Anno XXIII, n. 23 lunedì 7 giugno 2021

CONCLUSO “TERREVOLUTE”,  L’EDIZIONE DELLA RIPARTENZA

Con l’intenso spettacolo “Flower Power” (ispirato all’omonimo libro di Alessandra Viola e che ha visto sul palcoscenico il famoso violoncellista, Mario Brunello e l’attore, Andrea Pennacchi) si è conclusa a San Donà di Piave e nel Veneto Orientale, la 4° edizione di “Terrevolute- Festival della Bonifica” promosso da ANBI Veneto e dall’Università di Padova per raccontare il rapporto tra uomo, acqua e territorio. Sono stati giorni (29 Maggio – 6 Giugno) ricchi di eventi (tour, incontri, performance teatrali e musicali, proiezioni cinematografiche, laboratori per bambini, opportunità enogatronomiche), anteprima della grande edizione del 2022, quando sarà celebrato il centenario del Congresso che, proprio nell’attuale sede sandonatese del Consorzio di bonifica Veneto Orientale, sancì la nascita della moderna Bonifica.
A caratterizzare l’edizione di quest’anno, salutata da una  bella cornice di pubblico, è stato il “portare la scienza in piazza”, con 2 simposi di alto livello (“Il riuso delle acque reflue depurate in agricoltura: sfide, cautele, opportunità”; “Il deflusso ecologico dalla teoria alla pratica: opportunità e criticità per il fiume e il territorio”), che hanno visto a confronto diverse sensibilità  sul futuro delle risorse idriche, accomunate, però, dall’obbiettivo di evidenziare ai decisori politici l’urgenza di intervenire per preservare la risorsa primaria dalle conseguenze della crisi climatica.
Ai lavori sono intervenuti anche il Presidente, Francesco Vincenzi (“C’è molta preoccupazione in Italia per le conseguenze, che l’applicazione dei parametri del Deflusso Ecologico avrà per l’agricoltura, l’ambiente e la produzione idroelettrica, oltre che sull’indotto anche turistico, a partire dal prossimo 1 Gennaio. Bisogna però chiedersi: dov’erano i rappresentanti  italiani nel 2.000, quando vennero prese decisioni comunitarie, che non considerano le specificità del nostro territorio?”) ed il Direttore Generale ANBI, Massimo Gargano (“La gestione idrica è un esempio di economia circolare a servizio dell’ambiente e dell’agricoltura, eccellenze dell’Italia nel mondo e che, proprio per questo, vanno preservate con attenzione a tutela dei consumatori”). Calato il sipario sul “cartellone” degli appuntamenti, restano aperte le mostre della sezione “Arte e ambiente”, dislocate sul territorio.
Curatrice del Festival è Elisabetta Novello, docente all’Ateneo di Padova e Coordinatrice del Comitato Scientifico di “Terrevolute”); direttore artistico è l’attore, Andrea Pennacchi. Appuntamento, quindi, al 2022!

A SAN DONA’ DI PIAVE SI È “CAMMINATO” PER L’ACQUA IN AFRICA

GARGANO: “SERVONO SCELTE COERENTI: NON SI PUO’ PARLARE DI TRANSIZIONE ECOLOGICA

ED AUTORIZZARE LE TRIVELLAZIONI IN ALTO ADRIATICO”

