ANBI: IN ABRUZZO, RISORSE IDRICHE RIDOTTE PER SICCITA’ E TERREMOTO
VINCENZI: “IO, TERREMOTATO, CONOSCO LE DIFFICOLTA’ DEL POST SISMA, MA NUOVE OPPORTUNITA’ ARRIVERANNO DAL PIANO IRRIGUO NAZIONALE”
L’altezza della falda acquifera nella zona di Avezzano, in provincia de L’Aquila, è ben 36 metri al di sotto della media stagionale, creando gravi preoccupazioni per il futuro dell’approvvigionamento idrico soprattutto in agricoltura: lo rende noto l’Associazione Nazionale Consorzi Gestione Tutela Territorio ed Acque Irrigue (ANBI) sulla base dei dati forniti dal locale Consorzio di bonifica Ovest (con sede nel comune aquilano di Avezzano) impossibilitato, allo stato attuale, di prevedere il consueto apporto di 10 milioni di metri cubi d’acqua alle pregiate coltivazioni della piana del Fucino, con prevedibili riflessi sulle produzioni del territorio. Analogamente può dirsi per altre zone della provincia de L’Aquila, ma è nei territori di Teramo e Chieti che le conseguenze del terremoto stanno condizionando fortemente la disponibilità irrigua in zone già martoriate dal sisma. Il ripetersi di forti scosse, infatti, ha costretto a ridurre la quantità d’acqua invasata nel bacino di Penne, condizionando la disponibilità idrica nel comprensorio del fiume Tavo. La preoccupazione per il ripetersi di eventi tellurici ha comportato anche lo svasamento della diga di Campotosto, nel teramano, pregiudicando non solo l’irrigazione, ma anche la produzione idroelettrica.
“Quella dell’agricoltura abruzzese – ha commentato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI – è una situazione drammatica, peggiorata da condizioni climatiche che, dopo aver colpito duramente le popolazioni terremotate, non stanno arrecando il necessario apporto idrico all’agricoltura. Un segnale di ripresa potrà comunque venire dal Piano Irriguo Nazionale, di cui si è appena aperto il nuovo bando, che si chiuderà entro fine giugno. I Consorzi di bonifica abruzzesi hanno pronti 20 progetti definitivi ed esecutivi per oltre 122 milioni di euro. A loro, come a tutte le popolazioni terremotate va la vicinanza di chi, emiliano come me, conosce e sta continuando a vivere le difficoltà del post sisma.”
CALABRIA - POSSONO ESSERE ROTTAMATE LE CARTELLE ESATTORIALI EMESSE DA EQUITALIA PER CONTO DEI CONSORZI DI BONIFICA
Anbi Calabria ha informato che è possibile “rottamare” le cartelle emesse da Equitalia per tributi consortili. Pertanto, i contribuenti possono sanare la loro posizione sino al 31 Marzo 2017 (salvo eventuali proroghe). Per rottamare le cartelle emesse dai Consorzi di bonifica, si può procedere con una dichiarazione di adesione parziale alla definizione agevolata, quindi senza pagare le sanzioni, gli interessi e le more. L’istanza per l’adesione alla rottamazione deve essere effettuata ad Equitalia tramite apposito modello e non presso gli uffici degli enti consorziali, che comunque sono disponibili ad ogni chiarimento.
Il Decreto Legge 193/2016, convertito in legge, ha previsto la possibilità per qualsiasi contribuente (persona fisica, società, ecc.) di definire, in via agevolata, le somme iscritte a ruolo da parte di pubblici uffici per i ruoli affidati ad Equitalia; il periodo, oggetto della definizione agevolata, va dal 1 Gennaio 2000 al 31 Dicembre 2016 (ivi inclusi gli avvisi di accertamento esecutivi). Il pagamento può avvenire in un’unica soluzione o in un massimo di 5 rate da versare entro il 30 Settembre 2018. In questi giorni, notevole è stata l’adesione in tutta Italia e si è registrato un vero e proprio boom negli ultimi mesi.
EMILIA ROMAGNA - ACQUA VIRTUOSA
Dopo un inverno poco piovoso, il bilancio idrico è in netto deficit per i terreni della pianura bolognese e c'è di che essere preoccupati per la campagna agricola, che si sta avviando; anche in Appennino le nevi sono state scarse per il secondo anno consecutivo: le riserve idriche sotterranee, che alimentano fontane e torrenti, sono sempre più scarse e si auspica che una primavera ricca di pioggia rimedi la situazione, al fine di evitare un'estate critica.
