VINCENZI: “IL CIPE CONFERMA 295 MILIONI PER L’IRRIGAZIONE ITALIANA. SIAMO SODDISFATTI PERCHE’ E’ UNA SCELTA LUNGIMIRANTE”
“Dobbiamo rendere merito per i 295 milioni destinati ad infrastrutture irrigue, stanziati definitivamente dal Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica e che si aggiungono ai 300 milioni, previsti dal Programma di Sviluppo Rurale Nazionale.”
A dirlo è stato Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale Consorzi Gestione Tutela Territorio ed Acque Irrigue (ANBI), che ha espresso la soddisfazione del mondo dei Consorzi di bonifica e di irrigazione per un provvedimento, che significa il riavvio del Piano Irriguo Nazionale.
“Ampliare e migliorare l’irrigazione nel nostro Paese vuol dire non solo incrementare la qualità dei prodotti agricoli, ma incrementare la ricaduta ambientale di un uso produttivo della risorsa acqua, dalla cui disponibilità già oggi dipende l’84% del made in Italy agroalimentare” ha chiosato Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI. L’Italia è tra i Paesi europei, che maggiormente fanno ricorso all’irrigazione: è seconda in termini di superficie irrigata solo alla Spagna (circa 2,4 milioni di ettari contro i 3 milioni di ettari iberici) e quarta in termini di incidenza della superficie irrigata sulla S.A.U. (Superficie Agricola Utile) con circa il 9%, dopo Malta, Cipro e Grecia, che irriga circa il 20% della S.A.U.
Per più della metà della S.A.U. irrigata in Italia (1.300.000 ettari su 2.400.000) l’irrigazione è gestita in maniera collettiva dai Consorzi. In uno studio svolto con l’Università di Trieste, il Mi.P.A.A.F. (Ministero Politiche Agricole Alimentari Forestali) ha stimato il valore dell’irrigazione a partire dall’effetto prodotto sul valore dei suoli agrari. Dall’analisi è emerso che il Valore Agricolo Medio (V.A.M.) delle colture più importanti dal punto di vista economico (seminativo, frutteto, orto, prato) si aggira sui 40.000 euro/ha, con un massimo al Nord pari a 52.000 euro/ha ed il minimo nel Centro: 20.000 euro/ha. La presenza dell’irrigazione incide significativamente sul valore, introducendo una differenza fra irriguo e non irriguo pari a 13.500 euro/ha. In termini percentuali tale differenza è più elevata al Centro-Sud (60-80%) rispetto al Nord (39%) a causa delle differenze climatiche.
Nei seminativi, mediamente, l’incremento di valore riconducibile all’irrigazione è pari a circa il 27%. Il contributo massimo si registra per i suoli a colture specializzate: frutteto (+35%) e orto (+82%). Significativo è pure il contributo fornito al valore dei prati (+48%) che, nel Nord, richiedono elevati volumi d’acqua. “Ne consegue – ha concluso il Presidente ANBI – che l’irrigazione contribuisce in modo significativo al valore agricolo e quindi al reddito di tutte le principali colture praticate in Italia, diminuendo al contempo il rischio economico legato ai fattori meteorologici. E’ evidente che, in un’economia globalizzata, l’irrigazione è essenziale per la sopravvivenza di sistemi agricoli italiani, basati sulle colture specializzate, al Nord come al Sud.”
ANBI ADERISCE ALLA PETIZIONE “SALVA IL SUOLO”
Anche ANBI ha aderito a “#People4Soil”, un'iniziativa dei Cittadini Europei, sostenuta da più di quattrocento associazioni. Ogni anno, in Europa, spariscono sotto il cemento 1000 chilometri quadrati di suolo fertile, un'area estesa come l'intera città di Roma. Senza un suolo sano e vivo non c'è futuro per l'uomo. Oggi il suolo è violentato, soffocato, contaminato, sfruttato, avvelenato, maltrattato, consumato.
Un suolo sano e vivo protegge dai disastri ambientali, dai cambiamenti climatici, dalle emergenze alimentari. Tutelare il suolo è il primo modo di proteggere uomini, piante, animali. Nonostante ciò, in Europa, non esiste una legge comune, che difenda il suolo.
Per questo, si chiede che il suolo venga riconosciuto come un patrimonio comune, bisognoso di protezione a livello continentale, in quanto garantisce la sicurezza alimentare, la conservazione della biodiversità e la regolazione dei cambiamenti climatici; si chiede un quadro legislativo, che tuteli i suoli europei dall'eccessiva cementificazione, dalla contaminazione, dall'erosione, dalla perdita di materia organica e dalla perdita di biodiversità.
La petizione può essere firmata anche collegandosi al sito www.salvailsuolo.it o www.anbi.it .
