LA REGIONE ABRUZZO PROLUNGA IL COMMISSARIAMENTO DEI CONSORZI DI BONIFICA
VINCENZI: “SIAMO PREOCCUPATI CHE SI INTERROMPA IL VIRTUOSO PERCORSO VERSO L’AUTOGOVERNO PREGIUDICANDO L’EQUILIBRIO ECONOMICO DEGLI ENTI”
“E’ con rammarico che prendiamo atto di come la Regione Abruzzo, dopo mesi di fattiva concertazione, abbia deciso di procrastinare, fino a Marzo 2022, il regime commissariale dei locali Consorzi di bonifica, permettendo anche nuove assunzioni ed attività formative e motivando il tutto con la pandemia… che auspichiamo sinceramente e con tutta l’energia possibile sia terminata per marzo 2022.”
Ad evidenziarlo con preoccupata amarezza è stato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI, che ha proseguito: “Resta positivo, per altro, il giudizio, che diamo sull’operato fin qui svolto dai Commissari e che sarebbe proficuamente proseguito fino al ritorno degli enti consorziali all’ordinario funzionamento democratico, previsto entro il primo semestre del 2021. Ora non vorremmo, però, che la liberalizzazione delle assunzioni, forzata magari da una mal interpretata funzione della politica come già sperimentato in altre situazioni, pregiudicasse l’equilibrio economico dei Consorzi, ipotecandone il futuro a discapito degli interessi del territorio e soprattutto del mondo agricolo.”
“Per questo – ha aggiunto Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI - chiediamo alla Regione di riattivare la concertazione fin qui frequentata e finalizzata a restituire gli enti consorziali a quell’autogoverno che, unitamente all’applicazione del principio di sussidiarietà, è condizione prima di efficienza nelle attività istitutive, quali prevenzione del rischio idrogeologico, gestione delle acque ad uso irriguo e salvaguardia ambientale.”
Conclude, riconfermando la piena disponibilità di ANBI ad un percorso virtuoso, con Regione Abruzzo, di collaborazione, che nel tempo del Recovery Fund, del Green Deal, della nuova P.A.C. (Politica Agricola Comune) 2023/2027 deve vedere il Paese unito e determinato su obbiettivi veri e di alto profilo, in grado di trasformare la grande minaccia in opportunità per le attuali e le future generazioni.
OSSERVATORIO ANBI SULLE RISORSE IDRICHE
ARRIVANO LE PIOGGE ATTESE E TEMUTE: L’ARIDITA’ DEI TERRENI AUMENTA IL RISCHIO IDROGEOLOGICO
Sono le piogge a condizionare fortemente l’attuale congiuntura delle risorse idriche italiane: è quanto emerge dai dati del settimanale bollettino dell’Osservatorio ANBI sulle Risorse Idriche. Incomparabili i dati con l’anno scorso, quando forti perturbazioni colpirono l’Italia, sono comunque sotto media la gran parte dei corsi d’acqua; in calo anche i livelli dei grandi laghi settentrionali con il solo Garda sopra la media storica.
“E’ questa una situazione favorevole, considerati il riposo delle campagne e le ondate di maltempo previste in questi giorni – ha commentato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI – Per questo, gli enti di bonifica ed irrigazione hanno già provveduto allo svasamento della gran parte dei 180.000 chilometri di alvei in gestione al fine di svolgere le consuete manutenzioni in vista delle possibili ed attese precipitazioni autunno-vernine.”
Largamente sotto media sono tutti i principali fiumi dell’Emilia Romagna (Savio, Secchia, Reno, Taro, Trebbia), così come restano praticamente dimezzate le portate del fiume Po; pur con soli 2,38 milioni di metri cubi invasati restano invece nella media i bacini piacentini di Molato e Mignano. Rimangono stabili, seppur in leggerissima ripresa, le portate dei fiumi piemontesi (Maira, Pesio, Tanaro, Stura di Lanzo, Sesia), mentre calano quelle del fiume Adda in Lombardia.
Restano nella media le altezze idrometriche dei corsi d’acqua veneti (Adige, Bacchiglione, Livenza, Brenta) con il solo Piave a segnare performance in crescita a seguito dell’andamento pluviometrico sulle fasce montane. Sorprendente è l’andamento dei fiumi toscani con portate “siccitose” (l’Arno segna 9,65 metri cubi al secondo contro una media storica del periodo pari a mc/sec 92,17! Serchio: mc/sec 11,9 contro una media di mc/sec 81,59; Sieve: mc/sec 2,28 ma la media è mc/sec 10.86; Ombrone: mc/sec 4,74 contro una media di mc/sec 36,76).
