ASSEMBLEA ANBI 2017
VINCENZI:
“E’ IL TEMPO DELLE SCELTE: CONTRO SICCITA’ ED ALLUVIONI SERVONO PIANI PLURIENNALI E MIGLIORE CAPACITA’ DI SPESA”
“Al Governo ed al Ministro dell’Economia chiediamo di fare in modo chiaro la scelta prioritaria di superare la cultura delle emergenze climatiche! Noi mettiamo a disposizione i nostri progetti, la nostra conoscenza del territorio, la passione per il nostro lavoro: il Piano di Mitigazione del Rischio Idrogeologico, il Piano Nazionale degli invasi, Irriframe sono strumenti per rispondere al grido di allarme ed alla richiesta di risposte vere, che si alza fortissima dai territori.”
Piena collaborazione per aprire insieme una pagina nuova nella gestione del territorio italiano: è quanto ha ribadito Francesco Vincenzi, Presidente ANBI (Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue), intervenendo all’annuale Assemblea.
“Non può sfuggire – ha proseguito - quanta tensione vi è stata tra le Regioni Veneto, Trentino Alto Adige, Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna nel momento della gestione della siccità; non può sfuggire la dolorosissima scelta, che ha dovuto fare, in Piemonte, il Consorzio di bonifica della Baraggia, quando ha dovuto scegliere di dare l’acqua ai risicoltori, escludendo i maiscoltori; non può sfuggire, però, neppure il grido di dolore degli olivicoltori foggiani di Cerignola, che non possono praticare l’olivicoltura ed abbandonano i terreni per mancanza d’acqua o per doverla acquistare a costi proibitivi da monopolisti della distribuzione idrica. Deve essere però a tutti chiaro che il problema di gestione delle risorse idriche è oggi più grave al CentroNord che non nel CentroSud; il paradosso, che permane, è quello di un Paese, che paga sistematicamente prezzi altissimi al dissesto idrogeologico ed alla siccità, spendendo moltissimo nella gestione delle emergenze, pur avendo a disposizione progettualità concrete come quelle fornite dai Consorzi di bonifica per fare prevenzione, programmazione, occupazione: termini, che pare non appartengano alla cultura delle nostre Istituzioni a differenza di un fatalismo, che giganteggia.
Oggi – ha affermato il Presidente ANBI - i Consorzi di bonifica ribadiscono la necessità di voltare definitivamente pagina: quella dell’emergenza, che vince sulla prevenzione; è giunto il momento di chiedere la scelta di programmare investimenti pluriennali sul contrasto al dissesto ed alla siccità. Ora è il tempo quindi di cogliere con grande rapidità e determinazione le opportunità offerte dal Piano Nazionale di Sviluppo Rurale, nonchè dal Fondo di Sviluppo e Coesione per le infrastrutture irrigue. Sul contrasto al dissesto idrogeologico abbiamo risorse importanti nella Legge 232/2017, che sono, però, destinate soprattutto alle aree metropolitane; non possiamo però continuare ad ignorare le aree interne del Paese e le aree rurali: si tratta di una ineguaglianza, che non può più essere sottaciuta. Infine riteniamo in modo convinto che la legge sul consumo del suolo non può essere messa nel dimenticatoio. Noi – ha sottolineato Vincenzi - continueremo nell’impegno anche in Europa, registrando la nuova associazione Irrigants d’Europe, dandole sede e legittimità operativa a Bruxelles. L’accordo di Santarem, sottoscritto alcuni giorni fa in Portogallo, ha messo insieme le quattro grandi nazioni, che in Europa irrigano: Italia, Spagna, Francia e Portogallo. Non è pensabile che nel nostro Paese la politica dell’acqua sia fatta dagli enti gestori del Servizio Idrico Integrato; non è pensabile che in Europa la politica dell’acqua irrigua sia fatta da Stati, che non irrigano, perché favoriti da apporti pluviali costanti nei dodici mesi dell’anno. Il pericolo, che va contrastato, è elevatissimo, perchè è soprattutto in Europa che dovremo andare a trovare risorse aggiuntive importanti per migliorare ulteriormente la gestione della risorsa irrigua. Le risorse ci sono e siamo in grado di assicurare la qualità della spesa- ha concluso il Presidente ANBI - Per quanto di nostra competenza siamo pronti ancora una volta ad assumerci tutte le nostre responsabilità.”
