Anno XIX, n. 26 venerdì, 30 giugno 2017

CONVOCATA CONFERENZA STAMPA #ITALIASICURA-ANBI

La proposta di Piano di infrastrutturazione del territorio per rispondere ai cambiamenti climatici attraverso la realizzazione di invasi sarà presentata nel corso di una Conferenza Stampa che Erasmo D’Angelis, Capo Struttura di missione #Italiasicura e Francesco Vincenzi, Presidente ANBI terranno giovedì 6 giugno p.v. a Roma.
L’appuntamento sarà alle ore 11.30 nella Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri (ingresso Via di Santa Maria in Via, 37A.

SICCITA’: CRESCE LA PREOCCUPAZIONE NEL BACINO PADANO

VINCENZI: “AUSPICHIAMO CHE LE SCELTE DELLA PROSSIMA LEGGE DI STABILITA’ BEN RAPPRESENTINO LE NUOVE SENSIBILITA’ VERSO I CAMBIAMENTI CLIMATICI MATURATE  NEL PAESE”

Mentre i livelli dei grandi laghi del Nord (ad eccezione del lago Maggiore) permangono abbondantemente sotto la media stagionale, dopo la stato di calamità proclamato per i territori di Parma e Piacenza, cresce la preoccupazione per la situazione idrica nei territori  modenese, ferrarese, bolognese e mantovano, dipendenti dal bacino del fiume Po, oggi in sofferenza.
“La preoccupazione maggiore è la possibilità di avere acqua disponibile dal fiume Po – ha sottolineato Massimo Gargano, Direttore Generale Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI)  – Per questo, sono mesi che chiediamo, ad ogni livello, una gestione unitaria della risorsa idrica affinché, dopo l'uso umano, l'acqua sia prioritariamente utilizzata per l'agricoltura. Si sta poi lavorando per creare le infrastrutture, che permettano di conservare l’acqua dell’inverno per i periodi estivi ed i Consorzi di bonifica hanno  progetti, che sono stati a tempo presentati alle competenti Autorità.”
“L’obbiettivo – ha aggiunto Francesco Vincenzi, Presidente ANBI – è la prossima Legge di Stabilità, nella quale chiediamo vengano inserite importanti risorse per dar seguito alla lungimirante scelta del Governo di inserire le reti per l’ irrigazione tra le infrastrutture strategiche per il Paese, considerate anche le loro possibili funzioni  di difesa idrogeologica e di tutela ambientale. Recenti decisioni governative ci confortano su una nuova sensibilità politica: si è aperta una strada, che chiediamo di proseguire.”

VENETO -  PRESENTATA DETTAGLIATA PROPOSTA DI INVESTIMENTI IRRIGUI

Può una regione come il Veneto, il cui Prodotto Interno Lordo (P.I.L.) sta trascinando l’economia italiana grazie soprattutto all’agricoltura, non investire in irrigazione?  Per superare i danni dei cambiamenti climatici ed efficientare l’irrigazione veneta, i Consorzi di bonifica hanno pronti 20 progetti per un totale di 147 milioni di euro di investimenti: si tratta di interventi prioritari come l’infrastrutturazione e la modernizzazione delle reti irrigue, opere in grado di produrre un risparmio idrico che, rispettando l’obiettivo del bando del P.S.R.N. (Piano di Sviluppo Rurale Nazionale), va dal 5 al 25%.
ANBI Veneto ritiene  indispensabile agire in prevenzione, anziché intervenire in emergenza; per farlo serve un piano regionale pluriennale, che soddisfi appieno la progettualità esecutiva manifestata dagli enti consortili e che vada a compensazione degli investimenti all’interno del P.S.R.N. . In tema di investimenti però, c’è un paradosso: l’agricoltura veneta traina l’economia italiana, ma non si investe sulla rete irrigua, contribuendo a contrastare le frequenti annate siccitose. 
Secondo stime preliminari sul P.I.L. diffuse dall’Istat, il Nordest ha il rialzo più alto: +1,2% rispetto alla media nazionale (+0,9%); a favorire questo aumento è stata in particolare l’agricoltura con un complessivo +4,5%; una situazione economica, che ricorda come “il cibo sia irriguo” e che solo grazie all’irrigazione si sono raggiunti livelli di produzione agricola lorda pari a 5,7 miliardi di euro. Migliorare l’irrigazione del Veneto permetterebbe, inoltre, di contrastare annate siccitose come quella che attuale, dove si è registrato un valore medio di piovosità primaverile tra i 3 più bassi degli ultimi 23 anni (-30%) con forte deficit su tutto il territorio veneto. Infine, si andrebbe a migliorare l’uso della risorsa e a mitigare il depauperamento delle falde.
Tuttavia, dei 300 milioni di euro destinati dal P.S.R.N. solo una trentina di milioni saranno destinati al Veneto, mentre dei 295 del Fondo Sviluppo e Coesione (20% delle risorse indirizzate al Centro Nord ed il restante al Sud) una ventina di milioni circa troveranno la strada del Veneto. La proposta di ANBI Veneto (presentata pubblicamente  alla Regione Veneto attraverso l’Assessore all’Agricoltura, Giuseppe Pan) prevede che agli ipotetici 60 milioni di euro, che finiranno in Veneto attraverso i Piani nazionali ed europei, si affianchi una programmazione regionale decennale per l’irrigazione da 8 milioni di euro all’anno per coprire i costi degli interventi prioritari per l’irrigazione.


