Anno XXIII, n. 11 venerdì, 19 marzo 2021

VERSO LA GIORNATA MONDIALE DELL’ACQUA

SI CHIAMA INNOHUB LA PIATTAFORMA ANBI DELL’INNOVAZIONE: MONITORERA’ 200.000 CHILOMETRI DI CORSI D’ACQUA

Si chiama Innohub ed è la piattaforma tecnologica, con cui ANBI monitorerà la rete di oltre duecentomila chilometri di canali (pari a 5 volte la circonferenza della Terra), gestiti dai Consorzi di bonifica ed irrigazione: l’annuncio è stato di Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI, intervenuto alla presentazione “da remoto” di Earth Technology Expo in calendario a Firenze nel prossimo Ottobre. La digitalizzazione del reticolo idraulico minore permetterà di razionalizzare l’uso dell’acqua a scopo irriguo, ma anche, attraverso una serie di “alert”, di tenere sotto controllo i flussi idrici fino ad individuare possibili criticità statiche e perfino eventuali prelievi abusivi d’acqua.
“Questa iniziativa – ha aggiunto il DG ANBI– è in linea con la nostra cultura del fare e per questo abbiamo presentato un progetto ricompreso nel Recovery Plan e capace di rispettare il cronoprogramma imposto dall’Unione Europea. Quella dell’innovazione è una sfida, che frequentiamo da tempo e che già ci permise, in occasione dell’Expo Milano, di presentare Irriframe, sistema irriguo “esperto”, la cui sperimentazione fece  risparmiare 500 milioni di metri cubi d’ acqua irrigua in un anno. Allora come oggi, la nostra sfida digitale è per la competitività dei territori, la cui unicità e distintività è l’asset vincente del nuovo modello di sviluppo, cui puntiamo.”

OSSERVATORIO ANBI SULLE RISORSE IDRICHE: L’ITALIA È SEMPRE PIU’ PLUVIODIPENDENTE

VINCENZI: “LA CRISI CLIMATICA ACCENTUA L’ANDAMENTO TORRENTIZIO ANCHE DEI MAGGIORI CORSI D’ACQUA. LA “NOTARILE” APPLICAZIONE DEL DEFLUSSO ECOLOGICO METTE A RISCHIO L’HABITAT DEI NOSTRI TERRITORI”

