OSSERVATORIO ANBI: SEMPRE PIU’ CRITICA LA SITUAZIONE NEL BACINO PADANO. STAGIONE IRRIGUA ORMAI COMPROMESSA IN PUGLIA
Le piogge dei giorni scorsi, accompagnate dal progressivo scioglimento delle nevi in quota, non sono cadute in maniera omogenea sull’Italia, ma hanno accentuato le differenze idrologiche fra regioni in una stagione complicata: a rilevarlo è l’Osservatorio ANBI sullo Stato delle Risorse Idriche.
Il dato più evidente è l’accentuarsi di una situazione critica per i principali fiumi dell’Emilia Romagna: Savio, Taro e Trebbia sono abbondantemente sotto la media storica ed i livelli dello scorso anno; il Secchia è addirittura vicino al minimo storico (attuale portata: circa tre metri cubi al secondo; media: mc/sec 19,5; l’anno scorso: mc/sec 36,35!).
“Ciò dimostra il crescente andamento torrentizio, che caratterizza i nostri fiumi; basti pensare al rischio idrogeologico rappresentato in altri momenti dal Secchia, oggi in grande sofferenza idrica. Ciò conferma la necessità di un Piano Nazionale Invasi, fatto anche di bacini di laminazione per rallentare le piene, trattenendo quelle acque per utilizzarle nei momenti di bisogno come l’attuale – ha sottolineato il modenese Francesco Vincenzi, Presidente ANBI – Investire nella sistemazione del territorio è un asset strategico per la ripartenza economica dell’Italia.”
Non va meglio per i flussi dal fiume Po che, dopo le confortanti portate superiori allo scorso anno, raggiunte in Piemonte (al pari degli altri fiumi della regione: Dora Baltea, Tanaro, Stura di Lanzo), perde potenza man mano che si avvicina alla foce, segnando un deficit di oltre settecentoventi metri cubi al secondo, rispetto a 12 mesi fa, al rilevamento ferrarese di Pontelagoscuro.
Per quanto riguarda i grandi laghi del Nord, il lago di Como è pressoché rientrato in media ed a beneficiarne è soprattutto il fiume Adda, tornato alle portate stagionali; permane sotto media il lago Maggiore, mentre si abbassa, ma non preoccupa, il livello del lago di Garda; abbondantemente sopra media si posiziona, infine, il lago d’Iseo.
In Centro Italia continua a migliorare la situazione del lago di Bracciano, nel Lazio, mentre si mantengono su livelli superiori all’anno scorso gli invasi della Sardegna (ad oltre l’88% della capacità complessiva); anche i bacini marchigiani si mantengono sui livelli dello scorso anno, comunque i più bassi del recente quinquennio.
In Puglia, pur essendo leggermente migliorata la situazione negli invasi, si accentua il deficit rispetto allo scorso (–122 milioni di metri cubi), obbligando ad un’irrigazione razionata e senza sicurezza di continuità.
Migliora decisamente, invece, lo stato delle risorse idriche in Basilicata, le cui disponibilità, pur rimanendo deficitarie rispetto al 2019, sono aumentate di quasi nove milioni di metri cubi in una sola settimana.
“Stanti le attuali condizioni delle riserve idriche, la stagione agricola 2020 nel Sud Italia è affidata soprattutto all’andamento meteorologico, nonostante lo sviluppo, in anni recenti, di sistemi irrigui sempre più efficienti – analizza Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI - Guardiamo altresì con preoccupazione l’evolversi della situazione idrica anche in altre regioni a vocazione fortemente agricola come l’Emilia Romagna; è quantomai importante prevenire situazioni di criticità, che potrebbero penalizzare i raccolti in un’annata, segnata più che mai dalla necessità di garantire il massimo alle produzioni agroalimentari italiane.”
EMILIA ROMAGNA: PROSEGUE LA STAGIONE IRRIGUA
Entra nel vivo la stagione irrigua ed il lavoro del Consorzio di bonifica Piacenza (con sede in città) prosegue nel rispetto delle restrizioni imposte dal Governo per la gestione dell’emergenza sanitaria e con l’adozione dei criteri di tutela e prudenza. I primi a richiedere la distribuzione sono stati i territori della bassa Val d’Arda, già a fine Febbraio, per dare ristoro ad aglio, cipolla e scalogno.
