RISERVE D’ACQUA: -45% DI PIOGGE AL SUD, MA ANCHE I GRANDI LAGHI DEL NORD STENTANO A TORNARE IN EQUILIBRIO IDRICO
ANBI: “CI SONO PROGETTI E RISORSE. E’ URGENTE APRIRE I CANTIERI!”
E’ una situazione diversa da un anno fa, ma comunque difficile quella che, allo stato attuale, si prospetta per la gestione delle risorse idriche del Paese nei prossimi mesi: è questo il giudizio di ANBI (Associazione Nazionale Consorzi Gestione Territorio ed Acque Irrigue) a fronte dei dati raccolti nei bacini di interesse degli enti di bonifica e di irrigazione. In questo avvio di 2018 è soprattutto il Sud a preoccupare con una progressiva diminuzione delle riserve idriche dal 2010, oggi più che dimezzate (ora superano i 1200 milioni di metri cubi, ma erano circa 3.000 ad inizio decennio). La situazione è generalizzata, ma attualmente le situazioni più gravi si registrano in Calabria, dove sono disponibili 3,48 milioni di metri cubi (erano 5,80 solo 12 mesi fa); Basilicata (195,5 milioni di metri cubi contro 370,88 di un anno fa); Puglia (140,58 milioni di metri cubi contro 336,55 del Gennaio 2017); Sicilia (187,61 milioni di metri cubi contro 351,61 a Gennaio di un anno fa); Sardegna (675,77 milioni di metri cubi rispetto a 974,56 dello scorso anno).
“Se consideriamo che gran parte degli invasi sono a riempimento pluriennale e che al Sud sta piovendo il 45% in meno della media del periodo, è facile capire che non solo ci aspettano mesi difficili, ma si stanno pregiudicando anche le disponibilità idriche per gli anni a venire” ha commentato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI.
Tale pericolo è confermato da quanto sta accadendo nel Nord Italia dove, nonostante il maltempo, i grandi laghi restano tutti al di sotto delle medie stagionali (soprattutto il bacino di Iseo, che trattiene solo 14% della propria capacità ed è oltre 10 centimetri sotto lo zero idrometrico) a testimonianza di un deficit idrico particolarmente grave nel 2017. Resta la variabile del manto nevoso.
“Tutto dipenderà dall’andamento climatico – ha proseguito il Presidente ANBI – Un repentino elevarsi delle temperature ed il conseguente scioglimento delle nevi sulle montagne comporterebbe non solo il perdersi di un’importante riserva idrica per i mesi a venire, ma anche un aumento di criticità idrogeologica per il contemporaneo fluire verso valle di ingenti masse d’acqua.”
“La situazione, che va delineandosi – ha aggiunto Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI – comporta due considerazioni. La prima è che, come da noi recentemente sollecitato in un incontro a Bologna, vengano attivati sin da ora, in ogni Distretto Idrografico, tavoli di concertazione fra tutti i soggetti interessati all’utilizzo della risorsa idrica per conciliare le molteplici esigenze a partire comunque dalle priorità di legge e che cioè, dopo l’uso umano, viene quello a fini agricoli. La seconda considerazione – ha concluso il DG ANBI – è l’urgenza di espletare tutte le procedure per dare la possibilità di aprire al più presto sia i cantieri per incrementare l’efficienza della rete irrigua che quelli per la realizzazione di nuovi invasi in grado di trattenere le acque di pioggia per usarle nei momenti di bisogno. Si tratta di rendere operative risorse già stanziate.”
VERTICE ANBI CON AUTORITA’ DI DISTRETTO E CREA:
SARANNO ANCORA MESI CRITICI PER LE DISPONIBILITA’ D’ACQUA
“La situazione è diversa dallo scorso anno ma, allo stato delle cose, sono prevedibili, nei mesi a venire, ulteriori situazioni di difficoltà nelle disponibilità idriche per l’agricoltura con ricadute non solo economiche, ma anche ambientali. Trovarsi già ora, ad effettuare proiezioni credibili, è molto importante ed aiuterà ad accorciare i tempi delle risposte ai territori.”