C’è una linea immaginaria, che attraversa  l’odierna  fotografia idrica dell’Italia: a fare da “spartiacque” è il Lazio, dove ai confortanti flussi dei fiumi Tevere, Sacco e Liri-Garigliano si affiancano i laghi di Nemi e Bracciano, i cui livelli sono ai massimi dal 2016, così come l’invaso di Penne in Abruzzo; per il resto, a Nord di tali indicatori, le riserve idriche sono in calo, mentre a Sud i bacini si stanno progressivamente riempiendo, pur rimanendo una situazione critica in Sicilia.
È questo il quadro, che si evince dal report settimanale dell’Osservatorio ANBI sulle Risorse Idriche. La situazione più evidente si registra in Emilia Romagna, dove tutti i principali fiumi sono largamente sotto media  con l’Enza vicino al minimo storico (portata Secchia: 4,1 metri cubi al secondo contro una media  del mese  di mc/sec 31,2; portata Savio: mc/sec  3,2 contro una media di Marzo pari a mc/sec  24,3!). In linea è l’andamento del fiume Po, dove la tipica “magra invernale” risulta tardiva in questo 2021; la portata registra un costante -24% rispetto alla media, confortata comunque da riserve idriche abbondanti nel  distretto sia in quantitativo di neve (+ 20% rispetto alla media del periodo 2006-2020) che di volumi idrici invasati.
Analoga è la situazione dei corsi d’acqua in Toscana: tutti più che dimezzati rispetto alle medie del periodo (seppur superiori alle fluenze del  2019) con la Sieve a 4,47 metri cubi al secondo contro una media di mc/sec 16,67. Sono in calo anche i grandi laghi del Nord (Lario ed Iseo scesi sotto la media mensile) così come i fiumi piemontesi ad eccezione della Dora Baltea, che gode dell’ottima  condizione del tratto valdostano (portata: mc/sec 28.4 contro una media pari a 5!), dove resta costante l’andamento della  Dora di Rhemes. Se in Lombardia il fiume Adda segna il record di portata dal 2016, confortanti restano, seppur in calo, le altezze idrometriche dei corsi d’acqua veneti. Nel Centro Italia diminuiscono le portate dei fiumi marchigiani, che restano tuttavia superiori a quelle del 2019, ma  largamente inferiori all’eccezionale 2018.
“L’altalenante andamento dei corpi idrici del Paese conferma i pericoli ambientali, legati ad una meccanica applicazione del deflusso ecologico, voluto dall’Unione Europea – ha sottolineato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI – Una cosa, infatti, sono i grandi fiumi del continente, altro i corsi d’acqua italiani, il cui regime, anche per il Po, possiamo ormai definire torrentizio.”
Scendendo al Sud, si registrano aumenti dei livelli idrometrici in tutti i fiumi della Campania con incrementi  più marcati per il Garigliano; i dati idrometrici tornano superiori alla media dell’ultimo quadriennio. In decisa ripresa sono i volumi del lago di Conza della Campania ed in lieve aumento anche  gli invasi del Cilento. Continuano a riempirsi i bacini di Basilicata (quasi centocinquantotto milioni di metri cubi in più di un anno fa) e Puglia (oltre centoquarantanove milioni di metri cubi sul 2020).
Pur in recupero rispetto a Febbraio, restano fra i minimi del decennio i livelli dei bacini siciliani, dove mancano all’appello oltre novantuno milioni di metri cubi rispetto al già critico 2020.
“Resta – ha concluso Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI – soprattutto per il Sud Italia, un problema di manutenzione dei bacini, la cui capacità è fortemente limitata dal progressivo interrimento. Nel Piano di Efficientamento della Rete Idraulica del Paese, ne abbiamo individuato ben 45, il cui invaso è ridotto dell’11,3% a causa di oltre sessantotto milioni di metri cubi di sedime depositato. Riportarli a piena efficienza, grazie a progetti già cantierabili e perciò in grado di rispettare il cronoprogramma del Recovery Fund, necessita di un investimento di circa duecentosettantacinque milioni di euro capaci di garantire oltre milletrecento posti di lavoro.”

                                                                             

GARGANO: “USO ACQUE REFLUE IN AGRICOLTURA: ANBI CHIEDE DI APPLICARE  PRINCIPIO DI PRECAUZIONE E CONDIVISIONE A TUTELA QUALITA’ ECCELLENZE AGROALIMENTARI ITALIANE”

“Sull’utilizzo delle acque reflue in agricoltura, ANBI è aperta ad un confronto scevro da pregiudizi, ma nel frattempo chiede l’applicazione del principio di precauzione a tutela del made in Italy agroalimentare, in attesa che si addivenga ad una sorta di certificazione delle risorse idriche depurate di adeguata qualità”: a renderlo noto è stato Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI, intervenuto ad un webinar su “Ciclo dell’acqua ed economia circolare”, organizzato dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e dall’ ENEA.
”Non c’è nulla di più circolare dell’acqua – ha proseguito il D.G. ANBI - Per questo va ribadito, superando qualsiasi luogo comune, che l’agricoltura usa e non consuma l’acqua, restituendola al ciclo vitale spesso migliore di come l’ha prelevata. Sul tema dell’utilizzo irriguo delle acque reflue, previsto dalle normative europee,  abbiamo avviato un confronto con le autorità competenti, gli enti gestori ed i consumatori – ha annunciato Gargano - È inutile negare che buona parte degli italiani percepirebbe negativamente tale pratica ed è quindi indispensabile renderla compatibile con la qualità di un’agricoltura, che rappresenta il 17% del Prodotto Interno Lordo del Paese. D’altronde, su 3 milioni e mezzo di ettari serviti dai Consorzi di bonifica ed irrigazione, solo 15.000 sono quelli attualmente irrigati da acque reflue con esperienze significative solo in Emilia Romagna. Per altro, l’11% dei comuni italiani non è ancora  dotato di un adeguato sistema di depurazione urbana e preoccupante è la presenza di microplastiche nei reflui, così come alta è tuttora la presenza di sostanze nutrienti come azoto e fosforo, per abbattere le quali gli enti consortili promuovono esperienze d’avanguardia nel campo della fitodepurazione naturale.”

