OSSERVATORIO ANBI SULLE RISORSE IDRICHE
CROLLANO LE PRECIPITAZIONI AL NORD: PO, EMILIA ROMAGNA E TOSCANA IN SOFFERENZA IDRICA
Non accenna a diminuire la sofferenza idrica dei fiumi dell’Emilia Romagna con Enza e Secchia al di sotto dei minimi mensili, mentre Savio e Reno si avviano a seguirli; analogo è l’andamento del Trebbia, la cui portata (7,1 metri cubi al secondo) è meno del 30% della media storica di Aprile (mc/sec 23,8): è questa la principale indicazione rilevata dal report settimanale dell’Osservatorio ANBI Risorse Idriche. Causa prima di questa preoccupante situazione è il crollo nelle precipitazioni che, nel bacino del fiume Po, ha registrato -92% in Marzo con il 1 Aprile risultato il più caldo di sempre.
La portata del Grande Fiume è ben al di sotto delle medie di periodo (-48%). Seppur in calo, rimangono in linea con le medie del periodo le altezze idrometriche dei grandi laghi Maggiore e Benaco, mentre recuperano parzialmente il deficit idrico sia il Lario che l’Iseo. Il positivo trend è conseguenza della fusione del manto nevoso alpino, dovuta a temperature sopra la media nelle scorse settimane; il totale della riserva idrica trattenuta nei grandi laghi, negli invasi artificiali e sotto forma di neve è diminuito rispetto ad una settimana fa (-5.2%), ma continua a risultare superiore alla media del periodo 2006-2020 (+9.2%).
“Di fronte a questi dati non mancano le preoccupazioni per una stagione irrigua appena partita e che si preannuncia non facile soprattutto in una regione ad alta vocazione agricola come l’Emilia Romagna, pur interessando anche altre zone del Paese – ha commentato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI (Associazione Nazionale Consorzi Gestione Tutela Territorio ed Acque Irrigue) - Mi corre l’obbligo di ricordare che il nostro Piano per l’Efficientamento della Rete Idraulica del Paese prevede, per il Nord Italia, 241 progetti di manutenzione straordinaria, cui affiancare il completamento di 4 bacini, la realizzazione di 13 nuovi invasi e la pulizia dei fondali di altri 9. Si tratta di progetti definitivi ed esecutivi, cioè rapidamente cantierabili, per un investimento di quasi un miliardo e settecentottantacinque milioni di euro, capaci di garantire circa ottomilanovcento posti di lavoro ed in grado di rispettare il cronoprogramma comunitario per il Recovery Plan.”
“Di fronte a questo trend – ha aggiunto il Direttore Generale ANBI, Massimo Gargano - ci appelliamo all’Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po, affinchè attivi tempestivamente i necessari strumenti di concertazione per rendere compatibili, in caso di conclamata crisi idrica, i diversi interessi gravanti sulla risorsa idrica, pur nel rispetto delle priorità di legge, che vedono l’uso agricolo secondo solo a quello umano.”
I dati confermano il crescente rischio aridità anche lungo la dorsale adriatica, dove gli invasi marchigiani (Mercatale, Castreccioni, San Ruffino, Comunanza, Rio Canale), con poco più di quarantasei milioni di metri cubi d’acqua, segnano la peggiore performance dal 2017. Non va meglio in Toscana, dove sono dimezzate le portate dei fiumi Ombrone e Sieve, ma anche Arno e Serchio sono largamente sotto media. Tornando al Nord, registrano una ripresa i fiumi del Piemonte (Pesio, Tanaro, Dora Baltea, Sesia, Stura di Lanzo), dove le piogge marzoline sono calate di oltre il 90%; restano ottime le performance dei corsi d’acqua valdostani. Risale anche la portata dell’ Adda in Lombardia, mentre sostanzialmente reggono i fiumi veneti (solo la Livenza registra un calo significativo), nonostante -88% nelle precipitazioni di Marzo. In Lazio, la portata del fiume Tevere è inferiore a quelle degli anni recenti, mentre migliorano le condizioni idriche di Sacco e Liri-Garigliano, così come sono stabili le altezze dei laghi di Bracciano e Nemi. I principali fiumi della Campania (Volturno e Sele) si mantengono su livelli superiori allo scorso anno; continuano a crescere le riserve idriche negli invasi della Basilicata (quasi centotrentadue milioni di metri cubi in più rispetto al 2020), mentre sono sostanzialmente stabili quelle pugliesi, attestate comunque a + 129,69 milioni di metri cubi sull’anno scorso.
