Anno XX, n. 22 venerdì, 8 giugno 2018

DAL 15 AL 17 GIUGNO “ACQUA TOUR” A TORINO!

Da venerdì 15 al domenica 17 Giugno p.v., l’ “Acqua Tour 2018” (organizzato da ANBI, FAI-Cisl, FLAI-Cgil, FILBI-Uil) sarà ospitato ai Giardini Reali di Torino nell’ambito del Villaggio degli Agricoltori Coldiretti. La tappa piemontese è un’azione  cofinanziata dalla Commissione Europea e vedrà protagoniste le ANBI di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta.
Sabato 16 Giugno, dalle ore 12.00 al Tenda Workshop, si terrà l’incontro “Il contributo dell’irrigazione per la competitività delle imprese agricole nel contesto della P.A.C. 2014-2020”; accanto al Presidente ANBI, Vincenzi ed ai Segretari Nazionali dei Sindacati di categoria, siederanno anche l’Assessore all’Agricoltura della Regione Piemonte, Giorgio Ferrero ed Oliviero Alotto, in rappresentanza di “Slow Food”.

VINCENZI:
“SE IL GOVERNO AVVIERA’UNA TRATTATIVA CON L’EUROPA, NON DIMENTICHI L’AGRICOLTURA, ECCELLENZA ITALIANA NEL MONDO. L’IRRIGAZIONE NE E’ FATTORE PRODUTTIVO  DETERMINANTE”

“Se il Governo Conte avvierà, come annunciato, una nuova trattativa con l’Unione Europea, fra le materie sul tavolo dovrà esserci anche la valorizzazione dell’agricoltura irrigua, da cui dipende l’85% del made in Italy agroalimentare, riconosciuta eccellenza mondiale ed importante asset dell’economia italiana.”
A sottolinearlo è stato Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI), intervenuto a Brescia  ad un convegno sulla multifunzionalità dell’irrigazione: da fattore produttivo a ricchezza turistico-paesaggistica.
“In Europa – ha proseguito il Presidente di ANBI – noi stiamo difendendo la necessità delle agricolture mediterranee a poter disporre regolarmente di acqua nelle campagne, la cui produzione è oggi minata dalla variabilità dei cambiamenti climatici. L’acqua irrigua serve a produrre cibo ed ambiente; è una risorsa, che non viene consumata, ma anzi spesso restituita, dopo l’uso agricolo, con qualità migliore di come è stata prelevata. Riuscire ad affermarlo, comporta un salto culturale: è una sfida di futuro, nella quale siamo impegnati.”


LOMBARDIA -  PRESENTATO “ACQUAPLUSS – ACQUA PLUrima per lo Sviluppo Sostenibile”