EMILIA ROMAGNA -  GIORNO E NOTTE AL  LAVORO

La siccità, che sta colpendo  le regioni del bacino del fiume Po, sta causando gravissimi problemi agli agricoltori. La situazione nel comprensorio del Consorzio di bonifica Burana (con sede a Modena) è per molti aspetti simile a quella già vissuta nel 2003, quando solo  la lungimiranza progettuale dei tecnici consortili, pur tra mille difficoltà, permise di portare a termine la campagna irrigua, grazie agli impianti sussidiari del polo Pilastresi di Bondeno, nel ferrarese  e l'allungamento delle canne di aspirazione dell'impianto Sabbioncello di Quingentole, nel mantovano.
Sempre dal fiume Po, attraverso le infrastrutture del Consorzio di 2° grado C.E.R. - Canale Emiliano Romagnolo (con sede a Bologna), viene prelevata la risorsa idrica per irrigare la zona bolognese del comprensorio;  altre derivazioni esistono dai fiumi Panaro e Secchia  ma,  anche per queste, la situazione desta molta preoccupazione.


CAMPANIA -  SICCITA’: SI AGGRAVA LA SITUAZIONE

Emergenza siccità: il Consorzio di bonifica Paestum (con sede a Capaccio, in provincia di Salerno), nonostante le diverse misure straordinarie adottate per preservare e razionalizzare la risorsa idrica sul territorio di competenza, ha chiesto ufficialmente il riconoscimento dello stato di calamità naturale, attraverso una lettera inviata al Prefetto di Salerno, Salvatore Malfi.
Nella lettera  è stata posta in evidenza anche la necessità di riprendere ed aggiornare il progetto relativo alla costruzione di un invaso sul fiume Calore in un tratto dell’agro nel comune di Magliano Vetere, tralasciato da tempo, al fine di ottenere una nuova fonte di approvvigionamento, sia in termini di volume che di portata, consentendo di attenuare notevolmente le emergenze e rappresentare una prezioso bacino in caso di incendi. Intanto, la straordinaria siccità causata dall’assenza di precipitazioni atmosferiche, sta mettendo in ginocchio numerose aziende agricole e coltivatori diretti, i cui danni ammontano già a migliaia di euro.
Finora, l’ente consortile, per far fronte alla situazione, ha ottimizzato turni, servizi e manutenzioni, ma il prolungarsi del periodo arido imporrà un’ulteriore razionalizzazione della risorsa e la massima collaborazione dei consorziati nell’uso parsimonioso dell’acqua a scopo irriguo. E’ stato così disposto un incremento ragionato dei turni di erogazione, intensificando al contempo i controlli atti ad accertare un uso corretto e responsabile della risorsa idrica; non solo: nelle ore, in cui l’acqua giunge con maggiore potenza, l’ente consorziale  ne riversa parte in serbatoi e vasche di accumulo  per poterla poi utilizzare, come preziosa riserva, nei periodi di massima necessità.