EMILIA ROMAGNA: SUMMIT OPERATIVO
Non solo rapporti di buon vicinato ma, soprattutto, condivisione operativa di strategie comuni e progetti, che interessano perlopiù territori bagnati dalle medesime acque destinate al comparto agricolo ed alle colture tipiche del territorio, tra cui spiccano i foraggi per l’alimentazione delle bovine da latte per la produzione del Parmigiano Reggiano: così i vertici del Consorzio di bonifica Emilia Centrale hanno ospitato nella propria sede a Reggio Emilia gli omologhi del Consorzio di bonifica Parmense (con sede nella “città ducale”).
Il primo focus di approfondimento è stato dedicato ai numerosi progetti, che entrambi gli enti stanno concretizzando nelle zone collinari e montane per pulire i corsi d’acqua e consolidare i versanti, soprattutto in corrispondenza della rete stradale consortile. Oltre a questo, ampio spazio dell’incontro è stato dedicato alle opere idrauliche ed alle progettazioni (inserite nei percorsi di finanziamento ministeriale e comunitario), che avranno il compito di arginare il gap idrico, che oggi vede un importante deficit nella reggiana Val d’Enza, che condivide con la provincia parmense ben il 40% della risorsa idrica complessiva.
Tra questi progetti spiccano un invaso di grandi dimensioni ad impatto sostenibile, il recupero dei laghi Balano e Verde, la traversa di Cerezzola, il recupero e l’ impiego dei reflui del prossimo impianto intercomunale di depurazione presso Monticelli Terme, l’individuazione di aree idonee alla produzione di energia idroelettrica, la realizzazione delle opere di efficientamento sul canale Spelta (canale in territorio parmense, ma che trae la risorsa idrica dalla presa di Cerezzola sul torrente Enza). Su quest’ultimo l’ “Emilia Centrale”, che gestisce, insieme all’ente consortile parmense, il tratto di canale comune fino al partitore di Fontaneto, nel comune di San Polo d’Enza, ha progettato il riordino funzionale del nodo idraulico attraverso l’automazione di diverse paratoie; se, sino ad oggi, al nodo di Fontaneto veniva convogliata una portata massima di circa quattromiladuecento litri al secondo, a breve si passerà ad una nuova portata di l/sec seimila ca., grazie alla fattiva sinergia tra i 2 enti consorziali, che presto attiveranno la nuova centrale idroelettrica nel casello idraulico di Guardasone, sulla sponda sinistra del torrente Enza, nel comune di Traversetolo; dotata di una turbina adatta ai bassi salti e della potenza nominale di 122 kilowatt per una portata massima di l/sec 2500 ed una portata media di l/sec 1470 l/sec, produrrà energia per circa ottocentoquaranta megawattora all’anno.
A questa centralina dovrebbero aggiungersene altre 2 nel primo tratto del Canale d’Enza, nei comuni di Canossa e San Polo, in grado di produrre complessivamente 1.200 megawattora all’anno e la cui progettazione esecutiva sta per essere elaborata dal Consorzio di bonifica Emilia Centrale, che ne assumerà la gestione; si tratta di energia pulita, ottenuta ottimizzando un sistema irriguo già esistente; il prelievo idrico dal fiume non verrà aumentato.
La gestione degli impianti e le modalità di prelievo sono regolate dalle concessioni di derivazione di acqua pubblica con finalità irrigue e idroelettriche, rilasciate da Arpae (Agenzia Prevenzione Ambiente Energia Emilia-Romagna). Si è parlato inoltre della necessità di garantire il mantenimento di un flusso costante, capace di assicurare la presenza di acqua, anche quando il regime torrentizio non lo consentirebbe; ciò al fine di mantenere il deflusso ecologico e la biodiversità in un’ area, che sarebbe altrimenti arida. Il “work in progress” operativo è proseguito successivamente con l’analisi della gestione idraulica degli impianti e con l’aggiornamento sui bassi livelli del fiume Po, che già in questo periodo, vista la perdurante assenza di precipitazioni, rende difficoltoso il prelievo soprattutto presso l’impianto reggiano di Boretto e l’impianto parmense di Foce Ongina, a causa del progressivo insabbiamento delle pompe.