Ai lavori, coordinati dal Direttore Generale ANBI, Massimo Gargano, oltre ad esponenti del Governo e del Parlamento, sono intervenuti gli assessori regionali Giacomo Giampedrone (Liguria) e Viviana Beccalossi (Lombardia); i Presidenti, Roberto Moncalvo (Coldiretti) e Massimiliano Giansanti (Confagricoltura); il Vicepresidente CIA, Antonio Dosi; il Capo Struttura Missione #italiasicura, Erasmo D’Angelis; il Direttore Generale DISR-Mi.P.A.A.F., Emilio Gatto.
GALLETTI:
“L’ACQUA E’ UN FATTORE PRODUTTIVO; SERVONO INVASI ED IO SONO PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE. I PIROMANI DI QUESTI GIORNI VANNO PERSEGUITI CON DETERMINAZIONE”
L’acqua è un fattore produttivo e l’ANBI ha ragione a chiedere nuovi invasi di fronte a cambiamenti climatici epocali, poiché tratteniamo solo l’11% dei circa 300 miliardi di metri cubi d’acqua, che annualmente piovono sull’Italia; lo ha detto il Ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, intervenendo all’annuale Assemblea ANBI a Roma, dove ha anche affermato: “Io sono per uno sviluppo sostenibile. Non sono nemico delle infrastrutture, se ambientalmente compatibili e senza invasi perderemmo parte dell’agricoltura.”
Proseguendo l’intervento, Galletti è tornato ad affrontare il tema della “governance della spesa”, ancora troppo farraginosa e burocratica, dove bisogna trovare un giusto equilibrio tra fare bene e fare presto.
Sull’attualità dei tanti incendi, che stanno colpendo l’Italia ha affermato: “Sia chiaro: i piromani li perseguiremo con la massima determinazione; oggi sono condannabili fino a 15 anni di carcere.”
Galletti ha anche annunciato la prossima creazione a Bologna di un centro meteo nazionale d’eccellenza europea.
OLIVERO:
“PER SVILUPPARE L’IRRIGAZIONE, SERVE UNA STRATEGIA CONCERTATA IN ITALIA ED IN EUROPA”
Irrigazione vuol dire anche pianificazione ed innovazione, per la quale servono risorse: lo ha detto il Viceministro per le Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Andrea Olivero, intervenendo all’Assemblea ANBI a Roma. Per ora, a disposizione ci sono circa seicento milioni di euro, che bisogna “spendere bene e spendere velocemente”, ma per intercettare ulteriori finanziamenti serve una strategia, per definire la quale Olivero ha dato disponibilità ad un tavolo di confronto con tutti i soggetti interessati, ad iniziare dai Consorzi di bonifica.
“Dobbiamo spiegare all’Europa – ha concluso Olivero –il modello agricolo italiano, che contestualmente, però, dobbiamo tutelare.”
DE CASTRO:
“IRRIGANTS D’EUROPE E’ UNA STRAORDINARIA OPPORTUNITA’ PER NUOVE LINEE GUIDA IN CAMPO IRRIGUO. IO FARO’ LA MIA PARTE”
In Europa non si possono battere i pugni, bisogna costruire alleanze: è quanto ha affermato Paolo De Castro, Primo Vicepresidente della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo, intervenuto all’odierna Assemblea ANBI, a Roma. In questa prospettiva, De Castro ha definito una “straordinaria opportunità”, la nascita di “Irrigants d’Europe”, il nuovo organismo che raggruppa le organizzazioni deputate all’irrigazione nei Paesi del Sud Europa (Italia, Francia, Spagna e Portogallo), fortemente voluto dall’ANBI.
“Mi impegno –ha affermato De Castro – a contattare i rappresentanti di tali Paesi nelle Commissioni Agricoltura ed Ambiente del Parlamento Europeo per arrivare ad un documento comune nella prospettiva della nuova Direttiva Quadro sulle Acque.”