CALABRIA -  SICCITA’: A RISCHIO COLTURE ESTIVE

“Non sappiamo, se riusciremo a portare a termine le colture estive, mentre  allo stato delle cose  dobbiamo dire agli agricoltori di non procedere neanche ad avviare la seconda coltura, quella invernale, perché non c'è acqua”: questa la comunicazione fatta  dal  Consorzio di bonifica Ionio Crotonese (con sede nel capoluogo provinciale) insieme ai sindaci di Crotone  e di Cutro.
La decisione è stata assunta dopo che la società A2A, che gestisce i due bacini di Calusia e Tacina, ha comunicato di non poter rispettare la convenzione per il rilascio dell'acqua, considerato che solo nell'ultimo mese gli apporti di acqua sono diminuiti del 60% e, negli ultimi 6 mesi, del 40%. In pratica, rispetto agli attuali rilasci di 4 metri al secondo verso la vasca di Calusia e di 2,8 metri al secondo verso il bacino Tacina-Capo Colonna, la stessa “A2A” ha affermato di poter assicurare, rispettivamente, solo 3,5 e 2 metri cubi al secondo, a partire dal 1° luglio.
La situazione era già difficile ma ora, con questa eventuale riduzione, diverrebbe drammatica per gli agricoltori crotonesi, in particolare per quelli che operano nel bacino Tacina-Capo Colonna. Insieme ai sindaci, l’ente consortile ha ribadito la necessità che ci sia un consumo razionale dell'acqua, unito ad interventi per ammodernare gli impianti; chiesto, inoltre, un intervento alla Regione Calabria per assicurare gli investimenti necessari, considerato che l'acqua è un settore strategico, non solo a livello economico ma ambientale.
Al momento, non si registrano, invece, emergenze per l'uso civico dell'acqua.


SICILIA – SICCITA’: SITUAZIONE SOTTO CONTROLLO

In tutta Italia l'inverno 2016-2017 è stato caratterizzato da scarse precipitazioni, che in Sicilia hanno registrato una flessione media di circa il 15%. Tale minore apporto idrico ha implicato un ridotto volume della risorsa accumulata negli invasi e nelle falde idriche profonde e superficiali, con una conseguente inevitabile minore resa di pozzi e sorgenti. 
In particolare, in Sicilia si sono verificate piogge localizzate di grande intensità e breve durata. Tale situazione ha accentuato il fenomeno della erosione del suolo e del conseguente trasporto di materiali all'interno degli invasi, generando una riduzione della capacità utile, nonché eventuali limitazioni alla funzionalità degli scarichi. 
Le aree più colpite dal fenomeno riguardano quelle di Gela, alcune zone del catanese, piccole aree dell'ennese e nel palermitano, la zona di Partinico. La gestione delle risorse idriche in capo alla Regione Sicilia, per quanto concerne le acque superficiali, ha consentito, operando in sinergia con i Consorzi e ANBI Sicilia (ASCEBEM), di limitare le dispersioni idriche ed alleviare le criticità degli agricoltori.
Ad oggi, le riserve idriche disponibili da destinare all'irrigazione, anche se non consistenti, sono comunque tali da garantire la produzione agricola. Relativamente alle aree, dove si evidenziano particolari criticità, qualora le risorse idriche disponibili non dovessero essere sufficienti ad assicurare una conduzione ottimale dei terreni agricoli, sarà comunque garantita una quantità d'acqua utile per salvaguardare la vita delle piante.


DOPO I DISASTROSI TEMPORALI AL NORD

ANBI: “I CAMBIAMENTI CLIMATICI OBBLIGANO AD AUMENTARE LA CAPACITA’ DI RESILIENZA DEL TERRITORIO. VA INCREMENTATA LA POSITIVA AZIONE DEL GOVERNO PER NUOVE INFRASTRUTTURE A SERVIZIO DELL’IRRIGAZIONE E DELLA SALVAGUARDIA IDROGEOLOGICA”

