Anno XXI, n. 18 venerdì, 3 maggio 2019

FERTIRRIGAZIONE, SENSORISTICA, CLIMATIZZAZIONE COLTURE, OTTIMIZZAZIONE BIG DATA: ECCO LE NOVITA’ ACQUACAMPUS AL  MACFRUT DI RIMINI

L’innovazione nell’irrigazione in un campo dimostrativo sarà protagonista a Macfrut,  salone internazionale dell’ortofrutta (8-10 Maggio p.v.) in Fiera a Rimini. E’ la rinnovata proposta di AcquaCampus, il progetto in partnership tra i Consorzi di bonifica associati ad ANBI, i laboratori tecnico-scientifici di ricerca del Consorzio di 2° grado  Canale Emiliano Romagnolo – C.E.R. (con sede a Bologna) e Cesena Fiera: uno spazio ricco di novità in grado di rispondere alle esigenze più disparate, riguardanti il risparmio di risorse idriche in agricoltura e l’ottimizzazione delle tecnologie più avanzate in campo.
 In questa edizione, l’area dimostrativa ed espositiva  di Budrio viene riprodotta in scala all’interno del padiglione e presenta i modelli di sperimentazione concreta in uno spazio più grande (oltre seicentoquaranta metri quadri). Quest’anno infatti, oltre al risparmio di acqua (fino al 30%)  per utilizzo agricolo, si approfondiranno temi  innovativi come fertirrigazione, climatizzazione delle colture, sensoristica, utilizzo dei big data : più tecnologia, meno  costi, più resa produttiva. 
Proprio in quest’ottica, “AcquaCampus” può contare su collaborazioni importanti con le multinazionali, leader dei rispettivi settori come Toro, Irritec, Bosch e Haifa.

LA DESERTIFICAZIONE MINACCIA ANCHE IL VENETO. PROGETTO DI RICERCA INTERNAZIONALE PER CONTRASTARE LA SALINIZZAZIONE DELLE FALDE

La progressiva salinizzazione e conseguente desertificazione delle zone sotto il livello del mare nei comuni di Cona, Cavarzere e Chioggia, in provincia di Venezia, è il modello di studio al centro del progetto Interreg Italia-Croazia “MoST” (Monitoring Sea-water intrusion in coastal aquifers and Testing pilot projects for its mitigation), il cui partenariato vede collaborare Consorzio di bonifica Adige Euganeo (con sede ad Este, in provincia di Padova), Regione del Veneto, Università di Padova (Dipartimento di Ingegneria Civile Edile e Ambientale), Consiglio Nazionale delle Ricerche  (Istituto di Scienze Marine), University of Split (Faculty of Civil Engineering, Architecture and Geodesy); il progetto ha durata di 30 mesi ed un budget complessivo di 2 milioni di euro. 
Ulteriore scopo è promuovere la creazione di un osservatorio transnazionale per affrontare le problematiche relative alla conservazione delle risorse idriche costiere di fronte, ad esempio, all’innalzamento del livello marino. La novità scientifica del progetto consiste nello sfruttare la conoscenza degli antichi sistemi idrologici per creare “barriere” all’intrusione dell’acqua marina, mitigandone gli effetti sulle falde e nei suoli. L’intervento, infatti, prevede la realizzazione di una derivazione irrigua dal Canal Morto per disperdere, attraverso gli strati permeabili di paleoalvei derivati dai fiumi Adige e Po, una significativa quantità di acqua dolce nella falda superficiale, contaminata da risorsa salata, proveniente dal fiume Bacchiglione  e dalla laguna di Venezia; tale fenomeno era stato individuato e monitorato a seguito di approfondite indagini geologiche già  nei primi anni 2000.
Il progetto Interreg, coinvolgendo stakeholders e cittadini, intende così mitigare gli effetti del processo di desertificazione dei suoli; garantire  la produttività agricola anche nei settori costieri, contaminati dall’intrusione salina; proteggere i terreni dal rischio salinizzazione; assicurare la qualità delle acque dolci sotterranee a fini idropotabili e la sostenibilità del loro utilizzo soprattutto nelle aree turistiche costiere.
“La gestione idrica nel comprensorio Adige Euganeo è assai complessa per la presenza di vaste aree sotto il livello del mare e che continuano a “sprofondare” fino a 3 centimetri ogni anno, con falde in progressiva salinizzazione – ha aggiunto Francesco Vincenzi, Presidente ANBI (Associazione Nazionale Consorzi Gestione Tutela Territorio ed Acque Irrigue) – La ricerca di soluzioni per mitigare le conseguenze della subsidenza è un campo della ricerca applicata, svolta dai Consorzi di bonifica di concerto con istituzioni accademico-scientifiche e realtà del territorio.”
“Un ulteriore esempio – ha concluso Massimo Gargano, Direttore Generale  ANBI – si avrà in occasione del salone Macfrut a Rimini dall’8 al 10 Maggio prossimi: sarà infatti proposto, su un’area appositamente ricreata, il modello Acqua Campus che, grazie alla costante ricerca sulla massima efficienza in campo irriguo, pone l’Italia all’avanguardia a livello internazionale.”
 

