Anno XIX, n. 11 venerdì, 17 marzo 2017

VINCENZI: “BASTA CON LE FAKE NEWS SULL’USO DELL’ACQUA IN AGRICOLTURA.
IN CAMPAGNA, LA RISORSA IDRICA E’ RISPETTATA PERCHE’ SIGNIFICA VITA, CIBO, AMBIENTE ED ECONOMIA”

“La questione della disponibilità dell’acqua, risorsa su cui convergono crescenti interessi, non può più essere elusa e va affrontata con serietà a partire, però, da un assunto, che non è solo normativo, ma di buon senso: dopo l’utilizzo per usi umani, viene quello per usi agricoli, cioè alimentari.”
Ad affermarlo con determinazione è stato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI, intervenuto alla cerimonia per l’avvio della stagione irrigua, tenutasi a Cologna Veneta, in provincia di Verona, sede del Consorzio di 2° grado L.E.B. - Lessinio Euganeo Berico.
“Nel tempo delle bufale mediatiche non si può accettare il confronto a partire dall’affermazione che l’agricoltura consumi troppa acqua. Innanzitutto non è vero – ha attaccato il Presidente ANBI – Poi, nei campi, la risorsa idrica è usata e non consumata; infine, la percentuale va contestualizzata, calcolandone i benefici sociali ed ambientali arrecati come sta facendo uno studio dell’Università di Padova, che offre un’interpretazione più completa del concetto di impronta idrica. Il sistema dei Consorzi di bonifica – ha proseguito Vincenzi - è impegnato a presentare, entro fine giugno, i progetti per accedere ai 300 milioni del Piano Irriguo Nazionale; non solo: grazie all’azione di ANBI, le infrastrutture per l’irrigazione sono oggi considerate opere strategiche per il Paese e così il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica ha stanziato ulteriori 295 milioni di euro, interessanti la gestione integrata difesa del suolo-acqua irrigua.  L’irrigazione italiana è all’avanguardia a livello internazionale ed in Europa – ha annunciato il Presidente ANBI - Bisogna fare lobby con gli altri Paesi dell’agricoltura mediterranea, perché la sfida non è usare meno acqua, ma ottimizzarne l’utilizzo per ampliare le aree irrigate, giacché ciò significa non solo qualità alimentare, ma anche ambiente, economia ed occupazione.”


VENETO - ANBI CHIEDE TAVOLO REGIONALE PER GESTIONE CRISI IDRICA

“L’emergenza siccità è reale. Chiediamo alla Regione Veneto che venga convocato un tavolo di concertazione per la gestione della crisi idrica, che ormai ogni anno crea danni ingentissimi al mondo dell’agricoltura e al paesaggio”: la richiesta è partita da ANBI Veneto a margine degli osservatori per le crisi idriche, che si sono tenuti in questi giorni presso le Autorità di Distretto "Padano" ed "Alpi Orientali"; gli osservatori sono cabine di regia, che analizzano i dati tecnici per fornire indicazioni utili al fine di prendere provvedimenti. Secondo i dati A.R.P.A.V. (Agenzia Regionale Protezione Ambiente Veneto), nei 5 mesi tra Ottobre e Febbraio u.s. sono caduti sul Veneto mediamente 328 millimetri di precipitazioni; la media del periodo 1994-2016 eĢ? di 452 millimetri, cioè si registra  -27%  nelle piogge.
Inoltre, per quanto riguarda i bacini, il volume complessivamente accumulato nei primi 5 mesi dell’anno idrologico (dal 1 Ottobre) risulta ora nella media per i principali invasi del fiume Piave (-5%) e poco sotto per il lago del Corlo (-21%). Su tutti i principali fiumi veneti le portate registrate, sebbene stabili o in lieve calo dall’inizio del mese, sono risultate nettamente inferiori alle medie storiche ed ormai prossime, se non addirittura inferiori in alcuni casi, a quelle minime delle recenti annate siccitose.  Ad oggi la siccità è una costante ed il livello dei bacini montani può garantire acqua irrigua per circa 40 giorni.
Il sistema politico sta facendo pochissimo, ha affermato  ANBI Veneto, per infrastrutturare ed ammodernare  i sistemi irrigui in modo da ottimizzare l'uso delle già scarse risorse idriche. Nella regione esiste una zona pedemontana e di alta pianura con 200.000 ettari ad irrigazione strutturata ed un’area di 400.000 ettari di media – bassa pianura con solo  irrigazione “di soccorso”, che necessita di essere potenziata per rispondere alle esigenze di un’agricoltura moderna e specializzata. I Consorzi di bonifica hanno già pronti 190 cantieri per 39 milioni di euro in investimenti.