Presente anche il  Presidente ANBI, Francesco Vincenzi ed  i rappresentanti delle Organizzazioni Professionali Agricole, si è tenuto, a Brescia, il primo convegno di presentazione del progetto “AcquaPluSS - Acqua Plurima per lo Sviluppo Sostenibile”, finanziato da Regione Lombardia e promosso da ANBI Lombardia. Il progetto propone una serie di interventi innovativi da attuare in via sperimentale su 4 aree specifiche della pianura irrigua lombarda, facenti parte di altrettanti, differenti Consorzi di bonifica. Vengono affrontati sinergicamente i temi del risparmio idrico (efficientamento dei sistemi irrigui), del turismo, della ricreazione (percorsi ciclo-pedonali), dell’ambiente e del paesaggio (interventi di riqualificazione e rinaturalizzazione).
Sul territorio bresciano, gli interventi previsti sono connessi alla valorizzazione dell’itinerario cicloturistico “La Via dei Fontanili”, che attraversa 10 comuni della pianura a Sud-Ovest di Brescia in corrispondenza della fascia dei fontanili. Il Presidente ANBI Lombardia, Alessandro Folli, ha aperto i lavori, ricordando l’importanza del ruolo dei Consorzi di bonifica della regione sia nella gestione della risorsa acqua per l’agricoltura che nella salvaguardia dell’ambiente e del paesaggio, nonchè nella promozione e valorizzazione della cultura dell’acqua, tematiche al centro del progetto AcquaPluSS. Ha portato, quindi, i suoi saluti la consigliera regionale, Viviana Beccalossi che, come Assessore al Territorio di Regione Lombardia, aveva dato avvio al progetto AcquaPluSS. I lavori del convegno sono stati coordinati da Gladys Lucchelli, Commissario Consorzio di bonifica Oglio Mella (con sede a Travagliato, nel bresciano), che ha illustrato il lavoro, che l’ente consortile sta svolgendo, tra cui la redazione dei Piani Comprensoriale di bonifica e di Classifica, condividendo tale percorso con le Organizzazioni Professionali Agricole e tutti i portatori di interesse.
Le 4 aree di intervento, oltre ai fontanili del territorio di Brescia, coinvolgono la Roggia Borgogna a Bergamo, il Naviglio Bereguardo a Milano e il Naviglio Langosco e Sforzesco a Pavia; Regione Lombardia è inoltre impegnata con ANBI Lombardia nel Progetto ISIL (Indagine sui Sistemi Irrigui della Lombardia) e nel Progetto UNESCO per la candidatura, a siti patrimonio dell’umanità, di alcune delle più importanti opere di bonifica ed irrigazione.  Grande attenzione, è stato sottolineato, deve essere posta nel mettere “in rete” tutte le offerte del territorio: nel caso della provincia di Brescia, il lago di Garda è il punto cardine del turismo nazionale e internazionale (Germania e Olanda in particolare) ed è pertanto fondamentale intercettare tali flussi turistici per promuovere e valorizzare la Via dei Fontanili. Dall’ultimo censimento sui fontanili (Progetto FonTE – 2012) si evince che sono un migliaio le risorgive ancora attive in Lombardia e di queste circa centosessanta nel territorio bresciano; si tratta di un valore, che va tutelato sia attraverso interventi diretti sui manufatti che attraverso la protezione delle aree di ricarica della falda, che permettono alle sorgive di avere una portata continua durante l’anno.
A tal proposito, interventi mirati alla riduzione delle perdite della rete irrigua nelle zone di ricarica della falda porterebbero effetti negativi sui fontanili e per tale motivo gli interventi dovranno essere contestualizzati attraverso studi specifici in grado di correlare le portate dei fontanili con le rispettive aree di ricarica. A chiudere i lavori è stato l’Assessore Agricoltura, Alimentazione e Sistemi Verdi di Regione Lombardia, Fabio Rolfi, che ha ricordato come l’acqua sia un moltiplicatore del valore agricolo e che l’80% della produzione rurale lombarda avvenga su terreni irrigati. In questo senso, la nuova Giunta Regionale ha allargato le competenze dell’Assessorato Agricoltura per poter comprendere tutta la filiera del cibo, inclusi i sistemi verdi ed i Consorzi di bonifica. A livello europeo sarà infine necessario presidiare i tavoli sui temi cruciali per l’agricoltura e l’acqua, assumendo posizioni autorevoli, in particolare sul risparmio idrico e sulla nuova P.A.C. (Politica Agricola Comune).


GIORNATA MONDIALE DELL’AMBIENTE:
LA PLASTICA ABBANDONATA NEI CORSI D’ACQUA NON SOLO INQUINA, MA FAVORISCE ALLAGAMENTI ED ALLUVIONI