CALABRIA: APERTURA ANTICIPATA DELL’IRRIGAZIONE
Le condizioni climatiche e le previsioni di una lunga estate calda hanno indotto il Consorzio di bonifica Ionio Catanzarese (con sede nel capoluogo di provincia) ad aprire anticipatamente il servizio di irrigazione. La rete irrigua, come in ogni stagione, è stata oggetto, durante il fermo invernale, di interventi manutentori , rafforzati ora dall’assunzione degli operai stagionali. che stanno operando sul territorio per prevenire rotture in impianti ormai datati.
Per questo, l’ente consorziale ha disposto la riapertura dell’impianto irriguo consortile “a pressione”, che va da Squillace a Botricello (compresa l’area di Germaneto), nonché l’avvio dell’impianto irriguo del basso ionio catanzarese, che va da Davoli a Guardavalle. Si tratta di un servizio, che arriva oggi a soddisfare circa duemilasettecento utenze su una superficie di 11.000 ettari di terreno agricolo, irrigato attraverso 60 comizi; sono numeri importanti, che in futuro cresceranno, quando sarà portato a termine il progetto finanziato recentemente dal Ministero Politiche Agricole Alimentari Forestali (misura “investimenti in infrastrutture irrigue del Piano Nazionale di Sviluppo Rurale –P.N.S.R.), che prevede l’installazione di apparecchi per il controllo e la regolazione della distribuzione idrica alle utenze irrigue dei comprensori Alli – Tacina e Alli – Copanello.
L’anticipo della stagione irrigua 2021 implica un grande sforzo economico ed organizzativo per lo “Ionio Catanzarese”, che deve contemperare l’esigenza di tutelare la salute dei propri lavoratori, nel rispetto delle stringenti misure di sicurezza in materia di contenimento e gestione dell’emergenza Coronavirus, garantendo al tempo stesso la continuità operativa di un servizio pubblico essenziale.
MARCHE: STAGIONE IRRIGUA PARTITA IN ANTICIPO
Ha già preso il via la stagione irrigua nelle Marche. Complice una primavera avara di piogge, sono tante le colture, che necessitano dell’acqua e così anche quest’anno il Consorzio di bonifica Marche (con sede a Pesaro) ha pensato di venire incontro alle esigenze degli agricoltori, anticipando di quasi un mese la riapertura degli impianti. In questi giorni sono stati riattivati, su tutto il territorio regionale, gli impianti irrigui nei comprensori di Foglia, Musone, Tenna, Aso e Tronto.
Vista la complessità delle operazioni, i primi giorni sono di “rodaggio”, in quanto i tecnici devono controllare che non ci siano imprevisti nella fase di riempimento dei singoli distretti ed è necessario effettuare le verifiche di avvio impianto. Secondo le stime degli esperti, si potrà arrivare ad un pieno esercizio entro il 15 Aprilep.v. , ma già oggi oltre l'80% del territorio è efficientemente servito.
L’IRRIGAZIONE AL CINEMA: AQUA FILM FESTIVAL PREMIA IL CORTO “LEZIONI DI PIANURA”
VINCENZI: “E’ UN IMPORTANTE RICONOSCIMENTO ALLA NUOVA CULTURA DEL RACCONTARE IL MONDO DELLA BONIFICA E DEI SUOI CONSORZI”
Grande successo all’AQUA Film Festival per “Lezioni di pianura”, video istituzionale di A.I.O.S. – Associazione Irrigazione Ovest Sesia (con sede a Vercelli), che ha ricevuto ben tre menzioni: AQUA Music per il contributo musicale (ex aequo con il film indiano “Pani doctors”), AQUA Arch per le scenografie ed il prestigioso Premio Speciale dell’ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo, dedicato a film, che “coniugano ed esaltano il turismo e la sostenibilità ambientale nei viaggi”.
La rassegna internazionale, diretta da Eleonora Vallone, si è svolta in streaming sulla piattaforma Mymovies presentando corti, documentari e video di autori da tutto il mondo: “storie che galleggiano tra arte, scienza e impegno ecologico. Per restituire le meraviglie acquatiche del nostro pianeta e insieme inquadrarne le ferite”. “Lezioni di pianura” è un video, basato sulla canzone “Man Made Maze” (“Labirinto Fatto dall’Uomo”, in riferimento alle canalizzazioni del vercellese), scritta e interpretata da Carlot-ta; ideazione e sceneggiatura sono di Francesco Brugnetta, mentre la regìa è di Matteo Bellizzi.