CAMBIAMENTI CLIMATICI: DALL’ITALIA “ROVESCIATA” ALL’ITALIA “POSTICIPATA”. LA SITUAZIONE IDRICA E’ MIGLIORATA, MA IL  RISCHIO SICCITA’ NON E’ DEFINITIVAMENTE SUPERATO

“Pioggia e neve dei giorni scorsi stanno tranquillizzando sullo stato delle riserve idriche anche nelle regioni settentrionali del Paese, confermando, però, l’urgenza di dotare il Paese di nuove infrastrutture idriche per fare fronte alle conseguenze dei cambiamenti climatici. La neve caduta abbondantemente sui rilievi si scioglierà, infatti, repentinamente con l’arrivo dei primi caldi di una stagione annunciata torrida, riversando una grande quantità d’acqua verso valle e che dovrà essere gestita con esperienza dai Consorzi di bonifica per evitare rischi alluvionali. Sarà, per altro, una ricchezza, che si disperderà in gran parte nel mare, considerando che, ad oggi, in Italia, riusciamo a trattenere solo l’11% dell’acqua piovana. Ecco, perché servono nuovi invasi!”
E’ stato questo il commento di Francesco Vincenzi, Presidente ANBI, di fronte ai dati, che indicano come i grandi laghi del Nord Italia siano tutti sopra le medie stagionali, al pari del fiume Po, la cui portata cresce con l’avvicinarsi verso la foce a testimonianza delle piogge, cadute soprattutto nell’Italia Nord Orientale. La conferma arriva dalle ancora scarse portate dei corsi d’acqua piemontesi (Dora Baltea, Tanaro, Stura di Lanzo) e dell’Emilia Romagna (Reno ed Enza). Scendendo in Centro Italia, mancano 12 milioni di metri cubi d’acqua, rispetto alla media del periodo, nel lago di Cingoli nelle Marche, mentre il lago di Bracciano, nel Lazio, è cm. 141,5 sotto lo zero idrometrico.  Resta positiva la situazione nelle regioni meridionali ed insulari con l’unica eccezione della Basilicata, dove mancano all’appello circa 16 milioni di metri cubi, dovuti ai minori livelli dei bacini Pertusillo e Camastra.
“L’attuale, confortante situazione non deve far ritenere superato l’allerta sullo stato delle risorse idriche, cui si comincerà a dare risposta solo con le opere previste dai 900 milioni sbloccati dal Governo nell’ambito di Piano Nazionale Invasi, Piano Irriguo Nazionale, Fondo Sviluppo e Coesione – ha concluso Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI - Se, infatti, non dovessero più esserci significative precipitazioni nelle prossime settimane, prima di Luglio saremmo di nuovo in emergenza siccità.”

I CONSORZI DI BONIFICA ALLA FESTA DEL 1° MAGGIO: AUTOGOVERNO E SUSSIDIARIETA’ PRODUCONO PROGETTI CANTIERABILI PER ALMENO 4.000 POSTI DI LAVORO