Nel Lazio, il fiume Tevere è leggermente sotto media mentre più marcato, secondo i dati del Centro Funzionale Multirischi di Regione Campania, è il deficit idrico dei fiumi Liri-Garigliano e Sacco, così come del lago di Bracciano. In calo anche i fiumi campani (Garigliano, Volturno, Sele), mentre il bacino di Piano della Rocca sul fiume Alento ha raggiunto il 30% della capacità e l’invaso di Conza sul fiume Ofanto, pur in crescita, aumenta il deficit sullo scorso anno, ora pari a 8,6 milioni di metri cubi.
Seppur in una situazione di marcato rischio idrogeologico, migliorano le condizioni delle riserve idriche nei bacini di Puglia (risalite a 53,97 milioni di metri, ma con un deficit di Mmc. 66,74 sullo scorso anno), e Basilicata (Mmc 158,21; nel 2019: Mmc. 203,06 cioè – 44,85 milioni di metri cubi). In Calabria (dati del Centro Funzionale Multirischi di ARPACAL) alla diga di Sant’Anna sul fiume Tacina sono invasati 5,9 milioni di metri, miglior perfomance del recente quadriennio, mentre alla diga di monte Marello sul fiume Angitola sono trattenuti Mmc. 7,37 inferiori, però, sia al 2017 che al 2018. Permane critica la condizione dei bacini della Sicilia dove, rispetto all’anno scorso, sono presenti quasi cento milioni di metri cubi d’acqua in meno: Mmc. 299,13 contro Mmc. 396,28 del 2019.
“E’ l’ennesima conferma del paradosso italiano, dove convivono siccità e rischio idrogeologico, accentuati dalla crisi climatica, cui si può rispondere solo aumentando la capacità di resilienza dei territori – ha aggiunto Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI - Ne è testimonianza anche l’eccezionale quantità di pioggia, che ha provocato la drammatica alluvione di Bitti in Sardegna: in un giorno sono caduti 328 millimetri d’acqua, mentre nell’intero mese di Novembre 2019 ne erano caduti 137,6 e nello stesso mese del 2018 erano stati 79,2: un’autentica bomba d’acqua sul nuorese, cui solo la funzione di laminazione delle dighe ha evitato conseguenze ancora più gravi. Per questo, nel 2017, proponemmo l’obbiettivo di 2.000 invasi medio-piccoli da realizzare in 20 anni e per questo il Piano ANBI per l’Efficientamento della Rete Idraulica propone oggi la realizzazione di 23 nuovi bacini, il completamento di altri 16 e la manutenzione straordinaria di ulteriori 90. Con un investimento di circa due miliardi si migliorerebbe la gestione delle acque di superfice, garantendo al contempo quasi diecimila posti di lavoro. La nostra proposta è affidata al Governo.”
SARDEGNA: TRACIMAZIONE CONTROLLATA DALL’INVASO DI MACCHERONIS
VINCENZI: “INVASI FONDAMENTALI NELL’EVITARE CONSEGUENZE PIU’ GRAVI DALLA CRISI CLIMATICA”
Si è svolta regolarmente la tracimazione controllata dall’invaso di Maccheronis: lo ha comunicato il Consorzio di bonifica della Sardegna Centrale (con sede a Nuoro), che per giorni ha presidiato gli impianti (assieme ad Enas-Ente Acque della Sardegna) e tutto il tessuto di canali, che portano l’acqua nei campi.
Come da prassi, i Comuni a valle avevano tempestivamente provveduto ad evacuare le abitazioni, che potevano correre il pericolo di allagamenti. Il bacino di Maccheronis è stato monitorato h24; era pressoché vuoto, grazie al piano di laminazione e si è riempito in circa sedici ore, arrivando però al massimo della sua capienza (24 milioni di metri cubi d’acqua) in una condizione assai diversa dal 2013, quando si riempì troppo velocemente, facendo tracimare una quantità d’acqua tale, che gli argini non riuscirono a trattenere, provocando danni a valle.