“Se la plastica abbandonata  è un allarmante fonte di inquinamento per gli oceani, pregiudicati annualmente da 8 milioni di tonnellate di rifiuti plastici, lo stesso materiale è, in proporzione, una grave fonte di pericolo per la rete idraulica del Paese”: il sorprendente dato è stato reso noto da Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale Consorzi  Gestione Tutela  Territorio ed  Acque Irrigue (ANBI), in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente, proclamata dall’ONU. 
L’inciviltà di chi getta rifiuti, in gran parte di plastica, nei fossi o nei canali di scolo è concausa di aumento del rischio idrogeologico, già accentuato dalla violenza degli eventi meteo, conseguenza dei cambiamenti climatici. La pulizia delle acque dai “materiali in sospensione” (ramaglie, ma anche bottiglie di plastica, rifiuti, oggetti domestici…) è una delle principali voci di spesa nei bilanci dei Consorzi di bonifica. Meno di due mesi fa, l’esondazione del Canale Nuovo in provincia di Lucca, fu causata proprio dal “tappo” creato da materiale di scarto, soprattutto plastica, incastratosi all’inizio di un tratto tombato del corso d’acqua. Numerosi sono anche gli interventi preventivi, operati su indicazione dei Comuni o di cittadini ed i cui costi possono essere imputati al privato nel caso di conclamata negligenza.
“Per tutto questo – ha concluso  Massimo Gargano, Direttore Generale  ANBI – i Consorzi di bonifica sono impegnati da tempo in una costante azione di educazione ambientale che, accanto a percorsi scolastici, vede l’organizzazione di decine di giornate ecologiche, mirate alla pulizia di ecosistemi, degradati dalla presenza di rifiuti, perlopiù bottiglie e sacchetti di plastica. Contribuiamo ogni giorno, da più punti di vista,  alla salvaguardia e valorizzazione del territorio; abbiamo buon titolo, insomma, per portare il nostro contributo d’esperienza ad una battaglia, che deve essere planetaria.”

LAZIO - SARA’ REALIZZATO IL PRIMO IMPIANTO REGIONALE  PER IL RIUTILIZZO DELLE ACQUE REFLUE IN AGRICOLTURA

La Regione Lazio ha approvato e finanziato, a 15 anni dalla firma del Protocollo d’Intesa e su indicazione del Consorzio di bonifica Agro Pontino (con sede  a Latina), il completamento  dell’ impianto per il riutilizzo agricolo delle acque reflue, provenienti da 3 impianti di depurazione. L’opera, prima nella regione, nonché una delle più importanti in Italia per portata delle acque reflue e per complessità della rete irrigua alimentata, integrerà le risorse idriche del distretto della Centrale Piegale a servizio di una superficie irrigua di 3.400 ettari con 1.200 aziende agricole, che producono  soprattutto  kiwi I.G.P. ed ortaggi in serra.
L’entrata in funzione del primo lotto funzionale è prevista entro  fine 2018 con una produzione idrica di 60 litri al secondo, provenienti dai depuratori civili di Latina Scalo e Carraro Ponte Nuovo  Sermoneta, per poi essere integrati, a lavori ultimati, da altri 200 litri al secondo, provenienti dal depuratore di Latina Est.
L’opera sarà composta da un collettore in pressione per la raccolta delle acque reflue depurate, che saranno poi convogliate alla centrale di sollevamento del Piegale. I lavori erano fermi dal 2013 a causa di atti vandalici e per mancanza delle risorse finanziarie necessarie al completamento ora previsto per metà 2019. L’ultimazione dell’intervento garantirà un incremento complessivo di portata pari a 250 litri al secondo;  un avanzato impianto di sanificazione  abbatterà la carica batterica delle acque del 99.99%, grazie ad un sistema di trattamento a raggi ultravioletti, previa filtrazione. Il sistema di trattamento è dotato di un apparato di monitoraggio costante dei parametri di natura chimico-fisica e qualitativa delle acque reflue, in grado di interrompere  automaticamente  il flusso delle acque, qualora i valori risultassero fuori norma. L’innovativa opera  favorirà anche un uso più consapevole dell’acqua idrica, la sostenibilità ambientale delle attività agricole e il mantenimento del reddito.