L’areale del fiume Trebbia ha invece iniziato nella prima decade di Aprile, seguito dal fiume Tidone intorno alla metà del mese scorso. La stagione 2020 è iniziata con le dighe al massimo invaso ed il fiume Po sotto monitoraggio per l’andamento oscillante. Entrando nel dettaglio, ecco la situazione: in Val d’Arda, la distribuzione è iniziata con il sollevamento dal fiume Po (impianto di San Nazzaro) il 28 Febbraio, con almeno 20 giorni di anticipo rispetto allo scorso anno e prosegue anche con l’utilizzo dell’acqua della diga di Mignano, quando necessario; in Val Tidone l’irrigazione è iniziata anticipatamente rispetto al 2019, e utilizzando l’acqua della diga del Molato per poi proseguire dal 5 Maggio con il sollevamento da Po (impianto di Pievetta); per l’areale del Trebbia sono iniziate le operazioni per garantire la disponibilità dell’invaso Brugneto per la stagione 2020 perché, nonostante gli impegni presi e gli obbiettivi prefissati, c’è ancora precarietà per quanto riguarda i rilasci aggiuntivi alla storica concessione.
Sono state avviate anche le procedure di gara per la Traversa di Mirafiori, il cui bando è stato pubblicato sulla Gazzetta dell’Unione Europea e vede la scadenza della presentazione delle offerte il 16 Giugno p.v. alle ore 13.00. A livello provinciale la superficie irrigata è quasi di ventiduemilacinquecento ettari e la rete di canali gestiti dal Consorzio è di circa milleseicento chilometri. Il servizio consortile fornisce ogni anno circa ottantacinque milioni di metri cubi di acqua, contribuendo ad un valore della produzione agricola (fatturato) della provincia di Piacenza pari a circa cinquecentododici milioni di euro con un indotto generato di 5 volte superiore.
LOTTA AL CUNEO SALINO E TUTELA FALDE ACQUIFERE:
CONSORZI DI BONIFICA, CER E UNIVERSITA’ PARTNER NEL PROGETTO INTERNAZIONALE “RESERVOIR”
Coinvolge anche il nostro Paese, il progetto internazionale “Reservoir” per una gestione sostenibile delle acque sotterranee; quattro le zone scelte in altrettanti Stati (Italia, Spagna, Turchia, Giordania), particolarmente soggetti a stress idrico.
Gli effetti dei cambiamenti climatici hanno forti ripercussioni anche sulle regioni del Mediterraneo e l’incremento delle temperature ha fortemente aumentato l’importanza delle falde acquifere come fonte di approvvigionamento idrico. L’area-test italiana è rappresentata da un territorio nella zona di Comacchio, a ridosso della costa adriatica in provincia di Ferrara, dove il Consorzio C.E.R. - Canale Emiliano Romagnolo (con sede a Bologna), in stretta collaborazione con il Consorzio di bonifica Pianura di Ferrara (con sede nella città estense), aggiornerà le conoscenze sull’impatto, che attività agricole e civili hanno sugli acquiferi in una zona vicina ad insediamenti urbani a forte vocazione turistica.
“In particolare – ha informato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI - nei 4 anni del progetto saranno messi a punto modelli di gestione delle acque superficiali, adeguati a contrastare l’avanzata del cuneo salino verso le aree interne, impedendo la contaminazione delle falde e suscitando effetti positivi sulla qualità delle risorse idriche come richiesto dalle Direttive Europee.”
I risultati di “Reservoir” potranno fornire un importante contributo alle scelte politiche, diventando un modello da applicare in aree con equilibri ambientali fragili.
"Il Consorzio C.E.R. - Canale Emiliano Romagnolo non solo è gestore della più lunga asta irrigua italiana, ma è ente di ricerca tecnico-scientifica del sistema dei Consorzi di bonifica ed irrigazione – ha precisato Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI – Soprattutto in un momento di ripartenza come l’attuale, siamo particolarmente orgogliosi che le sue riconosciute competenze ne facciano parte integrante del team di progetto Reversoir, cui concorrono, tra gli altri, le Università di Pavia, Padova, Alicante (Spagna) e Dokuz Eyul (Turchia).”
CAMPANIA: SVERSAMENTO IN CANALE DI BONIFICA: CONSORZIO PREANNUNCIA DENUNCIA
Il Consorzio di bonifica Bacino Inferiore Volturno (con sede a Caserta) ha comunicato, alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere ed ai Carabinieri, l’intenzione di sporgere circostanziata denuncia per lo sversamento avvenuto nelle acque del canale Agnena, la cui manutenzione è in carico all’ente consortile. La comunicazione è stata trasmessa per conoscenza anche al Prefetto di Caserta.
