PRESENTATO IL PIANO ANBI PER L’EFFICIENTAMENTO DELLA RETE IDRAULICA DEL PAESE: PREVISTI INVESTIMENTI PER OLTRE 4 MILIARDI DI EURO E 21.000 POSTI DI LAVORO
IN ITALIA CI SONO 90 INVASI INTERRITI E 16 BACINI DA COMPLETARE!
In Italia ci sono 90 bacini idrici, la cui capacità (mc. 697.775.190) è ridotta di oltre il 10% (mc. 72.439.993), perché interriti; per la loro pulizia si stima un costo di quasi duecentonovantuno milioni di euro, capace di garantire circa millequattrocentocinquanta posti di lavoro: è questo uno dei dati ricompresi nel Piano di efficientamento della rete idraulica del Paese, presentato a Roma dall’Associazione Nazionale Consorzi Gestione Tutela Territorio ed Acque Irrigue (ANBI).
“È evidente che riportare la potenzialità degli invasi italiani alle quote originarie significa dotare il territorio di un enorme serbatoio a servizio della multifunzionalità della risorsa idrica” ha commentato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI.
Non è questo, però, l’unico dato sorprendente fornito dal Piano di progetti definitivi ed esecutivi (iter burocratico espletato ed in attesa solo di finanziamento), redatto dai Consorzi di bonifica ed irrigazione italiani: nel Paese, infatti, ci sono 16 bacini incompiuti (capacità complessiva: mc. 96.015.080), per il cui completamento servono circa quattrocentocinquantuno milioni di euro, che attiverebbero 2.258 posti di lavoro.
“Da questi dati – ha aggiunto Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI – emerge chiaramente come mettere a regime l’esistente debba essere un obbiettivo prioritario per il Paese.”
Al proposito, il Piano ANBI presenta anche 729 progetti per opere di manutenzione straordinaria sulla rete idraulica italiana; costo previsto: oltre due miliardi trecentosessantacinque milioni di euro in grado di assicurare circa undicimilaottocento posti di lavoro. Non solo: il Piano ANBI guarda al futuro ed indica la possibilità di realizzare rapidamente 23 nuovi bacini di accumulo idrico (capacità: mc. 264.493.800) per un investimento di oltre un miliardo duecentotrenta milioni di euro con 6.154 nuovi posti di lavoro.
“Il nostro Piano – ha proseguito il Presidente ANBI – è un concreto contributo, che offriamo al Governo nel quadro del Green New Deal, uno dei paradigmi degli interventi finanziabili dal Recovery Fund ed i cui tempi sono dettati dai cronoprogrammi europei: istruttorie completate entro il 2023, conclusione e rendicontazione dei lavori entro il 2026. Avere un importante pacchetto di progetti in avanzato iter burocratico, contiamo possa contribuire nelle impegnative trattative, che il Premier si troverà ad affrontare nelle prossime settimane. L’importante è fare presto e fare bene: i Consorzi di bonifica ed irrigazione hanno dimostrato di saperlo praticare.”
Alla presentazione del Piano ANBI per l’efficientamento della rete idraulica del Paese (previsti complessivamente investimenti per € 4.339.137.530,77 con oltre ventunmila unità lavorative da impiegare) hanno partecipato i Sottosegretari Salvatore Margiotta, Giuseppe L’Abbate, Roberto Morassut; i Presidenti delle Commissioni Agricoltura, Gianpaolo Vallardi (Senato) e Filippo Gallinella con la Vice, Susanna Cenni (Camera dei Deputati); il Capo Dipartimento Casa Italia – Presidenza del Consiglio, Fabrizio Curcio; il Segretario Generale dell’Autorità Distrettuale del Bacino Appennino Centrale, Erasmo D’Angelis. Ha coordinato i lavori, Anna Scafuri, caposervizio RAI Tg 1.