VENETO: IL CANALE LEB HA APERTO LE PARATOIE, INIZIATA LA STAGIONE IRRIGUA

Con l’apertura delle paratoie del canale L.E.B. - Lessinio Euganeo Berico ha preso il via la stagione irrigua del Veneto.
In occasione di questo evento, ANBI Veneto e Consorzio di 2° grado L.E.B. (con sede a Cologna Veneta, in provincia di Verona) hanno organizzato un webinar dedicato ad irrigazione, agricoltura e ambiente, nel corso del quale i relatori (tra gli altri, l’Assessore all’Agricoltura di Regione Veneto, Federico Caner; il Presidente, Francesco Cazzaro ed il Direttore di ANBI Veneto, Andrea Crestani; il Presidente del Consorzio L.E.B., Moreno Cavazza) hanno fatto il punto su mutamenti climatici, deflusso ecologico, innovazione ed investimenti anche in relazione ai progetti degli enti consortili, accolti dalla Regione in prospettiva del “Recovery Plan”: 13 schede progettuali per un importo complessivo di 345 milioni di euro. Le conclusioni della videoconferenza sono state tratte dal Presidente ANBI, Francesco Vincenzi.
Ne è emerso che l’agricoltura veneta necessita di una quantità d’acqua sempre maggiore, ben oltre il periodo tradizionale della stagione irrigua (15 Marzo - 15 Ottobre); perciò, non potendo prelevare maggior acqua dai fiumi, è in corso un processo di efficientamento, che prevede la riconversione della distribuzione idrica da “scorrimento” a “pressione” ed interventi di manutenzione idraulica (si sta procedendo, ad esempio, alla sostituzione delle vecchie lastre, che rivestono lunghi tratti delle sponde del canale L.E.B.).
Importante è poi puntare su bacini, in armonia col territorio, in grado di immagazzinare acqua, fungendo al contempo da vasche di laminazione e fitodepurazione, nonché  oasi di biodiversità. Ad impreziosire la mattinata è stata la trasmissione in diretta, con l’uso di un drone, dell’apertura delle paratoie del canale L.E.B. a Cologna Veneta, dove il canale inizia il lungo tratto sotterraneo, irrigando, attraverso 34 derivazioni, le campagne di parte delle province di Verona, Vicenza, Padova e Venezia.

ANBI FA CHIAREZZA: I MODELLI IRRIGUI DESERTICI NON SONO APPLICABILI ALL’ITALIA

VINCENZI: “E’ ORA DI ABBANDONARE GLI STEREOTIPI, PERCHE’ GLI ITALIANI SONO LEADER MONDIALI NELLA RICERCA SULL’IRRIGAZIONE”

“Gli italiani sono leader mondiali nella ricerca sulle più efficienti  tecniche irrigue ed è ora di abbandonare gli stereotipi, che ci indicano secondi a Paesi, come Israele, le cui innovative tecnologie sono però funzionali a condizioni ambientali radicalmente diverse”: a rivendicare questo orgoglio nazionale è stato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI, intervenuto alla Giornata dell’Irrigazione, organizzata da ANBI Veneto, che ha anche annunciato il progetto per fare del Consorzio di 2° grado L.E.B. (Lessinio Euganeo Berico), un polo di eccellenza nella ricerca tecnico-scientifica in materia idrica.
“L’obiettivo di un Paese, non desertico come il nostro e dove continuano annualmente a cadere circa 1000 millimetri di pioggia – ha proseguito il Presidente ANBI - non deve essere il mero risparmio dell’acqua, ma l’efficienza del suo utilizzo a servizio soprattutto dell’uomo, dell’agricoltura e dell’ambiente. Ciò significa aumentare la resilienza dei territori alla crisi climatica, in particolare nel Nord Italia, efficientando e potenziando una rete idraulica ormai inadeguata di fronte all’estremizzazione degli eventi atmosferici. Per questo, ANBI ha presentato un Piano fatto di 858 interventi definitivi ed esecutivi per un investimento di circa quattro miliardi e trecentotrentanove  milioni, capaci di garantire oltre ventunmila posti di lavoro; l’avanzato iter procedurale garantisce il rispetto dei cronoprogrammi comunitari e pertanto ne chiediamo l’inserimento nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Ancora una volta i Consorzi di bonifica ed Irrigazione dimostreranno di essere enti capaci di spendere le risorse assegnate, contribuendo fattivamente al rilancio dell’Italia. Al contempo – ha concluso Vincenzi - serve una nuova politica europea sulle risorse idriche, giacché sono cambiate le condizioni climatiche dalla Direttiva Acque del 2000 ed oggi l’aridità dei terreni  tocca anche i Paesi nordici; serve perciò una visione, che contemperi le funzioni produttiva ed ambientale dell’irrigazione. L’Italia è un Paese idricamente  virtuoso ed ha le carte in regola per vincere la sfida della sostenibilità.”


