Anno XXI, n. 43 venerdì, 15 novembre 2019

GARGANO
“BONIFICARE LA RIFORMA DELLA BONIFICA SICILIANA. AUTOGOVERNO, SUSSIDIARIETA’, PARTECIPAZIONE, BACINO IDROGRAFICO, EFFICACIA, EFFICIENZA, ECONOMICITA’ SONO FONDAMENTI INELUDIBILI”

“Va bonificata la riforma della Bonifica siciliana”: ad affermarlo con un gioco di parole è stato Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI, forte degli ottimi risultati gestionali e di efficienza, che autogoverno e sussidiarietà garantiscono agli enti consortili in tutta Italia, come dimostrato anche in questi giorni di emergenza idrogeologica.
“E’ la cronaca di una riforma sbagliata – ha proseguito il DG ANBI – perché quanto perseguito dalla Regione Sicilia con il disegno di legge, che prevede la creazione di un consorzio unico, significa di fatto la nascita di un’ulteriore agenzia regionale, negando principi fondamentali come quello della partecipazione in difformità con quanto previsto dall’Intesa Stato-Regioni del 2008. Non solo – ha insistito Gargano – il progetto di riforma nulla dice sui debiti accumulati dagli enti consortili nel corso di pluriennali commissariamenti, né sulle prospettive di sostenibilità gestionale, anzi gravandola di ulteriori funzioni, attualmente attribuite ad altri enti ed i cui oneri non potrebbero certo essere a carico dei consorziati e delle imprese agricole. A fronte di tali considerazioni – ha concluso Gargano - proponiamo di ripartire dai contenuti dell’Intesa Stato-Regioni del 2008, recependo il profondo disagio che tutti i protagonisti della filiera, dalla Rappresentanza dei cittadini a quella delle Imprese e dei Lavoratori, hanno con forza manifestato al Presidente della Giunta Regionale Siciliana.

 

VENETO: UN GRAVE EVENTO METEOROLOGICO SI È ABBATTUTO SUL LITORALE VENETO

Nella notte tra il 12 e il 13 Novembre scorsi il litorale veneto è stato colpito da un grave evento meteorologico, che ha comportato diversi danni. La situazione più grave è stata registrata a Venezia dove i forti venti di scirocco hanno comportato un alzamento record della marea, che ha toccato 1,87 metri sul livello di medio mare, sommergendo oltre l’85 % della superficie della città. Si tratta della seconda mareggiata dopo la cosiddetta “acqua granda” del 1966, che registrò una punta di 1,94 metri.
Anche dal punto di vista della terraferma e dunque dei Consorzi di bonifica della fascia costiera, si è trattato di una notte di apprensione con danni gravi soprattutto nel comprensorio del Consorzio di bonifica Veneto Orientale (con sede a San Donà di Piave, in provincia di Venezia), dove si sono registrate diverse esondazioni pur contenute e la rottura in 2 punti dell'argine del fiume Lemene; una breccia in località Marango ha comportato l’allagamento di 2.000 ettari di campagna.
Nel Consorzio di Bonifica Delta del Po (con sede a Taglio di Po, in provincia di Rovigo) disagi sono stati causati da un guasto alla linea elettrica, che ha costretto alcune idrovore a operare con gruppi di continuità. Fortunatamente le piogge contenute hanno mantenuto il livello di guardia solo un po’ più alto rispetto all’ordinario. Il Consorzio di bonifica Bacchiglione (con sede a Padova) ha provveduto ad innalzare una trincea di sacchi, alta 80 centimetri e lunga circa venti metri per evitare l’esondazione del Canale Nuovissimo, in prossimità di Chioggia.
Situazione più tesa invece nelle idrovore di Lova e Lughetto del Consorzio di bonifica Acque Risorgive (con sede a Venezia Mestre), dove le acque dei bacini hanno rischiato di invadere gli edifici delle pompe. In generale, tutto il litorale Veneto è stato gravemente colpito dal vento, che ha distrutto diverse cavane ed imbarcazioni con gravi danni soprattutto per i pescatori.

LOMBARDIA: PROSEGUONO GLI INTERVENTI POST TERREMOTO: È LA VOLTA DELLE CIMINIERE

A seguito degli eventi sismici del 2012, che avevano danneggiato anche l’impianto Agro Mantovano Reggiano a Moglia di Sermide, erano già stati effettuati studi importanti sulla staticità del sito, in particolare sulle ciminiere, cui era seguito un primo intervento, grazie allo stanziamento di fondi del Piano Sviluppo Rurale rivolti al post-terremoto, con cui lo stato del manufatto era stato riportato alle condizioni iniziali: il cosiddetto “ripristino”.
Ora per il Consorzio di bonifica Terre dei Gonzaga in Destra Po (con sede a Mantova) è il momento di portare avanti la progettazione per il miglioramento sismico delle strutture delle ciminiere, realizzate quando l’impianto funzionava a vapore. Il profilo dell’impianto AMR è ormai un elemento caratteristico del paesaggio e le ciminiere, per la loro struttura e per la considerevole altezza di circa cinquanta metri, sono elementi molto delicati che vanno messi in sicurezza.
Proprio nei giorni scorsi  sono state eseguite le indagini geometriche e materiche sulla ciminiera sinistra nell’ambito di uno stanziamento di oltre settecentomila euro.