“Alla Festa dei Lavoratori, quest’anno, ci sentiamo di partecipare da veri protagonisti: i Consorzi di bonifica hanno aperto una pagina nuova nella gestione del territorio, grazie ad un straordinaria capacità progettuale, che ha permesso di destinare risorse comunitarie, che altrimenti rischiavano di rimanere inutilizzate e quindi restituite. Il conto è presto fatto: se è comunemente accettato che un milione di euro speso in prevenzione genera 7 posti di lavoro, gli oltre 900 milioni stanziati negli anni, ma sbloccati da questo Governo, ne garantiranno almeno 4000!”
A sottolinearlo con soddisfazione è stato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI.
I dati si rifanno a successivi provvedimenti, in particolare del Ministero Politiche Agricole Alimentari Forestali e del Turismo: Piano Straordinario Invasi (€ 249.882.932,40 per 30 progetti); Piano Irriguo Nazionale (€ 272.769.440,00 per 19 interventi); Fondo Sviluppo e Coesione (€ 147.667.793,00 per 15 progetti); Piano Nazionale Idrico/invasi (€ 200.000.000,00 per  30 interventi). Tra gli interventi più importanti vanno segnalati: il rifacimento del canale adduttore dalla diga sul Liscia, in Sardegna; il potenziamento del sistema irriguo L.E.B. (Lessino Euganeo Berico), in Veneto; l’ottimizzazione delle condotte adduttrici dell’impianto irriguo Tavo Saline, in Abruzzo;  l’impermeabilizzazione di un tratto del Canale Villoresi, in Lombardia; sistemazioni irrigue in Emilia Romagna, Veneto, Marche, Basilicata, Calabria.
“E’ un grande piano, che interessa l’intera Penisola per incrementare infrastrutture strategiche quali le reti irrigue e migliorare la resilienza dei territori alle conseguenze dei cambiamenti climatici. E’ l’esempio della capacità dei Consorzi di bonifica, laddove sono gestiti, applicando i principi di autogoverno e sussidiarietà, lontano dalle ingerenze di una mal interpretata politica. Il 15 e 16 Maggio prossimi – ha concluso Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI - tutti gli enti  beneficiari seguiranno un corso di formazione in appalti e rendicontazione dei progetti comunitari, promosso con lungimiranza dal Mi.P.A.A.F.T. . Poi, espletate le ultime procedure, si potranno finalmente aprire i cantieri: i primi presumibilmente entro l’estate”.
I Consorzi di bonifica associati ad ANBI sono 142 con circa settemila occupati; hanno competenza su 200.000 chilometri di corsi d’acqua, gestiscono oltre settecentocinquanta centrali idrovore e garantiscono l’irrigazione su 3.300.000 ettari.

 

Mi.P.A.A.F.T. PROMUOVE CORSI DI FORMAZIONE IN MATERIA DI APPALTI E RENDICONTAZIONE EUROPEA. IL PLAUSO DI ANBI

“Desidero esprimere il nostro ringraziamento al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari Forestali e del Turismo (Mi.P.A.A.F.T.) che, attraverso il CREA e l’AGEA, organizza, nei giorni 15-16 Maggio prossimi, un percorso formativo su principi e sulla pratica in materia di appalti e rendicontazione dei progetti comunitari, destinato agli enti  beneficiari di finanziamento nell’ambito del Piano Irriguo Nazionale. La sensibilità dimostrata, oltre a dare sicurezza nelle procedure da seguire garantendone la trasparenza, agevolerà  il lavoro burocratico, cui saranno chiamati i Consorzi di bonifica e di irrigazione, alla cui capacità progettuale deve ora seguire analoga professionalità nel confrontarsi con procedure particolarmente complesse. Il supporto del Ministero e delle sue strutture è un ausilio fondamentale, anche per i tempi di realizzazione delle opere.”
Ad affermarlo è stato  Francesco Vincenzi, Presidente ANBI, dopo pubblicazione del programma dell’iniziativa nell’ambito del Piano di Sviluppo Rurale Nazionale (P.S.R.N.).
“Gestire adeguatamente i progetti europei  anche dal punto di vista finanziario – ha affermato il Presidente ANBI – è importante quanto la loro realizzazione per evitare che un’opportunità diventi un’occasione persa per lo sviluppo del Paese, in cui i Consorzi di bonifica e di irrigazione vogliono essere esempio di quella cultura del fare, che deve essere anche cultura del fare bene.”