VINCENZI: “DESTINATI 5 MILIONI E MEZZO DI EURO PER LA SICUREZZA E L’AMMODERNAMENTO DELLE DIGHE NELLE MARCHE. AL DI LA’ DI OGNI POLEMICA POLITICA E NON, QUESTA E’ LA CULTURA DEL FARE, CHE CHIEDIAMO CONTINUI”
Dopo il costante monitoraggio sulle dighe compiuto dal Consorzio di bonifica Marche (con sede a Pesaro), soprattutto dopo le scosse di terremoto nelle scorse settimane ed a seguito della pressante ricerca di risorse per rendere sempre più efficienti gli impianti, il C.I.P.E. (Comitato Interministeriale Programmazione Economica) ha approvato il Piano Operativo, con cui stanzia 5,5 milioni di euro per migliorare i sistemi di sicurezza e la ritenuta degli invasi marchigiani.
La delibera ha assegnato 3 milioni di euro per lavori di ammodernamento alla diga di Mercatale, 1 milione di euro per quella di Cingoli, 500.000 euro per la strumentazione di controllo allo sbarramento di Comunanza, 1 milione di euro per i sistemi di ritenuta dell’invaso di San Ruffino. Si tratta di un finanziamento importante che nasce da diverse esigenze: in particolare, la diga di Mercatale ha mostrato una notevole versatilità e, nata per l'irrigazione, può diventare anche opera di difesa dalle esondazioni nella valle del Foglia ma, per far questo ha bisogno di ammodernamenti ormai prossimi.
“Il nostro impegno ed il risultato concreto ottenuto dimostrano quanto inutili e dannose siano stati polemiche ed allarmismi nelle scorse settimane – ha concluso Francesco Vincenzi, Presidente ANBI (Associazione Nazionale Consorzi Gestione Tutela Territorio ed Acque Irrigue) - Auspichiamo che l’attuale fase politica non rallenti importanti interventi, decisi in favore del territorio.”
VENETO - L O SBARRAMENTO SUL BRENTA SI FARA’
Il Tribunale Superiore delle Acque di Roma ha rigettato, perchè infondati, tutti gli argomenti contro lo sbarramento antintrusione salina alle foce del fiume Brenta: il ricorso era stato promosso dai titolari di darsene fluviali, presenti lungo l’asta terminale.
Ora il Provveditorato alle Opere Pubbliche, assieme alla Regione Veneto ed al Comune di Chioggia, con Consorzio di bonifica Adige Euganeo (con sede ad Este, in provincia di Padova) e Ministero Politiche Agricole Alimentari Forestali, valuteranno la modalità di realizzazione dell’opera strategica, attesa da oltre sedici anni.
Il dispositivo idraulico sormontato da una struttura carrabile destinata a collegare Sottomarina all’Isola Verde è considerato irrinunciabile, addirittura vitale per l’agricoltura, pena la progressiva desertificazione di circa quarantamila ettari, dalla foce sino ai piedi dei Colli Euganei. Costo dell’opera: circa ventitre milioni di euro ripartiti tra Mi.P.A.A.F., Comune Chioggia, Regione Veneto ed ex Magistrato Acque.
PUGLIA - DELEGAZIONE GIORDANA IN VISITA
Una delegazione dell’Autorità di bacino del Fiume Giordano e frequentante un corso di formazione all'Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari (IAM.B) è stata ospitata dal Consorzio di bonifica Capitanata per acquisire esperienze sulla gestione partecipativa dei sistemi irrigui.
Dopo la visita agli impianti di irrigazione nel comprensorio Sinistra Ofanto, il gruppo si è trasferito nella sede consorziale a Foggia per un confronto sull’organizzazione dell’ente.
Le politiche della Giordania sono sempre più attente al risparmio idrico per far fronte alla siccità, che affligge la popolazione e limita le produzioni; l’esperienza della “Capitanata” è ritenuta, da anni, un ottimo riferimento per tutto il bacino del Mediterraneo.
LOMBARDIA - TORNA L’ACQUA NEI CANALI
“Asciutta” al termine: torna l’acqua nei canali; le attività di immissione sono state avviate nel Naviglio Grande e progressivamente anche nei Navigli derivati. L’ “asciutta” autunnale è stata pianificata per permettere numerosi microinterventi di recupero spondale, in particolare lungo l’asta del Naviglio Grande anche se alcuni cantieri hanno interessato pure il Naviglio Pavese.
L’acqua è stata quasi subito visibile anche in centro a Milano; la situazione sarà a regime in coincidenza dell’inizio delle Festività natalizie. Il Consorzio di bonifica Est Ticino Villoresi (con sede a Milano) ha intanto approvato il nuovo calendario delle “asciutte” 2017 per consentire l'attuazione, in particolare, di ulteriori interventi sul Naviglio Grande nei comuni di Cuggiono, Bernate Ticino, Robecchetto con Induno, Cassinetta di Lugagnano, Gaggiano, Trezzano sul Naviglio e Corsico.
