FRANCESCO VINCENZI: “IMMEDIATA COLLABORAZIONE E DISPONIBILITA’ AL CONFRONTO CON IL NUOVO GOVERNO CUI AUGURIAMO BUON LAVORO”
“Al riconfermato Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte ed al nuovo Governo auguriamo buon lavoro, mettendo come sempre, a disposizione del Paese, l’esperienza e la professionalità maturate dai Consorzi di bonifica in settori riconosciuti determinanti, quali la sicurezza idrogeologica, le infrastrutture irrigue, la tutela ambientale, lo sviluppo delle energie rinnovabili”: è stata questa la prima dichiarazione di Francesco Vincenzi, Presidente ANBI (Associazione Nazionale Consorzi Gestione Tutela Territorio ed Acque Irrigue), dopo la formalizzazione degli incarichi nell’Esecutivo.
Vincenzi ha espresso anche un saluto ed un ringraziamento all’ex Ministro Gian Marco Certinaio.
“Ai Ministri di nostro riferimento per le loro competenze, - ha proseguito il Presidente ANBI - quali Teresa Bellanova alle Politiche Agricole Alimentari Forestali, Sergio Costa all’Ambiente, Paola De Micheli alle Infrastrutture, Roberto Gualtieri all’Economia, Dario Franceschini alla Cultura e Turismo, Giuseppe Provenzano al Sud, offriamo immediata disponibilità al confronto per contribuire alla costruzione di un Paese, capace di rispondere alla sfida epocale dei cambiamenti climatici, valorizzando le eccezionali risorse espresse dai territori, per la cui manutenzione quotidianamente operiamo.”
REPORT UE CONFERMANO: L’ITALIA E’ IL PAESE EUROPEO PIU’ ESPOSTO AI RISCHI IDROGEOLOGICI DOVUTI AI CAMBIAMENTI CLIMATICI. PESANTI CONSEGUENZE PER IL MADE IN ITALY AGROALIMENTARE
L’Italia è il Paese europeo più esposto all'erosione del suolo, causata dall’estremizzazione degli eventi atmosferici : già nel 2020 la fragilità idrogeologica potrebbe provocare una contrazione della produzione agricola, superiore allo 0,5% con una perdita produttiva pari a 38 milioni di euro rispetto al 2010. Per recuperare un solo centimetro di suolo occorrono, in alcuni casi, ben 100 anni!
Il Joint Research Center dell’Unione Europea segnala che le violente precipitazioni hanno più probabilità di causare conseguenze idrogeologiche nelle regioni mediterranee ed alpine piuttosto che nel Nord Europa e l’Italia emerge nella cartografia del rischio.
In base ai dati Ispra, nel nostro Paese, le frane sono infatti circa 620.000, interessanti il 7,9% della Penisola; tale percentuale sale al 16,6% (il 100% dei territori di Valle D'Aosta, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Molise, Basilicata e Calabria), se si aggiungono le aree a pericolosità idraulica media; più di cinque milioni di persone e circa 79.000 aziende operano in aree ad elevato rischio frana, mentre circa 9 milioni di persone e 576.000 imprese si trovano in aree a rischio alluvionale.
Anche il rapporto dell’Agenzia UE per l’Ambiente (Eea) “Adattamento ai cambiamenti climatici nel settore agricolo in Europa - Climate change adaptation in the agricultural sector in Europe” indica, tra l’altro, che i cambiamenti climatici avranno un impatto maggiore nel Sud Europa (Italia, Grecia, Spagna e Portogallo) oltre che in Paesi finora beneficiati dal clima continentale quali Francia, Austria e Romania.
“Sarà questo, uno dei temi al centro del meeting E.U.W.M.A., cioè l’organismo europeo fra associazioni di Consorzi di bonifica ed irrigazione, in calendario, quest’anno, a York nel Regno Unito – ha precisato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI – Anche lì insisteremo con la strategia delineata attraverso la creazione di Irrigants d’Europe: affermare la fondamentale funzione produttiva ed ambientale dell’irrigazione per i Paesi del Mediterraneo.”
