IN PUGLIA È EMERGENZA SICCITA’: A RISCHIO LE COLTURE IN UNA DELLE PIU’ GRANDI AREE AGRICOLE DEL PAESE
“La mancanza di certezza sull’avvio dell’irrigazione, a causa della crisi idrica, in una parte del Tavoliere delle Puglie è preoccupante non solo per l’economia agricola locale, ma perché colpisce uno dei giacimenti dell’agroalimentare italiano in un momento, in cui l’emergenza Covid-19 dimostra l’importanza della produzione nazionale di cibo.”
E’ stato questo il commento di Francesco Vincenzi, Presidente ANBI (Associazione Nazionale Consorzi Gestione Tutela Territorio ed Acque Irrigue), di fronte all’attuale decisione del Consorzio per la bonifica della Capitanata (con sede a Foggia) di rinviare l’avvio dell’irrigazione nel comprensorio del Fortore, perché dipendente dalle disponibilità idriche dei bacini di Occhito e Capaccio fortemente deficitari, nonostante qualche recente pioggia, che ha ristorato le campagne senza incidere significativamente, però, sulle riserve d’acqua, che segnano nella regione un deficit di quasi 124 milioni di metri cubi rispetto allo scorso anno; lo stesso ente consortile aprirà invece, dal 15 Aprile p.v., l’irrigazione nel comprensorio dell’Ofanto, seppur in misura ridotta e “fino all’esaurimento delle risorse disponibili”. I dati dell’Osservatorio ANBI sullo Stato delle Risorse Idriche segnalano che resta grave anche la situazione in Calabria; ne è significativo esempio, il bacino Sant’Anna (capacità: 16 milioni di metri cubi): a fine Marzo, ci sono solo 7,59 milioni di metri cubi; erano 10,19 l’anno scorso; 12,21 nel 2017; addirittura 15,70 cioè più del doppio, nel 2010. Le piogge dei giorni scorsi hanno alleggerito il deficit idrico in Basilicata, le cui riserve d’acqua trattenute negli invasi, a fine Maggio, sono salite ad oltre 313 milioni di metri cubi (erano circa mmc. 260 a fine Febbraio), rimanendo, comunque, il livello più basso del recente decennio: ad esempio, nel Marzo 2019 si registravano mmc. 428,25; nel 2017, mmc. 413,53; addirittura più del doppio nel 2010, mmc. 705,10. In Sicilia, mancano attualmente all’appello circa 110 milioni di metri cubi d’acqua; nel solo mese di marzo le riserve idriche nei bacini dell’isola sono calate di quasi 7 milioni di metri cubi.
“Questi dati, registrati a Marzo, preannunciano una stagione irrigua particolarmente difficile, soprattutto al Sud, nonostante la maggiore presenza di invasi rispetto alle regioni settentrionali – ha aggiunto Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI - È la prova, comunque, della necessità di continuare ad investire, anche al Sud, nella infrastrutturazione idraulica del territorio per aumentare la resilienza a prolungati periodi in assenza di piogge, ma anche la sicurezza idrogeologica.”
La situazione appare meno grave nel Nord Italia, stanti le riserve di neve ed i buoni livelli dei bacini alpini, seppur i laghi di Como e d’Iseo permangano sotto le medie stagionali. Le portate del fiume Po permangono sotto la media, ma superiori a quelle dello scorso anno. In Piemonte sono in ripresa, seppur inferiori allo scorso anno, le portate dei fiumi Tanaro e Stura di Lanzo; inverso è l’andamento della Dora Baltea: portate in leggero calo, ma maggiori del 2019. Considerato l’anticipo nei processi colturali, dovuto a temperature invernali superiori alla media, ma anche il rischio di improvvise gelate notturne, impianti irrigui sono già stati localmente avviati, soprattutto in Emilia Romagna, dove le portate dei fiumi Savio e Secchia sono in ripresa, seppur sotto media stagionale ed i bacini piacentini hanno livelli confortanti. Qualche preoccupazione arriva dal Veneto in vista dell’apertura ufficiale della stagione irrigua, prevista il 15 Aprile p.v.: i principali fiumi della regione (Adige, Piave, Brenta) hanno livelli vicini al minimo deflusso vitale; da qui l’invito a consultare, prima di bagnare i campi, sistemi per il miglior consiglio irriguo come Irriframe.