Lo ha affermato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI, all’indomani dell’incontro, tenutosi a Bologna, fra vertici regionali dei Consorzi di bonifica e d’irrigazione (Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna) con i Segretari Generali dei Distretti Idrografici del Po e dell’Arno-Tevere (Meuccio Berselli ed Erasmo D’Angelis), presenti il Direttore, Roberto Henke, nonché tecnici del Consiglio per la Ricerca in agricoltura e l’analisi dell’Economia Agraria (C.R.E.A.). Una siccità diffusa, aggravata dalla mancanza di invasi adeguati a trattenere le piogge; subsidenza e cuneo salino sulla costa: secondo ANBI, sono questi i problemi da affrontare in modo unitario in un Paese, che da almeno trent’anni non si pone obbiettivi programmatici, pianificati con strategie sovraregionali. Per questo, nel corso dell’incontro, sono stati congiuntamente approfonditi i temi legati all’approvvigionamento idrico, con particolare riferimento, nel rispetto delle priorità normative, all’indispensabile opera di concertazione fra esigenze diverse anche per contemperare gli obbiettivi della Direttiva Europea Acque con la realtà produttiva del Paese.
“Quello, che abbiamo voluto indicare praticandolo, è un modello partecipativo – ha concluso Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI – Nell’immediato futuro, probabili eventi contingenti obbligheranno ad operare così, superando gli interessi particolari per il bene collettivo delle comunità e dei territori, economie trainanti del nostro Paese.”
GARGANO: “LE REGIONI DEVONO ESSERE CONTROLLORI, NON OSTACOLO AL POSITIVO PROTAGONISMO DEI CONSORZI DI BONIFICA, SOPRATTUTTO AL CENTRO-SUD, DOVE SERVONO PROGETTUALITA’ PER COGLIERE LE OPPORTUNITA’ NAZIONALI”
“Ci sono opportunità, che vanno colte, ma per farlo occorrono gli strumenti e bisogna scegliere un modello di sviluppo, che sia strumento di futuro: è una questione soprattutto culturale, perché si deve passare dalla logica dell’emergenza, che azzera gli investimenti sul territorio, a quella della prevenzione.”
A ribadirlo in Sardegna è stato Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI (Associazione Nazionale Consorzi Gestione Tutela Territorio ed Acque Irrigue), intervenuto nel cagliaritano ad un convegno organizzato da Coldiretti.
“In questo quadro – ha proseguito il DG ANBI – si collocano i 300 milioni del Piano Irriguo Nazionale, cui vanno aggiunti i 295 milioni del Fondo Sviluppo e Coesione, l’80% dei quali destinati all’Italia meridionale ed insulare; ci sono inoltre i primi 50 milioni stanziati in Legge di Stabilità per il Piano Nazionale Invasi. E’ necessario attrezzarsi per cogliere queste opportunità, ben sapendo che il futuro dell’agricoltura non potrà che essere irriguo, come già testimonia la crescente dipendenza idrica del made in Italy agroalimentare, già oggi pari all’85%. I Consorzi di bonifica, rimasti l’unico ente intermedio legato al territorio, ricoprono un ruolo importante nella programmazione di questo nuovo modello di sviluppo; alle Regioni chiediamo di sfruttarne positivamente le potenzialità, vigilandoli, ma lasciandone esplodere le potenzialità.”
EMILIA ROMAGNA - GESTIONE CONSAPEVOLE DELLA RISORSA IDRICA: INCONTRO CON ANBI ED IMPRESE AGRICOLE
Qual è l’impianto irriguo più efficiente per il proprio appezzamento? Cosa è utile fare, alla luce delle ripercussioni dei cambiamenti climatici, sulle colture locali per incrementare le rese, diminuendo i costi gestionali ed impattando positivamente sulla realtà ambientale, in cui si opera? Sono stati questi alcuni degli interrogativi, cui un nutrito gruppo di esperti, chiamati da Consorzio Agrario dell’Emilia, ANBI e “Syngenta” in convegno a Mirandola, ha cercato di rispondere davanti ad oltre centocinquanta imprenditori agricoli del comprensorio modenese.
