CONFERENZA STAMPA E CONSIGLIO NAZIONALE ANBI A VERONA
Il Consiglio Nazionale ANBI si riunirà il 6 e 7 Novembre p.v. a Verona nella sede del Consorzio di bonifica Veronese. I lavori saranno anticipati, lunedì 6 alle ore 12.30, da una conferenza stampa organizzata da ANBI Veneto per la presentazione del report “Manutenzione Veneto e Piano degli Invasi: azioni per un territorio più sicuro”; nel pomeriggio dello stesso giorno si terrà, invece, il workshop “Dal Veneto per riconfermare l’eccellenza dei Consorzi di bonifica a servizio del Paese”. Ad entrambi gli appuntamenti saranno presenti il Presidente, Francesco Vincenzi ed il Direttore Generale ANBI, Massimo Gargano.
CALABRIA - MANNO HA SOSPESO LO SCIOPERO DELLA FAME
C’è stata molta preoccupazione ed apprensione per le condizioni di salute del Presidente del Consorzio di Bonifica Ionio Catanzarese, Grazioso Manno, dopo l’inizio del suo gesto estremo, cioè sciopero della fame, della parola e soprattutto mancata assunzione di farmaci salvavita.
Dal mondo delle professioni, da sindacati, associazioni, Sindaci ed anche dai dipendenti dell’ente consortile era stata evidenziata una situazione a forte rischio ed un corale appello alle Istituzioni regionali, in primis al Governatore, Mario Oliverio, ad intervenire con sollecitudine con un’iniziativa concreta. Su espresso mandato del Presidente della Regione Calabria si sono così recati nella sede consorziale, a Catanzaro, il Capo di Gabinetto e la sua Vice per incontrare il Presidente, Manno, cui è stato ribadito il grande interesse della Regione al rifinanziamento della diga sul fiume Melito.
Il Governatore, Oliverio, effettuerà, al più presto, una visita al cantiere mentre, lunedì prossimo 6 Novembre, è già stato fissato un “tavolo tecnico operativo” per affrontare le questioni legate alla diga e che dovranno vedere un diretto intervento nei confronti del Governo da parte della Regione. Lo staff della Giunta Regionale, nel ritenere il sistema consortile uno strumento moderno per la mitigazione del rischio idrogeologico e alla gestione dell’acqua a d uso irriguo, ha altresì confermato l’impegno a reperire e stanziare i fondi necessari per l’assunzione degli operai della rete di scolo. Visto l’esito dell’incontro, il Presidente, Manno, ha comunicato la “sospensione momentanea” della sua protesta.
VINCENZI: “UN PAESE CIVILE NON DEVE COSTRINGERE ALLE POSITIVE FORZATURE DI GESTI ESEMPLARI NELL’INTERESSE DEL TERRITORIO”
“La diga sul Melito è un patrimonio calabrese e serve a dare risposte concrete ad eventi estremi quali la siccità, che ancora persiste: è quanto si legge nei comunicati diffusi in questi giorni, cui è seguito il ribadito impegno del Presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, nel perseguire il rifinanziamento della realizzazione dell’importante opera. Ora, però, è necessario dare seguito concreto alle tante affermazioni di principio, succedutesi negli anni. Per arrivare a questo, il Presidente del Consorzio di bonifica, Grazioso Manno, ha dovuto iniziare uno sciopero della fame, ora sospeso a fronte delle assicurazioni avute, ma che ha rischiato di minare definitivamente la sua salute, già pregiudicata da un’importante operazione cardiaca. La domanda per quanto retorica è sempre la stessa: perché in Italia sono necessari eventi estremi, dall’alluvione al sacrifico personale, per ottenere i finanziamenti necessari a preservare il territorio dai rischi di una risorsa come l’acqua, che l’uomo sta trasformando da madre a matrigna delle nostre vite?”
La riflessione è stata di Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale Consorzi Gestione Tutela Territorio ed Acque Irrigue (ANBI), a fronte degli eventi, che hanno seguito la clamorosa protesta del Presidente dell’ente consortile catanzarese.
