Anno XXI, n. 16 venerdì, 19 aprile 2019

VINCENZI: “UN GRAZIE AL GOVERNO PER LA RINNOVATA FIDUCIA, CHE PREMIA LA PROGETTUALITA’ DEI CONSORZI DI BONIFICA”

“Di fronte agli ulteriori 260 milioni di euro, destinati dal Governo ad infrastrutture idriche a servizio del territorio e della sua agricoltura, non possiamo che ringraziare i Ministeri del Dicastero Infrastrutture e Trasporti e quello delle Politiche Agricole, Alimentari, Forestali e Turismo, sia per la parte politica che per quella strutturale, che hanno condiviso il primo stralcio del Piano nazionale del settore idrico – sezione invasi, oggi adottato con la firma a Palazzo Chigi.” A dichiararlo è stato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI.
L’importante provvedimento prevede 200 milioni di euro, destinati alla realizzazione di 30 impianti idrici (12 saranno realizzati da Consorzi di bonifica), mentre 60 milioni finanzieranno la progettazione di nuovi invasi (11 proposti da Consorzi di bonifica).
“Queste ulteriori dotazioni finanziarie riconoscono la capacità progettuale dei Consorzi di bonifica, un patrimonio a servizio del Paese – ha aggiunto il Presidente  ANBI - Migliorare le infrastrutture idriche del territorio non va solo a vantaggio del made in Italy agroalimentare, ma dell’economia nel suo complesso, offrendo nuove garanzie occupazionali a partire dalla salvaguardia dell’ambiente, elemento fondamentale per un nuovo modello di sviluppo, che abbia al centro il territorio e le sue comunità.”
 

GARGANO“IN MONTAGNA NORME ED INCENTIVI PER IMPRESE AGRICOLE REDDITUALI, PER EVITARE CHE L’ABBANDONO DEL TERRITORIO PREGIUDICHI LA SICUREZZA IDROGEOLOGICA A VALLE”

“La ricerca e gli studi devono proseguire, perché grazie a loro ed al continuo aggiornamento sullo stato del territorio italiano sappiamo pressoché tutto; ciò nonostante, continuiamo a consumare suolo, causa prima dei 3 miliardi di danni creati ogni anno da fenomeni quali alluvioni e frane che sono la risultante su di un territorio fragile del manifestarsi dei cambiamenti climatici. Programmazione, pianificazione e gestione nel nostro Paese sono ben distinte ed in grado di fare sistema per dare le risposte concrete che cittadini, imprese e loro collaboratori si aspettano.”
Ad affermarlo è stato  Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI, intervenuto ad un workshop, promosso a Roma dal “think tank” TES (Transizione Ecologica Solidale).
“Siamo orgogliosi di essere il cuore pulsante della manutenzione del territorio, forti di una capacità progettuale fatta di centinaia di progetti di qualità che mettiamo a servizio del Paese; è grazie a questa riconosciuta professionalità  che è stato possibile attivare sollecitamente la filiera decisionale, destinando risorse importanti, che altrimenti sarebbero state restituite inutilizzate all’Unione Europea – ha aggiunto il DG ANBI - C’è ora un grande tema ancora da affrontare: la manutenzione dei territori di montagna ed alta collina, dove i Consorzi di bonifica si candidano ad operare, perché è lì che si costruisce la sicurezza idrogeologica della pianura; è indispensabile, però, creare al contempo le condizioni normative ed incentivanti per il reinsediamento di aziende agricole, che trovino reddito anche nel riconoscimento del valore del loro lavoro a generale servizio dell’ambiente e di tutta la collettività. Deve crescere la consapevolezza che l’Italia è un Paese bellissimo ma fragile – ha concluso Gargano - Per questo serve anche una forte azione di crescita culturale e di formazione.”