GLI INTERVENTI
Salvatore Margiotta, Sottosegretario Ministero Infrastrutture e Trasporti: “L’Italia ha le carte in regola per ottenere le risorse comunitarie e spenderle bene, ma serve una maggiore integrazione fra ministeri come stiamo facendo per un documento unico, con cui destinare 7 miliardi ad opere idriche.”
Giuseppe L’Abbate, Sottosegretario Ministero Politiche Agricole Alimentari Forestali: “Dobbiamo incidere positivamente sul valore aggiunto del settore primario, facendo eventualmente ricorso anche al cosiddetto indebitamento buono. Dobbiamo puntare, utilizzando al meglio le opportunità comunitarie, a ridurre il gap fra le due Italie.”
Roberto Morassut, Sottosegretario Ministero Ambiente: “La capacità progettuale dei Consorzi di bonifica è un ausilio soprattutto per le Regioni, che troppe volte dimostrano incapacità di spendere le risorse stanziate dallo Stato. La semplificazione degli iter burocratici è un obbiettivo decisivo, perché il nostro Paese non sa lavorare con le tempistiche europee.”
Erasmo D’Angelis, Segretario Generale Autorità Distrettuale Bacino Appennino Centrale: “I Consorzi di bonifica sono il soccorso verdo organizzato del nostro Paese e per questo vanno valorizzati così come i piani di contrasto al dissesto idrogeologico. La sicurezza del territorio inizia dalla sistemazione del patrimonio idraulico esistente.”
Filippo Gallinella, Presidente Commissione Agricoltura Camera Deputati: “Il Piano, presentato dall’ANBI, non può che essere accolto positivamente come esempio di un Paese, che deve essere riorganizzato.”
Susanna Cenni, Vicepresidente Commissione Agricoltura Camera Deputati: “Il Green New Deal è un’opportunità, ma la transizione ecologica è spesso percepita dagli imprenditori come un ostacolo, perché spaventati dai costi, altresì in carico allo Stato, che dovrebbe anche impegnarsi per mettere in rete le aziende agricole.”
Gianpaolo Vallardi, Presidente Commissione Agricoltura Senato: ”È necessario intervenire presto sulle infrastrutture necessarie al mondo agricolo, altrimenti saràcrisi per il settore. Come Commissione abbiamo svolto un’approfondita indagine conoscitiva sul mondo dei Consorzi di bonifica ed entro Ottobre riferiremo in Aula.”
Fabrizio Curcio, Capo Dipartimento Casa Italia – Presidenza Consiglio Ministri: “L’opportunità del Recovery Fund deve servire anche a riorganizzare il Paese. I Consorzi di bonifica hanno pronti migliaia di progetti per interventi medio-piccoli, capaci di omogeneizzare le diversificate condizioni del territorio italiano; ognuno,però deve fare la propria parte.”
OSSERVATORIO ANBI SULLE RISORSE IDRICHE
LA FINE DELL’ESTATE CERTIFICA UN’ITALIA A DUE VELOCITA’ (ANCHE) IDRICHE: AL SUD RESTA LA SICCITA’ MENTRE VENETO ED UMBRIA REGISTRANO IL RECORD DI PIOGGE
L’autunno ormai all’orizzonte porta una normalizzazione nelle disponibilità idriche del Nord Italia, che dimentica qualche apprensione estiva e conclude regolarmente la stagione irrigua: ad affermarlo è il bollettino settimanale dell’Osservatorio ANBI sulle Risorse Idriche. I grandi laghi del Nord sono tutti abbondantemente sopra la media del periodo così come il fiume Po; analoga è la situazione dell’Adige, che segna la maggiore portata dal 2014, così come da record sono i livelli dei fiumi Piave e Livenza, sempre in Veneto.
