I DATI IDRICI PER L’IRRIGAZIONE: È CORSA CONTRO IL TEMPO FRA RISCHIO GELATE E SICCITA’
ANBI: “I CONSORZI DI BONIFICA CONTINUANO A LAVORARE PER GARANTIRE CIBO DI QUALITA’ E SICUREZZA IDROGEOLOGICA”
Fra le attività che non possono fermarsi, nonostante l’epidemia Covid-19, c’è l’agricoltura, cui l’apporto irriguo è fondamentale per produrre cibo, oggi più che mai importante di fronte alla forte riduzione delle importazioni, causata dalla pandemia. Per questo, nel pieno rispetto delle ordinanze sanitarie, prosegue alacremente il lavoro dei Consorzi di bonifica per garantire l’avvio della stagione irrigua, già iniziata nelle regioni centro-meridionali (ad inizio settimana è toccato alle Marche), ma che rischia di avere un prologo in controtendenza al Nord. L’irrigidimento delle temperature potrebbe infatti comportare repentini abbassamenti notturni in una fase fenologica delicatissima per le colture. Per questo, in alcune zone, sono possibili specifiche microirrigazioni antibrina, capaci di creare una cortina protettiva, stabilizzando la temperatura ed impedendo così le gelate. Nelle aree irrigue si sta pertanto progressivamente procedendo ad invasare acqua nel reticolo idraulico dopo le “asciutte” invernali per permettere le ordinarie manutenzioni.
Sul piano delle disponibilità idriche, si aggrava la situazione in Sicilia, nei cui bacini mancano 110 milioni di metri cubi rispetto ad un anno fa (dall’inizio del mese, le riserve sono calate di ben 37 milioni di metri cubi), mentre resta stabile, ma largamente deficitaria in Basilicata (-144 milioni di metri cubi), Puglia (-142 milioni di metri cubi) e Calabria. Si accentua, al Nord, una situazione idrica “a macchia di leopardo”, dove ai confortanti dati dei laghi di Garda e Maggiore (rispettivamente al 94,3% e 69,2% della capacità di riempimento) si contrappone la progressiva discesa dei livelli dei bacini di Como e d’Iseo (rispettivamente al 14.7% e 23,6% della capacità di riempimento). Si mantengono sotto la media del periodo, ma superiori ad un anno fa, le portate dei fiumi Po ed Adige; andamento simile hanno i fiumi piemontesi (Dora Baltea, Tanaro e Stura di Lanzo). Esemplare è la situazione dell’Emilia-Romagna, dove i fiumi Savio e Secchia sono ampiamente sotto la media del periodo (rispettivamente al 20% ed al 15% delle portate storiche), ma le dighe piacentine di Molato in Alta Val Tidone e Mignano in alta Val d’Arda hanno quasi raggiunto il volume massimo autorizzato.
“Nel Nord Italia, la situazione è in divenire e da monitorare soprattutto in relazione allo scioglimento delle nevi – ha indicato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI - Resta evidente la necessità di stabilizzare le disponibilità idriche attraverso la costruzione di nuovi invasi, per i quali daremo indicazioni nel Piano per la Manutenzione Straordinaria, che contiamo di presentare prima dell’estate.”
“In questo momento critico per la vita del Paese, vogliamo sottolineare lo sforzo dei lavoratori e delle lavoratrici dei Consorzi di bonifica ed irrigazione che, nel rispetto del servizio pubblico svolto, continuano ad operare in ufficio, in smart working e sul campo per garantire le condizioni per produzioni agricole di qualità e sicurezza idrogeologica” ha concluso Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI.