A presidiare costantemente l’intero comprensorio è stato un gruppo di 10 tecnici, istituito da qualche anno in seno all’ente consorziale e che si attiva in caso di eventi estremi per monitorare, con aggiornamenti ogni 15 minuti, l’andamento della situazione, attuando un controllo coordinato sulle infrastrutture consorziali, sulla situazione delle dighe (in stretta collaborazione con Enas) e sulla situazione nei campi.
“Quanto drammaticamente accaduto in Sardegna – ha precisato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI – testimonia la necessità di infrastrutturare il territorio per aumentare la resilienza alla crisi climatica. Di fronte a circa trecento millimetri di pioggia caduti in 36 ore, la funzione dei bacini si è rivelata determinante per evitare più gravi conseguenze a valle. È questa una necessità generalizzata sull’intero territorio nazionale.”
“Di fronte alle drammatiche immagini di Bitti – ha commentato Ambrogio Guiso, Presidente del “Sardegna Centrale” - non possiamo che esprimere solidarietà alla comunità per il pesante tributo, che ha dovuto pagare anche in termini di vite umane. L’intera struttura consortile si è messa a disposizione per portare aiuto ad aziende e comunità. Sappiamo bene che il ritorno alla normalità richiederà tempo, perché i danni sono ingenti, ma ci sarà tutto il nostro supporto.”
ANBI CONCORDA CON LA MINISTRA, BELLANOVA
“RIPRISTINARE SUBITO LA STRUTTURA DI MISSIONE ITALIASICURA”
“La proposta della Ministra, Teresa Bellanova, di ripristinare subito la Struttura di Missione #italiasicura per il contrasto al rischio idrogeologico ci vede assolutamente favorevoli.”
A dichiararlo è stato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI.
“Fu quella – ha proseguito il Presidente ANBI - una stagione, che ebbe il merito di porre il tema della sicurezza dei territori al più alto livello, presso la Presidenza del Consiglio, riuscendo a sbloccare ingenti risorse già stanziate negli anni, ma ferme nei meandri di quella “cattiva” burocrazia, che risulta essere ostacolo allo sviluppo come confermano anche i tragici accadimenti, che hanno colpito la Sardegna, i cui Consorzi di bonifica hanno da tempo pronti 42 progetti per la riduzione del rischio idrogeologico e che necessitano di un investimento pari a circa duecentosettantanove milioni di euro. Servono interventi di prevenzione del rischio e non le postume dichiarazioni di stato di calamità, che mediamente ristorano solo il 10% dei danni subiti dai cittadini, senza considerare l’inestimabile valore delle vite umane perse. Per altro, riparare i danni costa 7 volte più che prevenirli! In un Paese, dove il 91% dei comuni è toccato dal rischio idrogeologico ed il 16.6% del territorio è esposto al massimo grado di pericolo da frane ed alluvioni, l’estremizzazione degli eventi atmosferici, causata dai cambiamenti climatici, obbliga a scelte rapide ed efficaci per aumentare la capacità di resilienza delle comunità locali. Il ripristino di #italiasicura sarebbe quanto mai importante nella prospettiva di utilizzo dei fondi del Recovery Fund, le cui scadenze prevedono l’espletamento dell’iter attuativo entro la fine del 2023 e la rendicontazione dei lavori conclusi entro il 2026. Per agevolare il rispetto dei tempi comunitari – ha concluso Vincenzi - ANBI ha già presentato un Piano Nazionale per l’Efficientamento della Rete Idraulica, composto da 858 progetti definitivi ed esecutivi, cioè cantierabili, capaci di garantire oltre ventunmila posti di lavoro con un investimento complessivo di circa quattro miliardi e trecentoquaranta milioni di euro. Come sempre, siamo a servizio del Paese.”
CAMPANIA: VISITA AL CONSORZIO
L’Assessore Agricoltura di Regione Campania, Nicola Caputo ed il Presidente della Commissione Bilancio del Consiglio Regionale campano, Franco Picarone, hanno fatto visita al Consorzio di bonifica Paestum (con sede a Capaccio Scalo, in provincia di Salerno)per un sopralluogo a diversi impianti e pompe di sollevamento ,oggetto di recenti lavori di ammodernamento e sistemazione.
Con i vertici consortili si è parlato del processo di risanamento dell’ente e dei Contratti di Fiume, che rappresentano uno strumento cruciale per intercettare risorse; è stata inoltre ribadita la volontà dell’ente consorziale di elaborare e presentare a finanziamento progetti importanti, come quello inerente il rifacimento dell’intero nostro reticolato irriguo.