Su questa regione, l’Agosto 2020 è stato il mese più piovoso dei recenti 25 anni (+105% sulla media), garantendo portate nettamente superiori all’usuale su tutta la rete idrografica della regione. Dopo le abbondanti precipitazioni segnano, invece, repentine diminuzioni di portata i fiumi piemontesi (in una settimana, il Sesia è calato da 157 metri cubi al secondo a mc/sec 12,5!), mentre in Lombardia ai livelli inferiori di Mincio e Ticino (rispetto al 2019) si contrappongono le impennate di Chiese e Brembo, così come, in Emilia Romagna, l’ottima condizione del Secchia si contrappone a quella del Reno, sotto media. Situazione “a macchia di leopardo” anche sulla dorsale adriatica: alla condizione deficitaria degli invasi marchigiani, che trattengono circa trentasei milioni di metri cubi d’acqua (superiori solo al siccitoso 2017 in anni recenti ) fanno da contraltare le piogge record (mm. 90) del recente quinquennio, cadute sull’Umbria. Per quanto riguarda i fiumi, se il Liri Garigliano, nel Lazio, ha portata inferiore allo scorso anno, sono altresì in media i fiumi campani Volturno e Sele, così come i bacini della Sardegna, ora al 67,56% della capacità di riempimento.
Prosegue, infine, l’annata siccitosa della Basilicata dove, negli scorsi 10 giorni, non è caduta neppure una goccia di pioggia, determinando un ulteriore calo di 18 milioni di metri cubi nelle disponibilità idriche, scendendo a circa duecentoquattro milioni con un deficit di oltre cinquantatre milioni sul 2019; analoga è la situazione della Puglia, il cui deficit sull’anno scorso sfiora i settanta milioni di metri cubi, pari alla residua disponibilità nei bacini della regione, da cui viene prelevato circa un milione di metri cubi d’acqua al giorno.
“La condizione fortemente localizzata delle risorse idriche italiane necessita di investimenti infrastrutturali in grado non solo di trattenere l’acqua, quando arriva, ma di trasferirla nelle zone a maggiore bisogno” ha ricordato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI.
“Una risposta arriva dal Piano per l’efficientamento della rete idraulica del Paese, inoltrato dall’ANBI al Governo nel quadro del Green New Deal ed in vista delle scadenze previste dal Recovery Fund – ha aggiunto Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI - Si tratta di 858 progetti definitivi ed esecutivi, interessanti tutte le regioni italiane e perlopiù indirizzati ad ottimizzare le possibilità d’utilizzo delle opere esistenti; sono previsti investimenti per oltre quattro miliardi di euro, capaci di garantire circa ventunmila posti di lavoro.”
PUGLIA: ACCORDO PILOTA PER IL RECUPERO AMBIENTALE DELLE DISCARICHE ABUSIVE
Un importante accordo, per il pieno ritorno di discariche abusive ora bonificate nel circuito della legalità, è stato sottoscritto dal generale dei Carabinieri, Giuseppe Vadalà (in qualità di Commissario Straordinario per la Realizzazione degli Interventi Necessari all’Adeguamento alla Normativa Vigente delle Discariche Abusive presenti sul Territorio Nazionale), con il Consorzio di bonifica Capitanata (con sede a Foggia); l’impegno degli enti consorziali è mirato, soprattutto, alla rinaturalizzazione dei siti sequestrati nell’ambito di più ampi progetti per la valorizzazione dei territori.
La vicenda, a livello nazionale, prende avvio negli anni ’70 ed è del 1986, il 1° Censimento delle Cave Abbandonate e delle Discariche Abusive, redatto dai Carabinieri Forestali, che registrano circa 5000 discariche illecite, presenti sul territorio nazionale. Dopo aver richiamato, dal 2003, l’Italia a bonificare celermente tali scempi, l’Unione Europea apre, nel 2013, una procedura d’infrazione, cui la Corte di Giustizia Europea fa seguire, l’anno dopo, una multa di 120 milioni di euro, successivamente riparametrata con una sanzione semestrale pari a 200.000 euro per ogni sito irregolare. Così, nel 2017, il Governo, preso atto di aver pagato fino ad allora multe per circa duecento milioni di euro, decide di nominare un Commissario Straordinario per bonificare le aree irregolari e ridurre progressivamente l’ammontare della sanzione comunitaria.
