OSSERVATORIO ANBI SULLO STATO DELLE RISORSE IDRICHE:
FINITO L’EFFETTO “RAINING”. CALANO I FIUMI NEL NORD ITALIA AL SUD PERMANE L’EMERGENZA
Dopo alcuni significativi eventi piovosi, al Nord solo i grandi laghi mantengono livelli costanti nelle disponibilità idriche: tutti sopra la media stagionale con il lago d’Iseo vicino al massimo storico e, come Maggiore e Garda, sopra il 90% nella capacità di riempimento.
A segnalarlo è stato il settimanale bollettino dell’Osservatorio ANBI sullo Stato delle Risorse Idriche, che indica in forte discesa le portate dei fiumi Tanaro e Stura di Lanzo in Piemonte (pur rimanendo superiori ad un anno fa), mentre restano largamente deficitari rispetto alla media ed alle portate 2019 i fiumi Savio, Taro, Trebbia, Secchia. A conferma della crescente dipendenza dall’andamento pluviometrico ci sono i dati di altri corsi d’acqua in Emilia Romagna: Nure, Enza e Panaro sono infatti superiori alla media del periodo, ma inferiori allo scorso anno; va così anche in Lombardia dove le portate dei fiumi Adda, Mincio, Brembo, Chiese, Ticino registrano impennate in occasione di eventi meteo sempre più concentrati nel tempo e nello spazio.
“Si sta accentuando – ha commentato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI – un carattere torrentizio per i fiumi italiani, i cui apporti idrici diventano incostanti, condizionando l’andamento agronomico delle campagne. È evidente la necessità di nuovi invasi, che stabilizzino le disponibilità idriche, dando maggiore sicurezza al reddito degli agricoltori.”
Positivo è l’andamento del fiume Po, le cui portate sono superiori all’anno scorso e che, a Pontelagoscuro è maggiore anche della media storica del periodo; è in calo, invece, la portata del fiume Adige in Veneto. Scendendo nel Centro Italia, rimane negativa la situazione idrica dei bacini nelle Marche (la quantità invasata è la più bassa del recente quinquennio, quando mai si era scesi sotto i 50 milioni), mentre il lago di Penne, in Abruzzo, è quasi alla massima capacità d’invaso (8,80 milioni di metri cubi) ed è positiva anche la situazione del lago di Bracciano nel Lazio, migliore dello scorso anno, così come quella dei bacini in Sardegna. Permangono, infine, note dolenti nel Sud Italia: in leggero miglioramento è la condizione idrica della Basilicata, stabilmente deficitaria in Calabria e Sicilia, mentre continua ad aumentare la carenza d’acqua in Puglia.
“Nel Sud- ha concluso Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI – la stagione irrigua in corso prosegue senza certezze verso i mesi più caldi; qui, accanto ad un aumento della capacità d’invaso, è necessario investire nell’efficientamento delle reti idriche, promuovendo anche l’utilizzo di risorse idriche complementari come le acque reflue. È altresì necessario che i Consorzi di bonifica ed irrigazione possano espletare ovunque la loro funzione nel rispetto dei principi di autogoverno e sussidiarietà, oggi impediti da alcuni commissariamenti senza fine in Puglia e Sicilia, segno di un mal interpretata funzione della politica, che rallenta qualsiasi ipotesi di rilancio operativo nel segno dell’efficienza.”
ANBI:
IN ITALIA CRESCE IL RISCHIO DESERTIFICAZIONE. AVVIATA NUOVA SPERIMENTAZIONE NEL VENEZIANO
In Italia ci sono aree in cui, a causa dei cambiamenti climatici e di pratiche agronomiche forzate, la percentuale di sostanza organica, contenuta nel terreno, è scesa al 2%, soglia per la quale si può iniziare a parlare di deserto; secondo il C.N.R. (Consiglio Nazionale Ricerche), le aree a rischio sono il 70% in Sicilia, il 58% in Molise, il 57% in Puglia, il 55% in Basilicata, mentre in Sardegna, Marche, Emilia Romagna, Umbria, Abruzzo e Campania sono comprese tra il 30 e il 50%: ad evidenziare il preoccupante dato, che indica il 20% del territorio italiano in pericolo di desertificazione, è stata l’ANBI, annunciando la sperimentazione avviata in località Fiorentina a San Donà di Piave, nel veneziano, dove in un podere monitorato sono state distribuite le matrici organiche, preliminari alla preparazione del letto di semina della soia; l'appezzamento è stato suddiviso in varie parcelle, su cui sono stati distribuiti quantitativi differenti di compost e digestato secco, allo scopo di verificare la risposta del terreno, una volta avviata la coltivazione.
