SABATO, A BOLOGNA, WORKSHOP ANBI-SINDACATI
Si terrà sabato 28 Settembre p.v., nell’ambito del Villaggio degli Agricoltori di Coldiretti a Bologna, l’iniziativa sul tema “Dal lavoro al cibo per la bellezza e la sicurezza dei territori”, organizzata da ANBI unitamente ai sindacati confederali di categoria FAI Cisl, FLAI Cgil, FILBI Uil.
A partire dalle ore 12.00, al Tenda Workshop, si confronteranno: Francesco Vincenzi, Presidente ANBI; Stefano Bonaccini, Presidente Regione Emilia Romagna; Paolo De Castro, Europarlamentare; Francesco Critelli, Parlamentare Commissione Agricoltura, Camera dei Deputati; Renzo Piraccini, Presidente Macfrut-Cesena Fiere; Tina Balì, Segretaria Nazionale FLAI Cgil; Raffaella Buonaguro, Segretaria Nazionale FAI Cisl; Gabriele De Gasperis, Segretario Generale FILBI Uil; Massimiliano Pederzoli, Presidente ANBI Emilia Romagna. I lavori saranno introdotti da Nicola Bertinelli, Vicepresidente Coldiretti e moderati da Alessandro Ghetti, Direttore ANBI Emilia Romagna.
L’incontro sarà preceduto dal workshop "Stampa e Uffici Stampa: comunicare il rischio e l'emergenza ambientale. Come migliorare?", inserito nel programma redatto da ANBI Emilia Romagna per i 3 giorni dell’Acqua Tour.
PROGETTO LIFE AGRICOLTURE E CONSORZI DI BONIFICA: CONTRO I CAMBIAMENTI CLIMATICI CON UN NUOVO MODELLO DI GESTIONE DELL’APPENNINO EMILIANO
Coinvolgere attivamente le aziende agricole dell’Appennino Emiliano per realizzare un nuovo modello di “governance” locale dell’ambiente, finalizzato a ridurre gli effetti dei mutamenti climatici ed a sviluppare sistemi agro-ambientali a salvaguardia del carbonio organico del suolo, indispensabile a garantire vitalità ai terreni: è questo l’obbiettivo del progetto europeo Life AgriCOlture, coordinato dal Consorzio di bonifica Emilia Centrale (con sede a Reggio Emilia) e che interessa anche il Consorzio di bonifica Burana (con sede a Modena), il Centro Ricerche Produzioni Animali (CRPA) ed il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano.
“Vincere un bando europeo come Life AgriCOlture non è semplice e riuscire a farlo, grazie all’esperienza maturata dai Consorzi di bonifica nella tutela del territorio, è doppiamente soddisfacente -ha dichiarato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI- Il contributo delle imprese agricole alla salvaguardia del suolo dovrebbe avere maggiore considerazione sia nella progettualità per il contrasto al dissesto idrogeologico ed alle conseguenze dei mutamenti climatici sia, anche in termini remunerativi, per l’importante ruolo di servizio ecosistemico reso all’ambiente e alla comunità.”
Il progetto Life AgriCOlture, che ha un valore economico complessivo di circa 1.500.000 euro ed è finanziato dall’Unione Europea per oltre 830.000 euro, prevede un ruolo attivo di 15 aziende agricole delle aree appenniniche di Modena, Reggio Emilia e Parma e che verranno retribuite per i servizi ecosistemici forniti. Attraverso l’introduzione di azioni pianificate e di strumenti di “management” sostenibile della risorsa suolo verranno applicate soluzioni agronomiche innovative, mirate a contrastare il dissesto idrogeologico, ridurre gli effetti delle emissioni, aumentare la fertilità dei suoli in alcune aree degradate, salvaguardando il carbonio organico, che svolge un ruolo fondamentale anche per le disponibilità idriche. Tale modello organizzativo potrà essere replicato in altre zone dell’Appennino e, se i dati saranno positivi, potrebbe essere esteso al resto dell’Unione Europea. Ogni azienda partecipante sarà accreditata come “Agricoltore Custode del Suolo”. Le “buone pratiche”, che verranno implementate nel corso di tre anni, riguarderanno anche la gestione efficiente dei reflui zootecnici, l’applicazione di rotazioni colturali e di pratiche di agricoltura conservativa, oltre ad eventuali sistemazioni idraulico-agrarie.