“Sulle politiche per l’acqua è necessario cambiare cultura, abbandonando una retorica di maniera, cui non seguono scelte concrete e coerenti. Non ha senso parlare di transizione ecologica ed autorizzare la ripresa delle trivellazioni in Alto Adriatico, le cui popolazioni pagano ancora le conseguenze di analoghe e penalizzanti scelte, operate tra il 1938 ed il 1964”: a ribadirlo è stato Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI, intervenuto all’iniziativa “Terrevolute for Africa” nell’ambito del Festival della Bonifica, a San Donà di Piave. “Serve una nuova narrazione - prosegue - ed è per questo che abbiamo deciso di impegnarci per la candidatura dell’Italia a sede del World Water Forum 2024, individuando in Firenze, Assisi e Roma, le sedi deputate.”
In questa prospettiva, la città del veneziano ha ospitato anche la “prima” della simbolica marcia “H2GO – In cammino per l’acqua”, che l’associazione umanitaria “Azione contro la fame” ripeterà in altre località italiane, in occasione della Giornata Mondiale contro la Siccità, calendarizzata il 17 Giugno p.v..
All’invito di ANBI hanno risposto una cinquantina di volontari, che hanno attraversato la città, organizzati dall’associazione benefica “Marmellotti” (ex e giovani rugbisti, operatori di Croce Rossa Italiana), portando in spalla una tanica con acqua raccolta dal fiume Piave, volendo così testimoniare la fatica soprattutto delle donne africane, costrette a percorrere chilometri per trovare acqua potabile per sé e la propria famiglia. Presente all’iniziativa anche un gruppo di giovani scolari, che hanno seguito il percorso, portando piccoli contenitori etnici, colmi d’acqua.
“Di fronte a conclamate insufficienze alimentari, igienico-sanitarie e idriche, che coinvolgono oltre un miliardo di persone e provocano morti, non si può avere un atteggiamento meramente notarile. Nel nostro piccolo aiutiamo Mais onlus per la realizzazione di pozzi in Africa, ma soprattutto ci impegniamo, perché tante gocce di sensibilità contribuiscano a creare un flusso di scelte di sistema per un mondo più equo” ha concluso il DG  ANBI.


OSSERVATORIO ANBI SULLE RISORSE IDRICHE

L’ITALIA STA PERDENDO ACQUA

In un panorama caratterizzato da un generalizzato calo delle disponibilità idriche del Paese (soprattutto al Centro Nord) è ancora una volta il fiume Po a polarizzare l’attenzione: infatti, pur dopo un Maggio piovoso, la sua portata è indicativamente dimezzata rispetto alla media storica mensile ed a Pontelagoscuro è simile a quella di inizio Luglio 2020, anticipando di circa un mese, una situazione di sofferenza idrica.
“La situazione pone con forza l’esigenza di un coordinamento solidale fra Regioni e portatori di interesse, perché è evidente che è necessario garantire un flusso adeguato fino alla foce del Grande Fiume; auspichiamo che trovino responsabile e fattivo ascolto le raccomandazioni e gli indirizzi dell’Autorità di bacino distrettuale” ha commentato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI.
Stabili i grandi laghi (solo il Lario è sotto la media stagionale), cresce il bacino dell’Iseo  verso il massimo storico. In Val d’Aosta, dopo le eccezionali portate delle scorse settimane, scende sotto media storica, la Dora Baltea, che si riprende, però, quando attraversa il Piemonte, così come il Pesio e la Stura di Lanzo; i fiumi di questa regione hanno tutti, comunque, portate inferiori allo scorso anno. In calo si registrano  il fiume Adda in Lombardia ed i corsi d’acqua veneti, dove si conferma più che mai l’andamento ormai torrentizio della Livenza.
In Emilia Romagna, gli unici alvei a segnalare una condizione idricamente migliore dell’anno scorso sono Reno e Trebbia, mentre l’Enza (portata: 3,1 metri cubi al secondo) è sceso sotto il minimo storico (fonte: A.R.P.A.E.); con 16,31 milioni di metri cubi d’acqua trattenuti sono sostanzialmente sui livelli dello scorso quadriennio i bacini piacentini (Molato e Mignano). In Toscana, Arno e Ombrone restano sotto media, ma tutti i fiumi risultano in calo; stessa situazione si verifica nelle Marche, dove la condizione migliore, ma comunque deficitaria rispetto agli anni scorsi, la evidenzia il Nera e gli invasi (trattengono 45,32 milioni di metri cubi) sono largamente al minimo del recente quinquennio.
Nel Lazio la diminuzione di portata del fiume Tevere è compensata dai rialzi nei livelli di Liri-Garigliano e Sacco. In Campania, i fiumi Sele e Sarno si mantengono stabili, mentre il Volturno risulta in calo ed il Garigliano è in aumento; diminuiscono i livelli del lago di Conza della Campania e degli invasi del Cilento. Infine, i bacini della Basilicata segnalano, in una settimana, un calo di quasi sei milioni di metri cubi d’acqua, mentre quelli pugliesi diminuiscono di circa otto milioni; tale trend è in linea con l’andamento dello scorso anno quando, però, le riserve idriche erano assai minori (Basilicata +110,28 milioni di metri cubi sul 2020; Puglia: +Mmc. 102,96).
“La stagione irrigua si sta caratterizzando secondo le attese aspettative di incertezza, soprattutto al Nord, dove però è ancora cospicuo il manto nevoso – ha concluso Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI - Certo è che il suo scioglimento, dovuto al repentino arrivo delle temperature estive e che ci auguriamo progressivo per evitare aggravi al rischio idrogeologico, evidenzierà, ancora una volta, l’attuale insufficienza della rete infrastrutturale degli invasi, causa del rilascio di importanti volumi d’acqua verso il mare. È una ricchezza, che rischieremo di rimpiangere nelle settimane topiche del caldo estivo; contiamo che alla strategicità riconosciuta alla rete irrigua del Paese, corrispondano adeguate scelte nell’ambito del Piano Nazionale di Rilancio e Resilienza.  I progetti ci sono ed i Consorzi di bonifica ed irrigazione stanno dimostrando, con l’apertura dei cantieri legati a precedenti finanziamenti, la necessaria capacità tecnico-organizzativa per rispettare il cronoprogramma imposto dall’Unione Europea. E’ necessario, però, che ognuno faccia la propria parte.”