ANBI: “DALLA SICCITA’ AL GELO: L’AGRICOLTURA HA BISOGNO DELLA STABILITA’ IDRICA GARANTITA DA NUOVI INVASI”
L’ESEMPIO DEL PIACENTINO, OASI D’ITALIA, EVITATI 12 MILIONI DI DANNI AL SETTORE PRIMARIO
Tra le province più martoriate dall’epidemia coronavirus, Piacenza è un’autentica “oasi” nell’alternante quadro delle disponibilità idriche in vista della prossima stagione irrigua: sia la diga di Mignano in alta Val d’Arda che la diga del Molato in alta Val Tidone hanno, infatti, quasi raggiunto il volume massimo autorizzato.
“L’annata agraria, sotto il profilo dell’approvvigionamento idrico, è tutelata – ha commentato il Presidente del Consorzio di bonifica di Piacenza, Fausto Zermani – Il bacino di Mignano contiene un volume d’acqua pari a 9,3 milioni di metri cubi, cioè il 94,3% del consentito, mentre l’invaso del Molato trattiene oltre 6,9 milioni pari al 91,5%.”
Per entrambe le dighe, il 2019 è stato caratterizzato da precipitazioni superiori alle medie; l’opportunità infrastrutturale di trattenere le acque di pioggia permette ora di affrontare con tranquillità una stagione irrigua, altrimenti incerta.
“L’esempio piacentino è la dimostrazione – ha aggiunto Francesco Vincenzi, Presidente ANBI – che di fronte alla crisi climatica, bisogna realizzare quei rimedi capaci di difenderci da piogge violente o periodi siccitosi. Attraverso un Piano Nazionale degli Invasi occorre dotarsi di infrastrutture strategiche per lo stoccaggio della risorsa idrica.”
Al proposito, lo scorso Febbraio è stato anche siglato, da parte dell’apposita commissione ministeriale, il certificato di collaudo della diga di Mignano, inaugurata nel 1934 in comune di Vernasca. Dopo decenni di operatività al massimo livello, dagli anni ’70, il suo utilizzo aveva subìto successive limitazioni, cui sono seguiti significativi lavori di ristrutturazione, iniziati negli anni ‘90. Nel Maggio 2018 si è entrati nella fase di sfioro controllato con il raggiungimento della quota di 337,80 metri sul livello del mare (corrispondenti a circa 11.400.000 metri cubi), cui è seguito l’attestarsi del livello alla quota di 335,80 metri sul livello del mare.
“La diga di Mignano – ha indicato Paolo Rizzi, Direttore del Laboratorio di Economia Locale all’ Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza - garantisce acqua ai 4.000 ettari del distretto irriguo della Val d’Arda con una produzione agricola annua di circa diciotto milioni di euro. Il rischio evitato, a causa della variabilità meteorologica, può essere stimato, in termini di sola produzione primaria, intorno a dodici milioni di euro, senza valutare gli impatti indiretti sulle filiere agroalimentari.”
“La presenza di stagioni siccitose – ha concluso Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI - non deve più essere considerato un evento eccezionale e, come dimostra soprattutto questo momento emergenziale, la produzione nazionale di cibo non può fermarsi così come il territorio deve continuare ad essere vivo.”
CAMPANIA: GIORNATA MONDIALE DELL’ACQUA AL TEMPO DEL COVID-19
I Consorzi di bonifica ed irrigazione della Campania hanno celebrato la Giornata Mondiale dell’Acqua, lavorando per assicurare all’agricoltura regionale la necessaria risorsa per la stagione irrigua imminente e per continuare a tenere aperti, per le opere non differibili, i cantieri necessari al mantenimento di tutti i servizi essenziali resi, nonostante le misure di contenimento in atto per l’epidemia di Covid-19.
L’obbiettivo della Giornata Mondiale dell’Acqua è stato tenere viva l’attenzione sulla necessità di tutelare ed utilizzare con parsimonia la risorsa idrica come sperimentano da tempo gli enti consorziali, utilizzando tecnologie di teleassistenza all’irrigazione, basate su sensori, che da satellite segnalano, agli operatori agricoli, il consiglio irriguo più opportuno, a seconda della coltura presente sul terreno. Fervono, in particolare, i lavori di preparazione per la stagione irrigua 2020 nel Consorzio di bonifica Volturno (con sede a Caserta), che dal 1° Aprile p.v. farà arrivare l’acqua alle manichette del comprensorio irriguo di Parete grazie alle portate captate dal fiume Volturno.