In Emilia Romagna, i mutamenti climatici nell’ultimo periodo hanno determinato un aumento delle esigenze irrigue di circa il 30% e spesso le precipitazioni piovose cadono con cadenza ridotta rispetto al passato: caratteristiche che, unite al progressivo aumento delle temperature globali, incidono pesantemente sul contesto agroambientale, cui si era storicamente abituati.
Oggi occorre quindi performare il lavoro in campo, ottimizzando gli usi diretti della risorsa idrica attraverso un’irrigazione intelligente, consapevole ed innovativa. Francesco Vincenzi, Presidente ANBI, è intervenuto, portando l’esperienza diretta maturata sia nel ruolo d’imprenditore agricolo sia nel governo della risorsa.
TOSCANA - FONDI COMUNITARI: DUE CANALI IN SICUREZZA
I canali Ruffa e Barca, a Gallicano, tornano in sicurezza, grazie ai lavori che il Consorzio di bonifica 1 Toscana Nord (con sede a Viareggio, in provincia di Lucca) sta completando con le risorse dell’Unione Europea, “intercettate” sulla linea di finanziamento del Piano Sviluppo Rurale: sul torrente Barca viene recuperata la sponda anche grazie alla realizzazione di gabbionate e scogliere (importo: oltre centocinque milioni di euro); sul torrente Ruffa sono invece appena terminati i lavori (investimento complessivo: 167.000 euro) per il recupero di una frana, la riprofilatura del versante e la rimozione dei detriti presenti.
L’impegno per la sicurezza idraulica diventa così motore per lo sviluppo economico: gli investimenti, infatti, oltre a proteggere le attività economiche del territorio, permettono lavoro e occasione di reddito per attività del comprensorio.
VENETO - SI INTERVIENE PER LA SICUREZZA DI CENTRI ABITATI
La Giunta Regionale del Veneto ha attivato un procedimento per il finanziamento di una serie di Accordi di Programma con i Consorzi di bonifica ed i Comuni con popolazione inferiore ai ventimila abitanti. Scopo di questi Accordi è quello di far realizzare, agli enti consortili, interventi manutentori di carattere straordinario sulla “maglia idraulica territoriale” di competenza.
Uno degli interventi, cofinanziato da Regione e Comune, interessa il comune di Peschiera del Garda. Due sono le tipologie di interventi, che il Consorzio di bonifica Veronese (con sede nel capoluogo scaligero) ha iniziato a realizzare: il primo interessa un modesto fosso, ubicato tra le località Colombara e Broglie, dove le opere previste sono finalizzate a collettare le acque meteoriche e a convogliarle verso Nord nel rio Giordano; il secondo intervento prevede la risagomatura di alcuni fossi di guardia per ridare loro funzionalità idraulica.
LOMBARDIA - RETICOLO PRINCIPALE LOMBARDO: REGIONE RINNOVA LA COLLABORAZIONE
Il Consorzio di bonifica Est Ticino Villoresi (con sede a Milano) ha approvato il rinnovo dell’intesa con Regione Lombardia per quanto riguarda le attività di presidio, controllo, miglioramento, riqualificazione dei numerosi corsi d’acqua del reticolo idrico principale regionale, nonchè di riqualificazione, gestione e vigilanza del Sistema Navigli.
Una volta siglata, la convenzione avrà durata sino al 2020 all’insegna di una gestione unitaria, che si intende garantire ai reticoli idraulici, unitamente al mantenimento dei delicati equilibri tra i vari corsi d’acqua.