                                                                

CAMPANIA: SODDISFAZIONE PER CAMPOLATTARO

Nel Decreto Semplificazioni, approvato dal Consiglio dei Ministri, è stato inserito, tra i progetti prioritari del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, quello presentato dalla Regione Campania, che prevede la captazione delle acque a scopo irriguo e potabile dall’invaso formato dalla diga sul fiume Tammaro a Campolattaro nel Sannio.
“Il progetto impegnerà fondi per 480 milioni e la sua rapida realizzazione segnerà un importante passo in avanti per l’ampliamento delle reti irrigue” ha commentato ANBI Campania.
Il solo territorio della Valle Telesina, in provincia di Benevento, passerà da circa quattromila a 15.000 ettari di territorio irrigabile ed in più il Consorzio di bonifica Sannio Alifano (con sede a Piedimonte Matese, in provincia di Caserta) disporrà di acqua “per caduta” in tale quantità da poter rinunciare agli attuali impianti di sollevamento che hanno costi energetici importanti.
“E’ un segnale importante quello, che viene dal Governo con il via libera all’importante progetto di Campolattaro, che ha anche una fondamentale valenza per gli acquedotti idropotabili”, sottolinea ANBI Campania, ma “occorre a questo punto rilanciare anche tutta la preziosa attività di salvaguardia dei territori, effettuata dai Consorzi di bonifica e che occorrerà nel tempo finanziare”.
Per dare una cifra reale, riguardo alle sole esigenze espresse dalla difesa idrogeologica, i Consorzi di bonifica della Campania hanno pronti 193 progetti per oltre seicentoventitre milioni di euro per migliorare ancora la tenuta del territorio.

CALABRIA: PIENA SINTONIA

È stato un giro d’orizzonte molto concreto, con visita anche agli impianti consortili, quello che la Sottosegretaria per il Sud, Dalila Nesci, ha svolto nei Consorzi di bonifica calabresi. ANBI Calabria ha rappresentato la grande capacità progettuale degli enti consortili della regione a servizio sia del territorio che degli agricoltori. Salvaguardia idrogeologica e miglioramento dell'irrigazione rappresentano le sfide che gli enti consorziali vogliono vincere, caratterizzandosi sempre più come “contadini dell’acqua”.
I Consorzi di bonifica avevano proposto interventi già alla luce dei fondi del Piano di Sviluppo Rurale Nazionale e del Fondo Sviluppo e Coesione, ripresentandoli ora nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza; si tratta di un impegno per l’efficientamento della rete idraulica calabrese e che, attraverso investimenti, potrebbe garantire oltre ventimila posti di lavoro.
È inoltre necessario aumentare la capacità di trattenere l’acqua di pioggia, realizzando nuovi invasi, ma anche efficientando e completando quelli esistenti. Queste prospettive concrete hanno incrociato l’interesse della Sottosegretaria, che ha riconosciuto il lavoro e le competenze degli enti consorziali, nonché il vasto “parco progetti” che, se realizzato, cambierebbe il volto della regione, assicurando prospettive di sviluppo. La rappresentante del Governo ha garantito che svolgerà, presso i Ministeri competenti, un apposito monitoraggio per capire lo stato dell’arte di progetti vitali per la Calabria e sui quali occorre una sinergia istituzionale anche con la Regione.