Si tratta di un programma sperimentale, che vede la collaborazione fra Consorzio di bonifica Veneto Orientale (con sede a San Donà di Piave, in provincia di Venezia) ed Università di Padova (Dipartimento di Agronomia, Animali, Alimenti, Risorse Naturali e Ambiente) per verificare come l'impiego di pratiche agronomiche meno impattanti sui suoli possa rinvigorirne il contenuto di sostanza organica, che anche in vaste aree del Veneto Orientale è sceso a livelli preoccupanti.
"La qualità ambientale è uno dei temi dell’azione dei Consorzi di bonifica – ha commentato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI - Per questo, abbiamo il dovere di impegnarci per invertire una tendenza preoccupante ed evitarne le conseguenze. Va sottolineato che un terreno ricco di sostanza organica è un suolo naturalmente fertile, che trattiene meglio l'umidità e ha minor necessità di irrigazione.”
La desertificazione, causata da condizioni climatiche ma anche antropiche, rappresenta l’ultimo stadio di degrado del suolo con conseguente perdita di produttività biologica e geologica, nonché annullamento dei servizi ecosistemici forniti dal terreno, causandone alterazioni difficilmente reversibili, che comportano l’impossibilità di gestire economicamente attività di agricoltura, silvicoltura e zootecnia.
“Un terreno vivo drena meglio l’acqua, aumentando la sicurezza idrogeologica – ha aggiunto Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI - Per questo, l'utilizzo di ammendanti naturali è una scelta virtuosa non solo in termini di qualità e biodiversità, ma come importante tassello per incrementare, assieme alle nuove infrastrutture idriche di cui si stanno aprendo i cantieri, la resilienza del territorio alle conseguenze dei cambiamenti climatici. In Italia va superata la cultura dell’emergenza, che costa mediamente 7 miliardi all’anno in ristoro dei danni.”
“Questo approccio – ha concluso Giorgio Piazza, Presidente Consorzio di bonifica Veneto Orientale - è l'unico possibile per poter rispondere in modo economicamente ed ambientalmente sostenibile alle sfide, che l’evidente mutamento climatico ci sta ponendo."
EMILIA ROMAGNA: LA NUOVA TRAVERSA DI CEREZZOLA: UN PROGETTO COMUNE CONTRO IL DEFICIT IDRICO IN VAL D’ENZA
Un progetto ecocompatibile, sul modello di alcuni interventi già adottati in realtà di Paesi dell’arco alpino come Slovenia, Austria (recentemente anche in Piemonte), la nuova ed innovativa Traversa di Cerezzola , nel comune di Canossa, ottiene la conferma, dalle Autorità competenti, della sua validità funzionale ed ambientale; si appresta così a diventare realtà concreta appena arriveranno i finanziamenti, volta ad incrementare le opportunità di approvvigionamento idrico condiviso da 2 Consorzi di bonifica direttamente dal torrente Enza.
Al netto di un deficit di acqua abbondante e ormai del tutto conclamato, visti gli ormai endemici periodi di prolungata siccità, il percorso del Tavolo Tecnico del Fiume Enza aveva già prospettato, mesi fa, alcune soluzioni che potessero accompagnare il percorso di mitigazione del fenomeno; così i 2 Consorzi di bonifica Emilia Centrale (con sede a Reggio Emilia) e Parmense (con sede nella “città ducale”) hanno accelerato la fase di progettazione, arrivando in poco tempo ad un vero e proprio piano di intervento non impattante, che consentirà di guadagnare risorsa idrica, levare cemento dall’alveo e, attraverso l’impiego di appositi gonfiabili, trasformare una traversa, nata per ragioni di sicurezza idraulica negli anni ’50, in un impianto ad utilizzo plurimo per non disperdere risorsa, quando presente, a beneficio delle colture tipiche. Una delle caratteristiche più rilevanti di questa pianificazione congiunta è quella di andare a colmare un gap, distribuendo l’opportunità di avere maggior quantità di risorsa in ben 2 comprensori provinciali, gestiti dai rispettivi enti consortili: quello dei comuni reggiani della Val d’Enza e, per la sponda parmense, i comuni di Traversetolo, Neviano, Montechiarugolo e marginalmente della città di Parma. Risposte ulteriori e particolarmente attese, in questo complesso mosaico chiamato Val d’Enza, si attendono a breve sul piano complessivo di interventi in sede di pianificazione regionale.
