 dei 6 distretti irrigui (Centrale Sisto, Bacini Sisto Linea, Centrale Piegale) per migliorare le modalità operative degli impianti, ridurre le perdite, conseguire un efficientamento nella gestione e attuare azioni finalizzate alla quantificazione dei volumi idrici utilizzati in irrigazione.
Per tutti e 4 i lotti funzionali gli interventi progettuali non modificano la rete irrigua, ma prevedono la sostituzione di alcuni tratti deteriorati, la modifica delle modalità di contabilizzazione dei consumi e la possibilità di misurazione delle portate distribuite.
Di recente il Ministero Politiche Agricole Alimentari Forestali ha comunicato l’approvazione del progetto relativo al distretto irriguo Sisto Linea); l’importo finanziato è di € 7.860.084,22.
PIEMONTE: FARM FIELD DAY
L’Associazione Irrigazione Est Sesia (con sede a Novara) informa che presso il Centro Ricerche sul Riso dell’Ente Nazionale Risi si è svolto il Farm Field Day del progetto RISWAGEST, con un incontro tecnico e visita della piattaforma sperimentale, mirata a presentare lo stato dell’arte della tecnica AWD.
Il progetto è incentrato sul fattore produttivo acqua e ha l’obbiettivo di individuare un sistema d’irrigazione, che alterni periodi di “asciutta” a periodi di sommersione in risaia seminata in acqua (Alternate Wetting and Drying, AWD), valutandone la configurazione più idonea al territorio risicolo lombardo, al fine di ottimizzare gestione agronomica, livelli produttivi, qualità della granella, adattamento varietale, utilizzi irrigui, efficienza della fertilizzazione azotata e emissioni di gas serra.
Sono state così evidenziate le prestazioni ottenute dalle tecniche AWD nel progetto MEDWATERICE in termini produttivi e di utilizzo irriguo nelle annate agrarie 2019 e 2020.Il progetto RISWAGEST beneficia dei risultati conseguiti dal progetto MEDWATERICE (https://www.medwaterice.org/), finanziato nell’ambito del programma internazionale PRIMA, che per le annate agrarie 2019 e 2020 ha realizzato la sperimentazione della tecnica AWD «mild» in una piattaforma presso Ente Nazionale Risi.
VENETO: APPELLO PER LA MICROMANUTENZIONE DI FOSSI E SCOLI PRIVATI.
A seguito di alcuni allagamenti provocati da violenti rovesci abbattutisi sulla provincia di Padova, il Consorzio di bonifica Bacchiglione (con sede nella “città del Santo”) ha lanciato un appello alla cittadinanza e ai Sindaci del territorio per una rinnovata attenzione alla micromanutenzione di fossi e rete delle acque meteoriche.
L’appello parte dalla considerazione che, nonostante l’eccezionale fenomeno meteorologico (oltre cinquanta millimetri di pioggia in un’ora), gli impianti idrovori consortili, attivati a pieno regime, sono riusciti a garantire un corretto deflusso delle acque, arrivando a sollevare in una notte fino a 41.760 metri cubi d’acqua nello scolmatore Limenelle – Fossetta. Purtroppo, questo non ha messo alcune strade al riparo dagli allagamenti e dai conseguenti disagi, dovuti però alla mancata manutenzione della fossatura privata e delle condotte per le acque piovane.
Per questo è stato rinnovato l’invito a Sindaci e privati cittadini, affinché ci sia maggiore attenzione secondo il motto “Aiutate il Consorzio di bonifica ad aiutarvi”.
EMILIA ROMAGNA: IN MILLE A PALAZZO
Un gioiello cinquecentesco da scoprire o riscoprire dopo il restauro, che gli ha donato l’antico splendore: sono stati un migliaio i visitatori, che hanno partecipato alle visite guidate di Palazzo Naselli-Crispi, sede del Consorzio di bonifica Pianura di Ferrara (con sede nel capoluogo estense), organizzate grazie al supporto dei dipendenti trasformati in perfetti ciceroni.
Dopo l’apertura “col botto” durante le giornate FAI di Primavera, che hanno registrato 600 visitatori in un weekend, l’ente consorziale ha deciso di replicare la proposta culturale, aprendo il primo sabato di Giugno e Luglio. La risposta è stata ottima con 2 giornate di “sold out” e circa trecentoventi persone presenti. A queste si sono aggiunti i partecipanti alle attività del Gruppo Archeologico Ferrarese, che ha fatto raggiungere “quota mille”.
I visitatori sono stati cittadini di Ferrara e dintorni, ma anche turisti. Le aperture straordinarie continueranno anche a Settembre ed Ottobre con un calendario di iniziative ancora più ricco in occasione della Settimana Nazionale della Bonifica e dell’Irrigazione.
LIGURIA: INVIATECI I VOSTRI SCATTI ALL’ACQUA LIGURE
“Inviate i vostri scatti all’acqua della Liguria: quella, che racconta l’ingegno dell’uomo nell’irrigazione e quella degli alvei, nei quali risaltano i lavori di bonifica; mandateci le immagini dell’acqua, che celebrano il valore per l’economia ed il paesaggio, l’innovazione e la storia, il territorio e l’ecosistema”: è questo l’invito di ANBI Liguria sia ai dilettanti che ai professionisti della fotografia per conoscere la loro interpretazione della risorsa acqua dolce.
Fino al prossimo 26 Ottobre, seguendo il regolamento sul sito www.obiettivoacqua.it, si può partecipare alla 3° edizione del concorso nazionale “Obiettivo Acqua”. L’organizzazione porta la firma di ANBI, Coldiretti e Fondazione Univerde che, tra le menzioni, hanno deciso di inserirne una tutta ligure sul tema “Liguria-acqua e canali: il senso di una vita e di un’epoca”.
SICILIA: NUOVO PRESIDENTE
Francesco Nicodemo, Commissario Straordinario del Consorzio di bonifica Sicilia Orientale (con sede a Catania), è stato eletto Presidente di ANBI Sicilia (ASCEBEM). L’Assemblea ha inoltre eletto Paolo Mascellino, Vicepresidente vicario. |