MARCHE - CONVENZIONE PER MANUTENZIONE STRADE
E' stata siglata la convenzione tra l’Unione Montana Monti Azzurri ed il Consorzio di bonifica Marche (con sede a Pesaro) per l’affidamento di progettazione e realizzazione dei lavori di ripristino della viabilità minore (strade vicinali e interpoderali), messa a dura prova dal recente terremoto, che ha colpito il Centro Italia.
Almeno 15 i comuni dell’Unione, che saranno coinvolti dagli interventi (da Sarnano a Sant’Angelo in Pontano, da Tolentino a Belforte del Chienti, ecc.) e che hanno già segnalato le strade, su cui è necessaria la manutenzione. E’ stato avviato lo studio preliminare, sono stati programmati i primi sopralluoghi e presto si darà il via alla progettazione.
Il progetto servirà ad intercettare parte delle risorse finanziarie del P.S.R. Marche 2014-2020, messe a disposizione proprio per ripristinare la viabilità minore.
EMILIA ROMAGNA - PROGETTI PER OLTRE 21 MILIONI DI EURO
Il Piano Sviluppo Rurale (P.S.R.) rappresenta l’insieme dei documenti di programmazione, redatti dalle Regioni per rendere concreti gli obbiettivi della Politica Agricola Comunitaria (P.A.C.) e, proprio nell’ambito dei progetti più utili al territorio, il Consorzio di bonifica Emilia Centrale (con sede a Reggio Emilia) ha messo in campo una proposta fattiva di interventi, che vale oltre ventuno milioni di euro “spalmati” su diverse zone del reggiano e del modenese. Dai monti dell’Appennino al fiume Po gli interventi comprendono miglioramenti sostanziali e messe in sicurezza di strade ad uso pubblico, potenziamento delle infrastrutture irrigue e molteplici progetti volti ad ottimizzare i flussi della risorsa idrica nelle grandi arterie di acqua.
Nell’ambito del PSR 2014-2020, sulla misura “infrastrutture viarie e di trasporto”, l’ente consortile ha richiesto il finanziamento per interventi di sistemazione di viabilità interpoderale (importo totale dei lavori: € 438.459,76); sulla misura “infrastrutture irrigue” sta predisponendo il progetto per il riutilizzo dell’invaso di Villalunga, lungo il Canale di Secchia (importo approssimativo: circa 1.000.000,00 euro). Sempre per quanto riguarda i fondi comunitari, a questi progetti va aggiunto il progetto del P.S.R.N. (Piano Sviluppo Rurale Nazionale) di circa venti milioni di euro; si tratta di un progetto, che prevede 5 interventi di sistemazione della canalizzazione primaria nei comuni di Poviglio, Carpi e Soliera, Reggio Emilia, Bagnolo in Piano, Correggio.
VENETO - LE “ASCIUTTE” STAGIONALI
Il Consorzio di bonifica Brenta (con sede a Cittadella, in provincia di Padova) ha stabilito il calendario delle “asciutte” dei canali per l’anno 2018. L’operazione di “messa in asciutta”, ripetuta ogni anno, serve per attuare le pulizie dei canali, preparatorie alla prossima stagione estiva per lo svolgimento delle irrigazioni e per consentire il deflusso delle piene.
E’ l’occasione per rimuovere depositi di materiali solidi sedimentati, provvedere alla ripresa di franamenti delle sponde, stuccare i rivestimenti spondali, espurgare i sifoni, realizzare manufatti quali ponti o muri di sostegno, attività tutte che non possono essere svolte in presenza d’acqua. Inoltre, quando i canali vengono messi in asciutta, al loro interno si trovano rifiuti di ogni tipo; essi vanno pertanto rimossi. La pulizia vedrà impegnati i sorveglianti consorziali e gli operai stagionali, appositamente assunti per questo lavoro; la rete di canali è lunga infatti ben 2.400 chilometri. Terminato il periodo di “asciutta”, diverso per ogni canale, l’acqua verrà regolarmente re-introdotta nei canali.