LAZIO: PROGETTI APPROVATI

“Aver avuto accesso per la prima volta al P.O.R. (Piano Operativo Regionale) F.E.S.R. (Fondo Europeo Sviluppo Regionale) Lazio è un traguardo, che festeggiamo con gioia e che ci permetterà di ammodernare opere esistenti, ma obsolete, senza gravare sul bilancio del Consorzio.”
A dirlo sono i Consorzi di bonifica del frusinate, in merito alla notizia dell’approvazione dei 26 progetti di efficientamento energetico, presentati da ANBI Lazio nel programma “Lazio Green”, ottenendo un finanziamento di oltre cinque milioni di euro. Come Consorzio di bonifica Valle Liri (con sede a Cassino, in provincia di Frosinone) sono stati presentati 2 progetti: quello dell’impianto irriguo Gari Destra e Sinistra e quello dell’impianto irriguo Località San Nicola; prevedono un investimento complessivo di 600.000 euro a fronte, una volta ultimati i lavori, di un risparmio di oltre trentacinquemila euro annui per le casse consortili in aggiunta ad un netto abbattimento dell’impatto ambientale.
I progetti presentati, coadiuvati dalla F.I.R.E. (Federazione Italiana per l’uso Razionale dell’Energia), prevedono, per l’impianto irriguo Località San Nicola, la sostituzione totale delle pompe, l’installazione ex novo di una  batteria di condensatori ed il totale rifacimento della distribuzione dell’energia elettrica mentre, per l’impianto irriguo Gari Destra e Sinistra, si provvederà all’installazione di rifasamento su cabina MT/BT. Gli interventi di efficientamento energetico su questi impianti fanno sì che sul piano energetico vengano risparmiati oltre centoquindicimila kilowattora annui, portando al contempo ad una riduzione del costo del servizio irriguo.

LOMBARDIA: IMPIANTO STORICO VERSO LA MERITATA PENSIONE

La Struttura Commissariale Post Sisma ha finanziato il progetto del Consorzio di bonifica Terre dei Gonzaga in Destra Po (con sede a Mantova) per la delocalizzazione dello stabilimento idrovoro “Revere” a Moglia di Sermide; l’opera consente di scaricare nel fiume Po le acque piovane, provenienti da un territorio di circa ventimila ettari nei comuni di Quistello, San Giacomo delle Segnate, San Giovanni del Dosso, Quingentole, Schivenoglia, Borgo Mantovano, Borgocarbonara, Magnacavallo, Poggio Rusco, dove opera una comunità di oltre cinquantamila abitanti.
L’impianto storico, risalente al 1925 e gravemente danneggiato dal terremoto, ha svolto egregiamente la sua funzione per un secolo, ma oggi non dà sufficienti garanzie statiche di fronte al rischio sismico; la nuova opera permetterà la conservazione delle testimonianze del passato ed allo stesso tempo restituirà sicurezza idraulica al territorio, contando su soluzioni tecnologiche all’avanguardia sotto ogni aspetto. L’opera, infatti, è vitale per il territorio dell’Oltrepò mantovano ed in particolare per il Destra Secchia. Il mancato od insufficiente funzionamento dell’impinto potrebbe determinare allagamenti anche nel basso modenese.
L’iter progettuale è stato tutt’altro che semplice. Sono stati numerosi gli incontri fra funzionari dei vari enti preposti alla tutela architettonica e idraulica, nonché con la Struttura Commissariale per contemperare tutte le esigenze: sismiche, architettoniche, idrauliche, paesaggistiche, funzionali. La condivisione si è avuta con la proposta della delocalizzazione, cioè un nuovo impianto a basso impatto ambientale, che consentirà di salvaguardare le opere del passato e garantire la sicurezza idraulica per il futuro, secondo il progetto definitivo, approntato dal Consorzio di bonifica Garda Chiese (anch’esso con sede nella “città di Virgilio”).
Il vecchio impianto non sarà comunque abbandonato, ma sarà restaurato per renderlo fruibile, insieme all’impianto adiacente delle ciminiere, attraverso un percorso storico-museale, collegato anche alla viabilità “dolce” in progetto sulle arginature del Po.
 