“Nonostante l’emergenza coronavirus – ha concluso il Presidente ANBI – i Consorzi di bonifica ed irrigazione sono impegnati a garantire, nel rispetto delle disposizioni sanitarie, le migliori condizioni per la gestione dell’irrigazione in Italia, dove la produzione di cibo è strettamente legata alla disponibilità d’acqua per le colture e l’ambiente.”
VENETO: LA SICCITA’ PREOCCUPA
Si è tenuto, in videoconferenza, un confronto fra Giuseppe Pan, Assessore Agricoltura Regione Veneto, con i Presidenti e Direttori dei Consorzi di bonifica, associati ad ANBI Veneto, rinsaldando la vicinanza in questo periodo drammatico a riprova dell’importanza della Bonifica e dell’irrigazione nella filiera dell’agroalimentare. Il rischio, infatti, è che alle campagne manchi l’acqua per i trapianti e i seminativi primaverili; a complicare il quadro generale sono inoltre le gelate, che minacciano kiwi, peschi e vigneti; per far fronte a questo imprevisto molti enti consorziali hanno avviato l’irrigazione antibrina.
Il confronto è stato anche l’occasione per fare il punto sui lavori di manutenzione e sui cantieri per le opere irrigue e contro il dissesto idraulico. Il sistema tiene il passo: gran parte delle strutture consortili è al lavoro, nel rispetto delle condizioni di sicurezza e proseguono i cantieri straordinari per l’emergenza “Vaia”. Anche gli affidamenti delle gare per gli interventi finanziati con le risorse del Piano Irriguo Nazionale stanno proseguendo: entro Aprile, il Consorzio di 2° grado L.E.B. - Lessinio Euganeo Berico (con sede a Cologna Veneta, in provincia di Verona) aprirà il cantiere (importo: 20 milioni di euro) per il rifacimento di un tratto dell’omonimo canale, che rappresenta la principale opera irrigua del Veneto. Il Veneto conta 15.000 chilometri di canali irrigui, che servono oltre seicentomila ettari di campagne; gli enti consorziali sono impegnati in un ampio piano di riconversione verso sistemi di irrigazione pluvirrigui che comporteranno un risparmio fino al 50% dell’acqua.
Consorzi di bonifica ed ANBI Veneto si sono successivamente confrontati “a distanza” anche su altre tematiche, in particolare sulle procedure da adottare in caso di prolungamento dello stato di crisi, su come cioè organizzare al meglio il lavoro negli uffici e le squadre operative sul territorio; è stato inoltre segnalato che le misure previste dal Decreto della Presidenza del Consiglio per contrastare l’epidemia di Coronavirus hanno comportato la chiusura temporanea di alcune imprese edili e dei magazzini di materiale inerte con ripercussioni anche sul lavoro degli enti consortili, seppur al momento non ci sono conseguenze sull’operatività.
CAMPANIA: PROPOSTE AL GOVERNO
ANBI Campania ha colto l’invito del Presidente della Regione, Vincenzo De Luca per definire un programma di aiuti da sottoporre al Governo per uscire al più presto dall’emergenza economica, determinata dall’epidemia di Covid-19. Tre le proposte avanzate: anticipazione e recupero dei residui passivi sui contributi regionali per almeno 14 milioni di euro da destinare alle spese di funzionamento, aperture di linee di credito agevolato, la deroga al meccanismo del disimpegno automatico dei fondi comunitari per favorire gli investimenti in infrastrutture.