Si tratta di un viaggio acquatico e immaginifico per celebrare il paesaggio risicolo: cinque lezioni per insegnare la bellezza e l’importanza di un territorio unico. Tra le immagini più emblematiche ci sono quelle di Carlot-ta e del suo pianoforte nell’orizzonte sconfinato delle risaie allagate. La giuria della quinta edizione, presieduta dallo scenografo “premio Oscar”, Gianni Quaranta (“Novecento” e “Camera con vista”), era formata da Francesco Mariotti, Rita Dalla Chiesa, Jonis Bascir, Carlotta Calori, Carlotta Bolognini, Massimo Terranova, Roberto Leoni, Valeria Milillo e Laura Bortolozzi.
“E’ stata premiata – ha commentato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI - l’originalità poetica e produttiva di un consorzio irriguo nel raccontarsi attraverso un video musicale, narrando il proprio ambiente, il lavoro quotidiano, le prospettive legate alla tutela idrica ed alla promozione del territorio.”
“I riconoscimenti ottenuti – ha aggiunto Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI - sono ulteriore testimonianza dell’impegno, che da oltre quindici anni l’Associazione Irrigazione Ovest Sesia, fondata da Camillo Cavour nel 1853, dedica al racconto delle cosiddette terre di riso e di canale.”
Il video, della durata di 7’, è disponibile sul canale youtube di A.I.O.S. all’indirizzo https://www.youtube.com/watch?v=isXL32XXqZo&t=5s .
VENETO: INTERVENTI MITIGAZIONE DANNI SUBSIDENZA
Il Consorzio di bonifica Delta Po (con sede a Taglio di Po, in provincia di Rovigo) avvierà una serie di interventi per porre rimedio alle problematiche causate dall’abbassamento del suolo fino a 4 metri, provocato dall’indiscriminato prelievo di gas metano in Polesine tra gli anni ’30 e ’60 del secolo scorso; si concentreranno nell’isola di Ariano, nonchè nel territorio di Rosolina e sono resi possibili grazie a 631.000 euro stanziati dal Ministero Politiche Agricole Alimentari Forestali. Principale oggetto degli interventi nel territorio di Rosolina è l’omonimo canale, per il quale si è reso necessario il risezionamento e l’adeguamento delle quote di fondo secondo calcoli idraulici, che tengono conto degli effetti della subsidenza e dei cambiamenti climatici, garantendo al contempo la stabilità dei pendii interni. Sempre sul canale Rosolina è prevista, in altro sito, la ricostruzione di un manufatto, in località Volto, adeguandolo al nuovo regime idraulico.
Nell’isola di Ariano verranno invece ricostruiti i manufatti Sant'Alessio e Fracalosse lungo lo scolo Santa Maria; anche in questi casi è necessario adeguarli al nuovo regime idraulico, poichè Il ristretto diametro originario delle tubazioni non è più sufficiente a far scorrere adeguatamente i flussi di pioggia.
LOMBARDIA: SI INTERVIENE NEI SITI NATURA 2000 E ZONE SPECIALI DI CONSERVAZIONE
All’interno del progetto “Cariplo Arete’- Acqua in rete”, la Provincia di Pavia, partner al pari del Consorzio di bonifica Est Ticino Villoresi (con sede a Milano), si sta attivando per attuare una serie di manutenzioni presso la Garzaia di Sant'Alessandro, sito Natura 2000 e monumento naturale, ospitante numerose coppie di aironi e garzette nidificanti.
Qui è conservata una formazione ad ontano nero, habitat di interesse comunitario, che prolifera in terreni periodicamente inondati. L’acqua diventa perciò fondamentale per preservare questo prezioso ecosistema. Nell’ambito del progetto sono quindi previste opere di miglioramento del sistema idraulico, finalizzate ad accrescere l’apporto idrico alle zone umide della Garzaia attraverso nuove canalizzazioni ed il miglioramento delle risorgive naturali presenti in loco.
TOSCANA: PATTO PER LA GESTIONE DEI SEDIMENTI
Sul finire del 2020, incontrando i Sindaci del comprensorio, il Consorzio di bonifica 2 Alto Valdarno (con sede ad Arezzo) aveva lanciato un appello chiaro; a distanza di pochi mesi, la richiesta di aiuto, emersa negli incontri territoriali organizzati per stilare il piano delle attività 2021, non è caduta nel vuoto: il Comune di Terranuova Bracciolini, socio di maggioranza della CSAI spa (Centro Servizi Ambiente Impianti), proprietario dell’impianto di discarica in località Casa Rota, si è reso disponibile a trovare una soluzione, che ha la forma della convenzione sottoscritta nella sede dell’ente consortile.