VENETO: UN BILANCIO IDRICO CONVERTITO IN IMMAGINI DI PISCINE  E CAMPI DA CALCIO

Nonostante la pandemia, è stata intensa l’attività del Consorzio L.E.B – Lessinio Euganeo Berico (con sede a Cologna Veneta, in provincia di Verona) durante il 2020, garantendo i periodici controlli e gli interventi per garantire acqua idonea all’irrigazione in un territorio che, oltre a quella scaligera, comprende le province di Vicenza e Padova e fornisce risorsa idrica di qualità ad oltre ottantaduemila ettari di campagne, grazie a 43 opere di derivazione.
Tra i lavori di manutenzione, lo scorso anno, l’ente consortile di 2° grado ha effettuato sfalci dell’erba su una superficie complessiva di 486.400 metri quadri (una superficie, che corrisponde a circa settanta campi da calcio), secondo i dati rilevati dai dispositivi GPS installati sui mezzi consorziali.
Altre attività di manutenzione hanno riguardato: lavori per il ripristino della funzionalità dell’opera di scarico nel fiume Guà? Frassine a Cologna Veneta; interventi di completamento delle opere di collegamento fra il canale Guà?-Bacchiglione ed i corsi d’acqua dell’area termale; realizzazione di cuscinetti diaframmatici sottopiastra in argilla; pulizia annuale del materiale limo-sabbioso nella vasca di carico e sedimentazione, nonché ripristino funzionale dei giunti di collegamento tra conci di getto del canale interrato Guà? Bacchiglione. Il servizio irriguo è stato in linea con gli anni precedenti, nonostante l’ormai ciclica e frequente ridotta disponibilità̀? idrica dai bacini montani, che alimentano il fiume Adige.
La corretta distribuzione delle portate derivate ha consentito ai Consorzi di bonifica serviti di vedere soddisfatte le loro richieste: il “L.E.B.” ha distribuito un volume d’acqua pari a circa trecentotrenta milioni di metri cubi, cioè la capacità 132.000 piscine olimpioniche. La gestione dell’acqua è? stata condotta nel rispetto dei volumi concessi dall’Autorità di Bacino del fiume Adige, regolati mensilmente e pari a 26,5 metri cubi al secondo. Ciò è servito anche alla vivificazione dei principali corsi d’acqua, intersecanti il sistema irriguo, tra cui il Fratta, il Guà? – Frassine, il Liona, il Bisatto ed il Bacchiglione.

TOSCANA: ARNO SEMPRE PIU’ CONDIVISO

Quasi trecentomila euro di investimento per una nuova fase di lavori sugli argini del fiume Arno ad Empoli, curati dal Consorzio di bonifica Medio Valdarno (con sede a Firenze) in accordo con il Genio Civile di Regione Toscana.
Gli escavatori ed i camion sono in azione e si lavorerà tutta l’estate per eseguire un sostanziale raddoppio dell’argine più alto: un progetto anche ambientalmente sostenibile, considerato che le terre analizzate ed utilizzate per il ringrosso sono prelevate da un deposito fluviale solo poche centinaia di metri più a valle.
Si tratta di un importante investimento per la sicurezza idraulica della zona con l’intera area ospedaliera; continua così la totale riqualificazione del tratto empolese dell’Arno con la prospettiva di farne  un parco fluviale a disposizione della città.
Già nella scorsa estate erano stati eseguiti importanti interventi di manutenzione per la percorribilità fluviale, andando a rimodellare argini e rampe.

VENETO: PARTITA RIQUALIFICAZIONE MARZENEGO-OSELLINO

Come annunciato, il Consorzio di bonifica Acque Risorgive (con sede a  Venezia Mestre) ha aperto il cantiere per la riqualificazione ambientale del basso corso del fiume Marzenego-Osellino dopo aver portato a termine nei mesi scorsi, in collaborazione con il Comune di Venezia e la multiutility Veritas, il recupero e lo smaltimento di un consistente numero di imbarcazioni affondate, affioranti lungo il tratto mestrino del fiume.
Si tratta del primo lotto di lavori di un progetto più corposo, con cui saranno rifatti alcuni manufatti, rimodulati e ricalibrati alcuni tratti dell’alveo: una profonda riqualificazione ambientale, che mira anche a razionalizzare gli spazi acquei concessi per l’ormeggio di piccole imbarcazioni. Il progetto è finanziato da Regione Veneto, che prevede uno stanziamento di oltre ventisei milioni di euro, di cui 5 per il primo lotto.
Durante i lavori sarà garantita, fin dove possibile, la percorribilità acquea con l’obbiettivo di ridurre al minimo i disagi.