Per poter garantire l’operatività degli enti, in particolare, sono stati richiesti la “liquidazione, possibilmente immediata e in unica soluzione, di tutti i contributi regionali già stanziati nel vigente bilancio gestionale della Regione Campania” che, con l’ampliamento e la rimodulazione di alcuni capitoli di spesa, oltre al recupero dei residui passivi, vale almeno 14 milioni di euro. Inoltre, ANBI Campania ha sottoposto alla giunta regionale la possibile revisione delle forme di accesso al credito agevolato o altri strumenti finanziari per il superamento dello stato di crisi, anche mediante l’apertura di linee di credito specifiche per l’emergenza Covid-19 con la garanzia di Regione Campania. Infine, il documento richiede “l’attivazione immediata di tutte le misure strutturali sostenute dai fondi comunitari sulla programmazione 2014-2020 (P.S.R., P.O.R., Fesr), che vedono i Consorzi di bonifica tra i beneficiari delle risorse, prevedendo la deroga all’applicazione della regola N+3 (disimpegno automatico dei fondi non spesi entro tre anni dall’impegno), con la possibilità ulteriore, in caso di mancato raggiungimento dell’importo soglia, di rimodulare gli impegni sulle annualità del ciclo 2021-2027”.
Si fa presente, nel documento, che gli aiuti richiesti sono essenziali ai Consorzi di bonifica della Campania per proteggere l’occupazione dei propri dipendenti e poter sostenere le spese operative strettamente connesse alle attività indispensabili di bonifica e di irrigazione da svolgere in questo periodo di crisi. Solo con gli aiuti richiesti, conclude la nota, sarà possibile per i Consorzi adempiere ai loro doveri istituzionali, ma anche concretizzare la volontà di consentire alle aziende agricole di produrre anche durante la crisi in atto.
LAZIO: SERVIZI ESSENZIALI GARANTITI PER ASSICURARE CIBO DI QUALITÀ E SICUREZZA IDROGEOLOGICA
Al di là dell’emergenza legata alla pandemia, ANBI Lazio guarda alla evoluzione degli andamenti climatici, caratterizzati anche al Centro Italia da scarse nevicate e da piogge così sporadiche da risultare insufficienti a ricostituire le falde di profondità.
La situazione nella regione varia a seconda dei territori. Nelle province di Rieti e Viterbo non è stato ancora necessario anticipare la stagione irrigua. Situazione ben diversa invece nell’Agro Romano e nella Piana di Tarquinia, vasti comprensori a principale vocazione agricola dove il neonato Consorzio di bonifica Litorale Nord (con sede a Casalpalocco, in provincia di Roma), accogliendo le istanze delle associazioni professionali di categoria, ha attivato già dal mese scorso il servizio irriguo per garantire il buon esito delle coltivazioni in campo, assicurando il raccolto dei pregiati carciofi e la predisposizione delle nuove semine. A Latina e Fondi, territori strategici per il P.I.L. (Prodotto Interno Lordo) agricolo regionale, la rete di irrigazione è attiva ininterrottamente 365 giorni all’anno per consentire le coltivazioni orticole in serra. La portata dei fiumi principali, sebbene sensibilmente ridotta rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, non desta particolari preoccupazioni. Situazione abbastanza rassicurante anche in provincia di Frosinone.
Qui le strutture dei Consorzi di bonifica frusinati Sud Anagni (con sede ad Anagni), Conca (con sede a Sora) e Valle del Liri (con sede a Cassino) hanno ultimato le verifiche sullo stato delle condotte e sulla funzionalità della rete, mettendosi nelle condizioni di garantire irrigazione di soccorso non appena le aziende dovessero sollecitarlo.
FRIULI VENEZIA GIULIA: SERVIZIO ANTIBRINA
Le temperature rigide registrate nelle recenti nottate nella media pianura friulana, con minime che hanno raggiunto anche -3 gradi in alcune aree, hanno comportato la necessità di effettuare l’irrigazione antibrina a tutela delle colture di pregio, in particolare frutticole, che altrimenti avrebbero potuto subire danni ingenti, compromettendo l’intero ciclo produttivo.
Peschi, actinidia (kiwi) e, con maggior frequenza rispetto alla scorsa settimana, anche i meli, si trovano infatti in una fase del ciclo vegetativo, tale che le gelate potrebbero comportare uno scadimento qualitativo dei frutti, fino alla perdita totale o parziale della produzione. Il Consorzio di bonifica Pianura Friulana (con sede a Udine) ha garantito il servizio antibrina a numerose aziende agricole del Medio Friuli, in particolare nei comuni di Basiliano, Bicinicco, Mortegliano, Lestizza, Sedegliano, per una superficie complessiva di circa centocinquanta ettari.