EMILIA ROMAGNA - ATTIVATA RETE IRRIGUA

Oggi più di ieri, i cambiamenti climatici, palesi e tangibili, obbligano  ad operare con celerità per risolvere problematiche e soprattutto per agire preventivamente. Nei giorni scorsi, il Consorzio di bonifica Emilia Centrale (con sede a Reggio Emilia) ha iniziato, in via anticipata, a rilasciare acqua, invasando la capillare ed estesa rete irrigua, dapprima attivando l’imponente derivazione dal fiume Po a Boretto. Ad oggi sono stati già immessi nei canali irrigui 115.000 metri cubi d’acqua, sufficienti a soddisfare le 36 richieste irrigue pervenute, per un totale di circa centosettantasei ettari, di cui 26 in provincia di Reggio Emilia e 10 nel modenese.
La rete irrigua consortile, che ha pure funzioni scolanti, ha dimensioni ragguardevoli, comprendendo circa duemilacinquecento chilometri di canali e 70 impianti di sollevamento  con un volume di invaso pari a circa quindici milioni di metri cubi d’acqua. In questo periodo sono in corso anche alcuni importanti lavori di pubblica utilità, per circa venti milioni di euro, sulla stessa rete irrigua. Complessivamente l’ente consortile sta impegnandosi a far fronte , in modo puntuale e regolare, alle esigenze di approvvigionamento irriguo nelle provincie di Reggio Emilia, Modena e Mantova, così come avvenuto in altri anni particolarmente siccitosi.


VENETO - UN MURO CONTRO LA SICCITA’

I segnali di preoccupazione per l’ormai vicina stagione irrigua cominciano ad intensificarsi; già da Dicembre la scarsità idrica aveva portato il Consorzio di bonifica Brenta (con sede a Cittadella, in provincia di Padova) a dover anticipare l’ “asciutta” della roggia Rosà e delle sue derivate dalla presa del canale Medoaco a Bassano del Grappa, fino ai territori di Cassola, Loria, Rosà, Rossano Veneto, Tezze sul Brenta e Cittadella. Normalmente le “asciutte” sono limitate al mese di marzo, invece quest’anno la loro durata ha dovuto essere quadruplicata, con evidenti effetti in termini ambientali.
Ad esempio, il fossato delle antiche mura di Cittadella è ai minimi livelli e l’ente consortile ha dovuto mettere in campo iniziative straordinarie per alimentarlo da altra fonte. La situazione climatica di Dicembre non è mutata con il proseguire dell’inverno e le falde stanno dimostrando un calo notevole e grave; a Cittadella, in particolare, la falda è bassa come non lo era da 20 anni a questa parte. Nel fiume Brenta le portate fluenti continuano a mantenersi modeste ed i bacini montani hanno livelli piuttosto ridotti.
L’ente consortile ha quindi ribadito la necessità di programmare opere già proposte da molti anni come la diga sul torrente Vanoi, affluente del Brenta, che consentirebbe di accumulare una riserva idrica, che sarebbe patrimonio prezioso per un ampio territorio. Anche il Consorzio di bonifica  Alta Pianura Veneta (con sede a San Bonifacio, nel veronese) sta spingendo per il bacino di Meda.