“Presentare, nella settimana di mobilitazione per il clima, un progetto che in modo organico va nella direzione dell’agroecologia ed unisce attenzione all’ambiente, sviluppo, condivisione con le imprese agricole e lotta al dissesto è una concomitanza non casuale - ha sottolineato Simona Caselli, Assessore Agricoltura, Caccia e Pesca Regione Emilia-Romagna - Nella nuova Politica Agricola Comune dovrebbero trovare sempre maggiore spazio questo tipo di iniziative.”
“Con soluzioni innovative di ricerca agronomica e non con tecnologie costose, si possono ottenere dati essenziali per partecipare al processo di lotta ai mutamenti climatici, coinvolgendo soprattutto le sentinelle del territorio montano, cioè le imprese agricole” ha concluso Domenico Turazza, Direttore Generale del Consorzio di bonifica Emilia Centrale.
EMILIA ROMAGNA: 60 ANNI ALL’INSEGNA DI INNOVAZIONE E SOSTEGNO ALL’AGRICOLTURA
Il Centro progettuale di sperimentazione sull’irrigazione “Acqua Campus” a Mezzolara di Budrio ha ospitato una visita (partecipanti: l’Autorità Distrettuale di Bacino del fiume Po, i Consorzi di bonifica emiliano romagnoli, l’ANBI, la Regione Emilia-Romagna, l’Accademia Nazionale di Agricoltura, il Ministero dell’Agricoltura, Macfrut, l’Icid, l’Università degli studi di Bologna e le associazioni agricole) per celebrare il 60° anniversario della ricerca agronomica del Consorzio C.E.R. Canale Emiliano Romagnolo (con sede a Bologna) in un anno, in cui si terranno varie manifestazioni, che focalizzeranno l’attenzione sulla pratiche virtuose che l’ente consortile, attraverso il suo ufficio agronomico e gli studi sperimentali condotti presso il polo innovativo di Budrio, ha divulgato, in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna e l’Unione Europea, per veicolare le più virtuose pratiche in agricoltura.
Il Canale Emiliano Romagnolo è una delle più importanti opere idrauliche italiane ed un centro di ricerca, sperimentazione, studio ed analisi finalizzati a garantire alti standard qualitativi della risorsa idrica nel territorio interessato dal sistema del Canale su una superficie di 336.000 ettari, di cui 227.000 ettari di superficie agraria. L’attività di ricerca e sperimentazione, che l’ente consorziale conduce fin dal 1959, è finalizzata a fornire agli agricoltori, tramite programmi di assistenza tecnica e divulgazione, tutte le informazioni capaci di rendere l’irrigazione una pratica efficace, economica ed applicata con razionalità. Iniziata in maniera pionieristica nel 1959, in contemporanea alle opere di costruzione del Canale Emiliano Romagnolo, l’intensa attività di ricerca ha assunto, nel corso degli anni, un’importanza strategica a livello nazionale ed europeo ed è stata sviluppata in collaborazione con enti ed Istituzioni: dalla Regione Emilia-Romagna all’Unione Europea.
Il lavoro di ricerca del Consorzio C.E.R., fiore all’occhiello dei 69 Consorzi di bonifica che aderiscono, ha avuto, come focus caratterizzante, lo studio agronomico su tutte le specie da frutto ed erbacee per individuare i parametri necessari per capire quando irrigare, in che momento, quali quantità d’acqua utilizzare e quale sistema irriguo scegliere. Nel 1972, l’ente consortile ha importato e provato il primo semovente in Italia; nel 1975 ha realizzato il primo studio ed il primo impianto “a goccia” in Emilia-Romagna. Il primo sistema “esperto” di consiglio irriguo, impiegato in irrigazione in aziende agricole, è stato ideato dal Consorzio C.E.R. nel 1984, prima dello sviluppo della rete Internet e del World Wide Web.
Dal 1984 ad oggi il Laboratorio di Idraulica del Consorzio C.E.R. ha effettuato 500 test tecnologici erogatori. Nel 1995 ha sviluppato l’irrigazione “a goccia interrata e ultra low”, nel 2002 ha realizzato un impianto di irrigazione “a goccia” fotovoltaico. Nel corso dei 60 anni di ricerca e sperimentazione sono state sviluppate conoscenze che sono confluite, da oltre venti anni, nel sistema “esperto” Irrinet, che fornisce agli agricoltori, sui pc e sui telefoni cellulari, informazioni precise sulle pratiche più performanti per l’irrigazione: quale sistema utilizzare e quando farlo, oltre alle quantità idrica da utilizzare. Il centro di calcolo è collegato con 25.000 aziende agricole. L’attività di ricerca del Consorzio C.E.R., sviluppata in anni di studi ed analisi, viene utilizzata concretamente per favorire lo sviluppo di pratiche agricole più efficienti ed attente al risparmio idrico: in Emilia-Romagna, per esempio, sono stati risparmiati 100 milioni di metri cubi d’acqua; a livello nazionale: 500 milioni di metri cubi.