Per garantire l’irrigazione antibrina, l’ente consortile aveva avviato, già da inizio Marzo, il riempimento delle reti tubate ed effettuato test di funzionamento dei numerosi impianti di pompaggio coinvolti; ora l’attenzione sarà dedicata alla preparazione degli impianti e delle reti idriche in vista della prossima stagione estiva per essere pronti, ove possibile, anche ad eventuali richieste irrigue anticipate, già pervenute stante il perdurare del periodo siccitoso, che rende difficoltose le semine e le lavorazioni in campo.
TOSCANA: PIOGGIA SCARSA. PRESTO AL VIA IL SERVIZIO IRRIGUO
È al lavoro il Consorzio di bonifica 6 Toscana Sud (con sede a Grosseto) per assicurare la piena efficienza degli impianti, in vista dell’apertura della campagna irrigua. L’inverno siccitoso, caratterizzato da precipitazioni scarse e di modesta entità, come già accaduto nel 2017, renderà infatti necessario anticipare la fornitura della risorsa idrica. Tubazioni, sistemi di distribuzione, centraline dovranno, a breve, essere perfettamente funzionanti per portare l’acqua alle 600 utenze, distribuite su una superficie di 3.300 ettari irrigati attraverso 26 comizi.
Nel comprensorio, la distribuzione collettiva della risorsa idrica è una realtà importante per l’agricoltura di qualità, caratterizzante la Maremma e per la difesa dell’ambiente. Importanti progetti in cantiere prevedono la realizzazione di un invaso irriguo in località Cernaia e di altri 2 impianti irrigui: uno nella zona di Alberese e l’altro alimentato dal lago di San Floriano, nel territorio di Capalbio. Il servizio irriguo, il cui avvio è imminente, rimarrà attivo per tutta la stagione estiva.
VENETO: MANUTENZIONE SOTTERRANEA
Il Consorzio di bonifica Brenta (con sede a Cittadella, in provincia di Padova) ha ispezionato, per la prima volta dopo diversi anni, una delle opere idrauliche, più affascinanti del Veneto: una colossale condotta a sud di Bassano del Grappa, sottopassante il fiume Brenta e collegante idraulicamente la sponda sinistra alla sponda destra. L’intervento si è reso necessario a causa di un comportamento irregolare del flusso d’acqua all’interno della condotta, in atto da alcuni mesi e che costringeva, per far transitare la portata necessaria, ad alzare il livello d’acqua a monte in modo anomalo.
Lungo 1 chilometro ed avente un diametro interno pari a m. 2,7, il “tubone” sotterraneo venne realizzato nel 1970 per alimentare diversi canali, che in precedenza derivavano acqua direttamente dal Brenta. La chiusura della derivazione e la conseguente ispezione hanno permesso di comprendere e risolvere la causa del problema: alcune grosse radici avevano ostruito, in parte, il condotto che si trovava inoltra fare i conti con l’erosione soprattutto sul fondo.
Dopo il taglio e l’asportazione delle radici e le stuccature si è proceduto a un rilievo topografico di precisione, così da poter ricostruire la posizione precisa della tubazione e poter provvedere, in un secondo momento, ad eliminare la vegetazione infestante all’esterno.
EMILIA ROMAGNA: IL LAVORO CONTINUA
Il Consorzio di bonifica Romagna Occidentale (con sede a Lugo, in provincia di Ravenna) prosegue la progettazione legata ai lavori di distribuzione irrigua finanziati dal P.S.R.N. (Piano Sviluppo Rurale Nazionale), i lavori per l'impermeabilizzazione del canale dei Mulini e la progettazione delle opere elettromeccaniche, utili al funzionamento del sistema irriguo. Dopo una prima fase per l'avvio dell'irrigazione a supporto delle colture precoci di Febbraio, dalla metà di Marzo è iniziata l'attività irrigua ordinaria a favore delle aziende agricole.