SARDEGNA: ARRIVATO FINANZIAMENTO PER IMPORTANTE PROGETTAZIONE

Dopo il parere positivo sulla Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.) per i lavori di riassetto idraulico della Bassa Valle del Coghinas è stato assegnato il finanziamento di 857.647 euro per  il completamento della progettazione dei lavori denominati “Opere di salvaguardia idraulica della bassa valle Rio Coghinas” .
Il Consorzio di bonifica Nord Sardegna (con sede ad Ozieri, in provincia di Sassari), individuato come soggetto attuatore, potrà quindi accedere al finanziamento (oltre venti milioni di euro) per realizzare un'opera fondamentale in una zona ad alto rischio idrogeologico. Il progetto completo è per circa trenta milioni di euro, di cui 5 già finanziati, finalizzati a sopralzo degli argini del Coghinas, messa in sicurezza del complesso residenziale di Baia delle Mimose a Badesi, opere accessorie alla viabilità locale.
Si partirà subito dall’argine sinistro con i lavori in avvio entro quest’anno (nei primi mesi del 2022 anche per gli altri interventi sull’argine sinistro). Tutto il territorio sarà messo in sicurezza rispetto all’evento critico, che ha una frequenza di 200 anni (limite fissato per legge), con il successivo sopralzo anche dell’argine destro.

MARCHE: DONATE 10 POSTAZIONI INFORMATICHE A COMUNE MONTANO SVANTAGGIATO

Non solo irrigazione e lotta al dissesto idrogeologico: il Consorzio di bonifica Marche (con sede a Pesaro) è vicino ai territori ed ai bisogni della popolazione anche in altri modi.
Nei giorni scorsi è stato, infatti, visitato il nuovo laboratorio multimediale di Frontone, cui il Consorzio ha contribuito, acquistando 10 postazioni informatiche; si tratta di un progetto innovativo, che prende il nome di “Mountain learners” e punta a garantire un’equità di accesso alle attività scolastiche e lavorative, offrendo moderne infrastrutture ed attrezzature tecnologiche. L’aula multimediale, allestita all’interno di un’ex colonia montana, ha lo scopo di concedere a studenti ed adulti la possibilità di studiare e lavorare da remoto, in una struttura pubblica, dotata di una buona connessione ad Internet.
L’esigenza nasce dal fatto che molte zone del comune di Frontone, in particolare le frazioni, non sono coperte da una connessione stabile e ha creato non pochi problemi soprattutto in questo periodo, dove didattica a distanza e “smart working” erano  frequenti. Questa aula multimediale è un concreto segnale per fare sì che studenti e lavoratori possano operare anche dalle zone più remote della montagna, grazie alla tecnologia."

TOSCANA: DALLA PARTE DELL’AMBIENTE

E’ stato un successo il “sabato dell’ambiente”, organizzato dal Consorzio di bonifica 1 Toscana Nord (con sede a Viareggio, in provincia d Lucca) e che ha visto impegnati centinaia di volontari delle associazioni, convenzionate con l’ente consortile, nella raccolta di rifiuti e plastiche dai corsi d’acqua.
Il progetto è “Salviamo le tartarughe marine, salviamo il Mediterraneo”, attraverso cui l’ente consortile, in stretta collaborazione con le Amministrazioni Comunali e le aziende per la raccolta dei rifiuti, ha creato una vasta alleanza con gruppi organizzati di cittadini, adesso impegnati ogni mese a ripulire fiumi e rii.
Dopo lo stop forzato, dovuto alla pandemia, sono stati davvero in molti, fra cui tanti bambini, a non voler mancare di assicurare il sostegno ad un impegno condiviso: oltre una quindicina, le associazioni presenti.

