Anno XXI, n. 26 venerdì, 28 giugno 2019

ANBI: E’ TEMPO DI ASSEMBLEA NAZIONALE

“Acqua e terra: quale sostenibilità?”: è questo il tema dell’annuale Assemblea ANBI, che si terrà mercoledì 3 e giovedì 4 Luglio p.v. nel Centro Congressi dell’ Hotel Sheraton “Parco de’ Medici” a Roma. L’importante appuntamento (accanto ai rappresentanti dei 142 Consorzi di bonifica ed irrigazione, operanti in Italia, saranno presenti esponenti del Governo e del Parlamento, dell’Unione Europea, delle Organizzazioni Professionali Agricole, dei sindacati, del mondo accademico e della società civile) sarà suddiviso in 2 sessioni.
La prima  “Dall’economia del mattone a quella della infrastrutturazione e della rigenerazione della bellezza dei territori italiani: le scelte di adattamento ai cambiamenti climatici” si terrà mercoledì 3 Luglio dalle ore 16.30 e vedrà la partecipazione anche di Barbara Lezzi, Ministro per il Sud; Claudio Durigon, Sottosegretario  Lavoro; Alessandra Pesce, Sottosegretario Politiche Agricole Alimentari Forestali Turismo.
La seconda sessione di lavori “PAC POST2020 e Direttiva Quadro Acque: Consorzi di bonifica, ANBI e Irrigants d’Europe rilanciano la sfida sulle risorse idriche” avrà luogo giovedì 4 Luglio dalle ore 10.00 e sarà conclusa da Gianmarco Centinaio, Ministro Politiche Agricole Alimentari Forestali Turismo e Francesco Vincenzi, Presidente ANBI.
I lavori dell’Assemblea ANBI saranno anticipati nella mattinata di mercoledì 3 Luglio p.v.(ore 10.45) dall’ormai consueto meeting della comunicazione.
 

RISORSE IDRICHE: L’ITALIA PUO’ AFFRONTARE SENZA ANGOSCE  L’ATTESO CALDO TORRIDO

E’ soddisfacente lo stato delle risorse idriche del Paese in apertura  dell’annunciata estate torrida: lo ha reso noto l’ANBI (Associazione Nazionale Consorzi Gestione Tutela Territorio ed Acque Irrigue), precisando, però, che l’analisi dei dati conferma il forte condizionamento della caratteristica “a macchia di leopardo”, assunta degli eventi meteo, come dimostrato anche dai recenti, violenti episodi registrati nel Nord Italia.
Ne sono esempio i grandi laghi settentrionali: sono tutti al di sopra della media stagionale ad eccezione del lago di Como, che solo una decina di giorni fa era esondato. A non godere ancora di cospicui apporti idrici da monte è il fiume Po, che segna una portata sotto media. I fiumi del Piemonte ben fotografano la parcellizzazione locale della situazione idrica: ad una Dora Baltea con una portata superiore allo scorso anno corrispondono  un Tanaro sotto media ed una Stura sostanzialmente in linea con lo scorso anno; i principali invasi artificiali (Ingagna, Ostola, Ravasanella) sono invece vicini alla capacità massima. Analogamente può dirsi dei corsi fluviali in Emilia Romagna: se il Savio è largamente sopra media anche rispetto allo scorso anno, esattamente contrario è l’andamento  del Secchia, la cui portata è deficitaria sia rispetto alla media che a quanto registrato  un anno fa; quasi al limite della capacità sono altresì gli invasi piacentini.
In Veneto, la portata del fiume Adige è la seconda del più recente quinquennio. Scendendo verso Sud,  il lago di Bracciano, nel Lazio, segnala una situazione idricamente migliore dello scorso anno, così come il lago di Penne, in Abruzzo, che ha recuperato risorsa rispetto a Marzo, quando era deficitario rispetto al 2018 e 2017. Gli invasi artificiali della Calabria contengono complessivamente 25,5 milioni di metri cubi, superiori alle più recenti annate, così come in Puglia (+48%), mentre resta deficitaria la situazione degli invasi in Basilicata, dove mancano complessivamente 62 milioni di metri cubi d’acqua. Meno acqua, rispetto allo scorso anno, anche in Sardegna (776 milioni di metri cubi contro 829 nel 2018), mentre sono cresciute le riserve idriche in Sicilia (283 milioni di metri cubi contro i 195 di un anno fa).
“I dati analizzati, seppur confortanti, confermano la necessità di infrastrutturare il Paese con nuovi invasi, soprattutto medio-piccoli, per incrementare quell’11% di acqua piovana, che oggi riusciamo a trattenere da utilizzare nei momenti di necessità – ha affermato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI – Idricamente, quest’anno, siamo stati finora fortunati, grazie alle abbondanti precipitazioni di Maggio: basti ricordare che solo un paio di mesi fa eravamo in allarme siccità! Sarà questo, uno dei temi centrali della prossima Assemblea Nazionale ANBI a Roma: in particolare, ne discuteremo con tecnici e parlamentari, nel pomeriggio di mercoledì 3 Luglio, con la partecipazione del Ministro per il Sud, Barbara Lezzi.”