TOSCANA - SARANNO  RESTAURATE  ANTICHE BRIGLIE

“Prevenire è meglio curare” e, quando si parla di corsi d’acqua, l’antico adagio può essere arricchito con un’altra considerazione, che sta alla base della difesa del suolo: la prevenzione in pianura comincia dalle colline, concetto  riassumibile nella parola “resilienza”. E’ questa convinzione fondamentale, che da tempo orienta gli investimenti e l’azione del Consorzio di bonifica 3 Medio Valdarno (con sede a Firenze), che sta dedicando particolare attenzione al recupero delle opere di consolidamento ed  alla sistemazione del reticolo idraulico, anche sotto il punto di vista forestale,  in montagna e in collina, fuori dai principali centri abitati.
Ne sono esempi, anche sotto il profilo storico oltre che ingegneristico, le opere idrauliche dell’Alto Ombrone Pistoiese, in corso di restauro da parte dell’ente consortile per un investimento totale di quasi duecentocinquantamila euro con interventi su una decina di grandi briglie a Prombialla, Bertocci, Pianetti, Lagoni e Piteccio. Questi lavori, cominciati da qualche settimana, proseguiranno nei prossimi mesi, andando a completare una rosa di interventi sul territorio collinare pistoiese che, oltre alla maggiore sicurezza idraulica, permettono  la riscoperta, il restauro e la valorizzazione di opere dall’alto valore storico e paesaggistico, davvero strategiche per tutta la vallata.

CALABRIA - ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

Dati numerici e di interesse degli studenti, che vanno ben al di la di ogni più rosea previsione quelli che consolidano, dopo 2 anni dall’inizio, il progetto tra il Liceo Statale “E.Fermi” di Catanzaro Lido ed il Consorzio di bonifica Ionio Catanzarese (con sede nel capoluogo di provincia)  per lo svolgimento di attività di alternanza scuola lavoro/stage  2017/2018 con un gruppo di studenti delle classi III G, IV A e IV B e IV C .
Un modello di collaborazione di alternanza-scuola lavoro, basato sull’insegnamento e l’apprendimento del ruolo e delle attività svolte dall’ente consortile: amministrativa, contabile, finanziaria, tecnico- ingegneristica, agroambientale e di gestione degli impianti irrigui.
Ciò permette agli studenti, oltre che di apprendere e sperimentare direttamente le varie attività, di orientare le scelte per il futuro lavorativo mediante l’acquisizione di competenze.  Conoscere la propria terra, gli equilibri delicati dell’ambiente che ci circonda, comprendere al meglio le complesse dinamiche, che modificano il paesaggio ed influiscono sulle risorse naturali che lo caratterizzano, rappresentano una reale necessità per tutti anche alla luce degli evidenti mutamenti climatici in atto.
I percorsi in alternanza si basano su un progetto formativo, sono seguiti da un tutor interno e da tutor scolastici,  hanno una struttura flessibile, articolandosi fra periodi di formazione in aula, di apprendimento mediante esperienze di lavoro e visite agli impianti consortili.


VENETO - DELTA E FOCI DEL BRENTA

I lavori settimanali prevedono il ripristino della sponda e l’escavo dello scolo Storta nel comune di Chioggia. Anche il bacino delta e foci del Brenta è inserito nel programma di sfalcio erboso che interesserà lo scolo Gallaro nei comuni di Codevigo e Chioggia e gli scoli Fossamonda, Piovini e Alto nei comuni di Piove di Sacco, Codevigo e Chioggia.
Nel bacino Colli Euganei e Montà Portello questa settimana continuano i lavori di ripristino della sponda dello scolo Rialto e lo sfalcio erboso dello scolo Menona nel comune di Montegrotto Terme.