SARDEGNA - DIGA DEL LISCIA: UNA RISORSA DA GESTIRE CON PARSIMONIA

Dopo un biennio caratterizzato da una forte siccità, i livelli d’acqua presenti all’interno della diga del Liscia sono tornati finalmente nella norma: l’ondata di maltempo e le forti nevicate, che hanno caratterizzato l’inizio 2017, hanno consentito al bacino artificiale gallurese di invasare 79,83 milioni di metri cubi d’acqua, pari al 76,76% della capienza totale. Un patrimonio idrico da utilizzare con attenzione e parsimonia, ma che offre, al Consorzio di bonifica Gallura (con sede ad Arzachena, in provincia di Oristano) la possibilità di programmare, con anticipo, la durata della prossima stagione irrigua, che dovrebbe svolgersi secondo calendario, anche se le alte temperature invitano alla prudenza.
A farsi carico di traghettare l’ente consortile attraverso il periodo estivo e la fase di rinnovamento sarà il nuovo Consiglio dei Delegati, che sarà eletto nella giornata di
domenica 19 Marzo p.v.; gli aventi diritto al voto potranno esprimere le proprie preferenze, dalle ore 7.00 alle ore 22.00, nelle sedi consorziali di Arzachena ed Olbia.


LOMBARDIA - FINE ASCIUTTE

Il Consorzio di bonifica Est Ticino Villoresi (con sede a Milano) ha provveduto ad aggiornare il calendario delle “asciutte” primaverili 2017 nei canali consortili. In particolare, la fine dell’”asciutta” totale del Canale Villoresi è stata prorogata al 20 marzo p.v. per permettere ad A.I.Po (Agenzia Interregionale Po) il completamento delle opere connesse alla realizzazione, in prossimità di Nerviano, della vasca di laminazione sul torrente Bozzente. Sono stati ultimati, invece, alcuni lavori sul Canale Villoresi, attuati per garantire, a pieno regime, l’esercizio delle centrali idroelettriche consortili, realizzate a Monza.


CALABRIA - ATTO INTIMIDATORIO

Un tentativo di incendio doloso è stato perpetrato ai danni della sede del Consorzio di bonifica Ionio Crotonese (con sede nel capoluogo di provincia), ubicata ad Isola Capo Rizzuto; per fortuna, i danni sono risultati lievi. La miccia utilizzata ha solo bucato il tavolo di legno, su cui era stata posta ed è caduta sul pavimento non facendo propagare le fiamme. L’intera struttura dell’ente consortile ha  supportato, nel migliore dei modi, i lavoratori che, si legge in una nota dell’ente, “ hanno diritto di non sentirsi mai in trincea.” 


VINCENZI: “I CONSORZI DI BONIFICA SONO UN PRESIDIO DI LEGALITA’ E PER QUESTO C’E’ CHI CI VUOLE INTIMORIRE”

“Il recente atto intimidatorio, di cui è stato vittima il Consorzio di bonifica Ionio Crotonese, testimonia da che parte va l’azione di rinnovamento in atto negli enti consortili della Calabria, regione purtroppo al vertice nella classifica delle agromafie”: è stato questo il commento di Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale Consorzi  Gestione Tutela Territorio ed Acque Irrigue (ANBI), a margine della presentazione  del quinto Rapporto #Agromafie 2017 (elaborato da Coldiretti, Eurispes, Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare), tenutasi a  Roma. 
“I Consorzi di bonifica – ha proseguito il Presidente ANBI – non solo sono vittime di furti soprattutto di rame e che non di rado minano l’operatività degli impianti, mettendo a rischio la sicurezza idrogeologica delle comunità, ma subiscono le conseguenze di atti criminali come gli incendi boschivi dolosi, che pregiudicano  gli equilibri ambientali, accentuando la fragilità dei territori con evidenti ripercussioni anche a valle. Non solo: la rete d’irrigazione consortile è un tassello determinante nella filiera dell’agricoltura di qualità, alternativa al business criminale; i furti d’acqua, perpetrati soprattutto nelle regioni meridionali, non solo condizionano i bilanci degli enti consortili, ma alterano i valori di mercato”. 
All’iniziativa ha partecipato anche il Direttore Generale ANBI, Massimo Gargano, che ha aggiunto: “Assieme alle forze di polizia è costante la nostra azione di contrasto al crimine, così come il nostro impegno a garantire la salubrità delle acque distribuite a tutela non solo del made in Italy agroalimentare, ma soprattutto della salute pubblica; per questo, è fondamentale che i cittadini possano conoscere la carta d’identità del prodotto per poter scegliere, diffidando da prezzi eccessivamente bassi e dietro ai quali si possono celare  discutibili pratiche agronomiche,  se non addirittura  illegalità e sfruttamento.”