“La diga sul Melito – ha proseguito Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI – è uno degli esempi, che avevamo scelto nel presentare il dossier su 31 grandi opere idrauliche incompiute, ma costate finora al Paese oltre 537 milioni di euro . I lavori per il nuovo invaso calabro, iniziati negli anni ’90, hanno già impegnato 90 milioni di euro, ma sono completati solo al 10%, perché sospesi a causa di un decennale contenzioso avviato dalla ditta aggiudicataria dell’appalto. Sarà una delle più grandi dighe d’Europa, interessante la realtà idrica di circa mezzo milione di persone in 55 comuni. Il cantiere abbandonato, oggi però è solo uno sfregio al territorio, occupando circa 400 ettari; inoltre sono stati già espropriati 112 ettari ad uso agricolo senza contare le migliaia di posti di lavoro, persi a causa del trascinarsi della vicenda. Ora però è il tempo delle scelte definitive per un’opera voluta dal territorio, come testimoniato dalle prese di posizione dei Sindaci della zona e dalla larga solidarietà raccolta dalla protesta nonviolenta, attuata da Grazioso Manno.”
MARCHE - PRONTI A PARTIRE
L’Assemblea regionale del Consorzio di bonifica Marche (con sede a Pesaro) ha approvato il budget 2018, ricevendo contemporaneamente, da parte della Regione Marche, la proposta di delega amministrativa per realizzare progetti e svolgere lavori in tema di manutenzione dei corsi d’acqua, nonchè di lotta al dissesto idrogeologico: un atto di fiducia, che trae origine dal lavoro svolto in occasione della costruzione delle stalle nei territori colpiti dal recente, tragico sisma.
L’Assemblea regionale è stata preceduta dalle assemblee dei vari comprensori: è stato apprezzato il lavoro svolto dall’ente consortile e si è condivisa l’idea di ricevere deleghe di funzione da parte della Regione.
FRIULI VENEZIA GIULIA - LAVORI IDRAULICI AL VIA
Continua l’attività sul territorio del Consorzio di bonifica Pianura Friulana (con sede ad Udine): 3 importanti interventi nel settore idraulico saranno avviati tra la fine dell’anno e l’inizio 2018, per un costo totale di mezzo milione di euro.
Nel comune di Martignacco, l’intervento urgente di protezione civile (costo: € 100.000,00) riguarda la sistemazione idraulica del torrente Lavia, a salvaguardia dei centri abitati dagli allagamenti; nei comuni di Moimacco e Cividale del Friuli, i lavori di sistemazione idraulica riguardano rio Uintia e rio Chiarò di S. Elena, assieme a fossi e canali di sgrondo (importo: 220.000 euro); a Manzano ed a Trivignano partirà la manutenzione ordinaria del rio Manganizza (importo: 275.000 euro).
LOMBARDIA - COSTANTE MANUTENZIONE LUNGO I NAVIGLI
Il Consorzio di bonifica Est Ticino Villoresi (con sede a Milano) ha disposto la chiusura temporanea (fino al 7 Dicembre p.v.) di un tratto della strada alzaia del Naviglio Pavese nei comuni di Certosa di Pavia e Borgarello per consentire il ripristino di un tratto di sponda crollata; i lavori rientrano nell’ambito degli interventi di consolidamento spondale del corso d’acqua anche nei comuni di Milano, Casarile e Giussago.
Proprio nei giorni scorsi, la Giunta di Regione Lombardia aveva approvato l’assegnazione di nuovi finanziamenti, in particolare per quanto riguarda le opere di pronto intervento e la gestione dei corsi d’acqua principali nelle aree di Brescia, Cremona, Mantova, Pavia.
Duecentomila euro saranno destinati ai Consorzi di bonifica, tra cui anche l’ “ETVilloresi”, che potrà così finanziare il rifacimento di un tratto di sponda del Naviglio Pavese a Giussago.
VENETO - INTERVENTO DI MESSA IN SICUREZZA IDRAULICA
Un manufatto sulla Fossa dei Mauri, collettore che collega lo scolo Vandura allo scolo Orcone in comune di Camposampiero, è stato oggetto di un intervento portato a termine dal Consorzio di bonifica Acque Risorgive (con sede a Venezia Mestre).
I lavori, realizzati con un finanziamento regionale, hanno avuto un duplice obbiettivo: derivare dallo scolo Vandura una portata d’acqua necessaria a vivificare la Fossa dei Mauri, quando si trova in condizioni di magra e ridurre, per quanto possibile, la portata di piena del Vandura subito a monte del centro abitato di Camposampiero, aumentandone così la sicurezza idraulica.