ANBI: LA PIOGGIA “A MACCHIA DI LEOPARDO” RIEMPIE  I GRANDI LAGHI DEL NORD, MA NON CANCELLA IL PERICOLO SICCITA’. ANTICIPATA L’IRRIGAZIONE IN TOSCANA E MARCHE

L’andamento climatico alterno di questo avvio di primavera non deve creare illusioni perchè, complici un Marzo asciutto  ed  un inizio di Aprile con piogge localizzate, la “sete” comincia a farsi sentire in alcune aree del Paese, come testimonia  l’anticipo della stagione irrigua nelle Marche ed in Toscana, soprattutto nell’aretino.
A preoccupare, inoltre, sono soprattutto i mesi estivi: si parla di un Maggio poco piovoso, nonchè di un Giugno e Luglio ancora più avari d’acqua con riserve nevose montane, largamente insufficienti. I grandi laghi del Nord, in pochi giorni, hanno raggiunto e superato le medie stagionali, ma il fiume Po, in Piemonte, ha una portata più che dimezzata rispetto all’anno scorso (così come Dora Baltea, Tanaro e Stura di Lanzo), avvicinandosi progressivamente alla media del periodo man mano che procede verso la foce, grazie soprattutto agli apporti idrici dal Veneto.
Appare, almeno per ora, scongiurato il pericolo dell’intrusione salina come anche sul fiume Adige. In Emilia Romagna, gli invasi artificiali del Molato e di Mignano (in provincia di Piacenza) contengono meno acqua del 2017, anno fortemente siccitoso (12,16 milioni di metri cubi contro  13,18). Situazione idrica “a macchia di leopardo” per i fiumi della regione: se il Secchia è sopra la media del periodo ed il Reno la sta raggiungendo, largamente in sofferenza resta l’Enza (mc/sec 4,6 contro una media mensile pari a 14,6).  Mentre, nel Lazio, il lago di Bracciano rimane sotto lo zero idrometrico, resta positiva la situazione nelle regioni meridionali ed insulari, i cui bacini sono riempiti per oltre la metà della capacità; sono addirittura al limite della possibilità di contenimento le dighe di Capacciotti, in Puglia (48,2 milioni di metri cubi) e del Liscia, in Sardegna  (104 milioni di metri cubi).
“Il quadro idricamente parcellizzato, che si delinea, conferma la necessità di aumentare la capacità di resilienza dei territori e delle loro economie, creando nuove infrastrutture, capaci di garantire apporti idrici costanti, attraverso la raccolta delle acque ed il loro ottimale utilizzo. L’agricoltura, l’ambiente e la comunità più in generale necessitano di certezze, cui l’avvio del Piano Nazionale Invasi e del Piano Irriguo Nazionale inizia a dare risposte” ha commentato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI.
 

TOSCANA: VIA ALLA STAGIONE IRRIGUA

Il Consorzio di bonifica 2 Alto Valdarno (con sede ad Arezzo), per prevenire temute emergenze idriche,  ha  deciso di anticipare l’apertura della stagione irrigua: così, già dal 25 Marzo scorso,  le aziende agricole del territorio possono chiedere l’attivazione del servizio di fornitura della risorsa. Nel 2017,  anno di caldo e siccità record, furono distribuiti  complessivamente più di due milioni di metri cubi di acqua, ad una media di mc. 3.400 ad ettaro.
I dati diffusi a livello regionale tracciano un preoccupante  quadro pluviometrico ; se la stagione estiva sarà complicata, diventa quindi indispensabile mettere la risorsa idrica a disposizione delle aziende agricole, strutturando  un servizio puntuale ed efficiente  per non compromettere il risultato di coltivazioni e raccolti. Decine di aziende si sono già fatte avanti per ottenere la fornitura,  incoraggiate anche dalla semplicità, con cui è possibile presentare la richiesta. Come lo scorso anno, infatti, le procedure sono completamente informatizzate. Le domande devono pervenire on line, attraverso la compilazione dell’apposito modulo, disponibile sul portale dedicato (http://cbweb.cbaltovaldarno.it/servizionline).
Le Organizzazioni Professionali Agricole si sono attrezzate, in accordo con l’ente consortile, per offrire un adeguato supporto alle imprese che, per la prima volta, devono inoltrare la pratica.Un numero telefonico, attivo h 24, consente di garantire la massima efficienza del servizio, con possibilità di intervento anche da remoto. Attualmente i distretti attivi sono 4 e appartengono al sistema irriguo occidentale del comprensorio di Montedoglio.