Il documento offre una capacità di 15.000 metri cubi per accogliere le terre tolte dai corsi d’acqua, dando loro una nuova utilità; l’accordo ha la durata di un anno. Stessa disponibilità è stata offerta all’ente consorziale per la soluzione di altre problematiche, che necessitino di una discarica di servizio per la loro corretta destinazione finale. La firma della convenzione suggella un accordo a vantaggio dell’intero territorio dell’Alto Valdarno.
Grazie alla stipula, infatti, i residui degli scavi, gestiti dall’ente consortile durante l’attività di manutenzione di fossi e torrenti, potranno essere conferiti gratuitamente od a prezzi estremamente vantaggiosi all’interno dell’impianto di CSAI e questo permetterà un notevole risparmio in termini economici ed ambientali, migliorando ancora gli interventi di messa in sicurezza idraulica del territorio locale.
LIGURIA: ESERCITAZIONE ANTI ALLAGAMENTO
L’idrovora di Marinella entra in funzione e scolma acqua in mare per salvare l’abitato e la piana agricola dagli allagamenti: parliamo della simulazione di emergenza organizzata, alla vigilia di Pasqua, dalla Protezione Civile del Comune di Sarzana in stretto contatto con il locale Consorzio di bonifica Canale Lunense.
Si è trattato di un’esercitazione, la prima del genere in Val di Magra, finalizzata alla formazione delle squadre di volontari nel contrasto a situazioni di pericolo idraulico e di calamità pubblica, causate dal maltempo. L’addestramento, iniziato a Marinella davanti ad un ampio schieramento di uomini e mezzi , è proseguito con i sopralluoghi all’impianto idrovoro di Luni Mare ed alla rete dei canali di scolo della piana sarzanese.
La giornata operativa ha fatto seguito alla recente attività, sempre in sinergia tra Comune ed ente consorziale, sulle sponde del Canale Lunense per mettere a punto l’utilizzo di 4 nuove motopompe idrovore della Protezione Civile.
TOSCANA: AVANTI TUTTA CON I LED!
Prosegue il programma di efficientamento energetico delle sedi e degli impianti idrovori del Consorzio di bonifica 1 Toscana Nord (con sede a Viareggio, in provincia di Lucca), che punta alla sostenibilità ambientale anche attraverso la progressiva sostituzione degli impianti luce tradizionali a favore del led.
La riduzione dei consumi è tema caro all’ente consortile, che ha avviato da 3 anni una vera rivoluzione energetica in tutti i settori. L’impronta di carbonio sta così calando visibilmente negli ultimi anni: dapprima con la scelta di certificati fornitori di energia elettrica, prodotta unicamente da fonti rinnovabili; poi con l’acquisto di auto elettriche, il potenziamento dei sistemi fotovoltaici ed il progressivo processo di efficientamento energetico delle sedi e degli impianti idrovori consorziali.
Dati alla mano, la sostituzione dei punti luce di vecchia generazione (ad incandescenza, alogeni ed al neon) con le nuove tecnologie a led, ha comportato una riduzione di circa il 50% nei consumi per ogni settore aziendale, in cui è stato attivato il processo di rinnovamento, consentendo di risparmiare complessivamente 64.000 kilowattora, vale a dire quasi quindicimila euro all’anno. Forte dei risultati raggiunti, il progetto di efficientamento proseguirà anche nel 2022 fino al completamento di tutti gli impianti idrovori gestiti dall’ente consortile.
CAMPANIA: DO UT DES
In relazione a presunti canoni Tosap dovuti al Comune di Capaccio Paestum (relativamente agli anni 2016, 2017, 2018 e 2019) per circa quarantaquattromila euro, il Consorzio bonifica Paestum (con sede a Capaccio Scalo, in provnicia di Salerno) ha precisato che, verificata l’eventuale sussistenza di quanto reclamato, provvederà a portarle in compensazione al credito vantato nei confronti del Comune, a titolo di contributo di bonifica extragricola, mai versato dal 2008 al 2019, per un importo pari a € 3.578.515,20; oltre a ciò sono dovute ancora somme a titolo di bonifica e irrigazione, per gli anni 2019 e 2020, ammontanti a € 73.552,37.
EMILIA ROMAGNA: EMERGENZA PANDEMIA REGIONE RINVIA ELEZIONI CONSORZIALI
È con ordinanza n. 45 del 7 aprile 2021 che la Regione Emilia Romagna ha disposto il rinvio delle elezioni consortili. Il Presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, ha ordinato: “Il rinvio delle elezioni del Consorzio di bonifica di Piacenza che si sarebbero dovute tenere il 18 e 19 aprile 2021 sulla base del parere trasmesso con nota della AUSL di Piacenza prot. n.324408 del 7 aprile 2021.