IN TOSCANA PARTE LA SPERIMENTAZIONE PER CONTRASTARE LA DIFFUSIONE DEL POLIGONO DEL GIAPPONE

Si chiama Poligono del Giappone (Reynoutria Japonica) ed è una delle piante inserite nella lista delle 100 specie più invasive del mondo: il Consorzio di bonifica 3 Medio Valdarno (con sede a Firenze) ha avviato una sperimentazione per il suo contenimento nei torrenti in provincia di Pistoia dove, come in molte altre zone d’Italia, si sta espandendo in maniera preoccupante.
“Sono state individuate tre aree differenti sulle sponde del torrente Vincio di Montagnana, corso d’acqua in cui è particolarmente abbondante la presenza di Poligono del Giappone – hanno spiegato i tecnici dell’ente consortile - Nelle tre parcelle sperimentali verranno studiati gli effetti dei diversi trattamenti proposti per il contenimento della pianta: dagli sfalci alla copertura con telo ombreggiante fino al pascolamento con equini.”
Il Poligono del Giappone è una specie originaria dell’Asia Orientale, appartenente alla famiglia delle Poligonacee; fu introdotta in Europa, a scopo ornamentale, a metà del 1800, diffondendosi rapidamente anche in Italia. L’espansione di questa pianta, molto difficile da eliminare se già insediata, può causare maggiore erosione del suolo fino a compromettere la stabilità degli argini dei corsi d’acqua, mentre negli spazi urbanizzati può spaccare muri e pavimentazioni con i rizomi. In Europa è  fortunatamente presente solo con piante femminili e, per questo motivo, la sua propagazione avviene per moltiplicazione vegetativa e principalmente durante lavori di movimentazione terra che, se contiene frammenti del Poligono del Giappone, può dare avvio ad una nuova colonizzazione; la corrente dei corsi d’acqua è poi il principale alleato per trasportare la pianta anche a lunghe distanze. È così che il Poligono del Giappone si insedia rapidamente lungo gli argini, pur essendo diffusa anche lungo i bordi di strade e ferrovie, nonché  negli spazi incolti, invadendo gli ambienti naturali con conseguente riduzione della biodiversità locale.
“La diffusione del Poligono del Giappone è un grave problema per gli habitat autoctoni; per questo,  si stanno cercando soluzioni  in diverse aree protette e parchi fluviali del Nord Italia – ha informato Marco Bottino, Presidente dell’ente consorziale – Con questo intervento ci poniamo all’avanguardia nella gestione integrale dei corsi d’acqua.”
“La sperimentazione, che si avvia in Toscana, conferma il ruolo dei Consorzi di bonifica anche per la tutela della biodiversità fluviale – ha commentato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI – Per questo, come incrementare il tema della resilienza dei territori ai cambiamenti climatici sarà uno dei focus dell’imminente Assemblea Nazionale ANBI.”