FRIULI VENEZIA GIULIA: INCONTRO COL SOTTOSEGRETARIO

Inserire nel “Recovery Plan” la realizzazione del canale scolmatore del torrente Cormor,  interessante oltre duecentomila persone (circa un sesto dell’intera popolazione regionale) e un territorio che comprende 24 comuni: è la proposta avanzata dal Consorzio di bonifica Pianura Friulana (con sede a Udine) in occasione dell’incontro con Vannia Gava, Sottosegretaria Transizione Ecologica.
L’intervento garantirebbe maggiori certezze idrauliche agli insediamenti, nonché alle attività economiche e sociali, che vi si sono sviluppate. L’esponente del Governo ha espresso apprezzamento per le attività curate dall’ente consorziale (irrigazione, difesa idraulica, produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, bonifica ambientale).
La pianificazione per la difesa idraulica del bacino idrografico del torrente Cormor è un progetto importante nella direzione sostenuta dal Ministero di Transizione Ecologica in tema di prevenzione nella difesa del suolo a seguito di eventi alluvionali.

ANBI SOLLECITA UNA MAGGIORE DIFFUSIONE DEI CONTRATTI DI FIUME

VINCENZI: “COSI’ LE COMUNITA’ SI RIAPPRORIANO DELLA GESTIONE DEI TERRITORI”

“I Contratti di Fiume, nelle loro diverse declinazioni, sono un moderno strumento di gestione partecipata, che permette alle comunità di riprendersi il futuro del territorio, in cui vivono, permettendo anche di ricercare, nell’interesse comune, il superamento di rigide contrapposizioni”: a ribadirlo è stato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI, intervenuto ad un webinar organizzato dal Consorzio di bonifica 2 Alto Valdarno (con sede ad Arezzo) su nuove opportunità per sviluppo locale e sostenibile, quali parchi agricoli e fluviali.
“Il corso d’acqua è una componente del territorio con molte sfaccettature. La concertazione fra tutti i portatori d’interesse, come previsto dai Contratti di Fiume, permette di accelerare i tempi decisionali, cui deve collegarsi anche un adeguato snellimento delle procedure burocratiche. In questo modo – ha proseguito il Presidente ANBI - si risponde alle legittime aspettative delle comunità sia in termini di sostenibilità delle scelte che di resilienza ai cambiamenti climatici. Ne sono esempio i Contratti di Foce, chiamati a rispondere al crescente problema della risalita delle acque marine e della conseguente salinizzazione delle campagne e delle falde. ANBI sostiene fin dall’inizio questo nuovo modello di gestione in una logica di bacino idrografico, impegnandosi, affinché diventi prassi diffusa sul territorio nazionale.”
 