Secondo il servizio idrometeorologico della Regione Emilia Romagna, da Ottobre a Dicembre 2016, le “mancate precipitazioni” sono state pari al 50 % delle attese climatiche. Proprio per prevenire le emergenze irrigue e fornire un servizio costante alle aziende agricole, il Consorzio di bonifica Renana (con sede a Bologna) ha attivato da alcuni anni il progetto “Acqua Virtuosa”, che consente, attraverso il rapporto diretto con gli agricoltori, di valutare, già all'inizio della stagione irrigua, quali saranno le esigenze delle colture in campo, in modo da predisporre turnazioni efficaci, che consentano di utilizzare l'acqua irrigua solo dove e quando serve.
Tra Gennaio e Marzo, infatti, le oltre mille aziende, che utilizzano per irrigare l'acqua di superficie,fornita dall’ente consortile, dichiarano il loro piano colturale e le loro esigenze irrigue: questi dati, digitalizzati, sono alla base di un sistema informativo territoriale , che consente di gestire eventuali criticità e di risparmiare acqua, laddove non sia necessaria. Grazie a tale sistema è possibile anche calcolare la quota variabile del contributo irriguo che, con l'applicazione del nuovo Piano di Classifica, si basa sui reali utilizzi di volumi idrici in campo, verificati anche attraverso il riscontro con le immagini satellitari.
VENETO - IN VISTA DELLA STAGIONE IRRIGUA
Con l’arrivo di Marzo si avvicina l’apertura della stagione irrigua e proseguono, nell’intero comprensorio del Consorzio di bonifica Veronese (con sede nella città scaligera), le attività di manutenzione degli impianti e delle reti di distribuzione dell’acqua. Nel comune di Villafranca si sono succeduti, negli scorsi giorni, alcuni interventi di rilievo: lungo il Canale Raccoglitore Secondario Feriadon si è provveduto a sostituire 140 metri di tubazione interrata con tubi di diametro maggiore per aumentare la capacita di scarico del canale; lungo il Canale Terziario, in località Gallinelle, sono stati sostituiti 70 metri di alveo in terra, ormai inadeguato, con tubazioni in cemento armato così come in località Prabiano.
EMILIA ROMAGNA - RIPRISTINATI COLLEGAMENTI E CONSOLIDATI VERSANTI
La pesante eredità lasciata al comune di Ottone dai fenomeni alluvionali del 2015 e dal progressivo dissesto idrogeologico, inasprito anche da ulteriori violente precipitazioni nei mesi successivi, avevano creato notevoli criticità per tutti i residenti nel Comprensorio delle Terre Alte. La rete viaria aveva subito gravi contraccolpi e la sua instabilità generale non garantiva più standard di sicurezza, adeguati per gli spostamenti quotidiani degli utenti, essenziali per le attività socio-economiche di questo comune al confine con la Liguria. In tempi molto rapidi e con interventi di massima urgenza, il Consorzio di bonifica di Piacenza (con sede nella città capoluogo), con immediato finanziamento della Regione Emilia Romagna grazie all’Agenzia di Protezione Civile- Servizio Difesa Suolo, riuscì a ripristinare l’arteria Ottone-Ottone Soprano-Semensi, ma il lavoro da fare per poter contare su un’opera di consolidamento complessivo era ancora notevole ed ora è stato ultimato.
L’incontro per illustrare i lavori si è svolto in Municipio, con un successivo sopralluogo tecnico in loco; 3 sono stati i maxi-interventi di prevenzione (valore: circa duecentomila euro), effettuati in diversi punti dell’area comunale montana, per lo più in prossimità del reticolo interconnesso ed a sostegno di strade, che avevano assoluto bisogno di rapida messa in sicurezza per ricollegare frazioni abitate o abitazioni e zone boschive di lavoro. Anche l’importante linea di adduzione dell’acquedotto di Tartago è stata sistemata.
TOSCANA - INTERVENTI PRELIMINARI
Inizio Marzo piuttosto piovoso su tutta la Toscana, forse in misura minore nel senese dove, in Alta Valdelsa, opera anche il Consorzio di bonifica 3 Medio Valdarno (con sede a Firenze), che nei giorni scorsi ha completato la pulizia di manufatti e corsi d’acqua minori per risolvere situazioni di criticità localizzate. I lavori, oltre a migliorare i deflussi in condizioni idraulicamente delicate, sono preliminari ad una sistemazione più organica del reticolo idrografico della zona, in particolare nel comune di Casole d’Elsa: ne sono esempio i lavori di sfalcio e sistemazione dei fossi minori, affluenti del Borro di Fontelata. Sarà sempre l’ente consortile poi, su autorizzazione del Genio Civile, ad intervenire più organicamente su fossi e torrenti in comune di Casole e ad avviare contestualmente un taglio selettivo in comune di Colle Val d’Elsa, riducendo sensibilmente i rischi di ristagni ed allagamenti della zona.