Gli scenari delineati dai report indicano, per l’Europa meridionale, un calo dei redditi agricoli fino al 16% entro il 2050, l’aumento della domanda d’acqua per l’irrigazione dal 4 al 18%, la svalutazione dei terreni coltivabili fino all’80% (;entro il 2100); l’elevarsi della linea equatoriale potrebbe contestualmente far crescere il valore dei terreni nell’Europa settentrionale.
Secondo lo studio Eea, con i cambiamenti climatici l’Italia potrebbe subire la maggiore perdita di valore dei terreni agricoli in Europa: fra il 34% ed il 60% cioè dai 58 ai 120 miliardi di euro, entro il 2100.
Per questo, l’adattamento ai cambiamenti climatici deve essere una priorità per il settore agricolo, migliorando la resilienza dei territori agli eventi estremi, dalla siccità alle inondazioni: lo chiede la stessa Unione Europea ed è uno dei punti del programma del nuovo Governo.
“Questi dati ed indicazioni ci sollecitano a ricordare, ai nuovi ministri competenti, il patrimonio di progetti, che i Consorzi di bonifica mettono a servizio del Paese” ha aggiunto il Presidente ANBI.
“Sono 592 per interventi irrigui, di cui 144 esecutivi o definitivi, capaci di attivare oltre 11.000 posti di lavoro; per la prevenzione del rischio idrogeologico sono approntati, invece, 3.708 piani, di cui 527 esecutivi o definitivi, in grado di garantire quasi 40.000 occupati. Nel frattempo – ha concluso il Direttore ANBI, Massimo Gargano - stiamo procedendo con la realizzazione dei 75 progetti già finanziati, a vario titolo, con oltre 641 milioni di euro per un’occupazione stimata in 3.200 unità.”
FRANCESCO VINCENZI: “ANCHE LE POLITICHE DELL’ACQUA SAREBBERO RAFFORZATE SE IL COMMISSARIO UE ALL’AGRICOLTURA FOSSE UN ITALIANO”
“L’indispensabile ruolo dell’irrigazione per l’agricoltura di qualità e per l’ambiente, nonchè l’ormai imminente riforma della Direttiva Quadro Acque dovranno essere temi centrali nella nuova Politica Agricola Comunitaria e per questo sarebbe quanto mai importante che fosse un italiano, il Commissario UE all’Agricoltura, deputato a gestire la determinante fase di costruzione dell’importante strumento programmatorio”: a dichiararlo è stato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI, aggiungendo la propria voce alle tante, che si stanno levando in queste ore nel Paese a sostegno di una candidatura italiana.
TOSCANA: SETTE CANTIERI ALL’OPERA
Oltre quattrocentomila euro per ripristinare le condizioni di sicurezza sul territorio ferito dall’alluvione dello scorso Luglio: sono stati 7 i cantieri attivati del Consorzio di bonifica 2 Alto Valdarno (con sede ad Arezzo) e che hanno previsto interventi su una ventina di corsi d’acqua del reticolo ricadenti nel comune aretino, a Monte San Savino ed a Marciano della Chiana.
Grazie alla Regione Toscana, che ha adottato ogni misura utile per far partire con urgenza i cantieri e ha trovato le risorse necessarie per fronteggiare l’emergenza, l’ente consortile ha potuto avviare rapidamente i lavori. Il personale consorziale si è impegnato a conciliare la risoluzione delle emergenze post- alluvionali con l’intenso lavoro di manutenzione in atto nell’intero comprensorio e che, proprio in questo periodo, si intensifica in vista dell’arrivo dell’autunno. L’ “Alto Valdarno” ha infine voluto ringraziare i Consorzi di bonifica della Toscana per la vicinanza e solidarietà manifestate.
CALABRIA: CROLLO PONTE CROPANI: BISOGNA RIPRISTINARE L’IRRIGAZIONE
“Siamo pronti a fare tutto quello che c’è da fare, se autorizzati, per ripristinare la condotta irrigua, che interessa un’area di circa mille ettari, per garantire l’acqua agli agricoltori in un territorio ad alta valenza agricola”: la posizione del Consorzio di bonifica Ionio Catanzarese (con sede nella città capoluogo), rispetto al crollo della strada a Cropani, è chiara e rispetta le legittime priorità.