EMILIA ROMAGNA: PIOGGIA DI INTERVENTI IN VAL CENO
Il Consorzio di bonifica Parmense (con sede nella “città ducale”) è intervenuto su alcune tra le principali vie di collegamento del comune di Bardi, a contrasto del dissesto geologico dell’Appennino Parmense ed a protezione degli abitati della Val Ceno. Con un intervento complessivo di 22.000 euro, finanziato dall’ente consortile, è stata completata la sistemazione della strada Pieve di Gravago-Brugnola, apportando un miglioramento allo stato della pavimentazione per una lunghezza di 330 metri.
Un lungo e complesso intervento di sistemazione idrogeologica, terminato grazie ai fondi per l’emergenza della Protezione Civile (complessivamente 40.000 euro) ha consentito, invece, il ritorno alla sicura percorribilità sulla strada San Giustina, nei tratti di Granere e di Roncole (nel comune di Bardi), danneggiata in seguito agli eccezionali eventi atmosferici, abbattutisi sull’Appennino parmense nel Settembre 2015. Infine, si è provveduto alla sistemazione della strada Noveglia-Brè, che presentava criticità inerenti alla transitabilità: la carreggiata, interessata da avvallamenti e buche a causa del dissesto geomorfologico, ha visto la sistemazione del piano viabile nei tratti, dove la pavimentazione era ammalorata.
VENETO: INSIEME PER CICLABILE NEL TREVIGIANO
Il Consorzio di bonifica Piave (con sede a Montebelluna, in provincia di Treviso) ed il Consorzio di bonifica Acque Risorgive (con sede a Venezia Mestre) con “Veneto Strade” ed il Comune di Castelfranco Veneto hanno recentemente completato la pista ciclabile nel comune trevigiano di Resana.
I lavori, iniziati nel Marzo 2019, sono stati resi possibili da un investimento di 900.000 euro, 300.000 dei quali messi a disposizione da Regione Veneto. Lunga 2 chilometri, la pista collega il centro con la zona industriale fino al sentiero storico-paesaggistico degli Ezzelini; l’opera era necessaria per mettere in sicurezza i ciclisti in un tratto di strada tra i più trafficati; anche per questo motivo, la pista non affianca la strada regionale, ma si articola in un percorso tra campagne, attraversando 2 corsi d’acqua.
CALABRIA: PROSEGUE PULIZIA FOSSI
Il lavoro di pulizia e manutenzione dei fossi è fondamentale con l’arrivo della stagione autunno-invernale; ecco perché il Consorzio di bonifica Ionio Catanzarese (con sede nella città capoluogo) sta intervenendo nelle zone critiche del comprensorio consortile. Il più recente intervento è stato effettuato a Catanzaro Lido, in località Tiriorello: sono state pulite le sponde e ripristinata la sezione di deflusso del fosso per un tratto di circa oltre un chilometro e mezzo.
L’intervento si è reso necessario alla luce della grande quantità di materiale vegetale, arbustivo ed erbaceo sia lungo le sponde, sia in alveo e che rendeva difficile il regolare deflusso dell’acqua. L’azione continuerà con interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, che comprendono il taglio della vegetazione e la ripresa di argini e sponde, oltre ad una serie di lavori di sistemazione per piccole frane e di risoluzione delle problematiche generate dalle piene dei mesi scorsi.
Gli interventi sono pianificati in accordo con le Amministrazioni Comunali e su segnalazione di consorziati.
ESPERIENZA PILOTA IN VENETO: GIOVANI STUDENTI PROMOTORI DI INNOVAZIONE NEI CONSORZI DI BONIFICA
DAL RAPPORTO CON GLI ISTITUTI AGRARI E FORESTALI NUOVE POSSIBILITA’ DI OCCUPAZIONE GIOVANILE
“La sfida della sostenibilità ambientale potrà essere vinta solo, se coniugherà anche sostenibilità economica e sociale”: lo ha ricordato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI, a conclusione del progetto formativo di eccellenza “Alternanza Scuola-Lavoro”, esperienza pilota in Italia e frutto di un accordo fra ANBI Veneto e la Rete Scuole Agrarie e Forestali Triveneto.