VENETO: POTENZIATO IMPIANTO IDROVORO

Il Consorzio di bonifica Bacchiglione (con sede a Padova) ha concluso gli interventi per la realizzazione delle vasche di espansione e potenziamento dell’impianto idrovoro Trezze, nel comune di Chioggia.
I lavori, finanziati dalla Regione Veneto, apporteranno un miglioramento nella sicurezza idraulica e nel disinquinamento lagunare. La prima fase del progetto, conclusa nel 2014, ha comportato la realizzazione di 3 bacini di espansione, collegati tra loro da un fossato arginato, posizionati a ridosso dell’argine del bacino Trezze.
Ora sono stati ultimati i lavori di secondo stralcio, consistiti nell’installazione di una nuova elettropompa sommergibile da 1000 litri al secondo, la sostituzione di tutti i quadri elettrici dell’impianto e l’adeguamento del sistema di telecontrollo. Grazie a questo intervento è stato aggiunto un tassello per il miglioramento delle acque ai fini del disinquinamento della laguna di Venezia, riducendo i nutrimenti di azoto e fosforo attraverso la fitodepurazione delle acque. Le vasche svolgono anche un importante ruolo nel contrastare la filtrazione dell’acqua salmastra della laguna nei terreni circostanti, aumentandone la coltivabilità.
I lavori hanno infine implementato la capacità di sollevamento idraulico dell’impianto Trezze, intervenendo sulla sicurezza idrogeologica del bacino.

EMILIA ROMAGNA: CONCLUSI I LAVORI  PER LA STAGIONE IRRIGUA

Si sono conclusi i lavori del Consorzio di bonifica Burana (con sede a Modena) per il rinforzo delle arginature del canale Sabbioncello; obbiettivo: riportare in sicurezza idraulica, i centri abitati, situati nei pressi del corso d’acqua, in particolare Quistello con le frazioni di Santa Lucia e Nuvolato, oltre alle campagne ed alle abitazioni sparse, presenti nelle vicinanze, difendendoli dal pericolo di allagamenti.
Altrettanto importante è il fatto che il rifacimento di diversi tratti d’argine garantirà la riduzione della dispersione idrica durante la campagna irrigua. I lavori avevano ottenuto  il finanziamento di € 1.500.000,00 dal Ministero dell’Ambiente; inoltre, grazie alla sinergia con la Regione Lombardia, l’ente consortile ha ottenuto ulteriori finanziamenti per 1 milione di euro, che verranno impiegati per continuare l’opera di consolidamento del canale Sabbioncello nei comuni di Quingentole e Quistello; infatti, una concomitanza di fattori ha reso instabili diversi tratti del canale Sabbioncello: argini di tipo limoso-argilloso, l’uso intensivo del canale, il verificarsi di lunghi periodi estivi caldi e secchi, la presenza di colonie di animali fossori come le nutrie, per cui negli anni si sono registrate numerose fessurazioni, filtrazioni, frane, fino a collassi e rotture arginali.

TOSCANA: RIPARATA CONFLUENZA

L’immissione del torrente Greve nel fiume Arno, in zona Mantignano Ugnano, è uno dei nodi idraulici più importanti del territorio comunale fiorentino; si tratta infatti di 2 importanti corsi d’acqua, che confluiscono, spesso con l’unione di grandi portate di piena, tanto che negli anni passati questa intersezione è stata regolata con massicce sistemazioni idrauliche, che l’hanno stabilizzata e protetta dai più comuni fenomeni di depositi ed erosioni.
È il caso dell’ultima briglia sulla Greve, appena prima dell’immissione, fondamentale per stabilizzare il fondo alveo a monte e dissipare, grazie al salto idraulico, la forza della corrente, cui si è accompagnata tra la fine degli anni ’60 e ’70 la realizzazione di cosiddette “specchiature” in cemento su entrambe le sponde di valle, altrimenti soggette a continui franamenti.
L’intervento appena concluso, concordato tra il Consorzio di bonifica Medio Valdarno (con sede a Firenze) ed il Genio Civile Valdarno Superiore Regione Toscana, è servito a ripristinare le difese di entrambe le sponde prima dell’ immissione in Arno.

CAMPANIA: RISOLTA CRITICITÀ TRENTENNALE

Il Consorzio di bonifica Paestum (con sede a Capaccio Scalo, in provincia di Salerno) ha ultimato la realizzazione della nuova condotta idrica dalla località Feudo-La Pila alla località Pietrale nel comune di Capaccio Paestum.
L’ente consortile ha posato in opera circa tremila metri lineari di tubature per servire oltre cinquanta utenze  residenziali e lavorative, risolvendo così una criticità, nella fornitura del servizio di acqua potabile nella zona, che persisteva da quasi trenta anni e tale da costringere i residenti a rifornirsi tramite le autobotti consorziali, in particolare d’estate. La condotta è stata realizzata con risorse proprie dell’ente di bonifica, utilizzando materiali di ultima generazione.
Entusiasti cittadini ed attività lavorative hanno voluto ringraziare l’ente consortile per aver affrontato concretamente la situazione.