“Il clima è ormai monsonico ed i cambiamenti climatici si sono strutturati: periodi di grave insufficienza idrica sono intervallati da temporali disastrosi per violenza e perché si abbattono su terreni ormai aridi con ridotta possibilità di assorbimento. E’ urgente incrementare la capacità di resilienza del territorio, che va infrastrutturato per rispondere alle nuove condizioni meteo, ad iniziare dall’accelerazione della reale disponibilità di tutte le risorse stanziate per il potenziamento del sistema irriguo e dall’urgente varo di un Piano Nazionale degli Invasi per poter trattenere le acque di pioggia, creando utili riserve e limitando il rischio idrogeologico per le comunità; attualmente riusciamo a preservarne solo l’11%.”
A rilanciare la richiesta è stato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI, di fronte ad un quadro idrico, che non è sostanzialmente cambiato, aggravato però da fenomeni temporaleschi, che hanno flagellato zone della campagna veneta, creando ingenti danni alle colture ed episodi di dissesto del territorio anche in Lombardia e Trentino Alto Adige. Nonostante le piogge, i livelli dei grandi laghi del Nord, dai quali attinge il bacino padano, continuano a scendere; notevole apprensione deriva anche da un generalizzato abbassamento delle falde, affiancato dalla pressochè totale assenza di riserve nevose in montagna.
“La carenza idrica – ha concluso Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI – obbliga a scelte nell’utilizzo della risorsa non scevre da conseguenze soprattutto sull’economia agricola: se in Piemonte, il forte calo nelle precipitazioni ha costretto a privilegiare l’allagamento delle risaie all’irrigazione del mais, in Sardegna, dove a rischio è il futuro non solo dei raccolti ma anche della pastorizia, sono le presenze turistiche a condizionare fortemente la disponibilità d’acqua.”


TOSCANA - VERIFICA SUL CAMPO

E’ stata la provincia di Siena, la quarta tappa dei sopralluoghi del Presidente della Regione,  Enrico Rossi, alle opere per la mitigazione del rischio idraulico in Toscana. Nel tratto senese del fiume Ombrone grossetano, sul fiume Arbia ed anche su torrenti minori, c'è in piedi un intervento da 6 milioni e mezzo, che si concluderà l'anno prossimo.
Gli interventi in corso sono il risultato di una collaborazione istituzionale e di un riassetto profondo delle competenze, nonché di un nuovo impulso che Regione Toscana è riuscita a mettere in campo sia come titolare delle funzioni, sia come promotrice, in base alla legge 35, dell' attivazione di interventi presso le Province; completare il quadro, la riorganizzazione dei consorzi di bonifica: un grande lavoro di squadra, quindi, per  l’obbiettivo comune di manutenzione e  messa in sicurezza del territorio.
All’incontro erano presenti i vertici di ANBI Toscana e del Consorzio di bonifica Toscana Sud (con sede a Grosseto), impegnato nel senese, come già da tempo nel grossetano, in un’azione costante di pulizia e manutenzione degli argini, oltre che di controllo e ripristino di tutte le opere, che servono a tenere in buona salute fiumi e torrenti. Si tratta di un lavoro spesso invisibile, ma i cui effetti hanno un impatto diretto e concreto sulla sicurezza del territorio; quello senese è un territorio nuovo per l’azione dell’ente consortile e questi importanti lavori fanno capire a cosa serve il tributo di Bonifica, che a diversi cittadini è arrivato quest'anno per la prima volta.


VENETO -  NUOVA  IDROVORA, MA NON BASTA

E’ pienamente attiva la nuova idrovora Paluella, realizzata dal Consorzio di bonifica Brenta (con sede a Cittadella, in provincia di Padova). L’ente consortile, già negli anni recenti, aveva realizzato vari interventi nella zona; la piena del 2010, infatti, aveva evidenziato varie criticità e si è lavorato per farvi fronte: è stata realizzata una prima idrovora a Secula di Longare e poi l’idrovora Feriani a Montegalda.
E’ stato anche provveduto all’espurgo straordinario ed al risezionamento dello scolo Paluella per una lunghezza di circa tre chilometri e mezzo  in comune di Montegalda, dove sono stati inoltre ricostruiti ben 5 ponti sullo stesso scolo; soprattutto è stata però realizzata una nuova idrovora dove il Paluella sfocia  nel fiume Bacchiglione.
Lì è stata posizionata una pompa sommergibile della portata di 500 litri al secondo, riducendo il rischio di allagamento in un bacino di 436 ettari. L’importo dei lavori è stato pari a € 120.000, interamente a carico del Consorzio. Facendo squadra con i Comuni interessati, l’ente consortile spera adesso ad ottenere, dalla Regione Veneto,  il finanziamento di un’altra idrovora, denominata Gabarda, e la sistemazione dello scolo Settimo.