Al nuovo referente istituzionale vengono affidati 81 siti da bonificare, ridotti in 2 anni di lavoro a 42, pari ad una sanzione comunitaria annuale scesa a 16.800.000 euro.
“Siamo orgogliosi – ha affermato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI – di poter contribuire all’azione del Commissario Straordinario per restituire, alle comunità, territori decontaminati. Non è solo un recupero ambientale e di legalità, ma anche un’azione economica, che in soli due anni ha comportato, grazie a 34 siti disinquinati e sottratti alla procedura d’infrazione, un risparmio annuo di 13.600.000 euro, rimasti quindi nelle disponibilità del nostro Paese.”
“Da anni, l’azione dei Consorzi di bonifica è sottoposta ad un Protocollo di Legalità, siglato a livello nazionale – ha concluso Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI – Fare presto e bene è un obbiettivo, che ci accomuna con la mission del Commissario Straordinario, di cui condividiamo anche il metodo di coinvolgere il più ampio spettro di soggetti territoriali, perché solo impegno e professionalità possono far conseguire i risultati, che l’Unione Europea, ma anche la comunità nazionale, si aspettano.”
EMILIA ROMAGNA: IL CORDOGLIO PER LA SCOMPARSA DI ZERMANI
È Improvvisamente mancato Fausto Zermani, dal 2006 alla guida del Consorzio di bonifica Bacini Tidone e Trebbia poi confluito in quello di Piacenza a seguito dell’unificazione con il Consorzio Bacini di Levante; Zermani era un apprezzato Imprenditore agricolo da sempre impegnato per la crescita del suo territorio soprattutto in relazione alla risorsa idrica.
“Per il Consorzio – è intervenuta Angela Zerga, Direttore Generale del Consorzio di bonifica Piacenza (con sede in città) – viene a mancare un faro. La sua competenza, lungimiranza e la sua grande passione hanno permesso all’ente di diventare un modello.”
“Siamo sgomenti e addolorati”, hanno fatto sapere amministratori, revisori, dirigenti , dipendenti ,“Con Fausto se ne va un amico e una persona di grande valore.”
Il presidente, Francesco Vincenzi ed il direttore generale, Massimo Gargano, hanno espresso, unitamente al Consiglio Nazionale ANBI ed allo S.N.E.B.I., il cordoglio del mondo della Bonifica. La notizia ha avuta vasta eco nel mondo politico ed associativo non solo piacentino per la nuova impronta, che Zermani aveva saputo dare negli anni di presidenza, affiancando alle attività istituzionali, grande attenzione verso i più giovani e la cultura ambientale. Fausto Zermani, 51 anni, lascia la moglie e 4 figli, cui si stringe nel dolore la famiglia dei Consorzi di bonifica ed irrigazione.
VENETO: LAVORI DI MANUTENZIONE AL NODO IDRAULICO DI MONTEGROTTO
Il Consorzio di bonifica Bacchiglione (con sede a Padova) ha presentato, a Battaglia Terme, i “Lavori di ripristino e adeguamento delle arginature del nodo idraulico di Montegrotto Terme”, realizzati grazie ad un finanziamento di 2.500.000 euro dalla Protezione Civile, assegnati dal presidente dal Commissario straordinario per l’emergenza Vaia, Luca Zaia. Tali lavori hanno comportato il ripristino arginale di una sponda del canale Rialto, con conseguente sollevamento di un tratto di strada, per un chilometro.