Nel frattempo, l’apporto del nuovo progetto sulla Traversa di Cerezzola potrà garantire fino ad ulteriori 70.000 metri cubi di risorsa idrica, oltre ai 100.000 di oggi, per un quantitativo complessivo di oltre centosettantamila metri cubi rinnovabili fino a 5 volte nel corso dei periodi di fabbisogno. Il costo dell’opera, che attende finanziamento ministeriale, supererà i dodici milioni di euro.
TOSCANA: IMPORTANTE RESTYLING SU CORSO D’ACQUA
Si è conclusa la gara di appalto per l'affidamento dei lavori straordinari sul rio Ampollora: un progetto da 600.000 euro, cofinanziato dal Consorzio di bonifica 1 Toscana Nord (con sede a Viareggio, in provincia di Lucca) e da Regione Toscana; prevede una serie di interventi per ridurre le criticità idrauliche in corrispondenza dell'abitato di Rimortoli di San Colombano.
Il carattere torrentizio del corso d’acqua, con le piene improvvise che si alternano a portate di magra, ha causato negli anni numerosi problemi idraulici, che vanno dall'accumulo di detriti nell'alveo alle erosioni delle sponde; inoltre l'Ampollora attraversa un centro abitato, che più volte ha subito allagamenti e ristagni.
I lavori potranno partire entro 1 mese, appena saranno terminate le procedure previste per l'apertura del cantiere.
LAZIO: CANTIERI APERTI
Sono pronti i cantieri per gli interventi sugli impianti idrovori di Calambra e Tabio, a Latina lavori preziosi, attesi da tempo per adeguare e potenziare i 2 siti e resi possibili grazie al finanziamento con fondi P.S.R. (Piano Sviluppo Rurale) dei progetti presentati dal Consorzio di bonifica Lazio Sud Est. Procede anche il cantiere sull’ idrovora, in località Iannotta a Fondi.
Sono altresì stati completati gli interventi di adeguamento degli impianti idraulici di Triscia, Sega e Mazzocchio; ora inizia la fase di collaudo. Novità importante è la ripartenza del cantiere per l’ultimazione dei lavori di realizzazione dell’impianto di Latina Scalo / Sermoneta per la depurazione ed il riuso agricolo delle acque reflue; sarà il primo nel Lazio ed uno dei primi in Italia. L’impianto sarà la chiave di volta grazie alla quale l’ente consortile (con sede a Latina) assicurerà il servizio irriguo anche in caso di siccità.
VENETO: REGIONE VISITA CANTIERE
Il Vicepresidente della Regione Veneto, Gianluca Forcolin, ha visitato i lavori di rafforzamento arginale, recentemente ultimati sul Canale Sindacale nell’omonima località in comune di Concordia Sagittaria.
I lavori si inseriscono nel più ampio piano di 6 “interventi su argini di difesa del sistema Laguna di Caorle e Bibione”, approntato dal Consorzio di bonifica Veneto Orientale (con sede a San Donà di Piave, in provincia di Venezia) con i finanziamenti (7 milioni di euro) stanziati dal Commissario per l’emergenza conseguente alla tempesta Vaia. Con questo progetto (importo: 650.000 euro) sono stati eseguiti, sull'argine sinistro, l'estensione, il rialzo ed il ringrosso per un tratto di circa seicentocinquanta metri, portando la larghezza della sommità a 4 metri; nel tratto più critico, sovrastante l'abitato di Sindacale, l'argine è stato rinforzato, con palancole in PVC, su un fronte di 307 metri. Sull’argine opposto si è invece intervenuti con una diaframmatura impermeabile lungo un fronte di 568 metri.