Sul web, infatti, era circolata una foto ritraente una delle bocche di foce del canale Agnena nel Tirreno, dove era chiaramente visibile una macchia di colore scuro raggiungere il mare. È stato così accertato dall’ente consorziale che nel corso d’acqua si sono verificati sversamenti, di cui allo stato si ignora la natura. Personale del “Bacino Inferiore Volturno”, unitamente alla Guardia Costiera, ha effettuato controlli per verificare non solo la natura degli sversamenti, ma soprattutto la loro provenienza.
VENETO: RIPRISTINATO ARGINE DANNEGGIATO DALLE NUTRIE
Il Consorzio di bonifica Veronese (con sede nel capoluogo scaligero) è stato impegnato nel ripristino di un argine dello scolo Focchiara, nel comune di Legnago, gravemente danneggiato dalle nutrie.
È stato necessario procedere con immediatezza, perché la grossa falla creatasi rischiava di far cedere un tratto dell’argine con conseguenti allagamenti della campagna circostante e di alcune abitazioni.
Danni di questo tipo, causati dalle nutrie, rappresentano una vera e propria piaga per l’ente consorziale, poiché comportano interventi di ripristino degli argini con cadenza pressoché giornaliera, richiedono il continuo impiego di personale ed incidono cospicuamente nel bilancio.
TOSCANA: DOPO IL LOCKDOWN, HABITAT FLUVIALE PIU’ RICCO
Con il rallentamento forzato delle attività umane la biodiversità ha riconquistato i suoi spazi: così durante il lockdown, nel corso dei sopralluoghi di routine su fiumi e torrenti, i tecnici del Consorzio di bonifica 2 Alto Valdarno (con sede ad Arezzo) hanno registrato uno straordinario arricchimento dell’habitat naturale, su cui l’ente consortile ritiene ora urgente lavorare ed investire.
Ha così deciso di approfondire le tematiche ambientali, studiando nuove modalità per una gestione più “dolce” degli interventi di manutenzione ordinaria, necessari a conservare i corsi d’acqua in efficienza. Il problema è riuscire a coniugare i lavori, programmati annualmente con il P.A.B. (Piano Attività di Bonifica), con la salvaguardia degli ecosistemi fluviali. Interrompere la manutenzione ordinaria in modo radicale e prolungato, nel periodo compreso tra Marzo e Giugno, non è infatti compatibile con l’obbligo di garantire la sicurezza idraulica, ma è comunque indispensabile individuare un “modus operandi” per tutelare la vita del fiume ed in particolare l’avifauna nidificante, soprattutto nel periodo più delicato della riproduzione.
Per questo, lo studio porterà ad elaborare un manuale di buone pratiche da applicare in tutto il comprensorio; per ogni cantiere, in particolare per quelli che si apriranno tra Marzo e Giugno, saranno indicati i metodi “soft” da applicare per procedere con le lavorazioni previste dal piano delle attività annuali, coniugando la tutela della sicurezza idraulica con le direttive per la conservazione dell’ecosistema toscano.
VENETO: REALIZZATO FOSSO DI COLLEGAMENTO TRA DUE CANALI DI SCOLO
Il Consorzio di bonifica Bacchiglione (con sede a Padova) ha terminato la realizzazione di un fosso lungo 450 metri nel comune di Piove di Sacco, progettato per mettere in collegamento due canali di scolo: Beverare e Cavaizza.
Il fosso servirà a migliorare la gestione delle acque, evitando sprechi e permetterà di estendere il servizio irriguo ai terreni agricoli circostanti su circa ottanta ettari. L’opera entra nella gestione dell’ente consortile, che provvederà alla sua manutenzione.
CALABRIA: FASE 1 E FASE 2: PRIMO BILANCIO E PROSPETTIVE
“Massimo impegno e vigilanza sul territorio, per le aziende agricole e i cittadini”: è questo lo slogan scelto dal Consorzio di bonifica Ionio Catanzarese (con sede nel capoluogo provinciale) alle prese con la necessità di continuare l’attività per la sicurezza idraulica con la fase 2 dell’emergenza Covid - 19. La quarantena, infatti, non ha fermato l’attività dell’ente consortile, che ha svolto interventi di manutenzione straordinaria e per la sicurezza idraulica del comprensorio, che va da Botricello a Guardavalle.