Le indagini della Magistratura, che ha messo sotto sequestro l’area, faranno il loro corso; al tempo stesso, insiste l’ente consortile, è però l’occasione per dire che la Regione Calabria, proprietaria delle condotte, deve investire risorse per rafforzare e migliorare significativamente il sistema irriguo che in tempi di cambiamenti climatici ormai conclamati assume un rilievo notevole per l’economia agricola e agroalimentare.
PUGLIA: RIAPERTO IL “CANALE CENTOQUARANTA”
Dopo una complicata serie di eventi è stato riaperto l’impluvio naturale, denominato “Canale Centoquaranta”, ripristinando la funzionalità originale del canale e ristabilendo l’equilibrio idraulico di una vasta area in agro di San Severo. Si è trattato di un intervento, eseguito come da indicazioni di Regione Puglia, ostacolato fermamente dai frontisti in ragione di confuse e personali interpretazioni delle risultanze catastali, nel frattempo definite dall’ Agenzia delle Entrate.
Ciò nonostante, per più volte il Consorzio di bonifica Capitanata (con sede a Foggia) non è riuscito ad eseguire i lavori, per cui è stato necessario interessare il Prefetto, il quale ha disposto l’intervento delle forze dell’ordine, che hanno affiancato il Servizio Ispettivo dell’ente consortile e garantito l’ingresso, nelle aree di pertinenza dell’impluvio, di personale e mezzi consorziali per il completamento dei lavori.
L’impluvio denominato ”Centoquaranta” svolge la funzione di raccogliere le acque superficiali di un’ampia fascia foggiana per poi recapitarle nel controfosso in destra del torrente Candelaro; ancora una volta, la tenacia e la determinazione del “Capitanata” hanno fatto prevalere l’interesse pubblico, al fine di scongiurare ulteriori criticità in una vasta zona di circa trecentosettantuno ettari.
LAZIO: IRRIGAZIONE, RIMEDIO PER CONTRASTARE L’INARIDIMENTO DEL SUOLO
“Contro il rischio desertificazione è fondamentale la presenza di un sistema irriguo razionale e continuativo. In questa direzione vanno gli interventi finanziati dal Piano di Sviluppo Rurale Nazionale che, oltre a consentire lavori di potenziamento della rete irrigua regionale, favoriranno la creazione di preziosi posti di lavoro”: a ricordarlo è stata ANBI Lazio.
I Consorzi di bonifica della regione hanno ottenuto il finanziamento di una serie di progetti per interventi di prevenzione e mitigazione degli effetti di calamità naturali e avversità atmosferiche: in totale, 10 progetti approvati e finanziati per un importo complessivo pari a 7,5 milioni di euro. A beneficiarne saranno gli enti consortili “Agro Pontino” (con sede a Latina), “Sud Pontino” (con sede a Fondi, nel latinatte), “Val di Paglia Superiore” (con sede ad Acquapendente, in provincia di Viterbo), “Valle del Liri” (con sede a Cassino, in provincia di Frosinone), “Conca di Sora ” (con sede a Sora, nel frusinate), “Reatina” (con sede a Rieti) e “Tevere Agro Romano” (con sede nella Capitale).
TOSCANA: CATERATTA EFFICIENTE ED AUTOCOSTRUITA
Il Consorzio di bonifica 1 Toscana Nord (con sede a Viareggio, in provincia di Lucca), ente gestore del sistema irriguo della Piana Lucchese, ha sostituito una cateratta, installandone una che si può azionare sia manualmente che con un motore portatile; è un manufatto indispensabile nei sistemi di irrigazione, perchè serve per la distribuzione dell’acqua ai terreni coltivabili presenti nella zona.
Se chiusa consente di trattenere l’acqua e, alzando i livelli, permette la distribuzione irrigua nel tratto a monte ma, nel caso di specie, assolve anche funzioni idrauliche, in caso di piena, per garantire un deflusso regolare delle acque.