 

EMILIA ROMAGNA: TREDICI PROGETTI DA FAR PARTIRE ENTRO L’ANNO

Sono tanti, dislocati in tutto il comprensorio del Consorzio di bonifica Burana (con sede a Modena), i progetti per cui la Regione Emilia-Romagna ha coinvolto l’ente consortile nel risolvere diverse criticità causate dal maltempo. Si va dalla zona di montagna di Pievepelago, Fiumalbo, Zocca, Montese, Castel D’Aiano a Maranello e Spilamberto, passando per Castelfranco Emilia e Modena, arrivando fino a Mirandola e Bondeno. Si tratta di un piano di interventi urgenti: se in montagna ci si occuperà di rii, briglie, manufatti di scarico, ripristino di tombamenti, viabilità, muri spondali, palizzate in legname, in pianura i progetti riguarderanno lavori di ricostruzione e consolidamento di sponde franate, ripresa della funzionalità idraulica, sistemazione di paratoie danneggiate ecc..
Tutti i progetti previsti dal finanziamento (€ 1.556.720,00) sono già in fase di elaborazione; gli interventi previsti sono 13, su cui l’ente consorziale è stato coinvolto in virtù del patrimonio di esperienza progettuale e competenze  riconosciute oltre che per  la capacità d’attuazione in tempi decisamente stretti.

 

CALABRIA: FINANZIATO PROGETTO PER RISPARMIO IRRIGUO

E’ la conclusione di un iter lungo e complesso che testimonia la capacità progettuale dell’ente, chiamato ora a realizzare un tassello importante e lungamente atteso a servizio del territorio e della sua economia: è questo il soddisfatto  commento  del Consorzio di bonifica Ionio Catanzarese (con sede nella città capoluogo) dopo il decreto del Ministero Politiche Agricole Alimentari Forestali  e Turismo (Mi.P.A.A.F.T.), che gli  ha assegnato €  5.205.964,00 per infrastrutture irrigue nell’ambito del Piano Nazionale di Sviluppo Rurale (P.N.S.R.).
Il progetto riguarda l’installazione di apparecchi per il controllo e la regolazione della distribuzione idrica alle utenze irrigue dei comprensori Alli-Tacina e Alli-Copanello: un progetto concreto, definitivo ed esecutivo, che fa il paio con il modello di sviluppo che l’ente consortile vuole portare avanti basato sull’identità, i valori e le potenzialità del territorio. E’ un ottimo risultato, che porterà, nei prossimi anni, ad allargare la platea per l’irrigazione: una grande opportunità per il settore primario in una vasta area del nostro comprensorio. Il risultato raggiunto  consente di continuare sul percorso di trasformazione delle reti irrigue del comprensorio, bisognose di  ammodernamento  e potenziamento.
La trasformazione irrigua, infatti, è lo strumento più efficace per dare una concreta risposta all'indispensabile bisogno di risparmio idrico. L’ente consorziale è già  impegnato,  affinchè  inizi a breve  la procedura concorsuale per l’affidamento dei lavori.

 

VENETO: UN NUOVO IMPIANTO IRRIGUO

Il Consorzio di bonifica Veronese (con sede nella “città dell’Arena”) ha tenuto un incontro a Villafranca per presentare  il “Progetto esecutivo per la conversione irrigua della zona irrigata a scorrimento nella fascia pedecollinare dei comuni di Villafranca di Verona, Sommacampagna e Valeggio sul Mincio”. L’intervento è finalizzato alla conversione irrigua di 563 ettari, di cui 505 agricoli. Per il futuro è previsto un ulteriore ampliamento ad altri 807 ettari nei comuni di Villafranca e Sommacampagna. Si tratta di un progetto innovativo , che permetterà  di risparmiare oltre il 50% dell’acqua utilizzata ora.
 L’intervento  prevede la realizzazione di una nuova rete irrigua in pressione, lunga complessivamente  quasi cinquanta chilometri. Verranno inoltre realizzate, in località Pigno di Villafranca, una nuova centrale di sollevamento ed una vasca dissabbiatrice per agevolare le aziende che intendessero utilizzare sistemi di irrigazione localizzata. La funzione di ricarica della falda acquifera sarà garantita dalla presenza del Canale Raccoglitore che, raccogliendo le colaticce del sistema irriguo del territorio dell’Agro Veronese, percorre l’intera fascia delle risorgive, restituendo le acque al fiume Adige.
L’opera, che ha un importo di 6.200.000 euro, è stata finanziata dal Ministero Politiche Agricole, Alimentari Forestali e Turismo. I lavori dovrebbero iniziare con il prossimo autunno.