Il Villoresi sarà il primo canale ad entrare “in asciutta” agli inizi di Gennaio; con l’avvio di Febbraio, l’acqua verrà tolta anche ai Navigli Grande, Bereguardo e Pavese, mentre per il Naviglio Martesana è prevista solo un’ “asciutta” parziale a partire dalla fine di Febbraio.
VENETO - RITROVATA EFFICIENZA
Il Consorzio di bonifica Veronese (con sede nella città scaligera) sta provvedendo ad intubare 430 metri del canale secondario, che preleva acqua dal Canale Sommacampagna per distribuirla sul territorio di Valeggio sul Mincio. L’intervento si è reso necessario, perché il rivestimento di calcestruzzo c ormai presentava ampie zone di corrosione con conseguenti perdite d’acqua. L’intervento riporterà l’impianto idraulico alla massima efficienza, in previsione della prossima stagione irrigua 2017.
TOSCANA - IL FIUME TORNA SICURO
Il Fiume Magra a Pontremoli, in località “Nuovo ospedale”, torna sicuro, grazie ad un intervento strutturale del Consorzio di bonifica 1 Toscana Nord (con sede a Viareggio, in provincia di Lucca): la difesa spondale deve essere rifatta, perché gli eventi piovosi eccezionali, verificatosi nel comprensorio della Lunigiana nord-occidentale, hanno causato significativi fenomeni di dissesto idrogeologico in tutto il Pontremolese; l’intervento stabilizza il versante e ripristina la protezione idraulica.
L’opera è possibile grazie a un finanziamento della Regione Toscana a valere sulla linea di stanziamento per le opere di terza categoria idraulica; l’ente consortile contribuirà con un cofinanziamento pari al 30%.
EMILIA-ROMAGNA - PRIMO BILANCIO PER IL PROGETTO “LIFE RINASCE”
Oltre un centinaio di interessati (agronomi, geologi, studenti ed esperti dei temi ambientali) provenienti da tutta l’Emilia Romagna, si sono ritrovati a Reggio Emilia per l’iniziativa promossa ed organizzata dal locale Consorzio di bonifica Emilia Centrale in collaborazione con la Regione Emilia Romagna. Grazie ad un finanziamento di circa due milioni di euro della Comunità Europea, l’ente consortile sta concretizzando, nei comuni di Gualtieri, Carpi e Novi, l’ambizioso progetto LIFE Rinasce, mirato alla riqualificazione e rinaturalizzazione dei corsi d’acqua: un’ iniziativa non solo legata alla conservazione degli elementi vitali, ma legata in maniera inscindibile ai protocolli di sicurezza, anti alluvionali e anti dissesto idrogeologico. “LIFE Rinasce” si presenta, quindi, come un possibile esempio, che potrebbe diventare un modello esportabile al fine di rendere sostenibile e maggiormente integrata la rete idraulico-ambientale. Il progetto ha una durata di 4 anni, ma già ora consegna, alla collettività, una fase operativa che, riportando i corsi d’acqua verso condizioni decisamente più “naturali”, recupera aree di laminazione e in modo contestuale rinnova l’ecosistema. I canali, oggetto di interventi diretti dell’ente consortile, sono il Collettore Alfiere, il Canale della Acque Basse Modenesi e il Canale Diversivo Fossa Nuova Cavata.
TOSCANA - PULIZIA D’AUTUNNO
Migliora la sicurezza idraulica di Montevarchi: grazie alla sinergia tra Consorzio di bonifica 2 Alto Valdarno (con sede ad Arezzo) e Comune di Montevarchi, la città aumenta il livello di protezione contro i rischi idrogeologici; sono, infatti, partiti i lavori per la ripulitura della vasca di accumulo del Borro Spedaluzzo. Il sedimentatore, in linea al corso d’acqua, è costituito da sponde in pietrame e presenta una superficie pari a circa milletrecento metri quadri. I lavori, di importo hanno comportato la movimentazione di oltre mille metri cubi di materiale.
EMILIA ROMAGNA - ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO: BOOM DI RICHIESTE NEI CONSORZI DI BONIFICA
A pochi mesi dal perfezionamento della convenzione di intesa tra ANBI Emilia Romagna ed Ufficio Scolastico Regionale sono già una novantina, gli studenti degli istituti superiori della regione (con prevalenza di quelli provenienti dagli indirizzi agroalimentari) accreditati per iniziare una concreta attività a salvaguardia del territorio all’interno dei Consorzi di bonifica, seguendo i percorsi innovativi di alternanza scuola-lavoro: sicurezza del territorio e qualità delle colture, grazie ad un’irrigazione consapevole. I percorsi hanno una struttura flessibile e si articolano in periodi di formazione in aula e periodi di apprendimento mediante esperienze di lavoro.