La nuova cateratta in acciaio è stata costruita dall’officina centralizzata dell’ente consortile, che ha curato anche l’installazione ed il collaudo.
EMILIA ROMAGNA: QUANDO LA PREVENZIONE TROVA EFFICACIA
Tanti gli interventi, che sono stati realizzati dal Consorzio di bonifica Piacenza (con sede in città) nel territorio montano e tra quelli da poco terminati ci sono anche i lavori in località Credali e Faustina di Lugagnano. In territorio montano, il presidio umano ha un ruolo chiave, oggi come non mai.
Gli interventi realizzati sono consistiti nel rifacimento dell’attraversamento idraulico in località “Faustina” mediante la sostituzione dei manufatti ammalorati, nel ripristino del manto stradale e nella sistemazione del canale tramite la realizzazione di salti di fondo per ridurre il deflusso dell’acqua e prevenire fenomeni erosivi.
La messa in sicurezza del tratto di strada interessato dal dissesto, oltre alla salvaguardia delle produzioni agricole locali, produrrà una significativa ricaduta positiva sulla valorizzazione e lo sviluppo del territorio.
MARCHE: ORDINARIA PULIZIA IDRAULICA OSTACOLATA DA ABUSI E MALEDUCAZIONE
Sono ripartiti, dopo il fermo vegetativo, i lavori di ordinaria manutenzione di fossi e corsi d'acqua in provincia di Pesaro e Urbino ad opera del Consorzio di bonifica Marche (con sede a Pesaro); tanti i progetti in cantiere: tra i primi a concludersi quello sul Rio Falcineto, dove è stata ripristinata la sezione idraulica ostruita da depositi terrosi e da un eccesso della vegetazione in alveo.
I lavori si sono appena conclusi, ma l’ente consortile è già all'opera per altri interventi, che si concluderanno a breve sul Rio della Valle; inoltre, riprenderanno presto anche i lavori in diversi rami del Rio Genica ed a Montelabbate. Ad ostacolare il lavoro dei tecnici però, spesso intervengono abusi edilizi quali capanni, recinzioni e manufatti a ridosso dell'alveo; non solo, nel corso dei lavori, dopo lo sfalcio della vegetazione, emergono anche numerosi rifiuti abbandonati lungo l'alveo.
VENETO: POTENZIAMENTO SERVIZIO IRRIGUO
Il Consorzio di bonifica Delta del Po (con sede a Taglio di Po, in provincia di Rovigo) sta avviando alcuni importanti interventi per il potenziamento del servizio irriguo nella zona di Mazzorno Destro, Ca’ Lettis, Goro, Cornera e nella parte terminale dell’Isola di Ariano.
Tali lavori, finanzianti dal Ministero Politiche Agricole Alimentari e Forestali, sono finalizzati all’utilizzo della risorsa idrica già presente nella rete di scolo per scopi irrigui, evitando di “sollevarla” con le idrovore e disperderla in mare. Nello specifico, sarà interessata parte del Collettore Padano Polesano, i cui argini erosi saranno ripristinati, nonché il tratto della Conca di Volta Grimana, situata nel territorio di Porto Levante, che fungerà da bacino di acqua dolce, utilizzabile per irrigazione ed allevamenti ittici. Il costo totale degli interventi ammonta a 3,45 milioni di euro.
CAMPANIA: INTERRUZIONI IDRICHE
Il Consorzio di bonifica Paestum (con sede a Capaccio Scalo, in provincia di Salerno) ha informato che lunedì 9 e martedì 10 Settembre p.v., dalle ore 20 alle ore 24, potranno verificarsi disagi ed interruzioni temporanee dell’erogazione della risorsa idrica a causa di un intervento di manutenzione straordinaria sulla condotta principale di acqua potabile, in località Cerro del comune di Capaccio Paestum.
Inoltre, a causa dell’improvvisa rottura della condotta irrigua a servizio delle zone di Seude e Scigliati del comune di Capaccio Paestum, il servizio irriguo è stato temporaneamente interrotto per poter provvedere al suo sollecito ripristino.