 

EMILIA ROMAGNA: PRESENTATI 31 PROGETTI PSR

Al bando P.S.R, (Piano Sviluppo Rurale)  della Regione Emilia Romagna il Consorzio di bonifica Piacenza (con sede in città) ha presentato 31 progetti per un valore complessivo superiore a tre milioni e settecentomila euro. 
Si tratta di progetti riferiti ad interventi volti alla prevenzione di danni da fenomeni franosi. I progetti presentati sono così distribuiti sul territorio: 5 per il comune di Alta Val Tidone, 5 per il comune di Gropparello, 5 per il comune di Morfasso, 4 per il comune di Pianello Val Tidone, 2 per il comune di Farini, 2 per il comune di Bobbio, 2 per il comune di Bettola, 2 per il comune di Ferriere, 1 per il comune di Travo, 1 per il comune di Corte Brugnatella, 1 per il comune di Coli e 1 per il comune di Piozzano. Per ognuna delle segnalazioni ricevute, a seguito dei sopralluoghi effettuati dai tecnici del Consorzio, è stato redatto un progetto di intervento.
Nei progetti di intervento ci sono: 64 briglie “in gabbioni” allo scopo di rallentare la velocità delle acque, migliorando le condizioni di stabilità dei versanti; 72 tra traverse, palificate e briglie per intercettare  i canali montani; drenaggi per l’emungimento delle acque sotterranee; pulizia e sistemazione di canali per quasi ventimila metri quadri. Le aziende agricole coinvolte sono 47. La graduatoria dei progetti sarà pubblicata entro la fine di Luglio e per quelli finanziati sarà redatto un progetto esecutivo finale al fine di realizzare gli interventi pianificati in un tempo massimo di 18 mesi.

 

TOSCANA: INTERVENTO ACROBATICO PER TAGLIARE GRANDE PIANTA MALATA ED A RISCHIO

Diagnosi confermata; quando il tronco alto oltre diciasette metri con un diametro di quasi due metri è stato depositato a terra, è arrivata la certezza: il cancro corticale aveva fatto  danni irreparabili alla struttura legnosa del grande pino domestico, che svettava  sulla riva destra del borro di Metelliano, lungo la Provinciale n. 35.
Dopo ore di lavoro, la squadra di tecnici del Consorzio di bonifica 2 Alto Valdarno (con sede ad Arezzo), grazie anche all’intervento di un tree climber e di una speciale autogru, è riuscita a completare  l’operazione di abbattimento della pianta, giudicata pericolosa. Erano stati proprio gli operatori consorziali,  impegnati nei lavori di manutenzione del corso d’acqua, a notare  i segni della malattia, che aveva colpito il  gigantesco esemplare e, dopo una prima ripulitura della chioma con la tecnica del taglio acrobatico, a sentenziare il verdetto: per l’imponente pino domestico, non c’era più speranza. 
E’ maturata così la decisione di abbattere la pianta che, una volta a terra, ha evidenziato la gravità della situazione: all’interno del tronco, i tessuti, completamente divorati dalla malattia, erano sostituiti da un’enorme cavità, che  rendeva la pianta fragile ed esposta ad un  elevato rischio di crollo.

 

VENETO: SARA’ PIU’ SICURA PADOVA SUD

Il Consorzio di bonifica Bacchiglione (con sede a Padova) contribuirà con 850.000 euro, su 5 milioni complessivi, alla realizzazione del nuovo canale scolmatore Carpenedo Sabbioni, che permetterà di mettere in sicurezza idraulica un’ampia zona a Sud del capoluogo patavino fino ai comuni di Bovolenta e Casalserugo.
Complessivamente l’opera sarà lunga 5 chilometri, larga mediamente 10 metri e con una profondità tra i 2 ed i 3 metri; previsto lo scavo di 80.000 metri cubi di terreno.
L’opera permetterà alle acque di confluire nel fiume Bacchiglione e completerà la sistemazione idraulica del territorio denominato Unione dei Patriarcati.