Manutenzioni ordinarie, tagli selettivi ed interventi straordinari, in accordo con il Genio Civile, sono il giusto mix per la difesa del suolo in Toscana specie nelle zone collinari come l’Alta Valdelsa ed il Chianti senese, dove è fondamentale diradare, ringiovanire e riqualificare l’abbondante vegetazione ripariale spontanea sui declivi e favorire il deflusso nelle zone più pianeggianti, dove si concentrano spesso piccole e medie zone artigianali con produzioni anche di grande valore.
EMILIA ROMAGNA - LA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE NEL LAVORO QUOTIDIANO
Sconosciuto ai più, il lavoro del Consorzio di bonifica Burana (con sede a Modena) nella zona di collina e montagna impiega ogni anno tecnici con funzioni diverse rispetto a quanto svolto in pianura… ma con qualche punto in comune. Tenere liberi i corsi d’acqua dalla vegetazione infestante, infatti, è un compito trasversale a pianura e montagna; la capacità di scolo di un corso d’acqua pulito è spesso ciò, che fa la differenza, evitando esondazioni in caso di precipitazioni intense. Ecco, perché c’è stato un ottimo riscontro dagli abitanti delle zone attorno al torrente Nizzola ed ai fossi “delle Foreste” e “Siano” a Castelvetro, nonché al bacino torrente Grizzaga a Maranello dopo l’intervento di pulizia: si è trattato di un taglio selettivo della vegetazione che, oltre al deflusso delle acque, favorisce il buon mantenimento dei manti stradali a fianco dei corsi d’acqua grazie anche al concorso di tutti nel mantenere in efficienza i fossi privati, evitando che vengano ostruiti da materiale di varia natura.
A Spilamberto è stato il canale S. Pietro, che ha visto impegnati i tecnici consorziali per lavori di consolidamento arginale: si erano verificate frane spondali dopo le piogge intense di primavera 2016, per cui si è proceduto al consolidamento di un importante tratto di quasi quattrocento metri. In questo caso si è operato con finanziamenti del Consorzio di bonifica per avviare un iter risolutivo e rapido, evitando il rischio di ulteriori cedimenti.
LOMBARDIA - IMPEGNO COMUNE CONTRO LE NUTRIE
Agricoltori autotassati nella lotta alle nutrie: accade a Roncoferraro, dove la somma raccolta sarà destinata all’acquisto di gabbie ed alla manutenzione del territorio, necessari per combattere il proliferare dell’animale. Le nutrie rappresentano un problema serio per tutto il territorio della provincia di Mantova: si tratta di animali, che nidificando lungo gli argini, mettono a serio rischio tenuta delle sponde, ma sono anche pericolosi per gli operatori con mezzi agricoli.
Le attività di contenimento sono in atto nel Mantovano a diversi livelli ed anche il Consorzio di bonifica Territori Mincio (con sede nella “città di Virgilio”) lamenta la difficile situazione e riconosce € 1,72 per ogni nutria, che viene consegnata alla Provincia, perché la salvaguardia dei canali d’irrigazione è fondamentale per il territorio.
VENETO - CRESCONO I PIANI DELLE ACQUE
Presente il Sindaco, il Consorzio di bonifica Brenta (con sede a Cittadella, in provincia di Padova) ha pubblicamente illustrato, a Marostica, il Piano delle Acque recentemente predisposto per il territorio comunale e che è un innovativo strumento di programmazione, nonchè gestione delle problematiche idrauliche, con particolare riferimento alla rete di smaltimento delle acque meteoriche; monitorato e costantemente aggiornato, permette di individuare le criticità idrauliche e le loro potenziali soluzioni, dando un ordine di priorità agli interventi. Sono state individuate e riportate, in cartografia, le affossature private principali, che, se rivestono carattere di interesse pubblico, è necessario vincolare per garantirne il rispetto. Sono state segnalate anche 18 criticità distinte per ordine di priorità, cui corrispondono altrettante ipotesi di intervento, per un importo complessivo di circa quattro milioni e quattrocentoventottomila euro; la maggioranza degli interventi riguarda la rete di fognatura di acque bianche e solo marginalmente i ricettori consortili. Nell’occasione è stato ricordato che una buona parte del territorio di Marostica è esterno al comprensorio consortile ed il Comune ha auspicato che il confine consorziale possa essere ampliato; l’ente di bonifica si è reso disponibile, a patto che la Regione Veneto, titolare del demanio idrico, provveda a finanziare gli interventi straordinari, necessari per rimettere la rete idraulica in condizioni di efficienza. E’ stata, infine, illustrata un’importante opera, che il “Brenta” sta realizzando: lo scolmatore dello scolo Torresino in roggia Grimana per ridurre il rischio idraulico.