Nella stessa data sarà data acqua alle utenze irrigue del Consorzio di bonifica Velia (con sede a Prignano Cilento, in provincia di Salerno), che capta le acque di fiume Alento (Salerno). L’annata si prospetta difficile vista la siccità, che ha colpito la regione dal mese di dicembre. I 10 enti consortili, associati ad ANBI Campania, coprono oltre il 60% della superficie territoriale della regione (circa novecentomila ettari su un totale di 1.367.100), mentre la superficie irrigata, con impianti pubblici collettivi, supera il 50% della superficie irrigata regionale, pari a 104.570 ettari. Inoltre, nelle aree di pianura, una superficie di circa duecentottantaseimila ettari è servita da opere di scolo consorziali ed oltre sedicimila sono gli ettari influenzati dal livello del mare e che richiedono il sollevamento meccanico delle acque.
In queste zone sono presenti infrastrutture fondamentali, come la Strada Statale Domiziana e quella costiera del Sele, vari tratti della ferrovia Roma - Napoli - Salerno - Battipaglia - Reggio Calabria, strade provinciali e comunali, linee elettriche e acquedotti, oltre che centri abitati come Napoli, Pozzuoli, Villa Literno, Castel Volturno, Baia Domizia e tutti gli insediamenti litoranei dei due comprensori Volturno-Garigliano e Sele.
SARDEGNA: L'EMERGENZA NON FERMA IL LAVORO DEI CONSORZI DI BONIFICA ISOLANI
L'emergenza coronavirus non ferma il lavoro dei Consorzi di ANBI Sardegna: sono stati riorganizzati i turni del personale e degli uffici, aumentate le condizioni di sicurezza, garantiti i servizi essenziali e l'operatività 24 ore su 24. Tutto per lanciare un messaggio forte al mondo istituzionale e produttivo: garantire i servizi irrigui nelle campagne vuol dire sostenere un pezzo fondamentale dell'economia sarda, cioè la filiera agroalimentare.
Gli enti consortili confermano anche il ruolo di sentinelle ambientali, promuovendo i valori ecosistemici dell’irrigazione. Dal punto di vista tecnico, stanno garantendo l'operatività delle sedi periferiche, attivando le misure di sicurezza e privilegiando le comunicazioni on-line. Stessa linea di condotta per il personale che opera nelle campagne, che rispetta negli interventi un rigido protocollo sanitario, continuando ad operare nella manutenzione delle condotte e nella gestione delle piccole e grandi emergenze.
EMILIA ROMAGNA: RINATO IL PONTE BAILEY IN VALSAMOGGIA
Peccato che lo stato attuale di emergenza sanitaria non consenta agli abitanti della Valsamoggia di godersi appieno una passeggiata sul ponte Bailey del Samoggia, in quel di Tintoria: struttura totalmente rimessa a nuovo, grazie ad un intervento di manutenzione straordinaria del Consorzio di bonifica Renana (con sede a Bologna). Il ponte, realizzato nel 1958 con la tecnologia rapida dei ponti di guerra, non era transitabile da tempo, a causa delle pessime condizioni: pile di sostegno corrose, strutture metalliche ammalorate ed elementi di copertura mancanti.
I lavori di ristrutturazione, conclusi in due mesi, hanno riguardato la sistemazione strutturale delle componenti in cemento del ponte, la stabilizzazione dell'alveo circostante, il risanamento conservativo dello scheletro metallico e la realizzazione in un nuovo impalcato in legno per la fruizione pedonale dell'attraversamento. Oggi questa struttura “vintage”, con i suoi 80 metri di lunghezza per m.2,5 di larghezza, è pienamente recuperata alla sua funzione originaria di connessione tra i territori della Valsamoggia.