PUGLIA: LIFE ZONE UMIDE CAPITANATA: CONVEGNO CONCLUSIVO

Si è tenuto, presso l'Oasi del Lago Salso a Manfredonia, il convegno finale del  progetto Life "Intervnti di conservazione degli habitat delle zone umide costiere nel SIC zone umide della Capitanata”,  giunto alle battute finali dopo circa otto anni di azioni di conservazione  e monitoraggio. Per la realizzazione  del  progetto, tra gli altri enti competenti sul territorio,  è stato coinvolto il Consorzio di bonifica Capitanata (con sede a Foggia), in qualità di beneficiario associato al partenariato e che ha realizzato 4 delle  7 “azioni concrete di conservazione” previste dal progetto.
Per quanto riguarda  l’azione, che prevedeva specificamente il ripristino di 40 ettari di habitat lagune costiere (aree ex “Valle da Pesca”), interessati  da opere non autorizzate ed occupazioni  abusive, il ruolo dell’ente consortile è stato  determinante:  dopo  circa un anno dall’emanazione delle  ordinanze, primo esempio in Italia di tal provvedimento adottato da un ente consorziale, a fine 2017 sono state eseguite  le demolizioni dei manufatti abusivi. 
È stato  un importante segnale di ripristino della legalità in un’area, che per decenni era stata sottratta alla fruizione pubblica ed interessata da diffuse forme di illegalità, nonostante fosse sottoposta a numerosi vincoli ambientali e paesaggistici, oltre che inserita nel perimetro del Parco Nazionale del Gargano.

EMILIA ROMAGNA: ANALISI MONTANA

I contributi, provenienti dalle aree di montagna ai Consorzi di bonifica dell’Emilia Romagna,  sono impiegati direttamente, in modo proficuo e visibile, nelle aree che maggiormente necessitano di interventi nella quotidiana lotta al dissesto idrogeologico e per la messa in sicurezza  del territorio appenninico; annualmente,  ANBI Emilia Romagna  stila una sintesi  analitica delle opere e dei lavori di bonifica, realizzati negli ultimi 12 mesi di attività, presentando i risultati a tutti i soggetti istituzionali coinvolti ed ai portatori di interesse: nel 2018, i 518 interventi regalano un mosaico di manutenzioni assai colorito e che non solo conferma, ma migliora, l’operosità , la cura e l’attenzione costante verso le aree montane da parte delle maestranze degli enti consorziali.
Il quadro complessivo, aldilà della dimensione strutturale degli interventi, aggiunge il non sottovalutabile valore dell’omogeneità tra i diversi territori considerati, a dimostrazione del tangibile radicamento dell’azione consortile e delle collaborazioni fattive con le Amministrazioni Locali. Su scala regionale, il valore consolidato degli investimenti dei Consorzi di bonifica, eseguiti sul territorio nell’anno passato, è pari al 73,99%  della contribuenza montana; tale percentuale raggiunge  il 98,70%,  se si considerano anche gli investimenti di altri enti, realizzati comunque grazie all’impegno degli enti consorziali.
Tra le molteplici statistiche analitiche rese note, alcuni maxi-parametri risultano particolarmente significativi ed esemplificativi di quanto realizzato:  la contribuenza nel 2018, sull’intero territorio dell’ambito montano degli enti consortili in Emilia Romagna è stata di € 18.957.760,00 (Cdb Piacenza 8.80%, Cdb Parmense 16,77%, Cdb Emilia Centrale 15,59%, Cdb Burana 7,49%, Cdb Renana 19,95%, Cdb Romagna Occidentale 16,83%, Cdb Romagna 14,58%; Cdb Pianura di Ferrara non ha territorio montano).
Tra le risorse, utilizzate nel 2018 in montagna, vanno annoverati anche €  4.146.676,00 resi disponibili da altri enti territoriali per mezzo dei Consorzi di bonifica, che hanno progettato , gestito ed eseguito i lavori in loco; ecco la percentuale tra investimenti in lavori e manutenzioni e la contribuenza montana complessiva: Cdb Piacenza 74,62%, Cdb Parmense 67,09%, Cdb Emilia Centrale 75,94%, Cdb Burana 75,22%, Cdb Renana 75,17%, Cdb Romagna Occidentale 72,58%, Cdb Romagna 78,9%. Il numero degli interventi eseguiti, dai singoli Consorzi di bonifica, in montagna: Cdb Piacenza 67 , Cdb Parmense 124, Cdb Emilia Centrale 88, Cdb Burana 30, Cdb Renana 53, Cdb Romagna Occidentale 46, Cdb Romagna 110.
Alla  luce delle opere realizzate, i Consorzi di bonifica risultano essere tra le componenti più attive nelle aree appenniniche e maggiormente a contatto con le criticità segnalate anche dalla Amministrazioni Locali.