È stato, inoltre, realizzato un piccolo impianto idrovoro per la gestione degli invasi di Montegrotto e sono stati avviati lavori di adeguamento di 2 canali (Paiuzza e Canella) collegati al Rialto, nonché la sistemazione di un tratto di mura del Castello del Catajo. La presentazione ha dato il via a “Terrevolute – La stagione dei cantieri”, un calendario di iniziative di comunicazione, promosse da ANBI Veneto, per valorizzare le opere in fase di realizzazione o già realizzate dai Consorzi attraverso importanti finanziamenti ministeriali e regionali: un modo per sensibilizzare sulla fragilità del territorio veneto, mettendo l’accento sulla tempestività degli enti consorziali nel trasformare risorse economiche in opere utili per la collettività.
LAZIO: PROSSIMO AFFIDAMENTO DEI LAVORI PER LA MITIGAZIONE DEL RISCHIO IDROGEOLOGICO NELLA PIANA REATINA
Nonostante la prolungata siccità (in provincia non piove dal 20 Giugno u.s.) il servizio irriguo curato dal Consorzio di bonifica Reatina (con sede nella città di Rieti) non ha subito sospensioni, né interruzioni.
Le aziende agricole della piana hanno avuto acqua con continuità, anche perché la portata del fiume Velino non ha mai messo a rischio la regolarità dell’approvvigionamento idrico.
La sola criticità registrata sono state le alghe: un fenomeno insolito a Rieti dipeso, molto probabilmente, dagli sbalzi climatici; la grande quantità di formazioni algali ha costretto la Bonifica ad istituire turni di lavoro straordinari per la pulizia ripetuta e costante dei canali e delle griglie. Rispettato in pieno il programma delle attività di manutenzione con la ripulitura straordinaria delle sorgenti di Santa Susanna, in comune di Rivodutri, nell’ambito di una strategia comune di intervento con la Riserva Laghi Lungo e Ripasottile e la Regione Lazio; eseguita anche la sistemazione del tratto cementato del canale di Monticchiolo – Reopasto, in località Sellecchia. Insieme alle squadre della Provincia di Rieti, l’ente consortile ha proceduto inoltre alla risistemazione dei fossi Cantaro, Ranaro e Lisciano. A Greccio, in collaborazione con il Comune, è stato sostituito il ponte in località Fosso Collemare. Eseguita la manutenzione di tutti gli impianti idrovori per fronteggiare in sicurezza il prossimo inverno ed eventuali criticità idrogeologiche.
Il Consorzio ha già eseguito il 60% delle attività di manutenzione, programmate sulla rete di scolo, che si estende per oltre duecentoventi chilometri. Entro fine Ottobre saranno conclusi tutti gli interventi, per cui sarà possibile affrontare la prossima stagione invernale in tranquillità. A ciò si aggiunge anche il risultato dei finanziamenti ottenuti (fondi P.S.R. - Piano Sviluppo Rurale 2014/2020) per realizzare interventi finalizzati ad elevare gli standard della sicurezza idraulica del territorio.
La rinnovata capacità progettuale degli enti consorziali è uno degli aspetti qualificanti, sui cui ha puntato fortemente ANBI Lazio. I ritardi burocratici nelle procedure di gara avviate a Rieti sono dipesi unicamente dai disagi arrecati dall’emergenza sanitaria della pandemia.
Sono comunque in corso, da parte delle commissioni giudicatrici, le procedure per l’aggiudicazione dei lavori. Gli interventi finanziati sono 2: il primo, per un importo di 519.000 euro, prevede lavori per la mitigazione del rischio idrogeologico nella Piana Reatina, mentre il secondo (importo :270.000 euro) consentirà i lavori all’impianto idrovoro di Ripasottile.
TOSCANA: COMPLETATE SPETTACOLARI OPERE
L'estate ha portato il completamento dei lavori eseguiti dal Consorzio di bonifica 1 Toscana Nord (con sede a Viareggio, in provincia di Lucca) a Palmata, paese collinare nella zona del Morianese in comune di Lucca: l'ente consortile ha infatti terminato alcune importanti e spettacolari opere per risolvere i problemi prodotti dalla significativa frana attiva sul versante sinistro del corso d’acqua Solco Grande. L’investimento totale dell'operazione è di quasi un milione di euro, possibile grazie ad un cospicuo finanziamento della Regione Toscana.