MARCHE - UN FILMATO, TESTIMONE DI UN GRANDE LAVORO
Sta riscuotendo grande interesse il filmato, che illustra il lavoro svolto dal Consorzio di bonifica Marche (con sede a Pesaro) nelle aree martoriate dal terremoto del 2016 e che è stato presentato a Roma, in occasione dell’Assemblea ANBI.
La Regione Marche ha infatti affidato, all’ente consortile, l’esecuzione delle opere di urbanizzazione, necessarie all’alloggiamento dei moduli abitativi, dei moduli stalla e dei fienili temporanei delle aziende agricole, colpite dal sisma. In poco più di un mese, i lavori hanno coinvolto 208 aziende agricole dislocate in 77 comuni, dove sono state realizzate 43 piazzole per moduli abitativi, 133 piazzole per moduli stalla, 107 piazzole per i fienili e 132 stradine di accesso, più i collegamenti idrici ed elettrici; per fare tutto ciò, sono state coinvolte ben 70 imprese edili e artigiane locali.
PUGLIA - DELEGAZIONE CINQUESTELLE IN VISITA
Nel pieno della stagione irrigua in un’estate torrida con temperature al di sopra della norma, il Vicepresidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, Chiara Gagnarli, i deputati del Movimento Cinque Stelle, Giuseppe L’Abbate e Filippo Gallinella, accompagnati dal Presidente, Francesco Vincenzi e dal Direttore Generale ANBI, Massimo Gargano, sono stati in visita al Consorzio di bonifica Capitanata (con sede a Foggia).
La stagione irrigua era iniziata sotto i migliori auspici (i livelli delle dighe alti e buoni gli investimenti colturali), ma il meteo impietoso già dal mese di Giugno e l’assenza di piogge hanno messo a dura prova l’organizzazione, che ha dovuto adottare una turnazione dell’irrigazio nelle zone fornite di impianti con ridotta pressione, per evitare eccessive sofferenze alle colture. Gli attuali livelli degli invasi sono ancora in grado di garantire l'irrigazione e l’acqua per gli usi potabili, ma qualora dovesse continuare un'estate così rovente, il prelievo di quantitativi maggiori di quelli medi stimati potrebbe creare notevoli complicazioni. Per altro, l’esaurimento della risorsa idrica esclude qualsiasi ipotesi di programmazione per il prossimo anno e che sarà quindi legata esclusivamente alle eventuali piogge dell’inverno. Questo è stato anche il tema della giornata: mostrare l’efficienza dell’organizzazione consortile in condizioni critiche e rimarcare la necessità di nuovi invasi per colmare il deficit di richiesta idrica.
Tutto il comprensorio è stato sorvolato in elicottero per avere una visione d’insieme del vasto territorio, delle sue potenzialità e fragilità, inquadrando gli invasi non solo come opere funzionali all’agricoltura, ma anche come infrastrutture strategiche per la sicurezza del territorio e per la raccolta dell’acqua potabile.
LOMBARDIA - IL PUNTO SULLA DISPONIBILITA’ IDRICA
Si è tenuto il tavolo di lavoro per il monitoraggio delle riserve idriche in Lombardia: hanno introdotto i lavori, gli assessori regionali Viviana Beccalossi (Territorio), Claudia Terzi (Ambiente) e Gianni Fava (Agricoltura); al tavolo hanno partecipato, tra gli altri, i rappresentanti di ANBI Lombardia e dei Consorzi di bonifica Chiese (con sede a Calcinato, nel bresciano), Garda Chiese (con sede a Mantova) e Media Pianura Bergamasca (con sede nella città orobica). I tecnici di A.R.P.A. hanno illustrato come i 482 millimetri di precipitazioni meteo abbiano prodotto volumi d'acqua, nei bacini idrici, inferiori del 17% rispetto alla media decennale, ma comunque al di sopra (+43%) del livello di attenzione dell'anno critico di riferimento (2007).