VENETO: RIAPERTO CANALE PRIMARIO

Dopo circa 5 mesi di asciutta, è stato riaperto  il Canale di Ponente,  che ha origine a Nervesa della Battaglia e che, dopo un tragitto di circa sedici chilometri, termina il suo corso in località Pilastroni a Sala di Istrana.
Il canale, in gestione al Consorzio di bonifica Piave (con sede a Montebelluna, in provincia di Treviso) dà origine ad una fitta rete di canali a scorrimento, nonché ad alcuni impianti in pressione, che consentono di irrigare gran parte della pianura trevigiana, compresa tra il Montello e la città di Treviso. Il lungo periodo di chiusura è dovuto ai lavori straordinari di sistemazione idraulica ai fini della laminazione delle piene. Il lavori sono costati complessivamente 489.000 euro, finanziati interamente con fondi dell’ente consortile.

TOSCANA: PUBBLICO CONDOTTO LUCCHESE: IN PARTENZA 2 NUOVI CANTIERI

Prosegue l’impegno  del Consorzio di bonifica 1 Toscana Nord (con sede a Viareggio, in provincia di Lucca) per la riqualificazione e la messa in sicurezza del Pubblico Condotto lucchese, l’asse centrale, da cui si originano tutte le canalizzazioni irrigue della Lucchesia e della Piana.
Partiranno a breve 2 nuovi importanti cantieri, che avranno l’obbiettivo di rendere più sicuro e più bello un tratto di circa ottocento metri; investimento totale: 300.000 euro. Nel tratto interessato verranno realizzati lavori di scavo, volti a ripulire l’alveo: un intervento molto importante per la sicurezza idraulica, dato che è prevista l’asportazione dei residui solidi, nonchè dei rifiuti, che pochi incivili gettano nel fosso; inoltre, verranno effettuate operazioni di sfalcio della vegetazione.
La competenza della manutenzione del Pubblico Condotto è stata affidata all’ente consortile da 3 anni; sono già stati investiti quasi seicetomila euro per lavori di sfalcio, pulizia, recupero di muretti e cancellature nel centro storico e nel tratto subito a valle. Appena  la Soprintendenza avrà perfezionato il suo parere, l’ente consorziale  apporrà una serie di pannelli illustrativi, realizzati in collaborazione con l’associazione “Custodi della Città”, che spiegheranno  l’evoluzione storica e sociale dell’arteria idraulica.

EMILIA ROMAGNA: TERMINATI LAVORI SU RIO

Il Consorzio di bonifica  Piacenza (con sede in città) ha concluso i lavori di adeguamento della sezione idraulica del Rio Borla, in comune di Gragnano Trebbiense. L’intervento, segnalato dal Comune di Gragnano  ed  inserito nel programma triennale dei lavori pubblici consortili 2018-2020, è consistito nell’intubamento per circa quaranta metri dell’alveo  a monte dell’abitato di Campremoldo Sotto.
Il Rio Borla è parte del sistema di canali promiscui (utili sia all’irrigazione che allo scolo delle acque) di Sinistra Trebbia e ha uno sviluppo complessivo di circa undici  chilometri; esso inizia dal manufatto partitore a Tuna di Gazzola, interseca i Rivi Bianco, Sforzesco e Nurone e prosegue in direzione Nord fino al centro abitato di Campremoldo Sotto.

TOSCANA: PARTE LA CAMPAGNA DI RICENTRAMENTO ALVEI

Con la prima perizia attuativa dal titolo “Ricentramento alveo del Torrente Bure dalla Ferrovia FI – LU alla località Pontenuovo”  ha preso il via la campagna del Consorzio di bonifica Medio Valdarno (con sede a Firenze) per il ricentramento alveo di diversi corsi d’acqua fra Prato e Pistoia. Si comincia dalla Bure, ma si proseguirà, grazie ad un Accordo Quadro, su diversi altri corsi d’acqua.
Tecnicamente, con questo primo intervento, si procede alla movimentazione delle barre fluviali di deposito di sassi e sabbie all’interno del letto, senza asportare il materiale, né alterare le dimensioni e le caratteristiche originarie delle sezioni d’alveo; con l’occasione si provvederà anche a risanare una porzione di muro in bozza di pietrame. Si tratta di nuovi, importanti interventi di cura e custodia degli alvei e delle murature  così delicati da meritare una particolare attenzione da parte dell’ente consortile.