VENETO: INAUGURATO BACINO DI LAMINAZIONE

Il Consorzio di Bonifica Acque Risorgive (con sede a Venezia Mestre) ha inaugurato un bacino di laminazione nel comune di Santa Maria di Sala. La cassa è stata realizzata alla confluenza tra 2 corsi d’acqua (Fiumicello e Lusore) e “taglierà” la piena di circa tre metri cubi al secondo di portata. Il sistema si articola in 5 bacini interconnessi, che occupano un’area di oltre quattro ettari, in prossimità della zona artigianale del comune.
Un terzo dell’area resterà sempre allagata, un terzo umida e un terzo asciutta per garantire la capacità d’invaso in caso di necessità. L’area ha anche lo scopo di fungere da oasi naturalistica; sarà infatti piantumata e diventerà dimora di pesci ed uccelli. Avrà inoltre funzione fitodepurativa per le acque, che poi si getteranno in laguna: riuscirà infatti ad abbattere 15 tonnellate di azoto all’anno, il 17% di quelle in entrata. Si sta inoltre pensando di realizzare una pista ciclabile in collegamento con quelle già esistenti nel territorio.
I lavori sono costati 2 milioni di euro, messi a disposizione da Regione Veneto, dai Comuni della zona e dall’ente consorziale.

EMILIA ROMAGNA: MONTAGNA: PIÙ SICUREZZA PER LE AZIENDE AGRICOLE

Sono 19 i progetti, ripartiti su 10 comuni (Albareto, Bardi, Borgo Val di Taro, Calestano, Langhirano, Neviano degli Arduini, Pellegrino Parmense, Terenzo, Tizzano Val Parma, Varano de’ Melegari) per un totale di € 1.682.344,00, con cui il Consorzio di bonifica Parmense (con sede nella “cittàducale”) porrà in sicurezza le aziende agricole e zootecniche della montagna nell’ambito del Piano di Sviluppo Rurale (PSR) 2014-2020 per la prevenzione dei fenomeni di dissesto idrogeologico, dovuti a maltempo e avversità climatiche, finanziato da Regione Emilia-Romagna. Il Piano prevede numerose e differenti tipologie di interventi: consolidamento di versanti a rischio di smottamenti e frane; lavori di carattere strutturale sul reticolo idrografico minore (fossi, canali e rii); opere di regimazione idraulico-forestale come briglie, traverse, muretti e terrazzamenti; realizzazione di canalizzazioni e pozzetti per il drenaggio delle acque superficiali.

LAZIO: INVESTIMENTI NELLE OPERE PER IL RIUSO DELLA RISORSA IDRICA, ANBI LAZIO OFFRE COLLABORAZIONE AD ARERA (AUTORITÀ DI REGOLAZIONE TARIFFE).

ANBI Lazio ha avanzato richiesta ad A.R.E.R.A. (Autorità Regolazione Energia Reti e Ambiente) di partecipare ai tavoli di consultazione, che si concluderanno con la definizione della nuova, aggiornata tariffa del costo del servizio idrico integrato, in vista dell’entrata in vigore del terzo periodo regolatorio.
L’obbiettivo è poter sviluppare accordi di collaborazione ed avviare un confronto costruttivo coi gestori sugli investimenti per opere ed impianti strategici per favorire l’impiego ed il riuso ottimali delle risorse idriche, gestite dagli enti consorziali. Un’incentivazione di tali innovativi progetti, anche con la previsione di maggiori oneri finanziari a favore dei gestori del servizio idrico per gli investimenti in opere per il riuso delle acque, rappresenterebbe, infatti, una scelta strategica.
I Consorzi di bonifica, in qualità di concessionari di numerosi impianti di drenaggio delle acque superficiali e di distribuzione di acqua ad uso irriguo, possono fornire un contributo concreto alla pianificazione delle nuove opere utili a favorire un migliore impiego delle risorse idriche.


MARCHE: FOSSO PULITO E SISTEMATO

Una grande quantità di materiale vegetativo e terroso per circa duecento metri: questo il problema emerso dal sopralluogo effettuato dal Consorzio di bonifica Marche (con sede a Pesaro) a Carassai, sul fosso Aso 236.
Dalla valutazione era emersa la necessità di ripristinare la sezione idraulica di deflusso delle acque, oltre che di provvedere alla pulizia degli argini. Non sono state abbattute specie protette, mentre sono state rimosse tutte le piante secche e vegetanti, cadute in alveo e che ostacolavano il regolare deflusso delle acque; oltre a questo, durante l’intervento si è cercato di mantenere la vegetazione ripariale esistente, al fine di assicurare il ruolo ecologico e protettivo.