UMBRIA
- GLI STUDENTI AL CENTRO

Si è conclusa  la Settimana Nazionale della Bonifica e dell’Irrigazione, che quest’anno ha avuto, come tema centrale, le politiche dell’acqua, motore di vita ed investimento per l’economia. Anche il Consorzio di Bonificazione Umbra (con sede a  Spoleto, in provincia di Perugia), la cui competenza di estende sui 13 comuni della Valle Umbra, in questa “Settimana” ha reso possibile la visita delle opere idrauliche e degli impianti di irrigazione.
Ormai, da oltre dieci anni, l’ente consortile ha posto, al centro della propria azione di comunicazione, gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado, i quali, in collaborazione con i propri istituti, vengono coinvolti nella molteplici attività, che l’ente consortile svolge sul territorio, con particolare attenzione al tema dell’acqua come bene da tutelare e salvaguardare. 
Inoltre, nel 2018 si è felicemente conclusa la terza edizione del progetto di alternanza scuola-lavoro tra l’ente consorziale, il Liceo Scientifico IIS “Sansi, Leonardi, Volta” di Spoleto ed  il Corso di giornalismo “Walter Tobagi”, che ha prodotto una serie di articoli, dove gli studenti, alla fine del percorso, hanno descritto le opere visitate. Le uscite didattiche si sono svolte presso il fiume Clitunno, il “Terminal Le Mattonelle” (punto di partenza/arrivo della ciclovia Spoleto-Assisi), i “Mulini” tra le località di Azzano, Torre di Montefalco e Bevagna, la diga di Arezzo in comune di Spoleto: in particolare, quest’ultima opera ha suscitato  grande interesse fra gli studenti. Il risultato di questa esperienza è stato raccolto nell’ultima edizione della rivista locale “Notizie da Spoleto”.
La cerimonia conclusiva si è tenuta in una gremita sala del Consiglio nel Palazzo Comunale di Spoleto.

TOSCANA - LA CARICA DEI 150

Centocinquanta imprese agricole con le carte in regola per collaborare con il Consorzio di bonifica Alto Valdarno (con sede ad Arezzo) e concorrere alla sicurezza idraulica del territorio: tante le realtà, che si sono candidate a comporre l’elenco aggiornato dei “partner”, su cui l’ente di bonifica potrà contare per affidare una parte importante degli interventi di manutenzione ordinaria sul reticolo idraulico; un  ampio pool di operatori locali (38 ditte singole  e 37 ATI, che raggruppano circa centoventi  imprese), disposti a collaborare con i tecnici consortili per migliorare la difesa del suolo, “rimettere in forma” i corsi d’acqua, eliminare la vegetazione, che invade le rive ed ostruisce gli alvei. Questo serbatoio di risorse umane, professionali, materiali e strumentali è una sicurezza per l’ente consorziale che, con l’arrivo della bella stagione, è pronto a far decollare  quasi cinque  milioni di euro in lavori da concludere necessariamente entro il 31 Dicembre 2018. Insieme ad  importanti opportunità di reddito  per il mondo agricolo arrivano però, dall’ente consortile, anche nuove regole, cui tutti si devono attenere: novità importanti per garantire la corretta e puntuale esecuzione delle manutenzioni e che sono state illustrate nel corso di un apposito incontro.
La giornata è servita a rendere più consapevoli gli imprenditori agricoli sulle responsabilità, che hanno nella cura dei corsi d’acqua; sono stati illustrati gli obblighi (in termini di qualità e tempi di realizzazione dei lavori),
  che il Consorzio deve rispettare e  cui tutti  si devono adeguare. Oltre a ciò, è stato presentato il nuovo regolamento, adottato  dall’ente consortile per l’assegnazione dei lavori e le modalità, nonché  le procedure da seguire per effettuare manutenzioni corrette, in funzione della morfologia del corso d’acqua, dell’ambiente in cui si colloca e della vegetazione presente. 

 
Per maggiori approfondimenti www.anbi.it
SETTIMANALE DELL´ASSOCIAZIONE NAZIONALE CONSORZI DI GESTIONE E TUTELA TERRITORIO E ACQUE IRRIGUE
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