TOSCANA: ARGINE DA RIPRISTINARE

A pochi giorni dalla scoperta, il Consorzio di bonifica Toscana Nord (con sede a Viareggio, in provincia di Lucca) ha affidato i lavori per il ripristino di un tratto del muro del fosso Fontana, ceduto improvvisamente.
Si tratta di un breve tratto del muro interno all'argine, che è rimasto in piedi, ma nuovi eventi di piena potrebbero mettere a rischio la sua stabilità. Il carattere torrentizio del fosso Fontana fa registrare frequenti variazioni di portata dell'acqua, determinate dalle piogge.
Il canale raccoglie le acque superficiali dalla retrostante collina di Bargecchia e Corsanico e le conduce in pianura, attraverso la Gora di Stiava; nel tratto interessato dai lavori, ha argini rialzati e rinforzati, capaci di contenere le grandi piene dovute al maltempo ed anche a rovesci improvvisi.

VENETO: IN SOCCORSO DEL CENTRO MEDIEVALE

Il Consorzio di bonifica Acque Risorgive (con sede a Mestre Venezia) ha definito con l’Amministrazione Comunale della città di Noale la lista di priorità negli interventi da eseguire per risolvere alcune criticità idrauliche, individuate attraverso il Piano delle Acque; massima priorità ha il ripristino dei fossati, che attraversano il parco in prossimità dell’antica rocca dei Tempesta, realizzata da Ezzelino III da Romano e circondata dalle acque derivate dal fiume Marzenego.
Si interverrà anche con una video ispezione di una zona tombinata nel centro cittadino e con il ripristino della funzionalità idraulica di un fossato; un quarto intervento è previsto nella frazione Briana con la manutenzione straordinaria di un fosso di scolo.

MARCHE: IL LAGO SI PREPARA ALL’ESTATE

Scoprire il lago di Gerosa, passeggiando e pedalando lungo le sue sponde: ora si può, grazie ai lavori di manutenzione straordinaria completati dal Consorzio di bonifica Marche (con sede a Pesaro).
Dopo i danni causati dalle forti nevicate del 2017, infatti, si erano resi necessari alcuni interventi, che hanno portato un nuovo manto stradale per le piste ciclopedonali, il rifacimento delle staccionate e della segnaletica; è stata inoltre realizzata la gabbionata di protezione di una scarpata. Tali lavori garantiranno le operazioni di manutenzione, ma daranno anche la possibilità di godere della bellezza del lago in tutta sicurezza. Interventi simili a quelli portati a termine a Gerosa sono stati effettuati anche al lago di San Ruffino.
Di fatto è stato completato questo intervento su circa tre chilometri, attraverso la sistemazione dei percorsi ed il posizionamento della cartellonistica; sono in cantiere anche altri progetti da portare avanti insieme ai quattro Comuni dell’area (Comunanza, Montemonaco, Montegallo e Montefortino) per far sì che il lago diventi sempre di più un luogo da vivere, soprattutto durante la bella stagione.