La rete idrografica e gli impianti consortili sono tutti in esercizio. Continua anche la manutenzione degli impianti per la difesa idraulica: sono i corso lavori nei comuni di Alfonsine, Castel Bolognese, Lugo, Fusignano e Solarolo; prosegue l'attività di progettazione legata al ripristino dei corpi arginali del Canale di Bonifica in destra di Reno e di suoi affluenti danneggiati dal fenomeno della subsidenza così come i lavori di messa in sicurezza del Canale dei Mulini di Castel Bolognese mediante costruzione di una cassa d'espansione e riprofilatura degli argini.
In montagna prosegue l’attività dei cantieri previsti dal P.S.R. (Piano Sviluppo Rurale) per la realizzazione degli impianti irrigui interaziendali: invaso Poggio in comune di Brisighella, invaso Biancanigo in comune di Castel Bolognese.
TOSCANA: RAPIDO INTERVENTO
Continua il lavoro del Consorzio di bonifica 3 Medio Valdarno (con sede a Firenze) per garantire la sicurezza idrogeologica del territorio: ne è esempio l’intervento in atto nella località San Polo del comune di Greve in Chianti, sul torrente Ema, laddove nel Maggio 2018 si verificò una grave esondazione di un affluente, che attraversa il paese. La criticità riscontrata, a seguito dell’importante segnalazione di un cittadino, consisteva nella caduta di un grande cipresso e di alcune acacie di piccole dimensioni, sradicatesi dalla sponda sinistra poco a monte del centro abitato.
Queste risultavano cadute di traverso sul corso d’acqua, determinando una netta riduzione della sezione di scorrimento mentre più a monte, era presente un’altra grossa pianta di cipresso molto inclinata ed altre piante di acacia in condizioni di precarietà. Nonostante il periodo emergenza sanitaria, grazie al lavoro in “smart working” e poi sul campo, è stato possibile ricevere, registrare e gestire, come al solito, la segnalazione fino all’esecuzione dell’intervento di rimozione delle varie piante cadute e in condizioni di rischio per instabilità.
VENETO: RIPRISTINO DEGLI ARGINI
Il Consorzio di bonifica Veronese (con sede nel capoluogo scaligero) è impegnato in alcuni interventi indispensabili per la messa in sicurezza idraulica del fiume Tione delle Valli, nel territorio dei comuni di Sorgà e di Castel d’Ario. Le operazioni consistono principalmente nella risagomatura delle arginature, al fine di realizzare un bacino di espansione e ridurre i problemi creati dalla massiccia presenza di nutrie, che determinano pericolosi cedimenti delle sponde.
La nuova sezione degli argini, che interesserà un tratto di circa tre chilometri, sarà caratterizzata da una golena e da un argine maestro dimensionato per il contenimento delle piene. Il progetto prevede inoltre il rifacimento del manufatto di sostegno di Bonferraro, adeguandolo alle massime portate di piena attese, e la costruzione di un nuovo ponte in località Torre Masino.
Le opere (costo complessivo: 1.680.000 euro) sono finanziate dal Commissario Delegato, con risorse provenienti dal Decreto Ministeriale emanato a seguito della tempesta Vaia. I lavori verranno ultimati entro la fine di Settembre 2020, se non vi saranno sospensioni legate all’emergenza Coronavirus.
EMILIA ROMAGNA: FONTANAZZI E CEDIMENTI ARGINALI
Due interventi essenziali per garantire la sicurezza idraulica di un’area agricola vasta, che si estende dal territorio modenese fino al confine con quello reggiano e che riveste un ruolo fondamentale per la continuità della filiera agroalimentare: il Consorzio di bonifica Emilia Centrale (con sede a Reggio Emilia) ha avviato i lavori per l’interramento di un tratto arginale del Canale Gargallo e la ricostruzione del Canale Quinto per un importo complessivo, finanziato con fondi consortili, pari a 102.000 euro.