Grazie alle piogge di fine Giugno, i grandi bacini sono praticamente pieni; la situazione è ben diversa, invece per il lago d’Idro che, secondo le proiezioni, potrà fornire acqua al bacino del Chiese solo per i prossimi 10 giorni. Un’altra situazione critica è stata evidenziata rispetto ai territori irrigati dai fiumi Brembo e Serio: anche questi fiumi, che non godono dei benefici di una regolazione artificiale, potranno infatti sostenere l’agricoltura solo per 10 giorni. E’ stata posta anche l’attenzione sul fatto che la stagione irrigua non termina il 25 Luglio, bensì a fine Agosto; da qui, la necessità di programmare azioni, che consentano di non doversi preoccupare ogni anno delle sorti delle riserve idriche. In ultimo, ANBI Lombardia ha fatto presente che nella regione esistono diverse aree critiche (anche i territori nel cremonese irrigati dal Naviglio Civico hanno segnalato difficoltà ad approvvigionarsi), su cui andrebbe prestata attenzione continua.
Il continuo registrarsi di eventi siccitosi impone la necessità di avviare prima possibile strategie per il medio-lungo periodo da attuarsi anche attraverso l’adozione del Piano Regionale di Bonifica, che tenga conto delle conoscenze fornite dai Piani comprensoriali di Bonifica. Attraverso questi strumenti sarà possibile individuare le più efficaci azioni da adottare per fronteggiare le crisi idriche: procedure semplificate di richiesta di deroga al deflusso minimo vitale, utilizzo di serbatoi di accumulo delle acque, nuove infrastrutture strategiche e nuove tecnologie per l’ottimizzazione dell’uso dell’acqua.
Il tavolo si è concluso con la decisione congiunta dei 3 assessori di avviare l'iter per la richiesta, al Ministero, della deroga al minimo deflusso vitale per il lago d'Idro.
CAMPANIA - LOTTA AI “FURBETTI”
Sono riprese le operazioni di distacco delle forniture idriche a carico di utenti morosi; a comunicarlo è il Consorzio di bonifica Paestum (con sede a Capaccio, in provincia di Salerno).
E’ iniziata quindi la “piombatura” delle condotte ed è stata interrotta l’erogazione idrica, nell’ambito di una mirata opera di recupero delle spettanze arretrate messa a punto dall’ente consortile che, dopo aver dato l’opportunità di aderire spontaneamente ad una rateizzazione dei debiti, si è attivato in maniera drastica, recuperando finora circa un milione di euro.
Vista la perdurante siccità e la relativa emergenza idrica, si è voluto così anche garantire la fruizione della risorsa idrica a chi la paga regolarmente. Inoltre, nell’ambio del redigendo Piano di Classifica, l’ente consorziale sta procedendo alla quantificazione dei benefici, che immobili ed aziende traggono, nel comune di Serre, all’interno del locale perimetro di contribuenza, nonostante il territorio sia alquanto complesso in virtù della presenza di vincoli militari.
LOMBARDIA - LE POMPE “ABBASSATE” STANNO FACENDO IL LORO DOVERE
E’ l’unica area della Lombardia, dove si produce il Parmigiano Reggiano: è il Destra Po, dove l’ente consortile è in pieno lavoro per distribuire acqua su 24.000 ettari, di cui oltre la metà destinati a foraggio, ma anche a cereali, ortofrutta e serre.
E’ un’annata idricamente faticosa, ma finora il Consorzio di bonifica Terre dei Gonzaga in Destra Po (con sede a Mantova) è riuscito a fornire acqua a 2.500 aziende agricole; l’abbassamento delle pompe sul letto del fiume Po a Boretto ha consentito di operare sin qui in tranquillità: proprio pochi mesi fa erano state sostituite 14 delle 28 pompe di sollevamento delle acque ed erano state posizionate a quote più basse di ben 100 centimetri.
L’ intervento, costato oltre sette milioni di euro e finanziato dal Ministero Politiche Agricole Alimentari e Forestali, sta dando i suoi risultati.
CALABRIA - DIGA SUL MELITO: CORTE DI CASSAZIONE ACCOGLIE RICORSO DEL CONSORZIO DI BONIFICA
Con una decisione molto attesa, la Suprema Corte di Cassazione ha accolto il ricorso del Consorzio di bonifica Ionio Catanzarese (con sede nel capoluogo di provincia) contro l’impresa Astaldi S.p.a., avverso la decisione della Corte di Appello di Roma del 2012, con conseguente cassazione della sentenza impugnata e rinvio alla Corte di Appello di Roma in diversa composizione, che dovrà procedere a nuovo esame della controversia.