TOSCANA - ASCOLTARE CITTADINI ED ISTITUZIONI
Il Consorzio di bonifica 1 Toscana Nord (con sede a Viareggio, in provincia di Lucca), ha organizzato, a Massa, un’ assemblea pubblica per illustrare i lavori lungo l'asta del torrente Lavello.
Il progetto di intervento immediatamente cantierabile era stato predisposto già negli scorsi anni ed era stato richiesto il finanziamento alla Regione Toscana, che ha condiviso la necessità e l’urgenza di mettere in sicurezza l’ importante corso d’acqua, ritenendolo una priorità regionale e finanziando l’opera con 900.000 euro.
L’ente consortile ha contribuito con un ulteriore stanziamento di 100.000 euro, condizione necessaria per poter usufruire del finanziamento regionale. Il cantiere dovrà concludersi entro i primi mesi del prossimo anno, secondo l’impegno preso con la Giunta Regionale. I lavori riguardano quasi l'intero tratto del canale e consistono nel dragaggio, ma anche nella risagomatura dell'alveo.
EMILIA ROMAGNA - NEI CONSORZI DI BONIFICA C’E’ ANCHE SVILUPPO E TECNOLOGIA
Il Consorzio di bonifica Piacenza (con sede nella città capoluogo)ha partecipato a “Digital & Bim Italia”, evento, in Fiera di Bologna, dedicato ad “innovazione e trasformazione digitale per l’ambiente costruito”. È stato un’occasione per condividere informazioni ed innovazioni, a livello internazionale, sia in ambito di costruzioni che di monitoraggio territoriale.
L’ente consortile è stato presente, come case history, all’interno dello spazio espositivo di Mak-ER, la rete regionale dei “fablab e maker space”: è la prima rete, che condivide (a livello regionale, nazionale ed internazionale) conoscenze, progetti, attrezzature e spazi fisici per favorire un processo regionale di crescita intelligente e sostenibile.
Mak ER è presente anche a all’interno dello “Urban Hub” di Piacenza, dove l’ente consorziale gestisce il laboratorio Water Lab, legato alla valorizzazione del ciclo dell’acqua e la cui finalità è condividere innovazione, nonché essere un luogo di incontro tra Istituzioni, start up, giovani imprenditori e studenti.
Tra i vari progetti è stato realizzato un drone professionale per il monitoraggio del territorio piacentino e che ha la particolarità di essere stato assemblato sulla base di un progetto in continua evoluzione; a Bologna è stato portato per condividerne il progetto.
SARDEGNA - CHI DEVE INCENTIVARE L’USO DEI REFLUI DEPURATI IN AGRICOLTURA?
“Apprendiamo con una punta di amarezza le dichiarazioni rilasciate dall’Assessore alla Difesa dell’Ambiente della Regione Sardegna, Donatella Spano, sull’importanza del riutilizzo dei reflui depurati in agricoltura”: così ANBI Sardegna ha commentato le parole pronunciate in veste di Coordinatrice della Commissione Ambiente ed Energia nella Conferenza delle Regioni. Da anni, infatti, l’associazione regionale dei Consorzi di bonifica della Sardegna chiede alla Regione un cambio di rotta sulla gestione delle acque depurate, ma mai un passo è stato mosso in questa direzione. Nel mese di luglio, quando i dati sulla capienza degli invasi descrivevano una situazione di pericolo a causa della siccità, era stato aperto un tavolo di confronto con i rappresentanti delle Istituzioni, ma, a poco più di tre mesi di distanza, di quell’incontro non è rimasto niente. “Incentivare l’utilizzo dei reflui depurati significa”, prosegue la nota di ANBI Sardegna “eliminare le strettoie burocratiche ed i cavilli disciplinari introdotti dalle normative regionali, rimodulando le direttive a vantaggio della disciplina nazionale. In seconda battuta significa sfruttale le tante infrastrutture già esistenti sul territorio.”
In molte parti della Sardegna, infatti, l’utilizzo dei reflui è già una realtà e i benefici a favore del comparto agricolo sono molteplici. I casi più importanti sono quelli dei reflui di Alghero (durante l’estate hanno offerto un buon apporto idrico alle campagne) e le acque depurate di Olbia. Ma le strutture già esistenti e mai utilizzate sono tante, una lista che inizia a Is Arenas nel cagliaritano, prosegue nel Medio Campidano e finisce Santa Teresa di Gallura, passando per il caso emblematico della Nurra dove sono stati spesi 13 milioni di euro per la realizzazione di un’opera, inaugurata e mai utilizzata, capace di garantire un apporto idrico di 12 milioni di metri cubi.