L'intervento ha comportato un costo complessivo di 180.000 euro, di cui 70.000 finanziati dall’ente consortile, mentre la quota restante è a carico dell’Unione dei Comuni e dal Comune di Valsamoggia.
LOMBARDIA: CANTIERI APERTI E CANTIERI SOSPESI
L'emergenza Coronavirus e le sempre più stringenti misure per contenere i contagi stanno comportando un continuo mutamento nei programmi dei cantieri del Consorzio di bonifica Est Ticino Villoresi (con sede a Milano). Sono stati sospesi i lavori sul Naviglio Grande presso il cantiere di Robecchetto con Induno: più dell’80% delle attività previste sono state comunque realizzate. Sono stati interrotti, di fatto, anche i lavori di impermeabilizzazione del Canale Villoresi, per i quali sono in corso gli interventi indifferibili di messa in sicurezza per dare inizio alla stagione irrigua.
Non dovrebbe invece subire variazioni quanto pianificato sul tratto di Naviglio Grande, ricompreso tra Abbiategrasso e Gaggiano, che necessita di un intervento urgente di messa in sicurezza e anche di impermeabilizzazione per evitare alcune perdite idriche, che potrebbero rivelarsi particolarmente dannose. Sono stati effettuati a Corsico anche alcuni recuperi di fauna ittica per un totale di circa sessanta chili; anche in questa delicata contingenza non viene meno, da parte dell’ente consortile, l’attenzione per gli equilibri ecosistemici.
Stanno, al momento, proseguendo le opere nell’ambito del progetto Cariplo Aretè – Acqua in Rete, che si propone la riqualificazione di parte del reticolo idrico secondario e terziario del Canale Villoresi con interventi di valorizzazione della risorsa idrica e aumento del capitale naturale, oltre ad opere di miglioria forestale di aree boscate attigue ai canali come, ad esempio, nell’area di Buscate, dove si agevolerà la creazione di un habitat adeguato alla nidificazione di specie autoctone.
VENETO: COMPLETATA PULIZIA ROGGIA STORICA
Il Consorzio di bonifica Piave (con sede a Montebelluna, in provincia di Treviso) ha completato i lavori di pulizia della roggia Piavesella, nel lungo tratto che attraversa i comuni di Susegana, Santa Lucia di Piave, Mareno di Piave e Vazzola. La Piavesella è un canale irriguo di grande pregio storico, realizzato nella metà del XV secolo; deriva l’acqua dal fiume Piave a Nervesa della Battaglia e si getta nel torrente Monticano dopo un percorso di circa 25 chilometri: è il sistema di approvvigionamento idrico principale per i terreni della zona ad alta vocazione agricola.
La manutenzione si è concentrata sui lavori di fresatura; si è trattato di lavori urgenti sia in previsione dell’apertura ormai prossima della stagione irrigua (in Veneto, il 15 Aprile) sia per una questione di sicurezza idraulica. Sempre in questi giorni sono stati completati i lavori di posa in opera di canalette prefabbricate per un tratto di 70 metri sul canale secondario Villorba nell’omonimo comune e che proprio dalla Piavesella deriva acqua ad uso irriguo, servendo una superficie agricola di oltre cinquecento ettari.
MARCHE: RIPRISTINATO REGOLARE DEFLUSSO IDRICO
Sono state settimane di lavoro per i tecnici del Consorzio di bonifica Marche (con sede a Pesaro), prima del fermo per la nidificazione: diversi gli interventi in provincia e che riprenderanno nel mese di luglio. Nella zona dell’Ascolano, i lavori hanno riguardato un tratto del fosso di San Mauro, in località Stella nel comune di Monsampolo ed il fosso Rio Santo, in località Il Crocifisso nel comune di Venarotta.
Nel primo caso, è stata effettuata una pulizia degli argini per un tratto di 300 metri, sono state rimosse le piante cadute in alveo e che impedvano il regolare deflusso dell’acqua, sono state potate le siepi.