Le elezioni saranno nuovamente indette dal Consorzio di bonifica di Piacenza solo quando le condizioni epidemiologiche lo permetteranno, previo parere in tal senso della Azienda Sanitaria territorialmente competente. Fino all’insediamento dei nuovi organi del Consorzio di bonifica di Piacenza quelli attualmente in carica restano investiti della gestione ordinaria”.
VENETO: ON-LINE NUOVO SITO CONSORZIALE
Il Consorzio di bonifica Veronese (con sede nel capoluogo scaligero) ha inaugurato il nuovo portale Internet istituzionale. Ad ispirare il radicale restyling del portale è stata ancora una volta la volontà di fornire uno strumento completo, efficiente, utile e , al contempo, più semplice e pratico da consultare.
Nel progettarlo si è pertanto puntato su una grafica essenziale ed assolutamente intuitiva, che permette di individuare immediatamente come reperire le informazioni, che si stanno cercando. Modalità di accesso ai servizi, organi e documenti, bandi di gara e procedure di affidamento di lavori, servizi e forniture, modulistica per gli utenti, cartelle esattoriali, concessioni e catasto: tutto è stato messo in linea per una massima accessibilità all’intero panorama delle attività consortili.
Grande spazio è dedicato alle news sugli interventi, che l’ente consortile effettua sul territorio. Risalto è dato pure alla rassegna stampa dai media locali e nazionali. Attenzione è prevista anche per l’interazione con i canali social dell’ente consorziale (Facebook, Twitter, YouTube, Instagram) nella piena consapevolezza che la sfida informativa si gioca sempre più anche su queste piattaforme.
IL PODCAST DI ANBI E’ IN RETE “TERREVOLUTE: STORIE DELL’ITALIA DISEGNATA DALL’ACQUA”
Tra le opportunità fruibili attraverso device, ora c’è anche il podcast ANBI: sono infatti pubblicate, sulle piattaforme Spreaker e Spotify, le prime puntate di “Terrevolute - Storie dell’Italia disegnata dall’acqua”, raccolta di interventi su tematiche inerenti le attività dei Consorzi di bonifica ed irrigazione, un’esperienza originale del nostro Paese, capace di adeguarsi alle sempre mutevoli esigenze del territorio e delle comunità, che lo abitano.
Autori ed interpreti dei contributi audio sono docenti universitari, esperti, rappresentanti istituzionali, opinion leaders chiamati ad intervenire, secondo le proprie competenze, sul rapporto fra acqua ed ambiente da diversi punti di vista: dalla concretezza della quotidiana gestione delle risorse idriche alla spiritualità presente in una goccia.
“I Consorzi di bonifica ed irrigazione – ha ricordato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI – sono la concreta applicazione dei principi di autogoverno e sussidiarietà, unico esempio di federalismo fiscale applicato, esistente nel nostro Paese. E’ un modello di partecipazione democratica, che merita di essere maggiormente conosciuto, non solo perché studiato ed imitato nel mondo, ma perché la Bonifica, nelle sue molteplici declinazioni, è uno degli assi portanti della storia d’Italia.”
“Abbiamo deciso di frequentare uno strumento di comunicazione in forte crescita come i podcast per cercare di avvicinare un pubblico nuovo, soprattutto giovane, affiancando questa iniziativa ad esperienze consolidate come la Settimana Nazionale della Bonifica e dell’Irrigazione o le attività didattiche in collaborazione con centinaia di scuole di ogni ordine e grado – ha precisato Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI - Per fare ciò, ci siamo prioritariamente rivolti al Comitato Scientifico di Terrevolute, progetto che traguarderà nelle celebrazioni per il centenario del congresso di San Donà di Piave, quando nel 1922 si posero le basi della moderna Bonifica alla presenza di figure carismatiche della storia patria, quali Silvio Trentin o don Luigi Sturzo.”
Ad inaugurare la “library” del podcast “Terrevolute - Storie dell’Italia disegnata dall’acqua” saranno le puntate dedicate agli albori della Bonifica in Italia, alle sue radici istituzionali e normative, al significato evangelico dell’acqua, alla necessità di un suo uso responsabile fino ad un’analisi della trasformazione dei territori montani e delle conseguenze sull’assetto idraulico dei territori di pianura. |