EMILIA ROMAGNA: LA CORRETTA GESTIONE IDRICA DIVENTA UNA PROFESSIONE

Il Consorzio di bonifica Parmense (con sede nella “città ducale”) partecipa anche quest’anno al percorso formativo promosso dal Centro di formazione, sperimentazione e innovazione “Vittorio Tadini” di Podenzano e che si concretizzerà nella realizzazione di uno stage per la figura di “Tecnico per il monitoraggio e la gestione sostenibile delle risorse idriche”.
L’ente consortile, partner del percorso, prenderà parte alle attività di progettazione, promozione, informazione e orientamento. Il percorso di “Istruzione e Formazione Tecnica Superiore” finanziato da Regione Emilia Romagna, giunto alla quarta edizione, è focalizzato sulla gestione della risorsa idrica per la formazione di una figura tecnica, in grado di pianificare e coordinare gli interventi di utilizzo, monitoraggio e tutela dell’acqua e delle connesse infrastrutture, impianti e tecnologie. Il corso, della durata di 800 ore e rivolto prioritariamente a neodiplomati e laureati, prevede 300 ore di stage.
L’ente consorziale è parte attiva del percorso formativo: oltre a partecipare alle attività di promozione, informazione ed orientamento, segnala proprio personale per la docenza, per lo sviluppo di casi aziendali e per testimonianze; potrà accogliere i corsisti nelle proprie sedi per visite aziendali; partecipare alla costruzione del progetto di stage e del sistema di valutazione degli apprendimenti nei contesti lavorativi.
La figura professionale del “tecnico per il monitoraggio e la gestione sostenibile delle risorse idriche” è una figura lavorativa, che ha conoscenze approfondite del ciclo integrato dell’acqua; è in grado di applicare tecniche di gestione sostenibile degli impianti e dei bacini idrici e di garantire alti standard qualitativi, nonché disponibilità della risorsa idrica a sostegno del settore agroalimentare e  per usi extra-agricoli.

LAZIO: AGRO SONORO

Si è tenuto in  diretta “streaming” l’evento finale del progetto “Agro Sonoro – note e scene da un territorio”, la rassegna di materiali audiovisivi, organizzata dal Consorzio di bonifica Agro Pontino (con sede a Latina). Il progetto nasce sul finire del 2019, quando l’Istituto Luce Cinecittà, l’ente consortile e l’Associazione Culturale “Il Sandalo” rispondono al bando Mi.U.R. “Cinema per la Scuola – Buone Pratiche, Rassegne e Festival”.
Nonostante la pandemia, le attività di formazione a docenti e studenti delle scuole primarie e secondarie di 2° grado sono continuate sotto diverse forme: dagli incontri in didattica a distanza ai video pubblicati sui canali sociale del progetto (Facebook: https://www.facebook.com/AgroSonoro.progettodidattico e Instagram: https://www.instagram.com/agrosonoro/).
Dopo aver imparato a leggere in maniera critica le immagini con il laboratorio del progetto Cinefotoeduca dell’Istituto Luce Cinecittà, aver riscoperto il territorio attraverso le foto storiche messe a disposizione dall’ente consorziale, aver conosciuto la musica e ricostruito il paesaggio sonoro tradizionale attraverso esperti, gli scolari degli Istituti Comprensivi Volta e Cena di Latina, Chiominto di Cori, nonchè gli studenti del Liceo Statale Musicale Manzoni di Latina, si sono cimentati nell’evento finale.
E’ stata l’occasione per vedere il documentario sul progetto, diretto dalla filmaker, Patrizia Santangeli; alcuni video sulle tappe formative di “Agro Sonoro”; il reportage dei laboratori musicali, condotti con gli alunni della scuola primaria e una loro registrazione delle sonorizzazioni effettuate sui filmati e sulle foto storiche; l’interpretazione della colonna sonora del documentario storico “Nascita di una città”, composta da più opere di musica classica, selezionate da studenti ed insegnanti del Liceo Musicale Manzoni.
L’evento è stato una splendida occasione per ammirare il lavoro di recupero storico, musicale e paesaggistico effettuato.