LAZIO:
Funzionari governativi del Ministero dell’Ambiente del Rwanda sono stati in visita alle oasi Wwf del litorale romano e presso gli impianti idraulici dei Consorzi di bonifica Tevere Agro Romano (con sede nella Capitale)e Pratica di Mare (con sede ad Ardea, in provincia di Roma) grazie ad un’iniziativa promossa dall’Africa Center for Climate and Sustainable Development.
L’arrivo della delegazione rwandese rientrava nell’ambito di un progetto di cooperazione tra i due Paesi, che ha come primo obbiettivo l’acquisizione e lo sviluppo delle capacità tecniche e delle conoscenze istituzionali per la gestione delle zone umide urbane. È stata un’esperienza formativa dal punto di vista del “know how “ nella gestione della risorsa idrica e del territorio, ma anche un momento di incontro e di conoscenza, improntato alla cordialità ed alla disponibilità reciproca. Gliospiti africani sono rimasti entusiasti ed hanno acquisito ulteriori strumenti necessari alla pianificazione degli interventi di riqualificazione delle zone umide urbane nel comprensorio di Kigali”. L’ente consorziale ha voluto così dimostrarsi pronto ad ospitare anche tutti coloro(privati, comitive e scolaresche), che vogliono rendersi conto personalmente di quanto sia strategico il ruolo dei Consorzi di bonifica, senza i quali vaste aree della provincia romana tornerebbero ad essere acquitrini.
VENETO: INAUGURATO IMPIANTO DI FITODEPURAZIONE
Il Consorzio di bonifica Acque Risorgive (con sede a Venezia Mestre) ha inaugurato, a Santa Giustina in Colle, un impianto di fitodepurazione, costituito da 3 bacini su un’area complessiva di 4 ettari in prossimità del fiume Orcone. Nello specifico, l’obbiettivo dell’impianto inaugurato è l’abbattimento del 73% di fosforo e del 21% di azoto. I 3 bacini avranno come compito anche quello di accogliere le acque dell’Orcone nei momenti di piena, scongiurando il rischio allagamenti e fungere da serbatoi irrigui per i periodi siccitosi.
Il costo totale dell’intervento è di 1.300.000 euro, messi a disposizione dalla Regione Veneto rappresentata, al taglio del nastro, dall’Assessore Sviluppo Economico ed Energia, Roberto Marcato. L’80% delle acque di fiumi e canali gestiti dall’ “Acque Risorgive” si versano nella laguna veneta; per questo motivo, oltre a garantire l’irrigazione delle campagne e prevenire i rischi idraulici, l’ente consortile ha, tra i propri compiti, anche quello di ripulire le acque dalle sostanze inquinanti per tutelare non solo campagne e abitati, ma anche il fragile ambiente lagunare.
UMBRIA: NUOVI INTERVENTI SUL RETICOLO DELLE ACQUE
Il Consorzio Bonificazione Umbra (con sede a Spoleto, in provincia di Perugia) ha iniziato i lavori di manutenzione nella rete idraulica di terza categoria, autorizzati dalla Regione Umbria attraverso il Piano degli interventi per il ripristino dell’officiosità idraulica del reticolo idrografico regionale. L’ente consortile sta svolgendo una minuziosa attività di manutenzione idraulica; nel caso del ritrovamento di tane animali negli argini, oltre alla loro eliminazione ed al ricostruzione dell’arginatura danneggiata, si provvederà a censirle su piattaforma GIS per effettuare periodiche verifiche successive.
Attualmente sono in corso interventi sul torrente Teverone, sul fiume Timia, sui fossi Fiumicello dei Prati, Malcompare ed Alveo di Montefalco. Questa tranche di lavori interessa, in particolar modo, territori dei comuni di Bevagna, Montefalco e Foligno, bisognosi di un lavoro di manutenzione costante; a breve si interverrà sul resto del reticolo principale, venendo completati gli interventi sulla rete idraulica a Foligno, Trevi, Montefalco, Cannara, Bettona e Spoleto, mentre, entro il 2019, saranno avviati i lavori di manutenzione su gran parte del reticolo secondario.