Appena l’emergenza lo consentirà, si terranno riunioni territoriali con i rappresentanti delle Istituzioni a partire dai Sindaci; l’emergenza pandemica, infatti, ha richiesto e continuerà a richiedere cambiamenti importanti nell’assetto gestionale dell’ente consorziale, per cui occorre assicurare la massima condivisione. In questi mesi sono quindi proseguite anche le gare di appalto, che a breve permetteranno di consegnare i lavori e partire con importanti cantieri, che incideranno notevolmente sulla distribuzione dell’acqua, utilizzando i contatori elettronici; sono stati realizzati anche i lavori di manutenzione ordinaria, previsti nel Piano di Manutenzione annuale e che proseguiranno, a ritmo costante, durante la primavera e l’estate.
È stato anticipato, pur tra mille difficoltà a causa di rotture sulle condotte principali di proprietà della Regione Calabria e comunque vetuste, l’avvio della stagione irrigua e la distribuzione d’acqua a campi e colture, accompagnata da un’attività di verifica e di messa in pressione delle condotte per intervenire con le necessarie riparazioni. Il lavoro dell’ente consortile ha sollecitato un positivo coinvolgimento e l’attenzione delle comunità, tanto che ci sono state molte richieste di nuovi allacci alla rete consortile, mentre contestualmente continua una forte azione contro le derivazioni abusive.
TOSCANA: PANDEMIA E CAMBIAMENTI CLIMATICI OBBLIGANO A NUOVI MODELLI GESTIONALI
“Assicurare la massima sicurezza del territorio nella massima sicurezza dei propri dipendenti e di tutti i cittadini”: è questo lo slogan scelto dal Consorzio di bonifica 1 Toscana Nord (con sede a Viareggio, in provincia di Lucca) alle prese con la necessità di conformare il proprio impegno per la sicurezza idraulica con la fase 2 dell’emergenza Covid.
La quarantena, infatti, non ha fermato l’attività dell’ente consortile e, a breve, partiranno i cantieri sul territorio per la manutenzione dei corsi d’acqua e la sicurezza idraulica del comprensorio. Per presentare lo stato dell’arte, l’ente consortile ha raccolto, naturalmente in via telematica, i rappresentanti che siedono all’interno della propria Assemblea, inaugurando così un serie di riunioni periodiche on-line.
I ripetuti periodi di siccità, alternati a piogge spesso con caratteristiche torrenziali, chiedono, infatti, di modificare i modelli di gestione, pure quelli più consolidati; quest’anno, ad esempio, è stato anticipato l’avvio della stagione irrigua.
EMILIA ROMAGNA: NON SOLO L’UOMO AL CENTRO
“Se la bonifica dei nostri avi è stata basilare per riscattare le terre in cui viviamo ancora oggi, è chiaro che ci troviamo a gestire esigenze molteplici e complesse, al cui centro c’è sì l’uomo, ma non solo; si tratta di azioni, che servono a preservare il territorio da un eccessivo impoverimento e che tutelano il ruolo complementare di tipo ambientale, assunto dai canali di bonifica negli anni: oggi sono corridoi ecologici ricchi di biodiversità, popolati da numerose specie di flora e fauna”: è quanto si legge in una nota del Consorzio di bonifica Burana (con sede a Modena).
Dalla fine degli anni ’80 si è dato vita a plantumazioni di alberi lungo i canali: fasce boscate dalle preziose funzioni, tra cui la protezione dagli inquinanti e dall’erosione delle sponde, l’abbattimento di CO2, ombreggiamento e riparo per tante specie animali, nonché barriere frangivento. Oggi gli arbusti e gli alberi piantati dall’ente consortile hanno superato quota centomila, creando un patrimonio paesaggistico e ambientale unico, grazie anche ai fondi di diverse Azioni dei Piani di Sviluppo Rurale nazionale e regionale. Ogni anno, conclusi i cantieri e le manutenzioni dell’inverno, in primavera si iniziano gli sfalci attorno alle fasce boscate e tra le file delle alberature per il controllo della vegetazione erbacea; dove possibile, in luoghi meno frequentati come in zona La Borga di Crevalcore o nell’area protetta di Manzolino, vengono create cataste di legno, proveniente dalle periodiche potature selettive del verde, per favorire la decomposizione di tronchi e rami, come accade naturalmente nelle foreste: il legno, marcendo, favorisce la crescita di numerosi organismi specializzati (batteri, funghi ed insetti), che arricchiscono l’ecosistema e forniscono cibo per diverse specie di uccelli.