LAZIO: VERSO IL  SECONDO CONSORZIO PIU’ GRANDE  D’ITALIA

A Latina, il  Commissario dei Consorzi di bonifica Agro Pontino (con sede in città) e Sud Pontino (con sede a Fondi, nel latinate), Sonia Ricci, ha accolto, nella sede consortile, i Sindaci e gli amministratori dei Comuni consorziati. L’incontro ha trovato il gradimento unanime dei partecipanti che, per la prima volta, sono stati convocati per un confronto collegiale sulle problematiche che, nel rispetto dei ruoli, richiedono una gestione condivisa tra ente consortile ed Amministrazioni Locali.
Sindaci e assessori delegati  hanno evidenziato positivamente la puntualità e la tempistica degli interventi effettuati dagli enti consorziali che, nonostante un organico sicuramente da potenziare, hanno sempre assicurato  presenza e servizi rispondenti alle diversificate esigenze delle aziende sul territorio. Il neonato “tavolo” istituzionale sarà affiancato da un secondo, di natura tecnica, dove le decisioni politiche saranno tradotte in adeguate soluzioni operative.
Il Consorzio di bonifica Pontino, che nascerà dalla fusione dei due enti attuali, sarà, per territorio e volumi di economia agricola prodotti, il secondo ente consortile d'Italia. Nella riunione sono state fornite informazioni sui progetti predisposti (importo: 25 milioni di euro) per importanti lavori di ammodernamento degli impianti irrigui e delle strutture strategiche per l’ottimale gestione della rete idrografica provinciale (tra le più estese del Paese), nonché  per la depurazione ed il riuso a fini agricoli delle acque reflue Era presente, tra gli altri, il Presidente della Provincia di Latina, Carlo Medici.

VENETO: CONSORZIO CAPOFILA DI UN PROGETTO DI SVILUPPO RURALE

Aderendo ad un bando pubblico regionale, all’interno del P.S.R. Piano Sviluppo Rurale 2014-2020 della Regione Veneto, il Consorzio di bonifica Delta del Po (con sede a Taglio di Po, in provincia di Rovigo), insieme ad una trentina di aziende agricole del territorio, ha istituito un gruppo di cooperazione ambientale (GCA) ed ottenuto un finanziamento regionale di 666.935 euro per il progetto collettivo “Retina del Po”, rete di interventi ambientali per lo sviluppo rurale del Delta del Po.
Tali interventi, realizzati dagli agricoltori, hanno come obiettivo lo sviluppo delle connessioni ecologiche tramite “infrastrutture verdi” per migliorare la qualità delle acque e sostenere la biodiversità naturalistica in aree agricole a gestione tipicamente intensiva. Il finanziamento ha permesso la plantumazione di 60 chilometri di siepi e fasce tampone, 36 ettari di boschetti e la riqualificazione di 6 chilometri di fossato;¸ sono state, inoltre, installate 235 cassette- nido nelle siepi. Il progetto si  avvale della collaborazione di Coldiretti, Cia e Confagricoltura.