TOSCANA: BORRI E TORRENTI IN MANUTENZIONE
È di 165.000 euro, la cifra destinata dal Consorzio di bonifica 2 Alto Valdarno (con sede ad Arezzo) alla manutenzione ordinaria del reticolo idraulico, che attraversa i comuni di Figline e Incisa Valdarno. Si tratta di un “restyling”, che interessa oltre venti chilometri di aste fluviali con un’attenzione particolare per i tratti, che attraversano le aree più densamente urbanizzate e le aree collinari o a vocazione agricola; già ultimati gli interventi sul torrente Cesto, sui borri di Valico, Fracassi, Ponterosso, Moriano, Bagnoli, Vincesimo, Sant’Andrea (un tratto) e sui fossi di Granchia, Restone, Burchio mentre, al momento, uomini e macchine sono al lavoro sul Fosso delle Campane. Sui corsi d’acqua sono state individuate ed eliminate piccole, ma pericolose frane spondali e tane di animali, che rappresentano una grave minaccia per la stabilità delle sponde.
Altre situazioni di rischio sono create dalla presenza di piante malate o che interferiscono con opere idrauliche e infrastrutture; per intervenire dove la manutenzione con mezzi tradizionali è “off limits”, l’ente consortile ha deciso di adottare misure speciali, coinvolgendo squadre di “tree climber”, specializzate in operazioni di taglio acrobatico. Ulteriori 135.000 euro saranno investiti, entro la fine dell’anno, nella manutenzione del fiume Arno, in modo da restituire la giusta funzionalità idraulica ed eliminare la vegetazione in eccesso.
Oltre alle operazioni previste dall’annuale piano delle attività, il territorio di Figline e Incisa Valdarno sarà interessato da un piano straordinario di taglio della vegetazione, finanziato per la maggior parte con fondi regionali appositamente stanziati e che sarà avviato ad Ottobre per concludersi nei primi mesi del 2020. Su tutto il versante fiorentino del Valdarno, l’ente consortile ha investito complessivamente 1.200.000 euro nella manutenzione ordinaria dei corsi d’acqua.
CAMPANIA: ILLUSTRATE LINEE PROGRAMMATICHE DI NUOVA AMMINISTRAZIONE CONSORTILE
A circa 1 mese dall’insediamento al vertice del Consorzio di bonifica Paestum (con sede a Capaccio Scalo, in provincia di Salerno) sono state illustrate le direttive della nuova Amministrazione consortile, finalizzate al rilancio dell’intera attività istituzionale ed operativa sul territorio. Nel triennio di commissariamento, l’aspetto maggiormente penalizzato è stato quello degli investimenti strutturali diversamente dagli altri enti consorziali della Campania, riusciti invece ad ottenere finanziamenti, sia a livello comunitario che nazionale, migliorando e potenziando le strutture e realizzandone di nuove; pertanto, obbiettivo prioritario sarà intensificare la progettazione al fine di procedere all’ammodernamento delle infrastrutture.
Sul fronte delle attività ordinarie e della situazione economico-finanziaria dell’ente si provvederà all’adozione del rigore gestionale, accelerando l’attività di manutenzione degli impianti unitamente ad una fattiva ed energica azione di recupero dei crediti; al proposito, si sta registrando una grande sensibilità da parte dei consorziati, la cui maggioranza sta procedendo, in maniera spontanea, alla regolarizzazione dei tributi e dei canoni dovuti.
VENETO: STOP AGLI ALLAGAMENTI (SENSO CIVICO PERMETTENDO)
È in fase di definizione l’Accordo di Programma tra il Consorzio di bonifica Bacchiglione (con sede a Padova) ed il Comune di Vigonza per i lavori di messa in sicurezza idraulica della località San Vito. Gli interventi prevedono la realizzazione di uno scolo “a cielo aperto”, lungo 500 metri, per raccogliere le acque meteoriche, facendole confluire nello scolo Prolungamento Noventana. L’intervento riguarderà una zona da tempo soggetta a ripetuti allagamenti a causa della presenza di condotte di dimensioni insufficienti e di fossi privi di manutenzione e che impediscono il corretto deflusso delle acque.
Persistendo queste condizioni, l’intervento non sarà totalmente risolutivo e perciò l’ente consortile ha chiesto a tutti di fare la propria parte nel prendersi cura del territorio». Il costo per la realizzazione dei lavori è di 80.000 euro e sarà cofinanziato da Comune di Vigonza ed ente consorziale, che provvederà anche a lavori di ricalibratura e sistemazione delle sponde lungo tutta l’asta dello scolo Prolungamento Noventana.