MARCHE - IL CONTRIBUTO DI BONIFICA E’LEGITTIMO E VA PAGATO

"Il contributo di bonifica emesso dal Consorzio è legittimo, e va pagato": lo ha stabilito la Commissione Tributaria Provinciale di Lucca con una sentenza, in cui è stato rigettato il ricorso presentato da un’azienda romana contro una cartella di pagamento relativa ad alcuni immobili; in particolare, si eccepiva  il fatto che nella cartella di pagamento non venisse concretamente sviluppato il calcolo del tributo, né si facesse riferimento al perimetro di contribuenza.
Il dispositivo della sentenza non ha però lasciato spazio ad alcun dubbio: il tributo è pienamente esigibile. A renderlo noto è stato il Consorzio di bonifica Marche (con sede a Pesaro), che ha sottolineato come dirimente sia risultata essere la corretta approvazione del Piano di Classifica, da parte degli organi amministrativi consortili. Sull’effettività del beneficio, la Commissione Tributaria ha poi rimandato alla giurisprudenza della Corte di Cassazione, che si è ormai consolidata sul principio, per cui l’inserzione nel perimetro di contribuenza e nel Piano di Classifica implica automaticamente una presunzione di vantaggio.


ANBI: 

“SONO 754 GLI IMPIANTI IDROVORI ITALIANI, CHE TUTELANO E VALORIZZANO IL NOSTRO TERRITORIO. SE SI SPEGNESSERO SCOMPARIREBBE UNA BELLA PARTE DEL PAESE”

“In occasione della prima Giornata Nazionale del Paesaggio, voluta dal Ministero dei Beni, delle Attività Culturali e del Turismo, è importante affermare che gran parte del Bel Paese è un territorio artificiale, alla cui salvaguardia concorrono, in maniera determinante, i Consorzi di bonifica.” 
Ad affermarlo, è stato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI, che, nell’occasione, ha reso noti alcuni dati. I Consorzi di bonifica sovrintendono alla salvaguardia idrogeologica di quasi 7 milioni di ettari, di cui 1.200.000 sono sotto il livello del mare e necessitano, quindi, dell’azione di ben 754 centrali idrovore, le cui pompe tengono asciutto il territorio, aspirando le acque in eccesso e convogliandole verso il mare; la loro capacità di “sollevamento” è pari a circa 4.103.000 litri al secondo.
“E’ incredibile la visualizzazione di tale potenzialità – ha insistito il Presidente ANBI– E’ come se, in un attimo, le pompe spostassero 4 milioni di bottiglie!” Oltre la metà degli impianti idrovori è ubicato nel Nord Italia, dove il record spetta al Veneto con circa 300 centrali; a ciò va aggiunta la sorveglianza e la  manutenzione, svolte dai Consorzi di bonifica, su oltre 9.233 chilometri di argini fluviali e marini. Senza l’azione di questa rete di difesa dalle acque, molti territori italiani  tornerebbero in breve tempo acquitrinosi: se il ricordo corre facilmente a Maremma, Agro Pontino e vaste aree della Sardegna, meno percepibile è l’azione svolta a tutela di un terzo della Pianura Padana (culla del “made in Italy” agroalimentare) e della “perla turistica” del litorale nord-adriatico (dalla Romagna al Friuli Venezia Giulia): entrambi sarebbero destinati a scomparire. La conservazione del paesaggio italiano è strettamente correlato, quindi, all’azione dei Consorzi di bonifica ed un significativo riconoscimento arriva dalla Regione Lombardia, promotrice della candidatura del paesaggio delle risaie a patrimonio UNESCO. 
“Non solo – ha proseguito il Presidente ANBI - va anche ricordata, ad esempio, la recente azione svolta in Puglia, dove il locale Consorzio di bonifica  ha abbattuto, di concerto con le Autorità competenti, alcune costruzioni abusive nella zona umida della Riservetta di Manfredonia. Il paesaggio – ha concluso Vincenzi – non va, infatti, solo conservato, ma anche difeso concretamente. Per questo, torniamo a richiedere, con forza, l’accelerazione dell’iter parlamentare per l’approvazione della legge contro il consumo del suolo.