FRIULI VENEZIA GIULIA: BILANCIO STAGIONE IRRIGUA

È stata una stagione irrigua contraddistinta da deficit idrico e alti consumi energetici quella gestita dalla Consorzio di Bonifica Pianura Friulana (con sede a Udine). Tra meteo bizzarro e ondate di caldo, la media estiva si è attestata sui 24 gradi, ben oltre la norma se si eccettua l’annus horribilis del 2003. Nel 2019 i 30 gradi sono stati superati per ben 60 giorni per un’estate secca, poco piovosa, che va ad aggiungersi alle stagioni siccitose del 2003, 2006, 2011, 2013 e 2018.
Da metà luglio a inizio settembre, la Regione Friuli-Venezia Giulia ha dichiarato, prorogando più volte, la condizione di deficit idrico del fiume Tagliamento. Solo grazie alle conversioni irrigue attuate in questi anni (oggi ben il 59% del totale della superficie è irrigata a pressione) è stato possibile irrigare nella scorsa stagione senza particolari disagi. L’ente consortile ha lavorato su più fronti, trasformando i sistemi irrigui per migliorare la qualità e la quantità della produzione, e riconvertendo gli ordinamenti colturali (attualmente prevalentemente cerealicoli e oleaginosi) a favore di quelli orto-floro-frutticoli. Obbiettivi: incentivare gli investimenti nel settore agricolo, migliorare la viabilità campestre dell’ambiente, diminuendo concimi e diserbanti, giungere a un risparmio idrico del 50%. Per ovviare ai consumi energetici e sopperire alla carenza della risorsa idrica durante la stagione irrigua, l’ente prevede la costruzione di una condotta di collegamento tra il canale di scarico della centrale di Somplago e il sistema derivatorio Ledra-Tagliamento per il recupero parziale della portata di scarico della centrale.
L’opera sopperirebbe alla carenza idrica durante la stagione irrigua, assicurando l’irrigazione in vaste zone del comprensorio. Non solo: il progetto garantirebbe il deflusso minimo vitale per salvaguardare la fauna ittica e l’ecosistema ambientale. L’infrastruttura potrà poi dare il via a nuove opere nei comuni di Dignano, Coseano, Rive d’Arcano, Martignacco, Pasian di Prato e la zona del Colli orientali del Friuli. Alla siccità si risponde con un ulteriore efficientamento del sistema irriguo (passaggio da aspersione a goccia), la creazione di piccoli invasi collinari per l’accumulo d’acqua, la diffusione del servizio di “miglior consiglio irriguo”, ma anche riducendo i consumi.


TOSCANA: IL CONTRASTO ALL’INQUINAMENTO DA PLASTICA PARTE DAL TERRITORIO

La lotta alla plastica in mare comincia dai fiumi e mantenere puliti i corsi d’acqua è il primo passo per salvare le tartarughe marine e il Mediterraneo, fornendo anche un contributo significativo alla lotta contro i cambiamenti climatici. Con questa consapevolezza, il Consorzio di bonifica 1 Toscana Nord (con sede a Viareggio, in provincia di Lucca), il Comune di Altopascio, l’azienda Ascit e 3 associazioni cittadine hanno siglato un Protocollo d’Intesa.
L’iniziativa si chiama appunto “Salviamo le tartarughe marine, salviamo il Mediterraneo”; nata per prevenire l’utilizzo di corsi d’acqua come discarica. In virtù del Protocollo e delle convenzioni, le associazioni perlustreranno ogni 30 giorni i corsi d’acqua adottati, impegnandosi anche a rimuovere direttamente, se possibile, i rifiuti presenti. Ogni anno vengono riversati negli oceani 8 milioni di rifiuti plastici; in questi mari si calcola che oggi ci siano 150 milioni di tonnellate di plastica. Nel solo Mediterraneo, secondo le stime rese note da Legambiente, ci sono 58 rifiuti per chilometro quadrato, per il 96% di plastica.
In Italia, ogni 100 metri di spiaggia si trovano in media 620 rifiuti, all’80% di plastica.


CALABRIA: CONSORZIO ALLE URNE

Prosegue la tornata elettorale nei Consorzi di bonifica calabresi: domenica 17 novembre p.v., i consorziati dell’ente consorziale di Lamezia Terme si recheranno alle urne per eleggere i 15 componenti del Consiglio dei Delegati, per il quinquennio 2019-2024, che successivamente eleggeranno gli organi del Consorzio (Presidente e Deputazione Amministrativa). Per esprimere il voto ci si potrà recare negli otto seggi allestiti nel comprensorio consortile che resteranno aperti dalle ore 7:00 alle 22:00. 
 

GARGANO A ROMA PER EVENTO WWF

Il Direttore Generale ANBI, Massimo Gargano, interverrà nella mattinata di giovedì 21 Novembre p.v. al convegno “Un futuro per i nostri fiumi”, organizzato dal WWF nello Spazio Europa a Roma; in particolare, parteciperà alla tavola rotonda sul tema “Quale strategia per il governo delle acque”.

 
Per maggiori approfondimenti www.anbi.it
SETTIMANALE DELL´ASSOCIAZIONE NAZIONALE CONSORZI DI GESTIONE E TUTELA TERRITORIO E ACQUE IRRIGUE
Direttore Responsabile: Massimo Gargano - Registrazione Tribunale di Roma n. 559/98 del 25 novembre 1998
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