“Il percorso di transizione ecologica, indotto dalla crisi climatica – ha proseguito il Presidente ANBI - necessita di risposte nuove sia dal mondo agricolo che dalla società nel suo complesso, cui l’iniziativa veneta offre un esempio di buona pratica da promuovere sull’intero territorio nazionale.”
Il progetto, il cui atto conclusivo è slittato causa pandemia ed ora celebrato via web, prevedeva anche corsi di aggiornamento per docenti e visite guidate ad alcune tra le principali opere di bonifica del Veneto; ha visto il coinvolgimento diretto di alcuni tra i migliori studenti di scuole agrarie della regione, scelti tra le classi 4^ e 5^ (anno scolastico 2018-2019).
Dopo alcune lezioni frontali, a Giugno dell’anno scorso è iniziato il periodo di alternanza scuola-lavoro per 8 studenti degli istituti “Munerati” di Rovigo, “Parolini” di Bassano del Grappa (Vicenza), “Sartor” di Castelfranco Veneto (Treviso), “Duca degli Abruzzi” di Padova e “Trentin” di Lonigo(Vicenza): i ragazzi hanno avuto la possibilità di svolgere uno stage di due settimane in 7 Consorzi di bonifica (Acque Risorgive, Adige Po, Alta Pianura Veneta, Bacchiglione, Brenta, Delta del Po, Piave), coordinati da un esperto dell’ente consortile e sotto la supervisione di un tutor docente.
Al termine degli stage ciascun studente ha prodotto una relazione sull’esperienza, in alcuni casi proponendo soluzioni innovative; gli elaborati sono poi stati valutati da una commissione composta da rappresentanti di ANBI Veneto e della Rete delle Scuole Agrarie del Triveneto.
Il primo classificato, Francesco Frizzo di Dueville nel vicentino e già studente all’Istituto Parolin, è autore di una tesina su “Rete di biolaghi per la riduzione del rischio di inondazione e lo stoccaggio dell’acqua per uso irriguo nelle aree rurali e urbane nell’Alto Vicentino”, incentrata sull’importante problema della regimazione delle acque nelle attuali condizioni di cambiamento climatico e realizzata durante lo stage presso il Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta (con sede a San Bonifacio, in provincia di Verona). Seconda classificata è Giulia Sartori, anch’essa in stage presso il Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta, autrice della relazione “L’acqua a rischio: che ne sarà dell’irrigazione?”; terzo posto per Alessia Andriolo, ospitata in stage presso il Consorzio di bonifica Adige Po, con la relazione, “Apporto di migliorie per il buon funzionamento della Bova-Adigetto”;menzione speciale, infine, per Lorenzo Marcolin, autore di un interessante “Monitoraggio e analisi delle derivazioni sul Piave”, frutto dello stage presso il Consorzio di bonifica Piave (con sede a Montebelluna, in provincia d Treviso).
“Il coinvolgimento delle scuole agrarie è fondamentale, perché i Consorzi di bonifica ed irrigazione necessitano di personale specializzato – ha affermato Francesco Cazzaro, Presidente ANBI Veneto – Grazie allo stage in Consorzio, i partecipanti hanno conosciuto un ambiente professionale dal grande valore tecnico e che può rappresentare uno sbocco lavorativo. Iniziative come questa sono importanti anche per i Consorzi di bonifica, coerentemente con il percorso di sempre maggiore apertura verso la cittadinanza.”
“Il progetto ha rappresentato un’importante occasione di crescita, perché coniuga aspetti scientifico-teorici ed aspetti tecnico-operativi. – ha affermato Ezio Busetto, Presidente Rete Scuole Agrarie e Forestali Triveneto – Spero ci possa essere l’occasione di far crescere questo percorso.”
“Il sistema della Bonifica ha bisogno di quella propensione all’innovazione e quel pizzico di spensieratezza, che contraddistingue i giovani; per questo, ANBI accoglie con grande interesse iniziative come questa – ha concluso Vincenzi - Avremo sempre più necessità di tecnici in grado di fare scelte in un contesto in veloce mutamento; ogni giorno ci confrontiamo con i cambiamenti climatici, che richiedono nuova progettualità, nonché un modo diverso e sostenibile di utilizzare le risorse.”