LIGURIA: A LEZIONE LUNGO LE SPONDE DEL CANALE

Il mondo della scuola e quello del Consorzio di bonifica Canale Lunense (con sede a Sarzana, in provincia di La Spezia) si sono incontrati lungo le sponde dell’omonimo corso d’acqua, dove gli studenti della 4°F del locale Istituto Agrario Arzelà hanno assistito ad una vera lezione “in campo aperto” sul tema dell’irrigazione. I ragazzi si sono ritrovati lì dopo una lunga passeggiata iniziata dalla loro scuola; ad accoglierli hanno trovato i vertici consorziali.
Si è parlato dell’asta artificiale irrigua e delle linee “a pressione” e “a scorrimento”, della storia idraulica e dei progetti di sviluppo legati al Canale Lunense, del principio dei vasi comunicanti e dei servizi dell’agricoltura; non sono mancati accenni all’attività di bonifica per finire la giornata con la visita alla centrale idroelettrica presso la sede dell’ente consortile, praticamente in centro città.
Gli studenti sono rimasti particolarmente colpiti da quest’opera, che produce circa seicento megawatt annui di energia rinnovabile, sfruttando un “salto idrico” di 6 metri.

EMILIA ROMAGNA: WATER IS LIFE… CONOSCI  LA TUA IMPRONTA IDRICA?

Siamo agli sgoccioli di un anno scolastico complicato ed anche per questo fa piacere che a riaprire la stagione delle visite guidate al Museo della Bonifica di Argenta siano stati 5 studenti bolognesi. Camilla, Iolanda, Alessandra, Mattia e Giancarlo, alunni di 4° superiore all'Istituto Professionale di Grafica Aldrovandi-Rubbiani, quest'anno hanno dedicato la loro creatività anche al tema dell'utilizzo sostenibile della risorsa idrica e si sono aggiudicati così una gita-premio al nodo idraulico principale, dove convergono tutte le acque di superficie del bacino del fiume Reno.
Questi ragazzi, infatti, stanno studiando per diventare grafici digitali e, nell'ambito di un progetto di gemellaggio elettronico (e-twinning) con scuole internazionali, hanno aderito al percorso creativo “Water is Life”, finalizzato a diffondere la consapevolezza dell'impronta idrica, che i nostri comportamenti quotidiani determinano. I 5 studenti bolognesi hanno ideato un gioco, disponibile su piattaforma digitale, dal titolo “No water, No party”, che misura in forma simpatica l'impronta idrica delle nostre abitudini quotidiane. Collegandosi al link “No water, No party” è possibile verificare la sostenibilità dei comportamenti in materia di risparmio idrico.
Il Consorzio di bonifica Renana (con sede a Bologna), che ha il risparmio dell'acqua tra le priorità d'azione e d'investimento, ha premiato lo sforzo creativo dei giovani studenti con una giornata di visita al nodo idraulico storico di Saiarino ed al Museo della Bonifica; ora promuoverà la conoscenza di questo gioco digitale presso le altre scuole del proprio network formativo.

AGENDA

Il Direttore Generale ANBI, Massimo Gargano, interverrà all’evento “Agreencoltura: le filiere agricole hi-tech. Tecnologie per la qualità e l’adattamento ai cambiamenti climatici”, ospitato mercoledì 9 Giugno p.v. dalle ore 10.00 nella sala conferenze di ANBI e trasmesso su Youtube nell’ambito del “Webinar road to Earth Technology Expo 2021”.
Gargano ed il Presidente ANBI, Francesco Vincenzi, parteciperanno, giovedì 10 Giugno p.v., all’inaugurazione del Progetto Ciarle; la cerimonia, organizzata dal Consorzio di bonifica Pianura di Ferrara, avrà inizio alle ore 10.30 nel Parco del Ricordo a Poggio Renatico.
Il DG ANBI sarà, infine, presente, nella mattinata di venerdì 11 Giugno p.v., all’inaugurazione dell’opera irrigua, realizzata dal Consorzio di bonifica Nurra, lungo la strada comunale Olmedo-Uri, in provincia di Nuoro.  

 
Per maggiori approfondimenti www.anbi.it
SETTIMANALE DELL´ASSOCIAZIONE NAZIONALE CONSORZI DI GESTIONE E TUTELA TERRITORIO E ACQUE IRRIGUE
Direttore Responsabile: Massimo Gargano - Registrazione Tribunale di Roma n. 559/98 del 25 novembre 1998
Redazione: Via S.Teresa, 23 - 00198 Roma - Tel. 06/844321 - Fax 06/85863616
Sito internet: anbi.it - eMail: anbimail@tin.it

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