Il canale Quinto è il principale adduttore irriguo per le aree agricole della sinistra Secchia modenese; le sue acque (sollevate e distribuite ai territori modenesi dagli impianti Pratazzola, Magnavacca, Quartirolo, Santa Croce, Gargallo e Panzano) giungono fino al confine tra il comune di Campogalliano e quello di Rubiera. Nel tratto compreso tra Santa Croce e la casa di guardia a Gargallo, nel corso degli ultimi anni, lungo l’argine Est si sono formati numerosi fontanazzi, che hanno provocato alcuni disservizi per quanto riguarda l’irrigazione dei terreni; situazione è aggravata dalla presenza, a piede argine, del canale Gargallo che ha determinato l’instaurarsi di un moto di filtrazione che ha portato allo sviluppo di vere e proprie perforazioni passanti.
ANBI: RINVIATI LA SETTIMANA NAZIONALE DELLA BONIFICA E DELL’IRRIGAZIONE ED IL CONCORSO FOTOGRAFICO OBIETTIVO ACQUA
“Con grande rammarico, ma l’ormai evidente protrarsi dell’emergenza Covid-19 ci obbliga a rinviare la Settimana Nazionale della Bonifica e dell’Irrigazione, già programmata dal 16 al 24 Maggio prossimi. Siamo fiduciosi che per tale periodo l’epidemia sia solo un triste ricordo, ma a convincerci della scelta, oltre alle difficoltà organizzative, è stata soprattutto l’impossibilità di svolgere la miriade di iniziative scolastiche che, da sempre, sono il cuore del cartellone delle manifestazioni. Quindi abbiamo deciso di posticipare l’edizione 2020 alla settimana, che va da sabato 26 Settembre a domenica 4 Ottobre, con un programma forzatamente diverso, ma nel rispetto dell’obiettivo, che da sempre ci proponiamo: promuovere la cultura del territorio e della gestione delle sue risorse idriche attraverso l’apertura degli impianti idraulici e l’organizzazione di eventi indirizzati alla società civile in tutte le sue articolazioni”: ad annunciarlo è stato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI.
“Analogamente – ha proseguito Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI – viene posticipato al 6 Settembre, il termine ultimo per inviare le opere partecipanti alla seconda edizione del Concorso Fotografico Obiettivo Acqua, che quest’anno vuole rappresentare la dicotomia fra due aspetti della risorsa idrica: essere fonte di vita e bellezza, ma anche forza distruttiva, se non rispettata dall’uomo. Ora restiamo tutti a casa - conclude il DG ANBI – Appena le autorità lo permetteranno, invitiamo, però, a fotografare il nostro magnifico territorio: sarà un modo per dimostrare la nostra rinnovata voglia di vivere nel rispetto, comunque, del dolore di molti italiani.”
La Settimana Nazionale delle Bonifica e dell’Irrigazione nasce una ventina d’anni fa e si svolge tradizionalmente la terza settimana di Maggio; in quel periodo, sono centinaia le manifestazioni organizzate dai Consorzi di bonifica ed irrigazione lungo la Penisola: dalle visite guidate alle esercitazioni di protezione civile, dalle passeggiate ecologiche alle mostre, dai convegni alle biciclettate fino agli spettacoli in insoliti luoghi, dove l’acqua è protagonista. Momento simbolo degli appuntamenti è però l’apertura delle “cattedrali dell’acqua”, cioè i grandi impianti idraulici, indispensabili a garantire sicurezza idrogeologica e ad assicurare la gestione delle risorse irrigue. In questo ambito, dall’anno scorso, Coldiretti, Fondazione Univerde ed ANBI hanno dato vita al Concorso Fotografico “Obiettivo Acqua”, mirato a valorizzare le diverse sfaccettature della risorsa idrica.
L’edizione 2020 è suddivisa in due sezioni e le modalità di partecipazione sono consultabili sul sito www.obiettivoacqua.it. La prima edizione, cui hanno partecipato oltre quattrocento opere selezionate da una qualificata giuria, è stata vinta dal bolognese, Sergio Stignani; le fotografie più meritevoli sono state oggetto di una mostra itinerante e raccolte in un volume.
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