Si apre a questo punto una pagina nuova per la diga sul fiume Melito, un’opera che, anche alla luce delle emergenze idriche di questo periodo, assume una valenza di straordinaria importanza e “se c’era chi aspettava questa sentenza per poter decidere sul rifinanziamento dell’infrastruttura”, si legge in una nota dell’ente consortile, “ il momento ora è arrivato e non ci possono essere più alibi e rinvii”.
EMILIA ROMAGNA - “BOMBA D’ACQUA” SULLA CITTA’, MA L’IDROVORA EVITA IL PEGGIO
Il territorio di Piacenza, da molte settimane colpito duramente dalla siccità, ha dovuto improvvisamente fronteggiare anche una violenta ”bomba d’acqua”, abbattutasi sul centro urbano: un violento temporale si è manifestato in modo diversificato su vari settori della città, generando 31 millilitri di pioggia.
Il Consorzio di bonifica Piacenza (con sede in città) ha subito attivato l’impianto idrovoro della Finarda (zona argine del fiume Po) per smaltire le portate dei canali; i danni alla città sono stati in questo modo contenuti. Le pompe hanno sollevato 6.000 metri cubi di acqua in circa venti minuti.
LOMBARDIA - ATTI VANDALICI SULLA RETE IDRICA
Alcuni vandali hanno divelto una serie di lucchetti a protezione delle catene delle paratoie presenti lungo la Via d’Acqua Nord; un quantitativo d’acqua superiore alla consueta dotazione, garantita dalla regolazione, è perciò confluito nel reticolo dei territori ricompresi tra Bollate e Baranzate.
Il tempestivo intervento del personale del Consorzio di bonifica Est Ticino Villoresi (con sede a Milano) ha consentito rapidamente il ripristino della situazione, mentre quello della Polizia Locale di Bollate e delle guardie del Parco delle Groane ha permesso di identificare i responsabili. Considerato l'intensificarsi di atti simili, si stanno ora studiando soluzioni per garantire una maggiore custodia ai meccanismi di apertura dei manufatti, quale rimedio alla dilagante inciviltà.
VENETO - RECUPERO STORICO-FUNZIONALE
Il Consorzio di bonifica Brenta (con sede a Cittadella, in provincia di Padova) ha completato il ripristino delle difese spondali, la ristrutturazione dei manufatti ed il recupero ambientale del tratto della Roggia Dolfina denominato “Livelloni”, in comune di Rosà.
Si tratta del recupero storico-ambientale del manufatto idraulico partitore, che riveste notevole importanza in quanto è caratterizzato da elementi (ponti carrai e pedonali) realizzati con mattoni faccia a vista e strutture ad arco; anche le sponde del manufatto sono state a suo tempo costruite con mattoni lavorati a vista con pregevoli elementi in pietra naturale.
Nel tempo la vegetazione circostante, il continuo flusso d’acqua e il transito dei mezzi nelle strade limitrofe avevano portato ad un degrado sempre più accentuato del manufatto, evidenziato da numerosi cedimenti, che ne compromettevano seriamente la stabilità. L’intervento (€ 180.146,66) ha previsto anche il recupero ambientale del sito mediante riplantumazione di essenze autoctone e il ripristino della pista ciclopedonale, che corre parallela al manufatto.
PUGLIA - AREE INTERNE, LA PRIORITA’
Sono stati completati i lavori di adeguamento, nonchè ripristino di importanti tratti della rete viaria rurale pubblica del comune di Cagnano Varano per agevolare lo sviluppo delle attività produttive e migliorare le condizioni di accesso alle aziende agricole.