L'esecuzione di questi lavori, che hanno carattere di definitiva risoluzione del problema, era attesa da anni: il Solco Grande, in anni di abbandono, aveva infatti deviato il corso originale, andando ad erodere, pioggia dopo pioggia, il versante sinistro, che aveva iniziato a cedere, rendendo instabile la strada provinciale, che passa sulla testa della parete e minacciando l'abitato di Palmata, che si trova a monte. L'intervento è così andato ad operare su più fronti per garantire una risistemazione idraulica di tutto il bacino: è stato consolidato il versante (profondo circa venticinque metri) con la costruzione di un muro alla base; Inoltre per evitare nuove erosioni, il corso d'acqua è stato riportato a scorrere all'interno del suo alveo originale, ripristinandone anche la funzionalità idraulica. Grazie al finanziamento della Regione Toscana e alla competenza dell’ente consorziale è stato così possibile realizzare un'opera molto costosa in un'area periferica, ma importante, del comune.
Negli anni, il “Toscana Nord” era intervenuto in molteplici occasioni a Palmata per la sicurezza idrogeologica di questo paese collinare: in particolare, dopo l'evento alluvionale del 2010, è stato a fianco dell'Unione dei Comuni per la realizzazione e la manutenzione delle reti, che sono state realizzate in località Mulino.
VENETO: RIMOSSI ALBERI ABBATTUTI DA VIOLENTO TEMPORALE
Nei giorni scorsi, un forte temporale si è abbattuto sul centro di Bovolone: molto intensa la pioggia, con 50 millimetri d’acqua caduti in pochi minuti, con il risultato di strade allagate ed alberi ad alto fusto abbattuti.
Personale e mezzi del Consorzio di bonifica Veronese (con sede nel capoluogo di provincia), in coordinamento con l’Amministrazione Comunale di Bovolone, sono intervenuti, appena dopo la tempesta, per rimuovere alcuni alberi caduti nelle strade cittadine e per liberare il fiume Menago da una grossa pianta che, crollata nel corso d’acqua, ne impediva il regolare deflusso. Nonostante la forte pioggia, i canali consorziali non hanno registrato problemi di tenuta in quanto i livelli erano stati precedentemente abbassati, a seguito delle negative previsioni meteorologiche.
Gli interventi del personale consortile si sono protratti fino a sera e sono proseguiti, il giorno dopo, con alcuni controlli per verificare eventuali danni alle strutture idrauliche.
LAZIO: STAGIONE IRRIGUA SENZA CRITICITÀ DI RILIEVO
Stagione irrigua senza problemi di rilievo anche in provincia di Latina. I Consorzi di bonifica “AgroPontino” e “Sud Pontino” (con sedi rispettivamente nella città di Latina ed a Fondi) hanno assicurato regolarità e continuità del servizio a migliaia di aziende agricole. Solo recentemente l’ente consortile Agro Pontino ha dovuto introdurre la razionalizzazione delle erogazioni dal Canale Linea per la riduzione della portata.
Per tutta la stagione sono proseguiti senza sosta gli interventi di manutenzione sulle condotte, che hanno permesso di assicurare i rifornimenti idrici necessari al buon esito delle coltivazioni. Gli aggiornamenti più importanti sono, però, quelli relativi ai lavori di potenziamento (finanziati da Regione Lazio e già completati) degli impianti idrovori in località Sega, Striscia e Mazzocchio. Sono in corso anche i lavori (finanziati con fondi P.S.R. – Piano Sviluppo Rurale)) sugli impianti di Calambra e Tabio. E’ormai prossimo l’affidamento dei lavori di manutenzione (inizio previsto entro la prima metà di Settembre) sui canali di bonifica, che attraversano Latina, Cisterna, Sabaudia, Terracina e Sonnino; già firmato il decreto di finanziamento (fondi P.S.R.N. – Piano Sviluppo Rurale Nazionale per un importo di 7.860.000 euro) per la sostituzione delle tubazioni e dei contatori sul Primo, Secondo e Terzo Bacino Sisto Linea, mentre è in fase di completamento la procedura di verifica degli analoghi interventi programmati tra Sabaudia, San Felice Circeo e Terracina (fondi P.S.R.N. per 4.700.000 euro).