PIEMONTE -  NUOVE OPPORTUNITA’

L’uso plurimo dell’acqua,  in particolare quello turistico-ricreativo, è stato il tema di un convegno tenutosi a Novara. I lavori, introdotti dal Presidente, Vittorio Viora e coordinati dal direttore di ANBI Piemonte, Roberto Isola, hanno  evidenziato come i Consorzi di bonifica e di irrigazione piemontesi siano da tempo impegnati nel rafforzare il loro ruolo e la loro presenza sul territorio attraverso una serie di azioni, che pongono al centro un uso plurimo dell’acqua.
Assessorato al Turismo della Regione e Città Metropolitana di Torino  hanno illustrato varie iniziative rivolte alla costruzione ed alla  riqualificazione delle “vie d’acqua”, cioè i percorsi ciclopedonali, che corrono lungo i fiumi e i canali del Piemonte; in particolare, si è illustrata l’iniziativa, finanziata da Regione Piemonte, del progetto della Ciclostrada del Canale Cavour (importo: 2.000.000 di euro) fortemente voluta dai Consorzi A.I.E.S. (con sede a Novara) e A.I.O.S. (con sede a Vercelli). L’intervento del Politecnico di Torino ha quindi illustrato il nuovo e ambizioso progetto, che corre da Torino fino al Ticino e da qui, passato il fiume, fino a Milano, unendo le 2 regioni; un progetto ambizioso, che rientra in un Accordo di Programma  e che ha una forte interconnessione con gli itinerari Eurovelo e VenTo, la dorsale cicloturistica lungo il Po per il collegamento tra Venezia e Torino.
E’ toccato quindi a Giorgio Negri, direttore di ANBI Lombardia, presentare “ AcquaPluSS”, un progetto sperimentale in 4 aree della Lombardia per studiare, applicare nuove tecnologie, nuovi sistemi per risparmiare e migliorare la qualità dell’acqua, valorizzare l’ambiente, la multifunzionalità dei Consorzi di bonifica, così da far fronte ai cambiamenti climatici, nonchè alle prescrizioni dell’Unione Europea. I lavori sono stati conclusi dal Presidente  ANBI, Francesco Vincenzi:
“La creazione di nuove opportunità nell’uso di una risorsa strategica come quella idrica –ha affermato- è centrale non solo per lo sviluppo dell'agricoltura. ma di tutto il Sistema Paese. L’acqua non è più solo irrigazione, ma anche produzione di energia pulita, ambiente, paesaggio, difesa del suolo, turismo e altro ancora. E’ una risorsa essenziale, alla cui gestione sono preposti i Consorzi di bonifica e di irrigazione, forniti di conoscenze, esperienze, capacità progettuali e operative, così che sono in grado di ben operare a vantaggio del territorio, dell’economia e della società italiana.”
Il convegno ha avuto un epilogo culturale: la sera, nel cortile del castello di Novara, si è tenuto l’applauditissimo spettacolo teatrale “ Canale Cavour: tutto e solo di braccia e di badile”, interpretato dall’attrice, Lucilla Giagnoni.     


LOMBARDIA -  FAR RIVIVERE IL MILIEU ARTISTICO

Un’intera giornata ai piedi dell’opera di presa e a spasso per il sito, tra natura ed impressionismo sulle orme degli artisti, che nella seconda metà del XIX secolo rivoluzionarono le arti pittoriche, concentrandosi sui fenomeni ottici della visione per rendere esclusivamente la realtà sensibile: questo ha rappresentato l’evento svoltosi nel sito del Panperduto, rilanciato dal Consorzio di bonifica Est Ticino Villoresi (con sede a Milano).
In modo mirabile, l’iniziativa culturale “Impressioni del Panperduto” è riuscita a far rivivere, dopo secoli, le suggestioni della luce e dei colori, la pittura en plein air e l’esaltazione dell’attimo fuggente, distintivi del movimento artistico di fine Ottocento, grazie alla locale Associazione "Quelli del 63", che ha riproposto i celebri temi di alcuni tra le principali opere impressioniste con un esito del tutto originale e fantasioso. Ottimo è stato anche il riscontro di pubblico registratosi: i gruppi in visita al sito si sono susseguiti per l’intera giornata.


EMILIA ROMAGNA -  LAGHETTO RESTITUITO ALLA SUA BELLEZZA

Con una breve passeggiata ed un brindisi inaugurale sono stati pubblicamente presentati  i lavori eseguiti dal Consorzio di bonifica Renana (con sede a Bologna), interessanti il lago di Castel dell'Alpi, in comune di San Benedetto Val di Sambro: la pulitura del fondale ed il riutilizzo dei materiali per la sistemazione degli arenili circostanti  restituiscono, ad abitanti e villeggianti, il laghetto in tutta la sua bellezza e funzionalità.
Nel pomeriggio si è tenuta una camminata lungo il sentiero locale per illustrare la fragilità idrogeologica di questi versanti appenninici.