MARCHE: DALLE SENTENZE UNA CONFERMA: BISOGNA FARE BENE IL PROPRIO LAVORO
La Commissione Tributaria di Ascoli ha dato ragione al Consorzio di bonifica Marche (con sede a Pesaro) e lo ha fatto 2 volte. La prima sezione della Commissione Tributaria Provinciale ha infatti respinto 2 ricorsi presentati nei confronti dell’ente consortile: ad essere contestato era il pagamento del contributo di bonifica.
Le motivazioni, alla base delle decisioni, sono sostanzialmente le stesse: la Commissione ha fatto riferimento a un’ordinanza della Corte di Cassazione, secondo cui quello reso dall’ente consorziale è un servizio, da cui traggono beneficio, diretto e indiretto, anche e soprattutto i proprietari di fondi compresi nel comprensorio consortile. In riferimento a ciò sono legittimamente imposti contributi per la gestione delle opere di bonifica e miglioramento fondiario, integranti un’obbligazione qualificata come tributaria.
TOSCANA: “PRONTO, E’ IL CONSORZIO DI BONIFICA”
E’ al via il questionario di valutazione telefonico del Consorzio di bonifica 1 Toscana Nord (con sede a Viareggio, in provincia di Lucca) per verificare il reale grado di soddisfazione dei cittadini, che hanno usufruito del servizio dedicato alle segnalazioni: rapporto con il personale nella gestione del problema, della sua risoluzione ed ovviamente delle tempistiche.
“Dillo al presidente”, il servizio attivo dal 2018 creato dall’ente consortile appositamente per i cittadini ed attraverso cui è possibile evidenziare problematiche e segnalare criticità, dal mese di agosto si è arricchito anche del numero whatsapp per poter comunicare con gli uffici in modo molto più rapido. Un servizio, per cui sono previsti ulteriori sviluppi, ma che ad oggi ha già ottenuto un ottimo riscontro: tante, infatti, le segnalazioni arrivate con questo nuovo metodo di messaggistica e, secondo una prima statistica, sembra che due persone su tre siano soddisfatte del lavoro svolto dall’ente consorziale.
Il servizio “Dillo al presidente” è un servizio facilmente accessibile dall’ “home page” del sito consortile, attraverso cui è possibile evidenziare problematiche e segnalare richieste, alle quali si ottengono risposte tramite e-mail. Ogni messaggio proveniente viene preso in carico ed assegnato agli uffici tecnici di competenza, che effettuano i controlli necessari per verificare la problematica segnalata.
EMILIA ROMAGNA: FESTA DELL’ALBERO
A Piacenza, sono stati 350 gli studenti dell'Istituto Comprensivo Bobbio, che hanno preso parte alla 9° edizione della festa dell'albero e della natura, giornata dedicata alla conoscenza e al rispetto di ambiente e natura; molte le attività proposte: dall'orienteering ed il trekking alla messa a dimora di piante autoctone, dalle attività naturalistiche alla caccia al tesoro, senza tralasciare un momento con la Protezione Civile ed i laboratori di drone, pittura en plein air e le attività realizzate con materiali reperiti in loco.
Drone, pittura e 3 laboratori naturalistici sono stati proposti dal Consorzio di bonifica Piacenza (con sede in città): radici degli alberi, ma anche radici delle persone a simboleggiare l'attaccamento ad un territorio da conoscere, vivere e ripopolare.
PIEMONTE: NUOVO DIRETTORE REGIONALE
L’ing. Mario Fossati, Direttore Generale dell’Associazione Irrigazione Est Sesia (con sede a Novara) è il nuovo Direttore di ANBI Piemonte; lo ha nominato il Comitato di Presidenza.
VINCENZI A ROMA PER FORUM LEGAMBIENTE, GARGANO A CAGLIARI PER CONVEGNO INTERNAZIONALE
Sarà giovedì 3 Ottobre p.v., una giornata ricca di impegni istituzionali per i vertici ANBI: il Presidente, Francesco Vincenzi, interverrà, nella tarda mattinata, alla tavola rotonda conclusiva di “Forum Acqua: tutela, zero sprechi e riuso”, organizzato a Roma da Legambiente nel Centro Congressi Rospigliosi; il Direttore Generale, Massimo Gargano, sarà invece impegnato a Cagliari al convegno internazionale “Autonomia e responsabilità nella gestione delle crisi: quali modelli nazionali, europei e internazionali?”, organizzato dalla locale Università degli Studi nell’Aula Magna dell’Ateneo – Palazzo di Giustizia e Palazzo Viceregio.