VENETO: ZONA DI CONFINE TRA CONSORZI, INCONTRO CON GLI UTENTI

Si è tenuta, a San Martino di Lupari, una riunione con i proprietari di terreni interessati dall’irrigazione al confine tra i comprensori dei Consorzi di bonifica Acque Risorgive (con sede a Venezia Mestre) e Brenta (con sede a Cittadella, in provincia di Padova).
In futuro si valuterà  la fattibilità di collegamenti idraulici tra le reti dei 2 enti consortili, in modo da favorire un’ottimizzazione dei sistemi; ciò richiederà una gestione unitaria delle aree  in un quadro di scarsità della risorsa irrigua sia per le situazioni di siccità sempre più frequenti, sia per le nuove normative sul Deflusso Ecologico. Ha trovato ulteriore conferma, quindi, l’utilità di reperire nuovi invasi in modo da incrementare le disponibilità idriche nei momenti di magra.

TERRENI RICCHI DI SOSTANZA ORGANICA MIGLIORANO LA SICUREZZA IDROGEOLOGICA

ANBI APPOGGIA L’IMPEGNO COLDIRETTI PER L’UTILIZZO DI COMPOST DI QUALITA’

“Un terreno ricco di sostanza organica drena meglio l’acqua, aumentando la sicurezza idrogeologica; per questo, l'utilizzo dei fertilizzanti naturali  è una scelta virtuosa non solo in termini di qualità e biodiversità, ma come importante tassello per incrementare, assieme alle nuove infrastrutture idriche di cui si stanno aprendo i cantieri, la resilienza del territorio alle conseguenze dei cambiamenti climatici. In Italia va superata cultura dell’emergenza, che costa mediamente 7 miliardi all’anno in ristoro dei danni;  basti pensare che, nel solo 2017, sono state 11 le Regioni, che hanno chiesto lo stato di calamità naturale. ”
A sottolinearlo, indicando una nuova frontiera di collaborazione fra Consorzi di bonifica e mondo agricolo, è stato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI, intervenuto alla giornata sull’economia circolare organizzata da Coldiretti nel veneziano.
“Il costante miglioramento delle pratiche agronomiche e dell’efficienza irrigua sono obbiettivi, che concorrono non solo all’affermazione del “made in Italy” agroalimentare, ma alla valorizzazione del territorio nel suo complesso – ha proseguito il Presidente ANBI - Vanno abbandonati definitivamente alcuni pregiudizi sull’utilizzo della risorsa idrica in agricoltura, affermando il principio che l’acqua nei campi si usa, non si consuma. E’ una battaglia prioritariamente culturale da vincere nella società, ma anche nei confronti degli indirizzi emergenti nell’Unione Europea. Lo affermeremo anche al prossimo salone Macfrut di Rimini con l’allestimento di un’area dimostrativa, sperimentale. Obbiettivi economici, ambientali e sociali devono convivere per una migliore qualità della vita.”

ACQUACAMPUS AL MACFRUT: LE NOVITA’