Quest’anno alcuni canali sono stati già posti “in asciutta” a causa dell’eccezionale periodo di siccità invernale e per lavori legati alla realizzazione della Superstrada Pedemontana Veneta.
LOMBARDIA - APPROVATA RELAZIONE REGONALE 2013-2017
ANBI Lombardia ha approvato la relazione generale sulle attività svolte durante l'ultimo quinquennio di mandato. Il 2013-2017 è stato segnato da una serie di mutamenti del panorama normativo e regolamentare, che hanno determinato un nuovo assetto per i Consorzi di bonifica a livello territoriale, organizzativo e di competenze, alla luce anche di una rinnovata e proficua collaborazione con Regione Lombardia.
Il confronto con le evoluzioni profilatesi, la sempre più gravosa situazione di deficit idrico, la salvaguardia del territorio, l'uso sostenibile dell'acqua, la valorizzazione ambientale e dell'agroalimentare irriguo hanno scandito l'impegno costante di ANBI Lombardia. I progetti “ISIL – Indagine sui sistemi irrigui della Lombardia”, “AcquaPPluSS – Acqua plurima per lo sviluppo sostenibile” e “UNESCO” testimoniano l'impegno sul fronte di conoscenza, sperimentazione e valorizzazione della risorsa idrica.
CAMPANIA -STUDENTI IN VISITA AD IMPIANTO
Si è svolta la prevista visita da parte degli studenti del terzo anno del Corso di laurea in “Tecniche della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro” all’Università degli Studi “Federico II” di Napoli presso l’impianto di fitodepurazione del Consorzio di bonifica Ufita.
Gli studenti sono stati ricevuti nella la sede consortile a Grottaminarda in provincia di Avellino, dove è stata illustrata l’opera, ormai in fase di ultimazione, riguardante l’adeguamento del comprensorio irriguo nella Valle del Calore Irpino in agro di Apice e Mirabella Eclano, all’interno della quale si situa l’innovativo impianto di fitodepurazione, oggetto della visita. Sono stati illustrati i criteri seguiti per creare le condizioni di “biosostenibilità”; le circa cinquecento aziende servite potranno contare su un’acqua pura e sicura per l’irrigazione dei terreni.
E’ stata anche evidenziata l’importanza di un’interfaccia costante tra Centri di Ricerca ed Università con le realtà, che operano sui territori. I giovani si sono poi recati nella località Calore di Mirabella Eclano per visionare l’impianto di fitodepurazione realizzato.
UMBRIA - PROSEGUE PROGETTO DIDATTICO
Prosegue la collaborazione tra il Consorzio Bonificazione Umbra (con sede a Spoleto, in provincia di Perugia) ed il mondo scolastico locale, soprattutto nel campo dell’alternanza scuola-lavoro; partner sono il corso di giornalismo “Walter Tobagi”, il Liceo Scientifico IIS “Sansi, Leonardi, Volta” di Spoleto, l’Associazione Amici di Spoleto.
Oltre all’evento inaugurale, che si è tenuto presso la storica sede consortile di Palazzo Leti Sansi, gli studenti sono stati già protagonisti di alcune lezioni; accompagnati dai loro insegnanti e dai tecnici del Consorzio, hanno già visitato il percorso naturalistico della “Greenway” lungo il fiume Marroggia e il “Terminal Le Mattonelle”.
Le prossime uscite didattiche programmate sono quella sui “Mulini” situati tra le località di Azzano, Torre di Montefalco e Bevagna, nonchè quella sulla diga di Arezzo, in comune di Spoleto; quest’ultima opera è la più importante tra quelle realizzate dall’ente consorziale: uno sbarramento sul torrente Marroggia, edificato a metà degli anni ’60 e che invasa acqua irrigua per 1550 ettari di agricoltura d’eccellenza nella piana spoletina.. Grande è dunque la rilevanza di quest’opera, la cui acqua viene utilizzata per circa tre milioni e mezzo di metri cubi all’anno, soprattutto nei mesi estivi.