MARCHE: DONATI 3 PC
"Ogni euro impiegato per educare ed istruire è il miglior investimento, che si possa fare per il futuro del Paese”: ne è profondamente convinto il Consorzio di bonifica Marche (con sede a Pesaro), che q ha donato 3 nuovi computer portatili all’Istituto pesarese “Bramante Genga” per aiutare gli studenti durante la didattica a distanza. Saranno concessi in comodato d’uso gratuito a chi ne avrà bisogno.
Purtroppo, la pandemia ha bloccato momentaneamente tante iniziative, ma l’ente consortile conta presto di tornare alla normalità e continuare ad essere vicino al mondo della scuola.
TOSCANA: AMICO CB2 SFIDA IL COVID 19 E VA AVANTI
Quasi duecento ore di lezione, circa mille ragazzi ed una cinquantina di insegnanti coinvolti, oltre ai dirigenti scolastici ed agli amministratori locali, che hanno partecipato attivamente, portando la loro testimonianza: sono importanti i numeri dell’edizione 2019-2020 di AMICO CB2, il progetto di educazione ambientale, portato nelle classi delle scuole primarie e secondarie dal Consorzio di bonifica 2 Alto Valdarno (con sede ad Arezzo), in collaborazione con l’associazione Eta Beta onlus ed il patrocinio dell’Ufficio Scolastico regionale.
Gli ultimi incontri, con massima attenzione ai protocolli anti-virus, si sono potuti svolgere a Settembre: grande il successo e la partecipazione, nonostante le mascherine ed il rispetto delle distanze. Per tutti il format è stato lo stesso, pur se con grado di difficoltà ed informazioni differenziate a seconda dell’età: un incontro didattico-introduttivo ed un secondo incontro più esperienziale con il supporto di Flumina, il dispositivo che consente un “viaggio” attraverso le ere geologiche, la storia, lo sviluppo socio-economico, le dinamiche idrologiche e idrogeologiche del territorio. “AMICO CB2” ha l’obbiettivo di creare competenze utili a stimolare il senso di responsabilità ed il rispetto di un ambiente delicato come quello fluviale. Alcune classi hanno anche scelto di completare il percorso con un’uscita sul territorio alla scoperta del reticolo.
Al termine dell’esperienza, gli insegnanti, interessati a misurare la qualità del percorso didattico, hanno potuto farlo attraverso la app Veriflumina.
Ora il progetto continuerà in base all’andamento della pandemia: se sarà possibile tornare ad incontrarsi nelle scuole oppure, in alternativa, con una versione virtuale fatta di lezioni a distanza. Una cosa è certa: l’impegno dell’ente consortile per far crescere la conoscenza ed il rispetto del fiume non si interrompe!
EMILIA ROMAGNA: DALLE VACCHE NOMINATO SOCIO ONORARIO ANBI
Il mondo della Bonifica ha riconosciuto l’importanza dell’esperienza maturata dal Presidente del Consorzio di bonifica Pianura di Ferrara (con sede nella città estense), Franco Dalle Vacche, premiando i tanti anni al servizio del territorio ed i risultati raggiunti, con la nomina a socio onorario di ANBI.
“All’unanimità è stato riconosciuto l’impegno, che ha quotidianamente dedicato a questo lavoro – ha spiegato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI - Il valore aggiunto, che ha portato come presidente, la correttezza dell’operato e l’esempio, che tutti i giorni ha dimostrato a colleghi e collaboratori.”
“Sono entrato in Bonifica come consigliere a 32 anni e concludo il mio compito di amministratore alle soglie dei 65; posso ben dire che sia una vita dedicata a questa comunità – ha detto Franco Dalle Vacche - Ho sempre creduto che la passione per il proprio lavoro e la consapevolezza per la responsabilità del servizio, che ci è affidato, siano elementi fondamentali per ottenere risultati.”
LAZIO: LITORALE NORD: BILANCIO, PIANO DI CLASSIFICA E NUOVO DIRETTORE TECNICO
Il Consorzio di bonifica Litorale Nord (con sede a Casalpalocco, in provincia di Roma) ha provveduto ad approvare il bilancio preventivo 2021 e le variazioni riferite al 2020.
Ha anche provveduto, tra l’altro, a ratificare la conclusione dell’iter per l’affidamento e la redazione del nuovo Piano di Classifica, che rappresenta lo strumento indispensabile ai fini dell'imposizione del contributo consortile.