EMILIA ROMAGNA: PER LA TRANSIZIONE ECOLOGICA

Oltre centoventi interventi e più di cento  milioni di euro in investimenti per stimolare l’avvio di un significativo processo di transizione ecologica, messa in sicurezza di ampie porzioni del territorio e incremento della disponibilità di risorsa idrica nelle aree strategiche di un comprensorio ricco di zone d’eccellenza per la produzione di prodotti tipici enogastronomici: sono questi i numeri del Piano di Miglioramento consortile, avviato dal Consorzio di bonifica Emilia Centrale (con sede a Reggio Emilia) che mette in campo nuove progettualità con un respiro ampio fino al 2025. Il programma quinquennale proietta l’ente consortile verso la sfida della transizione ecologica, una delle 6 mission del Recovery Plan, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, i cui interventi sono stati definiti e approvati dal Governo nel Gennaio 2021.
Alcune azioni in programma sono destinate a migliorare significativamente l’assetto del sistema idraulico del comprensorio consorziale: uno dei progetti centrali è la realizzazione di un invaso sul torrente Enza: si tratta di un intervento atteso da oltre un secolo e di cui auspicabilmente partirà quest’anno la stesura dello studio di fattibilità tecnico-economica, per il quale è stato chiesto un finanziamento di 3 milioni e mezzo di euro. L’obiettivo è fornire una risposta adeguata ai problemi di carenza idrica della Media Val d’Enza, una delle zone d’eccellenza per la produzione del formaggio Parmigiano Reggiano.
Un altro progetto strategico riguarda l’ammodernamento ed il potenziamento dell’Idrovora di San Siro, nel comune di San Benedetto Po  (il principale impianto dell’  “Emilia Centrale” e uno dei più importanti in Italia) laddove, in analogia a quanto già eseguito nel nodo idraulico di Mondine, si sta progettando di sostituire l’impianto storico, ormai prossimo al secolo di vita, con uno più moderno, resiliente ed efficiente, aumentando in tal modo il livello di sicurezza idraulica di oltre centomila ettari di territorio di pianura.
La riqualificazione e la ristrutturazione della traversa di Cerezzola sul torrente Enza, nei comuni di Canossa  e Neviano degli Arduini, è un altro degli interventi fondamentali per il territorio, con un valore progettuale da oltre dodici milioni di euro.
Un ulteriore importante intervento in programma è la costruzione dell’attesa cassa sul Bondeno, nel comune di Novellara; avrà anche funzioni di bacino idrico e per cui si prevede di rafforzare la produzione di energia “pulita” con la costruzione di 2centrali idroelettriche sul Canale d’Enza.
Sono poi recentemente stati avviati (nei comuni di Poviglio, Reggio Emilia, Correggio, Carpi e Novellara) i lavori, finanziati dall’Unione Europea  sul Piano di Sviluppo Rurale Nazionale per oltre quindici milioni di euro, di miglioramento e messa in sicurezza di oltre venti chilometri di canali per irrigazione  e che dovrebbero comportare un risparmio idrico stimato in 4 milioni di metri cubi all’anno.
Per quanto concerne  la valorizzazione della funzione dell’agricoltura nella gestione del territorio montano, verrà ulteriormente sviluppato il progetto Life AgriCOlture (1.500.000 euro) mentre stanno per iniziare i 31 interventi finanziati dall’ Unione Europea  sul Piano Sviluppo Rurale in montagna (oltre tre milioni e mezzo di euro), finalizzati alla sistemazione di aziende agricole montane, colpite da frane.
Con queste progettazioni, l’ente consortile è sempre più orientato verso una progettazione spinta ed avanzata, che ha, come obbiettivo principale, la messa in sicurezza di vaste porzioni di territorio, la salvaguardia dell’ambiente e lo sviluppo dell’economia locale attraverso ingenti investimenti: più di cento milioni di euro.

CAMPANIA: RICONOSCIUTA VALIDITA’ PIANO DI CLASSIFICA CONSORTILE

Riconosciuta la corretta adozione del piano di classifica, che giustifica l’imposizione del tributo di bonifica al Comune di Montoro.
Un immobile inserito nel Piano di Classifica di un Consorzio di bonifica giustifica l’imposizione del tributo da parte dell’ente; tale inserimento, che deve rispondere a precisi criteri come la corresponsione dei benefici arrecati dalle opere di bonifica all’immobile oggetto dell’imposizione,  può essere contestato, ma con onere della prova del mancato beneficio a carico del contribuente e quando questi si limita al rilievo formale senza provare alcunché, né sul piano della forma né della sostanza, soccombe e deve pagare il tributo.  
È quanto stabilito dalla Commissione Tributaria Regionale della Campania (sezione staccata di Salerno), che ha riconosciuto la fondatezza dell’utilizzo, da parte del Consorzio di bonifica Sarno (con sede a Nocera Inferiore, in provincia di Salerno), del Piano di Classifica 1996 sui tributi di bonifica dal 2014 al 2018, pur essendo intervenuta la Legge Regionale  sul riordino dei Consorzi di bonifica e che programmava l’adozione di nuovi perimetri consortili e nuovi Piani di Classifica.
In primo grado, la Commissione Tributaria Provinciale di Salerno aveva accolto il ricorso del Comune di Montoro, ma l’ente consortile era ricorso in appello e la sentenza di secondo grado ha ribaltato completamente il responso.
 