TOSCANA: SFALCI IN ALVEO NEL RISPETTO DELL’AVIFAUNA
Sono in corso, lungo quasi tutto il tratto pistoiese del fiume Ombrone così come su altri suoi affluenti, le operazioni di manutenzione programmata mediante sfalcio della vegetazione stagionale: un lavoro, che ha prima di tutto una funzione idraulica, ma che permette ai cittadini anche di frequentare i corsi d’acqua durante la stagione primaverile come nel caso dell’Ombrone Pistoiese, luogo privilegiato per corse e passeggiate appena fuori città.
Al Consorzio di bonifica 3 Medio Valdarno (con sede a Firenze) è ben chiara l’importanza del rispetto dell’habitat fluviale, ragion per cui a questo primo passaggio viene lasciata a contatto con l’acqua, ove presente, una fascia di rispetto vegetata di circa un metro di larghezza per favorire la nidificazione e la riproduzione di molte specie di animali fluviali; si evitano inoltre i passaggi di mezzi in acqua e, se i tagli sono eseguiti a mano, si effettua un controllo visivo per cercare di evitare eventuali nidi presenti.
Sull’Ombrone a Pontelungo, in particolar modo, grazie alla segnalazione della delegazione di Pistoia della LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli) sulla presenza di specie nidificanti particolarmente interessanti e preziose, si è provveduto a lasciare anche altre macchie di vegetazione incolta, in modo da permettere il ciclo integrale di riproduzione, senza alcun disturbo; si tratta di un lavoro arricchito, con spirito costruttivo, di una valenza ambientale importante: il modo giusto per coniugare sicurezza idraulica, fruibilità umana e rispetto dell’habitat fluviale.
LAZIO: PARTE BENE NUOVO CONSORZIO
Irrigazione a pieno regime nel vasto comprensorio del Consorzio di bonifica Etruria Meridionale e Sabina, il soggetto unico, con sede a Rieti, nato dalla fusione degli enti consortili “Reatina” e” Val di Paglia”. Gli operai hanno completato la pulizia dei canali della rete irrigua che, nel solo comprensorio reatino, si estende per 70 chilometri oltre ai 220 a servizio dello scolo idraulico.
Nel perimetro di Acquapendente, le condotte irrigue si estendono per poco meno di duecentocinquanta chilometri. L’ente consorziale, raccogliendo le istanze delle aziende agricole, ha attivato il servizio irriguo in anticipo rispetto allo scorso anno per bagnare i terreni induriti dalla siccità e permettere le semine.
In settimana sono riprese anche le attività amministrative in presenza nelle sedi di Rieti e Acquapendente che, durante il lockdown, avevano visto ridotta al minimo la presenza fisica degli impiegati, impegnati in “smart working”. In entrambe le sedi, gli spazi sono stati rimodulati per ricevere gli utenti nella massima sicurezza: gli uffici sono muniti di pannelli in plexiglass ed ogni utile presidio sanitario come igienizzanti, guanti e mascherine.
L’ “Etruria Meridionale e Sabina” può vantare un’altra importante nota di merito per avere aderito da tempo al Consorzio Energie Rinnovabili (C.E.A.), garantendosi un forte abbattimento della spesa energetica, i cui risparmi saranno reinvestiti nel potenziamento dei servizi.
CALABRIA: ISTITUITA NUOVA COMMISSIONE REGIONALE: IL PLAUSO DI ANBI CALABRIA
ANBI Calabria ha espresso soddisfazione per l’istituzione, in seno al Consiglio Regionale calabrese, della Commissione “Agricoltura, Consorzi di bonifica, Turismo, Commercio, Risorse Naturali, Sport e Politiche giovanili”. Gli enti consorziali rafforzano così, per ruolo e competenze, una “dignità istituzionale”, che in questi ultimi anni, con una visione miope, si era assolutamente persa.