L’innovazione nell’irrigazione in un campo dimostrativo sarà protagonista a Macfrut, la fiera internazionale dell’ortofrutta (8-10 maggio p.v.) a Rimini:  è la rinnovata proposta di “AcquaCampus”, il progetto in partnership tra  ANBI, Consorzio di 2° grado C.E.R. - Canale Emiliano Romagnolo (con sede a  Bologna)e Cesena Fiera.  In questa edizione, l’area dimostrativa  di Budrio viene riprodotta in scala all’interno del padiglione e presenta i modelli di sperimentazione  in uno spazio di oltre seicentoquaranta metri quadri. Quest’anno, oltre al risparmio d’acqua per utilizzo agricolo, si approfondiranno  temi innovativi come fertirrigazione, climatizzazione delle colture, sensoristica, utilizzo dei big data.
“AcquaCampus è la frontiera più avanzata della ricerca su questi temi – ha commentato  il Presidente Consorzio C.E.R., Massimiliano Pederzoli – I mutamenti climatici richiedono capacità di adattamento sempre più sofisticate e la nostra mission è proprio quella di individuarle e proporle alle imprese agricole ed agli enti consortili, che operano per difesa e sviluppo del territorio.”
"La nostra presenza ad AcquaCampus – ha aggiunto Francesco Vincenzi, Presidente ANBI - conferma l'attenzione dei Consorzi di bonifica e, più in generale, dell'agricoltura al tema dell'ottimizzazione d'uso della risorsa idrica che, comunque va sempre ricordato, nei campi si usa e non si consuma, contribuendo all'equilibrio ambientale oltre che essere risorsa fondamentale per la nostra alimentazione”.
“L’acqua, insieme ai mutamenti climatici, è un tema  strategico a livello mondiale così come la riduzione degli sprechi – ha dichiarato il Presidente Macfrut, Renzo Piraccini – Siamo contenti di questa rinnovata partnership che farà toccare con mano le più evolute tecniche del sistema irriguo da parte dei principali leader mondiali”.
Proprio in quest’ottica, “AcquaCampus” può contare su collaborazioni importanti con le multinazionali leader dei rispettivi settori come Toro, Irritec, Bosch e Haifa.
 

MARCHE: ALLA SCOPERTA DELLA DIGA

Porte aperte alla diga di Cingoli: dopo la pausa invernale, infatti, è ricominciata la stagione delle visite, guidate dal Consorzio di bonifica Marche (con sede a Pesaro). La prima scuola ospite del lago artificiale più grande della regione è stato l’istituto superiore Matteo Ricci di Macerata. Cinquantaquattro ragazzi e 4 docenti delle classi terza, quarta e quinta  sono state  guidati  alla scoperta dei segreti del lago e della diga.
La diga di Cingoli, una delle ultime costruite nel centro Italia,  offre moltissimi spunti  sotto il profilo naturalistico e dal punto di vista ingegneristico. Fu costruita per l’approvvigionamento irriguo e potabile di tutta la vallata del Musone fino al mare. E’ dotata di un potabilizzatore, che attraverso vari passaggi filtra l’acqua fino a renderla  pulita. La costruzione della diga ha cambiato completamente l’aspetto della zona: grazie al lago è diventata turistica. Oggi ci sono bed and breakfast, trattorie, agriturismi ed anche il parco Cingoliavventura realizzato dall’ente consortile.
E’ possibile fare un tour con il bus elettrico; inoltre si possono visitare il ponte romano dell’Intagliata e l’antichissimo mulino Bravi, ancora a pietra.

EMILIA ROMAGNA: CONCORSO  “REPORTER D’ACQUA”: PRIMI VINCITORI

Primo posto come migliore prodotto editoriale per il lavoro “L’acqua è vita” della classe terza della scuola elementare Pizzoli di Palata Pepoli di Crevalcore, presentato dal Consorzio di bonifica Burana (con sede a Modena):  è quanto stabilito dalla Commissione di ANBI Emilia Romagna. La classe si aggiudica il premio di 400 euro, che verrà loro assegnato il 9 Maggio p.v. .
L’elaborato racconta il lavoro di costruzione di un bacino d’acqua adiacente ad un altro già esistente da 15 anni e che, nel tempo, è diventato  luogo di ristoro per numerose specie di uccelli (cavaliere d’Italia, pavoncelle, alzavole, aironi cenerini, germani reali, cormorani, ibis, ecc…) e sede di una ricca vegetazione.  Nella sezione giornalismo delle medie, invece, l’intervista al Direttore dell’ente consortile(“Piccoli gesti grandi cambiamenti”), svolta dai ragazzi della 2° B delle scuole Ferraris di Modena, si è piazzata seconda.



                                                                                                      
                                                                       

 
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SETTIMANALE DELL´ASSOCIAZIONE NAZIONALE CONSORZI DI GESTIONE E TUTELA TERRITORIO E ACQUE IRRIGUE
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