EMILIA ROMAGNA: BILANCIO CONSORTILE OK

Il bilancio del Consorzio di bonifica Emilia Centrale (con sede a Reggio Emilia) ha superato brillantemente l’esame  del nuovo Consiglio di Amministrazione, eletto nell’autunno scorso ed il cui giudizio positivo ha promosso gli indicatori economico-finanziari generali (tutti in miglioramento) ed i risultati analitici dei singoli settori di azione.
Per la presentazione del consuntivo 2018 e delle prime buone analisi 2019 è stato significativamente  scelto il polo logistico-operativo della Traversa di Castellarano – San Michele, dove l’ente consortile ha realizzato un importante invaso a scopi irrigui, capace di contenere fino a 800.000 metri cubi d’acqua irrigua, oltre alla neonata centrale idroelettrica. L’ente consorziale ha ottenuto un risultato utile di esercizio 2018 pari a  258.588 euro, grazie  soprattutto ai significativi risparmi nei consumi energetici e nell’ottimizzazione della gestione del personale.
I mesi trascorsi  sono stati fondamentali per la conferma della validità strategica dei progetti consortili, effettuati  dallo staff  tecnico-ingegneristico dell’ente e che ha portato all’assegnazione, tra  fine 2018 ed inizio 2019, di circa quarantadue milioni di euro in finanziamenti straordinari per nuove opere. Altri fondi sono arrivati dal Piano Sviluppo Rurale Nazionale (P.S.R.N.), Piano Sviluppo Rurale (P.S.R.) e Progetti Life comunitari per la realizzazione di una cospicua serie di opere ed interventi di consolidamento, messa in sicurezza, miglioramento delle reti, risparmio idrico ed oltre centoventi cantieri aperti nelle zone montane per la difesa del suolo e l’efficienza delle reti viarie. I ricavi complessivi generati dalla contribuenza consortile  ammontano a € 23.485.231,00 . Ora il traguardo sarà realizzare opere di qualità in tempi utili per i consorziati e le imprese agricole.

LOMBARDIA: ENTE IN CRESCITA E CONTI IN CONSOLIDAMENTO

E’ stato approvato, dal Consorzio di bonifica Est Ticino Villoresi (con sede a Milano), il bilancio consuntivo, che fotografa, nel 2018, una situazione dinamica, caratterizzata dal proseguimento degli investimenti sul reticolo, con un’intensificazione delle attività di manutenzione ordinaria e straordinaria, nonchè degli interventi sui canali di nuova acquisizione per effetto delle deleghe regionali. Con impegno sono state eseguite, per conto di Regione Lombardia, attività in materia di difesa del suolo e di polizia idraulica oltre a quelle inerenti il complesso affinamento degli strumenti di controllo della risorsa acqua, in conformità alle nuove direttive comunitarie ed alle disposizioni regionali in materia di utilizzi idrici.
In miglioramento sono le prestazioni delle centrali idroelettriche consortili in attività, che hanno contribuito sensibilmente al risultato d’esercizio. Sul fronte della valorizzazione della rete e del territorio comprensoriale è proseguito lo sviluppo della navigazione turistica e della fruizione ciclopedonale delle alzaie; in quest’ambito hanno ottenuto finanziamenti sia il progetto “Slow Move Interreg” che “Aretè Cariplo”, in cui è coinvolto l’ente consortile. In modo sistematico sono proseguiti l’individuazione e la regolarizzazione delle interferenze, esistenti con il reticolo consortile, da parte dei grandi gestori, nonché il rinnovo di numerose concessioni scadute e la sigla di nuove, che hanno reso possibile un’entrata straordinaria per canoni. 
Gli sforzi in atto sono tutti orientati ad accrescere la tenuta della rete consortile, presupposto per potenziare la multifunzionalità dell’acqua e  le sue innumerevoli ricadute positive. Dal punto di vista della gestione, un’analisi accurata dei crediti e la riduzione delle morosità hanno inciso in modo significativo sul miglioramento della solidità finanziaria dell’ente. Esiti positivi sono derivati dai rinnovi di alcuni servizi generali e da importanti interventi sulle procedure, mentre sono proseguite le azioni di adeguamento alle recenti normative in tema di appalti, anticorruzione, trasparenza e privacy, internal audit. Sono state avviate anche interessanti sperimentazioni per quanto riguarda la mobilità elettrica, al fine di ridurre i costi di esercizio, migliorando la sostenibilità ambientale delle attività consortili.
L’ente consortile, con un costante rinnovamento del proprio personale, una sua sempre maggiore professionalizzazione e costante formazione, si presenta adeguatamente attrezzato per rispondere in modo efficace alle sfide, che lo attendono, ad iniziare dalla redazione del nuovo Piano di Classifica.