TOSCANA - FORMAZIONE PER LA CRESCITA DEL PERSONALE
Corsi e prove pratiche per un utilizzo più efficace dei mezzi e delle attrezzature in uso per la sicurezza idraulica del territorio soprattutto nel pieno rispetto della flora e della fauna, che vive lungo i corsi d’acqua; la gestione del bilancio dell’ente consortile secondo principi manageriali, propri della contabilità economico-patrimoniale; le novità legislative, introdotte dal nuovo codice degli appalti: sono i principali temi del progetto formativo “Processi di gestione territorio in sicurezza”, che il Consorzio di bonifica 1 Toscana Nord (con sede a Viareggio, in provincia di Lucca)ha pensato ed organizzato per i suoi dipendenti, migliorandone la preparazione per contribuire ad accrescere la loro soddisfazione professionale ed offrire un servizio più efficiente.
Il piano formativo, che si sta sviluppando dallo scorso autunno, è finanziato con uno stanziamento richiesto ed ottenuto, attraverso bando, dal fondo interprofessionale FORAGRI. L’obbiettivo è porre le basi per una realtà che, con duttilità, sappia rispondere, nei prossimi decenni, alle esigenze ed alle problematiche di un territorio, che mai come adesso muta ed evolve in modo tanto repentino; in questo, le risorse umane sono il patrimonio più grande, di cui l’ente consortile dispone e perciò punta in maniera importante sulla loro formazione e crescita.
LOMBARDIA - RIAVVIATA LA STAGIONE DELLE VISITE
Con il mese di Marzo si è riavviata la stagione delle visite scolastiche al sito di Panperduto. I gestori dei servizi turistico-ricettivi stanno compilando il nuovo calendario: le prenotazioni già effettuate sino alla fine di Maggio sono numerosissime.
Ad inaugurare la nuova stagione sono stati gli alunni della scuola secondaria inferiore "Carlo Fossati" di Cuggiono: 4 classi hanno infatti raggiunto il sito accompagnate dagli insegnanti ed accolte da esperte guide, valorizzando il lavoro, svolto dal Consorzio di bonifica Est Ticino Villoresi (con sede a Milano,) per finalizzare il luogo anche alla creazione ed alla condivisione di una positiva cultura dell’acqua.
PIEMONTE - IL CANALE CAVOUR IN MOSTRA
Come le acque del Canale Cavour, prelevate a Chivasso, arrivano ad irrigare le risaie lomelline, così le foto della giornalista torinese, Irene Cabiati, arrivano finalmente a Sartirana Lomellina (in villa Buzzoni Nigra, fino al 19 Marzo p.v.) per raccontare la meravigliosa storia della prima grande opera dell’Italia Unita. Costruito tra il 1863 e il 1866 da 14.000 uomini, che ne scavarono il tracciato a mano, il Canale Cavour rappresenta a tutt’oggi la spina dorsale di un sistema irriguo di oltre ventimila chilometri in grado di distribuire l’acqua irrigua grazie al lavoro degli acquaioli degli enti consortili gestori. Dagli scatti in esposizione è possibile evincere la raffinatezza di questa antica opera di ingegneria idraulica, capace di oltrepassare i corsi d'acqua, che incrocia, superandoli con ponti canale o sottopassandoli, infilandosi in gallerie scavate sotto il letto dei fiumi.
La mostra è nata dell’esplorazione fatta dall’autrice in quasi cinque anni, percorrendo a piedi, in bicicletta e con un ultraleggero l’intero tracciato del Canale; ai suoi scatti ha poi affiancato le fotografie storiche degli archivi degli enti consorziali, responsabili della gestione quotidiana del Canale: l’Associazione Irrigazione Ovest Sesia (con sede a Vercelli) e l’Associazione Irrigazione Est Sesia (con sede a Novara), unite nella Coutenza Canali Cavour (con sede a Vercelli).
La Lomellina, non è attraversata dal Canale Cavour, ma beneficia delle sue acque grazie al Diramatore Quintino Sella e al Diramatore Vigevano oltre che ai subdiramatori Destro e Sinistro e a un dedalo di canali, che permettono che la porzione storicamente più antropizzata della pianura padana sia oggi la porzione più naturale e con il paesaggio più particolare. La mostra è visitabile nei fine settimana e nei giorni di mercoledì, giovedì e venerdì (per informazioni: info@estsesia.it).
VINCENZI NEL VENETO
Il Presidente ANBI, Francesco Vincenzi, interverrà mercoledì 15 Marzo p.v. alla Giornata dell’Irrigazione “#LEBisgreen”, che si terrà a Cologna Veneta, nel veronese. La mattinata prevede un convegno, cui seguirà l’apertura delle paratoie del Canale Lessino Euganeo Berico, gestito dal locale Consorzio di 2° grado L.E.B.,dando ufficialmente avvio alla stagione irrigua 2017.