Gli interventi sono stati finanziati nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 all’Amministrazione Comunale che, con apposita convenzione, ha affidato, al Consorzio di bonifica montana Gargano (con sede a Foggia), progettazione esecutiva e direzione lavori. Questi si sviluppano su una lunghezza di oltre otto chilometri ed interessano alcuni importanti strade interne dell’agro cagnanese; il tutto in linea con gli obbiettivi di qualità e coerenza paesaggistico/ambientale con il contesto di riferimento, con particolare attenzione al mantenimento delle caratteristiche morfologiche e degli elementi costitutivi del territorio.
Le collaborazioni istituzionali sono un asse portante delle attività consorziali alla pari di tutte le progettualità di carattere tecnico, in modo particolare per gli interventi, che riguardano le aree più interne del comprensorio.
TOSCANA - UTILI RACCOMANDAZIONI
Sono stati recapitati in città a Firenze (il Sindaco, Nardella, ha inviato un gratificante videomessaggio all’Assemblea ANBI), ma anche a Pistoia, Prato, Empoli, nelle campagne della Valdelsa, del Mugello, della Valdisieve, del Chianti, della Montagna Pistoiese e dei comuni a nord di Siena, i primi avvisi di pagamento, relativi al contributo al Consorzio di bonifica Medio Valdarno (con sede nel capoluogo toscano) per l’anno 2016.
In virtù del nuovo Piano di Classifica consortile, approvato anche dalla Regione Toscana, sono chiamati a contribuire anche cittadini-consorziati, che finora non avevano mai pagato ai vecchi Consorzi di bonifica; per loro, una novità che ha sollevato sicuramente qualche domanda e richiesta di approfondimento al Numero Verde, che ha registrato in questi giorni diversi picchi di chiamata. L’ente consortile rassicura comunque i contribuenti circa i tempi ed invita ad utilizzare il canale email (contributi@cbmv.it): la data di scadenza riportata per legge sull'avviso infatti non è perentoria e pertanto è possibile procedere al pagamento entro i 120 giorni successivi.
Infine, si invitano i consorziati a pagare attraverso i canali ufficiali ed a non effettuare pagamenti in contanti; nessuno è autorizzato a riscuotere somme in denaro a domicilio per conto del Consorzio.
EMILIA ROMAGNA - ANCHE LA MONTAGNA HA BISOGNO DELLA BONIFICA
Diverso è il territorio e diverse sono le funzioni: se la Bonifica in pianura gestisce i canali (scolo delle acque ed irrigazione), ad essere interessati dalla Bonifica in montagna sono corsi naturali come rii e torrenti (creazione e manutenzione di briglie, ripresa delle frane, risagomatura di sponde, creazione di fosse drenanti, ma anche viabilità secondaria e pulizia idraulica); obbiettivi comuni: prevenzione, protezione e valorizzazione del territorio inteso come ambiente, popolazione e imprese.
Il Consorzio di bonifica Burana (con sede a Modena) ha così deciso di essere presente nelle zone montane con una serie di eventi, che raccontano il lavoro della bonifica in maniera divertente, approfittando della presenza dei vacanzieri, accanto ai residenti, per fare informazione attraverso momenti di intrattenimento che trovano sempre un riscontro molto positivo. Si è cominciato a Riolunato con un doppio appuntamento: al pomeriggio il laboratorio per bambini “Il paesaggio della bonifica” per ricostruire il ciclo dell’acqua e l’apporto delle attività consortili al paesaggio; alla sera, in scena lo spettacolo “Ponti e ponticelli”: aneddoti, curiosità e notizie storiche in un viaggio alla scoperta del ciclo dell’acqua e dell’opera della bonifica.
TOSCANA - PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA BOCCIA RICORSO
E’ stato il Capo dello Stato in persona, Sergio Mattarella, a rigettare il ricorso presentato da 2 membri della lista “Consorzio 5 stelle”, avverso alle elezioni per la nomina dell’Assemblea consortile del Consorzio di bonifica 1 Toscana Nord (con sede a Viareggio, in provincia diLucca).
La vicenda risale a 3 anni e mezzo fa. Mattarella ha espresso il suo diniego a dare seguito all’istanza pentastellata, facendosi forza sul parere espresso in merito dalla Sezione Prima del Consiglio di Stato ed accogliendo la proposta di bocciatura avanzata anche dal Ministero degli Interni.