MARCHE -  GROSSO FURTO DI RAME, IMPIANTO FUORI USO

Il Consorzio di bonifica Marche (con sede a Pesaro) ha  accertato il furto di un ingente quantitativo di cavi in rame dall'impianto di sollevamento di Rio Canale; in particolare, i preziosi conduttori sono stati sfilati dalla linea verso la stazione di pompaggio, mettendola  fuori servizio, così come la distribuzione irrigua collegata. Subito è partita la riparazione con ultimazione dei lavori nel giro di un paio di  giorni, ma sono state comunque attivate alimentazioni alternative.


TOSCANA -  SICUREZZA, MANUTENZIONE, SALUBRITA’

Sicurezza idraulica, regimazione e mantenimento dei corsi d’acqua per la salubrità e il decoro pubblico: sono questi i gli obbiettivi degli interventi realizzati ed in corso di realizzazione lungo il reticolo idrico di Montevarchi dal Consorzio di bonifica 2 Alto Valdarno (con sede ad Arezzo).
In particolare, gli interventi di manutenzione ordinaria, che prevedono la ripulitura e sfalcio della vegetazione, interessano circa sette chilometri di corsi d’acqua nel comune di Montevarchi ed in particolare nell’area urbana della città; divisi in 2 stralci, i lavori realizzati dall’ente consortile con la collaborazione dell’Unione dei Comuni del Pratomagno, ammontano a circa centoquarantamila euro.


CALABRIA -  FIRMATO NUOVO ACCORDO DI PROGRAMMA 

Il Comune di Petrizzi ed il Consorzio di bonifica Ionio Catanzarese (con sede nella città capoluogo di provincia) hanno firmato un Accordo di Programma, che “comporta la realizzazione di interventi nel territorio mediante la focalizzazione di indirizzi programmatori che rappresentino un concorso di sinergie tendenti al conseguimento di obiettivi unitari” ed ha il chiaro obbiettivo di continuare a promuovere e coordinare l’attività di  taglio della vegetazione, gestione delle opere di difesa e tutela del territorio comunale, manutenzione del patrimonio boschivo esistente, interventi di difesa del suolo, sistemazione di versanti, manutenzione viabilità rurale e interpoderale, lavori di ingegneria naturalistica e valorizzazione ambientale. Insieme si costruisce,  giorno per giorno, un fronte comune per affrontare una delle sfide tra le più difficili: la tutela e la manutenzione di un territorio fragile, quello calabrese,  dove il 98% dei comuni è considerato a rischio idrogeologico. Operare anche nelle zone interne è un obiettivo dell’ente consortile.


TOSCANA -  BILANCIO OK

Il bilancio consuntivo 2016 del Consorzio di bonifica  1 Toscana Nord (con sede a Viareggio, in provincia di Lucca), ha trovato il consenso dei  consiglieri, la cui assemblea ne ha votato, a larga maggioranza, l’approvazione.
Il consuntivo ha rispettato quanto ipotizzato nel collegato documento di programmazione, che ambiva all’individuazione di criteri di omogeneità e eguaglianza contributiva, raggiunti con la prima emissione del tributo di bonifica unico per tutti i territori e con il recupero di risorse dall’evasione contributiva; non solo: la gestione unitaria e programmata delle forniture di beni e servizi, ha consentito di garantire gli standard di qualità e di rispettare le necessità del le 4 unità territoriali dell’ente consorziale così come le gare centralizzate hanno consentito forti economie di scala.
La stessa logica di risparmio è stata applicata su base regionale, gestendo le banche dati dei contribuenti consortili, in forma associata insieme ai Consorzi di bonifica Basso Valdarno (con sede a Pisa) e Toscana Costa (con sede a Venturina Terme, in provincia di Livorno).

 
Per maggiori approfondimenti www.anbi.it
SETTIMANALE DELL´ASSOCIAZIONE NAZIONALE CONSORZI DI GESTIONE E TUTELA TERRITORIO E ACQUE IRRIGUE
Direttore Responsabile: Massimo Gargano - Registrazione Tribunale di Roma n. 559/98 del 25 novembre 1998
Redazione: Via S.Teresa, 23 - 00198 Roma - Tel. 06/844321 - Fax 06/85863616
Sito internet: anbi.it - eMail: anbimail@tin.it