TOSCANA: RIMOZIONE DI ALGHE

Il Consorzio di bonifica  1 Toscana Nord (con sede a Viareggio, in provincia di Lucca) ha ribadito piena  disponibilità a rimuovere le alghe presenti nella Fossa dell’Abate nei modi e nelle forme concordate con le Amministrazioni Comunali, attraverso il Protocollo d’Intesa, siglato nel 2015; la realizzazione dei lavori è già stata affidata.
Lo ha ribadito l’ente consortile in una nota inviata ai Comuni di Viareggio e Camaiore, cui è stata contestualmente   chiesta la predisposizione degli appositi cassoni, previsti per il conferimento delle alghe.

MARCHE: RIPRISTINO IMPORTANTE COLLEGAMENTO VIARIO: ESEGUITI I PRIMI DRENAGGI

Sono partiti i lavori per il consolidamento della Strada Provinciale 128, che collega Monte Grimano Terme a Montelicciano. Dopo gli ulteriori smottamenti causati delle piogge di maggio, il Consorzio di bonifica Marche (con sede a Pesaro) ha accelerato i tempi per dare il via all’intervento sull’arteria, che risultava già fortemente dissestata in più punti, tanto da aver reso problematico il transito di autocorriere e mezzi pesanti. Completati i drenaggi, si procederà alla regolamentazione delle acque superficiali, così da intervenire direttamente sulle cause dei dissesti, con un conseguente forte risparmio sui costi di esecuzione.
L’intervento prevede un costo complessivo di 1 milione di euro, finanziati dal C.I.P.E. (Comitato Interministeriale Programmazione Economica). I  lavori saranno completati entro la fine dell’anno.

TOSCANA: DICHIARAZIONE DEI REDDITI: IL CONTRIBUTO DI BONIFICA E’ DEDUCIBILE

E’ utile ricordare che, tra le spese deducibili nella dichiarazione dei redditi, potrebbe esserci il contributo di bonifica; a ribadire che, se i fabbricati hanno i presupposti di legge per ottenere la detrazione, è possibile beneficiarne, è stato il Consorzio di bonifica 2 Alto Valdarno (con sede ad Arezzo) che, per allineare emissioni e pagamenti,  recuperando il ritardo dovuto alla definizione del nuovo Piano di Classifica da parte della Regione Toscana, infatti, ha dovuto emettere 2 avvisi: uno relativo all’anno solare in corso, l’altro relativo al 2017.
Chi avesse smarrito la quietanza, può scaricarne una copia dal sito www.cbaltovaldarno.it,  utilizzando le credenziali presenti in bollettino (servizio InCatasto).

EMILIA ROMAGNA: NUOVA GARA DI TRIATHLON

Un nuovo appuntamento sportivo si è svolto alla diga di Mignano, gestita dal Consorzio di bonifica Piacenza (con sedenella città capoluogo): si è trattato di una spettacolare gara di triathlon sprint, composta da 750 metri a nuoto nell’invaso della diga, 20 chilometri in bicicletta e 5 chilometri di corsa. A competere sono stati  circa dueento atleti, sia uomini che donne, provenienti da tutto il Nord Italia.
Già nello scorso mese di maggio, la diga e la collina attigua avevano fatto da sfondo ad una sfida (triathlon cross) unica nel suo genere e contraddistinta dal percorso di gara immerso in una natura tanto bella quanto selvaggia. La diga di Mignano si presenta ora in tutto il suo splendore grazie all’acqua, che ha raggiunto il massimo livello consentito; l’opera,  a 85 anni dalla sua inaugurazione e grazie agli interventi di manutenzione portati avanti dall’ente consortile, mantiene un ruolo strategico per la Val d’Arda, garantendo la disponibilità della risorsa fondamentale per le comunità locali, per lo sviluppo del settore agricolo e dell’economia del territorio, per la protezione dei comuni di valle e per la valorizzazione turistica della zona.

 
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SETTIMANALE DELL´ASSOCIAZIONE NAZIONALE CONSORZI DI GESTIONE E TUTELA TERRITORIO E ACQUE IRRIGUE
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