TOSCANA - MINOR RISCHIO IDRAULICO IN VALTIBERINA

Il fiume Cerfone da oggi fa un po’ meno paura: il Consorzio di bonifica Alto Valdarno (con sede ad Arezzo), ha, infatti, presentato i lavori di ripulitura e messa in sicurezza di un tratto di alveo di quasi tre chilometri e che hanno interessato i comuni di Arezzo, Anghiari e  Monterchi. Si è trattato di un intervento da 180.000 euro (70.000 a carico dell’ente consortile, il resto della Regione Toscana), iniziato ad Ottobre per rendere il Cerfone meno pericoloso.
Si è operato in stretta collaborazione con l’Unione Comuni Valtiberina, per le esigenze del cui territorio sono stati chiesti, alla Regione, ulteriori 2 milioni di euro. Un intervento particolarmente significativo è stata la rimozione dei materiali, che avevano ridotto la portata del fiume; in tal modo è diminuito il rischio idraulico e si è tolto il degrado lungo gli argini nel centro del paese di Monterchi.


LOMBARDIA - IL PALAZZO DELLA BONIFICA, UN GIOIELLO LIBERTY

Un gioiello riscoperto nella città di Mantova: è quanto emerso dalla visita della Società di Palazzo Ducale (la più antica associazione no-profit italiana, impegnata nel settore dei beni culturali) alla sede mantovana del Consorzio di bonifica Terre dei Gonzaga in Destra Po; là, dove c’era il ghetto, Pietro Ploner, ingegnere ed illustre bonificatore dei primi del secolo (introdusse macchinari e tecnologie moderne negli impianti idrovori delle antiche Bonifiche mantovane, tutt’oggi utilizzati e strategici)  ebbe l’incarico di costruire la sede dell’ente consorziale. Una delegazione di 30 persone dell’associazione ha potuto visitare la sede consorziale, progettata nel 1912 e la cui costruzione iniziò il recupero di un’area centrale per la città.
La bellezza del palazzo, con preziosi richiami liberty, è degna dei numerosi gioielli architettonici mantovani; spiccano 2 sale meravigliose: quella del Consiglio dei Delegati, affrescata nel soffitto e con gli stemmi dei comuni mantovani, nonchè quella della biblioteca, interamente rivestita in noce nazionale e contenente volumi d’epoca.
Di notevole rilievo sono anche la scala “a giorno” (con gradini ed alzate in marmo botticino, incastrati ed autoportanti), una rara balaustra in ferro battuto (forgiata con un elegante motivo liberty), i busti in bronzo del primo presidente (marchese Capiluppi) e del primo direttore (il noto ingegnere lombardo, Luigi Villoresi).