LOMBARDIA: TORNA LA NEWSLETTER

In occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua, ANBI Lombardia riprende la pubblicazione della propria newsletter in una forma completamente rinnovata. Si tratta, infatti, di un bollettino “sull’acqua” o, meglio, sui molteplici aspetti e problemi che, facendo perno su questa risorsa, investono un mondo di ben più ampia portata.
Si è così pensato ad uno strumento agile, puntando a far conoscere le attività più interessanti, gli interventi più significativi, le innovazioni in corso, interagendo con altre realtà istituzionali, organizzazioni, associazioni, il mondo universitario e della cultura in generale; ma anche  porre l’attenzione e riflettere sugli squilibri esistenti, sui cambiamenti, le tendenze ed i problemi da affrontare.

EMILIA ROMAGNA: CAMBIO DI GUARDIA

La guida del Consorzio di 2° grado C.E.R. - Canale Emiliano Romagnolo (con sede a Bologna) ha cambiato volto, eleggendo Presidente, l’imprenditore agricolo faentino , Nicola Dalmonte; riceve il testimone dall’uscente Massimiliano Pederzoli, alla guida dell’ente consorziale per 15 anni.
Il Consorzio C.E.R. rappresenta un punto di riferimento all’avanguardia per l’agricoltura, ma non solo; la ricerca di eccellente livello, sviluppata dall’ente, è un asset strategico guardando al futuro,  in cui le applicazioni tecnologiche/scientifiche avranno un peso sempre maggiore. 

VINCENZI E GARGANO ON WEB

Il Direttore Generale ANBI, Massimo Gargano, interverrà lunedì 22 Marzo p.v., su YouTube, al webinar “Road to Earth Technology Expo”; il suo intervento nella sessione “L’acqua in Italia. Quantità, utilizzi, capacità di invaso, fabbisogno di nuove infrastrutture” è previsto alle ore 10.45. Nel pomeriggio, aprirà l’importante webinar “Verso…Terrevolute 2022” su Facebook, cui interverrà alle ore 16.45 anche il Presidente ANBI, Francesco Vincenzi. Sempre in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua parteciperà alla web conference “Il valore dell’Acqua. Istituzioni, imprese e società civile per la tutela delle risorse idriche  e il diritto all’acqua”, organizzata, a partire dalle ore 17.00 in diretta streaming, da Fondazione Univerde ed Istituto Italiano per gli Studi delle Politiche Ambientali.
Il giorno dopo, martedì 23 Marzo, il DG ANBI parteciperà da remoto alla Presentazione della 2° edizione del Libro Bianco “Valore Acqua per l’Italia”, curato da “The European House Ambrosetti”; l’intervento di Gargano è previsto dalle ore 10.50 nella sessione “ Quale ruolo della filiera estesa dell’acqua per il rilancio sostenibile del Paese: dialogo con i partner della Community Valore Acqua per l’Italia”.
Il Presidente ANBI, Francesco Vincenzi, interverrà, invece, mercoledì 24 Marzo p.v., sulla piattaforma Zoom, al webinar organizzato da Coldiretti ed ANBI Puglia sul tema “ Recovery Plan: un investimento di presente e futuro che non può essere fallito dalla nostra Regione!!!”; l’inizio è previsto alle ore 10.30.
Maggiori informazioni sono disponibili sul sito www.anbi.it .

 
Per maggiori approfondimenti www.anbi.it
SETTIMANALE DELL´ASSOCIAZIONE NAZIONALE CONSORZI DI GESTIONE E TUTELA TERRITORIO E ACQUE IRRIGUE
Direttore Responsabile: Massimo Gargano - Registrazione Tribunale di Roma n. 559/98 del 25 novembre 1998
Redazione: Via S.Teresa, 23 - 00198 Roma - Tel. 06/844321 - Fax 06/85863616
Sito internet: anbi.it - eMail: anbimail@tin.it

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