La riforma dei Consorzi di bonifica laziali, insomma, dà i suoi primi, significativi risultati non solo in termini di accresciuta qualità dei servizi all’utenza, ma anche come capacità di intercettare i finanziamenti europei, necessari per sostenere gli investimenti finalizzati alla modernizzazione della rete irrigua e degli impianti idraulici.
TOSCANA: CON I SASSI DEL FIUME SI RITROVA SERENITA’ ED EQUILIBRIO
Lui si chiama Nicola Doni, docente universitario, artista per passione; da quando ha scoperto il tratto del fiume Arno che scorre in Casentino, lo ha scelto per le sue singolari performance.
Lì, dove l’acqua è cristallina, le sponde sono ben curate e non mancano pietre di tutte le forme e dimensioni, costruire opere, mettendo in equilibrio i sassi, è ormai diventata una piacevole consuetudine per l’ artista giramondo, apprezzatissimo anche dagli abitanti della vallata e dai turisti, che si fermano ad osservarlo e vogliono mettersi alla prova. Per qualcuno è una forma d’arte effimera; in realtà, è una tecnica di meditazione, che affonda le sue radici nella millenaria cultura Zen. Si chiama “stone balancing” ed è un ottimo strumento per ritrovare sé stessi.
L'obbiettivo è di far sperimentare questa tecnica per esercitare pazienza, concentrazione, sensibilità ed equilibrio fino a raggiungere un benessere fisico e mentale. Ad organizzare l’evento è stato il Consorzio di bonifica 2 Alto Valdarno (con sede ad Arezzo): far conoscere questa attività e le mille altre, che si possono svolgere lungo i corsi d’acqua, è il modo migliore per riavvicinare l’uomo al fiume.
LUNEDI’ ANBI OSPITERA’ PRESENTAZIONE LIBRO D’ANGELIS-GRASSI
Saranno il Capo Dipartimento Protezione Civile, Angelo Borrelli ed il Direttore Generale ANBI, Massimo Gargano, a presentare ai media, lunedì 13 Settembre p.v., il libro “Storia d’Italia e delle catastrofi”, scritto da Erasmo D’Angelis, Segretario Generale dell’Autorità Distrettuale del Bacino Appennino Centrale e dall’economista, Mauro Grassi. L’appuntamento ,presenti gli autori, sarà alle ore 11.30 in sede ANBI, a Roma.
VINCENZI E GARGANO IN VENETO, EMILIA ROMAGNA ED ABRUZZO
Il Presidente, Francesco Vincenzi ed il Direttore Generale ANBI, Massimo Gargano, sono annunciati nella mattinata di sabato 12 Settembre p.v. alla cerimonia ed alla tavola rotonda (“Agenda 2030: sfide e opportunità per le terre di bonifica”) inaugurali di “Terrevolute- Festival della Bonifica”, in calendario nel fine settimana a San Donà di Piave, in provincia di Venezia, per l’organizzazione di ANBI Veneto, Consorzio di bonifica Veneto Orientale (con sede nella ”città del Piave”) ed Università di Padova. Martedì 15 Settembre p.v. terranno, invece, una conferenza stampa a Bologna ( ore 11.30, sala Poggioli – Terza Torre) sul tema “Resilienza ai cambiamenti climatici, transizione ecologica, Recovery Fund, Green Deal: la proposta concreta e immediata dei Consorzi di bonifica.” Il medesimo format sarà ripetuto giovedì 17 Settembre p.v. a L’Aquila nella sede della Regione Abruzzo. |