Nel corso della riunione è stata altresì ufficializzata la nomina del nuovo Direttore Tecnico dell’ente consortile: si tratta dell’ing. Paolo Burla, già direttore del Consorzio di bonifica Val di Paglia.
TOSCANA: APPROVATO PAB
Ha passato il vaglio dell'assemblea consortile il Piano delle Attività di Bonifica 2021 dell’ente consorziale Toscana Nord (con sede a Viareggio, in provincia di Lucca).
Il P.A.B. è lo strumento di pianificazione consortile e contiene un fittissimo numero di interventi di manutenzione dei corsi d'acqua gestiti e delle opere idrauliche, che si trovano in tutto il comprensorio, sia in pianura che nelle zone collinari e montane: migliaia di lavori, che nel loro insieme formano il tessuto principale degli interventi di prevenzione contro il rischio idrogeologico. Il processo, che ha portato alla formazione dell'intero programma dei lavori 2021, è stato articolato e partecipato; il documento contiene, infatti, le osservazioni delle 63 Amministrazioni Comunali, che fanno parte del comprensorio e, appena verrà approvato anche dalla Regione Toscana, sarà messo a disposizione di tutti i cittadini.
Il programma prevede lavori per oltre quattordici milioni di euro e che verranno eseguiti senza incrementi al contributo di bonifica. L'elenco degli interventi è lunghissimo e dettagliato, e per ciascun corso d'acqua il Consorzio ha previsto il cronoprogramma dei cantieri con inizio e fine lavori, importo e tipologia di azione.
In linea con la normativa regionale, il Piano delle Attività 2021 include, per la prima volta, le carte di identità dei corsi d'acqua: schede tecniche e dettagliate, che annoverano le caratteristiche peculiari e gli interventi di manutenzione "gentile", previsti sulle aste fluviali, individuate come prioritarie dalla Regione Toscana: i torrenti Frigido ed Ozzeri/Rogio assieme ai i fiumi Camaiore, Versilia, Serchio, Magra, Serra ed al Fosso di Scolo.
Un team di professionisti (biologi, agronomi, ingegneri ambientali) ha affiancato gli uffici tecnici consorziali con l'obbiettivo di tutelare il patrimonio ambientale e naturale di fiumi e canali. Una parte delle risorse sono infine destinate a contrastare lo sviluppo delle “specie aliene”, fenomeno in crescente diffusione anche a causa della tropicalizzazione del clima, per effetto dei cambiamenti climatici
VENETO: BRENTA: SEMAFORO VERDE PER IL BILANCIO E PROGRAMMA INTERVENTI
L’Assemblea del Consorzio di bonifica Brenta (con sede a Cittadella, in provincia di Padova) ha dato via libera al programma delle attività e al relativo bilancio preventivo 2021.
Quest’anno, in base alle nuove normative introdotte dalla Regione Veneto, è stato acquisito anche il parere della Consulta dei Sindaci.
Nel quadro dei lavori sono previsti interventi su una rete di canali di 2.400 chilometri, attraversante un’area di oltre settantamila ettari interessanti 53 comuni nelle province di Padova, Vicenza e Treviso). È stato apportato un leggero incremento dei tributi, che da 5 anni non venivano aumentati, ponendo però una grande attenzione alla razionalizzazione delle spese.
EMILIA ROMAGNA: BURANA AL VOTO
Il Consorzio di bonifica Burana (con sede a Modena) andrà alle urne dal 9 al 12 Dicembre p.v.: tutti i contribuenti aventi diritto al voto poranno recarsi nei 20 seggi allestiti in altrettanti comuni in Emilia Romagna e Lombardia.
Il sistema consortile ha adottato tutti gli accorgimenti per far svolgere le votazioni nella massima sicurezza possibile. Gli organi, che saranno eletti, avranno il compito di governare le scelte per il territorio dal punto di vista idraulico, rispettando i principi di efficienza, efficacia, economicità, trasparenza e sussidiarietà, che sono alla base del governo della Bonifica in Italia. Il ruolo dei Consorzi negli anni è sempre più importante e strategico per la sicurezza e lo sviluppo del territorio; per questo è importante che i contribuenti scelgano la “governance” in modo democratico per accompagnare l’ente nelle nuove sfide, che i tempi impongono in tema ambientale, economico e sociale.
Tutte le informazioni su: www.consorzioburana.it Speciale Elezioni 2020. |