 

TOSCANA: SFALCIO RINVIATO PER MOTIVI AMBIENTALI

Pioggia abbondante, poi belle giornate di sole: ecco che la vegetazione esplode e l’erba cresce rapidamente dappertutto. Il  Consorzio di bonifica 3 Medio Valdarno (con sede a Firenze) è così chiamato a mediare tra la necessità di avviare la ricognizione stagionale sugli argini e l’attenzione a ridurre l’impatto ambientale delle proprie lavorazioni, ritardando quanto più possibile il primo taglio primaverile  e facendo precedere i lavori da sopralluoghi  assieme alle associazioni ambientaliste, con cui collabora.
Ne sono esempio i corsi d’acqua Terzolle e Mugnone,  oggetto  di studi e monitoraggi ambientali a cura di Legambiente, che ha  concordato con l’ente consorziale  l’opportunità di effettuare il primo sfalcio non prima della fine di maggio-primi di giugno. Le ricerche sui corsi d’acqua cominceranno dai tratti finali degli alvei per poter  effettuare, prima possibile, gli sfalci nelle zone urbane  e via via risalire verso monte.
Da altre parti, come sul tratto urbano del fiume Arno  o nei canali artificiali di pianura a Empoli e della piana tra Firenze, Prato e Pistoia, è già stato avviato, invece, il primo dei  passaggi di sfalcio in programma entro il prossimo autunno.

 

MARCHE: BUONE PRATICHE: IL COMPOSTAGGIO DELLE POTATURE

I residui delle potature rappresentano per le aziende agricole un problema ed un costo. Secondo un recente studio, i sarmenti delle viti possono però trasformarsi da costo ad utilità, diventando  strategici per restituire fertilità ai suoli: la proposta è il recupero dei sarmenti tramite cippatura ed il loro compostaggio.
La stessa cosa può essere fatta con il resto delle potature ed il Consorzio di bonifica Marche (con sede a Pesaro) ha deciso di sperimentare questa tecnica nei prossimi lavori lungo il fiume Foglia, propedeutici alla realizzazione di aree di naturale esondazione. Questa buona pratica permetterà di conciliare sempre di più l’agricoltura con la qualità dell'ambiente.
 

CALABRIA: NUOVO PRESIDENTE CONSORZIALE

Il Consiglio dei Delegati  del Consorzio di bonifica Tirreno Cosentino, eletto nelle elezioni di fine Marzo,  ha eletto gli organi di governo per il quinquennio 2019-2024: l’imprenditore agricolo e dirigente Coldiretti, Antonio Miceli,  è stato eletto, all’unanimità, Presidente dell’ente consortile (ex Lao), che ha sede a Scalea, in provincia di Cosenza  e  comprende 31 comuni su un territorio  di quasi centodiciasettemila ettari con impianti irrigui di grande valenza. 
L’organo esecutivo, già comunque operativo, sarà integrato con le designazioni dei rappresentanti delle Istituzioni.


VINCENZI NEL MANTOVANO. POI CON GARGANO AL MACFRUT  DI RIMINI

Il Presidente ANBI, Francesco Vincenzi, interverrà, nella mattinata di martedì 7 Maggio p.v. presso l’impianto idrovoro San Matteo delle Chiaviche a Viadana nel mantovano, alla conferenza stampa di presentazione delle iniziative organizzate dai Consorzi di bonifica dell’area cremonese-mantovana nell’ambito della prossima Settimana Nazionale della Bonifica e dell’Irrigazione. Da mercoledì 8 a venerdì 10 Maggio p.v., Vincenzi, Unitamente al Direttore Generale ANBI, Massimo Gargano, presenzierà alle iniziative nello spazio AcquaCampus del salone Macfrut, in Fiera a Rimini; nello specifico, i vertici ANBI interverranno: mercoledì 8 Maggio, all’ Incontro con le Istituzioni, alle successive premiazioni dei concorsi “E-R School of food” e “Acqua e Territorio Lab”, all’incontro tecnico “ANBI presenta tre primati del made in Italy irriguo – Le innovazoni in agricoltura”; giovedì 9 Maggio, alla Terza Giornata Nazionale dell’Innovazione per l’Irrigazione ed alla consegna del premio “Innovazione Acqua Campus 2019”, mentre nel pomeriggio alla Cerimonia di premiazione delle classi vincitrici del concorso regionale Acqua e Territorio ed  all’incontro tecnico “Consorzi di bonifica: efficienza energetica, competitività dell’impresa agricola e qualità dell’ambiente”; venerdì 10 Maggio, infine, al convegno “Le tecnologie ed i servizi per il monitoraggio e la gestione dell’acqua per usi irrigui ed ambientali”.  

 
Per maggiori approfondimenti www.anbi.it
SETTIMANALE DELL´ASSOCIAZIONE NAZIONALE CONSORZI DI GESTIONE E TUTELA TERRITORIO E ACQUE IRRIGUE
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