Insieme ad ANBI è stata condivisa positivamente questa impostazione anche perché, di fronte ai cambiamenti climatici, va riscoperta la centralità dei Consorzi di bonifica calabresi, che operano su una superficie di 1.143.359 ettari, gestiscono 30.000 ettari irrigati (possono arrivare a circa ottantasettemila con un aumento considerevole di posti di lavoro), 600 milioni di metri cubi d’acqua, circa settecento chilometri di canali irrigui, 5435 chilometri di condotte tubate, 2518 chilometri di canali di colo e 1342 chilometri di canalette irrigue; ancora: 8 tra dighe e invasi, 6 vasche di accumulo, 125 di compenso, 77 impianti di sollevamento idraulico e 7 centrali idrovore.
ANBI Calabria, infine, rende merito che sia nel Documento di Programmazione Finanziaria regionale 2020-2022 che nella relazione programmatica del Governatore, Iole Santelli, i Consorzi di bonifica hanno avuto una considerazione come poche volte avvenuto.
LOMBARDIA: DIPENSE IDRICHE
Il Consorzio di bonifica Est Ticino Villoresi (con sede a Milano) ha approvato, in via straordinaria solo per l’anno in corso, le determinazioni in merito alle domande di dispensa idrica ricevute per le reti Naviglio Grande, Naviglio Bereguardo, Naviglio di Pavia, Basso Pavese, Naviglio Martesana e Canale Villoresi.
Dal momento che, nel frattempo, sono pervenute ulteriori istanze, sono stati effettuati gli aggiornamenti del caso e che progressivamente sono state completate, da parte degli uffici consortili, le opportune verifiche compatibilmente con i disagi creati dall’emergenza Covid-19, l’ente consortile invita tutti gli interessati a monitorare costantemente la pagina web www.etvilloresi.it.
VENETO: RICONOSCIMENTO UNESCO
Un disegno, realizzato dai bambini della 4°B della scuola primaria di Olme di Mogliano Veneto nell’ambito del progetto didattico del Consorzio di bonifica Acque Risorgive (con sede a Venezia Mestre), ha ottenuto una menzione speciale dalla rete globale Unesco dei Musei dell’acqua. La notizia del riconoscimento è stata annunciata in occasione della Giornata dei Musei (IMD).
Il disegno ritrae, in maniera stilizzata e variopinta, un corso d’acqua con la sua fauna e la sua vegetazione; sarà inserito nella mostra digitale on-line #TheWaterWeWant, disponibile su piattaforma digitale assieme a 102 tra foto, disegni e video provenienti da tutto il mondo.
Le opere sono state selezionate tra più di quattrocento proposte presentate da circa settemila studenti attraverso 24 Musei dell’Acqua su scala mondiale.
EMILIA ROMAGNA: ACQUA E MUSICA, UN CONNUBIO DA PROSEGUIRE
“Con Paola Pedrazzini abbiamo legato l’acqua alla musica, creando un connubio unico nel suo genere e spettacolare da vedere. Ad accomunare i due enti l’impegno nel rilanciare il territorio locale e nel sensibilizzare le nuove generazioni al grande patrimonio culturale e ambientale, di cui siamo custodi”: sono queste le parole, con cui il Consorzio di bonifica Piacenza (con sede in città) ha voluto salutare la Presidente del Conservatorio cittadino, giunta al termine del mandato. Nel 2018, i 2 enti furono partner, insieme al Liceo Artistico Cassinari ed all’associazione culturale Arti e Pensieri, dell’evento “In equilibrio con l’acqua- storie di terre, uomini e macchine”, composto da un concerto dal vivo e da una mostra di incisioni, sculture, e video musicali, allestita all’interno dell’impianto idrovoro della Finarda; in quell’occasione ogni allievo aveva presentato il proprio progetto artistico, nato dall’acquisizione di materiali sonori e visivi, captati all’interno degli impianti idrovori, dislocati lungo la fascia costiera del fiume Po.
Nel 2019 è stata invece la volta del progetto “Un Po di musica - suoni e storie del Grande Fiume”, nato dalla collaborazione tra ente consortile, Conservatorio, A.I.Po (Agenzia Interregionale per il Po) e Comune di Monticelli d’Ongina; al centro, un concerto dal vivo tenuto su un puntone ormeggiato nel mandracchio della conca di Isola Serafini ed una serie di installazioni sonore, dislocate sulle rive del Po e rappresentanti il paesaggio sonoro, in cui erano immerse. |