EMILIA ROMAGNA - NUOVE AMBIENTAZIONI CINEMATOGRAFICHE

Ora è ufficiale: la candidatura del nodo idraulico storico di Saiarino e delle casse di espansione a Campotto è andata a buon fine!
Le principali strutture del sistema di sicurezza idraulica del Consorzio di bonifica Renana (con sede a Bologna) rientrano ufficialmente tra le location che la Regione Emilia Romagna promuove, tramite la Film Commission regionale, come disponibili e consigliate per la realizzazione di video, film e documentari. Si tratta di una vetrina promozionale rilevante: sempre più numerose sono, infatti, le produzioni cinematografiche e televisive, nazionali e non solo, che trovano, in Emilia Romagna, luoghi inediti e strutture idonee per realizzare prodotti video di qualità.


FRIULI VENEZIA GIULIA - CONCORSO DI IDEE

Oltre novanta  studenti del Liceo Artistico Sello “a caccia” di ispirazione tra gli impianti del Consorzio di bonifica Pianura Friulana, da Gemona a Latisana, per creare il nuovo logo dell’ente: in un tour di 2 giornate, i ragazzi hanno tratto spunto dalle spiegazioni degli esperti per l’ideazione del simbolo, che dovranno progettare; precedentemente le classi  (3 quarte e 4 quinte dell’indirizzo di grafica) erano state ricevute nella sede consortile a Udine, dove era stata illustrata l’iniziativa, che prevede un concorso di idee con tanto di premi: i primi 3 classificati si aggiudicheranno rispettivamente un ipad pro, un ipad mini ed una tavoletta grafica.
Gli elaborati degli studenti dovranno pervenire alla giuria entro il 13 Maggio p.v.. Successivamente si terrà la cerimonia di premiazione e presentazione pubblica del logo, creato dagli studenti.


CALABRIA - ANNUNCIATA  CONVENTION

Il Consorzio di bonifica Ionio Catanzarese (con sede nella città  capoluogo) ha annunciato che nei prossimi giorni promuoverà una grande convention che, partendo dal territorio,  indicherà percorsi concreti di sviluppo e vera occupazione: difesa del suolo, dissesto idrogeologico, risorsa idrica  e ripresa dei lavori per la diga sul fiume Melito sono gli assett naturali dell’azione e della progettualità dell’ente consortile e che, messi a regime, possono fare la differenza.
Fervono quindi i preparativi organizzativi del simposio, definito “un necessario scatto di orgoglio”, nella netta convinzione che "l'innovazione, le conquiste e le soluzioni si fanno e si trovano collaborando, discutendo e aprendosi al dialogo".


TOSCANA - SELEZIONE PER 4 GUARDIANI IDRAULICI

Il Consorzio di bonifica 1 Toscana Nord (con sede a Viareggio, in provincia di Lucca) ha deciso di potenziare l’attività di vigilanza e polizia idraulica sui corsi d’acqua del comprensorio attraverso una selezione pubblica, per titoli e prove, al fine di formare una graduatoria, dalla quale attingere per l’assunzione a tempo pieno e indeterminato di 4 persone, inquadrate come collaboratore tecnico istruttore, con mansioni di guardiano idraulico.
Il bando completo per la selezione è a disposizione sul sito del Consorzio (www.cbtoscananord.it); tra i requisiti richiesti: il diploma di geometra e/o di perito agrario. Le domande devono pervenire entro e non oltre le ore 12,00 del 23 Marzo p.v. .


VINCENZI A ROMA ED IN LOMBARDIA

Il Presidente ANBI, Francesco Vincenzi, interverrà mercoledì 22 Marzo p.v. nel corso della sessione pomeridiana della Conferenza Nazionale “Acque d’Italia”, organizzata dalla Struttura di Missione #italiasicura” nell’Aula dei Gruppi Parlamentari della Camera dei Deputati, a Roma. Vincenzi concluderà inoltre, sabato 25 Marzo p.v., il convegno “Politiche e interventi per l’uso sostenibile delle risorse idriche, la difesa del suolo  lo sviluppo dell’agricoltura” in programma nel Centro Fiera del Garda, a Montichiari, in provincia di Brescia.

 
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SETTIMANALE DELL´ASSOCIAZIONE NAZIONALE CONSORZI DI GESTIONE E TUTELA TERRITORIO E ACQUE IRRIGUE
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