“Il tempo delle dichiarazioni è finito”, conclude il comunicato dei Consorzi di bonifica sardi, “ bisogna instaurare al più presto una discussione costruttiva, altrimenti si rischia di perdere un comparto, che rappresenta il segmento centrale dell’economia isolana. Ora ci aspettiamo che la Regione Sardegna convochi i rappresentanti di ANBI Sardegna per un incontro immediato.”
PUGLIA - RUTILIZZO DELLE ACQUE REFLUE FRA OPPORTUNITA’ E CRITICITA’
Nella sede del “Ciheam” a Bari si è tenuto un convegno dedicato alla gestione sostenibile dell’acqua con particolare riferimento al riutilizzo della risorsa.
Nell’occasione, Anbi Puglia ha ribadito che i Consorzi di bonifica da tempo hanno dato disponibilità al riuso delle acque. Numerosi sono i progetti presentati, che solo ultimamente hanno visto, da parte degli organi competenti, un’adeguata attenzione; per esempio, già viene distribuita, nel Salento, acqua depurata e prossimamente altri impianti entreranno in funzione.
Al riutilizzo delle acque reflue, non solo in agricoltura, va però aggiunta la manutenzione del territorio attraverso interventi di riduzione del rischio idrogeologico e la realizzazione di nuovi invasi; finanziare queste opere significa non solo salvaguardare e custodire due beni preziosi come l’acqua ed il suolo, ma anche dare lavoro e sviluppo in una regione, la cui economia si fonda sulla bellezza del paesaggio e sull’eccellenza enogastronomica, abbisognando quindi di un territorio in buono stato e di un’agricoltura di qualità grazie alla disponibilità di risorsa idrica..
VENETO - UN DOCUMENTARIO DI STORIA ORALE DONATO A SCUOLE E COMUNI
Ricorre quest’anno il 51° anniversario della grande alluvione, che il 4 Novembre 1966 colpì anche il territorio delle province di Padova e Venezia; per non dimenticare, il Consorzio di bonifica Bacchiglione (con sede a Padova) sta donando, alle scuole ed ai Comuni, un documentario che, tra ricordi e testimonianze, restituisce la voce di chi visse l’alluvione in prima persona.
Attraverso la raccolta di 18 videointerviste, la rilettura delle cronache dell’epoca, il contributo di materiali fotografici e audiovisivi amatoriali inediti, “L’urlo dell’acqua” (Padova University Press 2017) descrive il ricordo e le emozioni di coloro, che vissero i drammatici eventi della calamità, insieme alle testimonianze degli uomini impegnati nei soccorsi e nelle fasi successive di ritorno alla normalità. Non è solo per l’importanza del ricordo che l’ente consortile si impegna, affinché dell’alluvione si continui a parlare, ma perché la cura del territorio è la prima misura di prevenzione, “il primo e più importante argine da rafforzare”.
Il documentario è stato realizzato dal Laboratorio di Storia Orale dell’Università di Padova con la regia di Michele Angrisani grazie al finanziamento dell’ente consorziale e della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.
TOSCANA - APERTE ISCRIZIONI
Fino al 20 Novembre p.v. il Consorzio di bonifica 4 Basso Valdarno (con sede a Pisa) ha aperto le iscrizioni ad operatori economici, imprenditori agricoli, società cooperative e loro consorzi agricolo-forestali per la formazione di un elenco finalizzato all’affidamento di contratti pubblici sotto soglia comunitaria.
L’elenco sarà unico ed articolato in 3 sezioni: sezione A “Operatore economico”, sezione B “Imprenditore agricolo singolo” e sezione C “Società cooperative e Consorzi agricolo-forestali”. Tutta la documentazione, comprensiva dei modelli da compilare, è disponibile sul sito www.bassovaldarno.it.
GARGANO A ROMA ED URBINO
Il Direttore Generale ANBI, Massimo Gargano, aprirà giovedì 9 Novembre p.v. a Roma, l’incontro “Il riso è tutto uguale? Ma che riso è? -I sommelier del riso raccontano luoghi, sapori e colori del riso italiano”, previsto dalle ore 11.00 a villa Celimontana. Nella mattinata di venerdì 10 Novembre sarà, invece, ad Urbino, a palazzo Battiferri per intervenire al convegno “La mitigazione del rischio idrogeologico nella regione Marche”.