Per tutelare il patrimonio di biodiversità, creato nel tempo attorno ai canali, una collaborazione tra l’Orto Botanico dell’Università degli Studi di Modena e l’ente consorziale ha permesso, negli anni scorsi, anche il monitoraggio delle piante acquatiche e di sponda per il rilevamento e la conservazione delle specie minacciate ed a rischio scomparsa, presenti nel comprensorio. Una delle collaborazioni delle più fruttuose, in ambito di valorizzazione ambientale, è, infine, quella siglata con l’Unione dei Comuni modenesi area Nord per la tutela dell’antica selva medievale del Lovoleto, oggi denominato “Bosco della Saliceta”, tra Camposanto, San Felice, Medolla e Staggia: dopo essere stato quasi completamente disboscato negli anni successivi al 1834, oggi è oggetto di recupero e rinaturalizzazione.
PUGLIA: LA NUOVA SENTIERISTICA: UN CONTRIBUTO ALLA RIPRESA DEL SETTORE TURISTICO
Sono stati approvati e finanziati dal G.A.L. (Gruppo Azione Locale) Gargano 4 progetti elaborati dal Consorzio di bonifica montana del Gargano (con sede a Foggia) per il ripristino e la valorizzazione di antiche mulattiere, nonché per la strutturazione di itinerari escursionistici a forte valenza storico-naturalistica. I 4 interventi, finanziati per circa seicentosettantacinquemila euro nell’ambito del P.S.R. (Piano Sviluppo Rurale) Puglia 2014-2020, sono stati realizzati in collaborazione istituzionale con i Comuni di Cagnano Varano, Monte Sant'Angelo, Rignano Garganico, San Giovanni Rotondo e San Marco in Lamis.
In particolare, i progetti ammessi a finanziamento sono: “Sentiero dei due conventi”, dal Convento di San Pio a quello di San Matteo; “Sentiero delle anguille”, dal centro storico di Cagnano Varano a quello di San Giovanni Rotondo; “Sentiero dell'Arcangelo”, dalla Grotta di San Michele di Monte Sant'Angelo a quella omonima di Cagnano Varano; “Sentiero Rocilavacca-Dolina Centopozzi”, dal Centro storico di San Marco in Lamis a quello di Rignano Garganico.
Questi progetti costituiscono assi portanti sia per la tutela del comprensorio garganico, sia per un nuovo sviluppo socio-economico legato anche all'offerta turistica, attirando flussi di ospiti verso le aree interne, dove è possibile apprezzare peculiarità naturalistiche e paesaggistiche per lo più sconosciute. Particolarmente impegnativo è stato il percorso progettuale sia per gli aspetti amministrativi (l’ente consortile ha supportato i Comuni nella predisposizione delle associazioni temporanee di scopo previste dal bando e nella elaborazione di tutti gli altri atti amministrativi), sia per l'individuazione dei percorsi e dei relativi tematismi storici.
In fine vanno evidenziati i sempre più saldi rapporti istituzionali sul territorio, capaci di generare sinergie che portano risultati concreti anche attraverso processi di condivisione con alcune associazioni locali di escursionismo e di mountain bike.
LOMBARDIA: AGGIORNATO PIANO SERVIZI ESSENZIALI IN EMERGENZA
Considerati il protrarsi dell'emergenza sanitaria e l'avvio della stagione irrigua, il Consorzio di bonifica Est Ticino Villoresi (con sede a Milano) ha provveduto ad aggiornare il piano dei servizi essenziali; nel nuovo documento sono ridefinite le attività indispensabili alla filiera dell'agricoltura ed alla tutela del territorio (quelle, che non possono essere svolte completamente tramite la modalità del lavoro agile) ed il numero degli addetti necessari per il loro espletamento.
NUOVA COLLABORAZIONE
Da questo numero ANBINFORMA e la comunicazione ANBI si avvarranno della “matita” di Alessandro di Gregorio, cartoonist professionista, che ha collaborato con varie testate giornalistiche nazionali come "La Stampa", "L'Indipendente", "Liberal", "La Discussione", oltre che con le emittenti televisive del gruppo "Mediaset" e con "La7"; è inoltre autore dei volumi a fumetti "RFK: the dream carries on", edito dal Robert F. Kennedy Center di Washington Dc (U.S.A.) e "Pierre Salinger, le Superman de la Communication" edito dalla PS Foundation di Avignone (Francia). A Di Gregorio spetterà il compito di un tratto umoristico, con cui presentare le attività di bonifica ed irrigazione, istituzionalmente rappresentate da ANBI. |