Nel secondo caso, a Venarotta, è stato necessario rimuovere pietre, tronchi e ramaglie che, accumulatisi in alveo, deviavano il corso dell’acqua.
TOSCANA: MUGNONE, OSSERVATO SPECIALE
Il Consorzio di bonifica 3 Medio Valdarno (con sede a Fienze) è ancora intervenuto sul torrente Mugnone, in località Spedaluzzo nel comune di Fiesole. Su questo tratto dell’alta valle del torrente, che scende verso la città fiorentina, si sono eseguiti interventi di stabilizzazione delle murature di sponda ed una risistemazione di un tratto d’alveo.
Si tratta di lavori eseguiti appena prima dell’avvento delle misure restrittive contro l’emergenza Coronavirus.
In questi giorni, pur nel pieno rispetto delle disposizioni governative, l’ente consortile sta continuando a garantire i lavori di prevenzione, essenziali per la messa in sicurezza del territorio e, in regime di telelavoro, anche le procedure per affidamenti e appalti, pagamenti e contabilità, riscossioni e rapporti con i consorziati.
EMILIA ROMAGNA: POSTA IN SICUREZZA STRADA
Un’importante azione di messa in sicurezza e consolidamento di una delle arterie della Val Parma: il Consorzio di bonifica Parmense (con sede nella “città del Regio”) ha portato a termine la sistemazione idrogeologica della strada Vezzano-Lagrimone, nel comune di Tizzano.
I lavori, realizzati con fondi dell’ente consortile, hanno visto il ripristino della scarpata stradale franata, con il relativo consolidamento della banchina di valle, grazie ad un intervento di ingegneria naturalistica.
VENETO: SICUREZZA IDRAULICA E TUTELA PATRIMONIO PAESAGGISTICO
Il Consorzio di bonifica Bacchiglione (con sede a Padova) i lavori per la messa in sicurezza degli argini del canale Rialto a Montegrotto Terme: in questa fase si sta provvedendo al rinforzo delle mura di cinta. Sono stati precedentemente ultimati i lavori di messa in sicurezza della sponda e dell’argine in sinistra idraulica; si è provveduto anche all’innalzamento della sommità arginale, ripristinando la quota originaria.
I lavori successivi prevedono il ripristino delle parti mancanti della cinta muraria, crollate nel corso degli anni, rispettando la valenza storica della struttura. Il completamento degli interventi di adeguamento del canale Rialto, in località Catajo, prevede la difesa spondale anche in destra idraulica. Nonostante questo momento di emergenza sanitaria, l’ente consortile è impegnato a limitare, per quanto possibile, il protrarsi della conclusione di lavori fondamentali per la sicurezza idraulica del bacino Colli Euganei.
TOSCANA: CONSORZIO SEMPRE PIU’ GREEN
L’emergenza sanitaria non impedisce al Consorzio di bonifica 1 Toscana Nord (con sede a Viareggio, in provincia di Lucca) di condurre le proprie attività, nel rispetto di tutte le misure ministeriali. Così nello storico sito viareggino sono arrivate 2 nuove colonnine per la ricarica del parco auto aziendale, recentemente implementato con veicoli elettrici e, in futuro, anche per la ricarica dei mezzi dei dipendenti, che decideranno di convertirsi all’energia verde.
L’obbiettivo è quella di promuovere la sostenibilità ambientale, partendo dalla riduzione di una delle principali fonti di inquinamento ovvero la mobilità con combustibili fossili; per questo, l’Amministrazione Consortile ha destinato fondi all’acquisto di auto elettriche da alimentare con l’implementazione dei pannelli solari. Il processo di ricarica delle auto sarà completamente gratuito, grazie alla presenza di impianti fotovoltaici sulle coperture degli edifici: uno esistente e l’altro che a breve verrà installato di potenza pari a KwP 14,40. |