22 SETTEMBRE: A ROMA, PRESENTAZIONE REPORT ANBI “MANUTENZIONE ITALIA 2016”
La presentazione del Report ANBI “Manutenzione Italia 2016 – Azioni per l’Italia sicura” si terrà, in collaborazione con la Struttura di Missione contro il Dissesto Idrogeologico, giovedì 22 Settembre p.v. dalle ore9.30 nella Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio, a Roma.
Il rapporto, redatto annualmente, “fotografa” la condizione idrogeologica del territorio italiano, valutando l’impatto economico ed occupazionale degli interventi redatti dai Consorzi di bonifica per la riduzione del pericolo di allagamenti, frane ed alluvioni. In questo, assume evidente significato che il Report venga presentato non solo alla vigilia della stagione autunno-invernale, ma soprattutto in avvio del dibattito parlamentare sul bilancio dello Stato. Di particolare interesse saranno quindi, tra le altre, le presenze di Gian Luca Galletti, Ministro Ambiente; Ermete Realacci, Presidente Commissione Ambiente Camera Deputati; Stefano Bonaccini, Presidente Regione Emilia-Romagna; Vittorino Facciolla, Assessore Ambiente Regione Molise.
A confrontarsi su temi fondamentali per il futuro di vita delle comunità e per lo sviluppo economico del Paese, assieme al Presidente, Francesco Vincenzi ed al Direttore Generale ANBI, Massimo Gargano, ci saranno anche i vertici della Struttura di Missione contro il Rischio Idrogeologico, Erasmo D’Angelis e Mauro Grassi, che faranno il punto sullo stato di avanzamento dei lavori del Piano #italiasicura.
ANBI: “I CAMBIAMENTI CLIMATICI SONO UN ‘IMPORTANTE VARIABILE ECONOMICA: ANCHE IN CAPITANATA, LA CONSUETA LISTA DEI DANNI AL TERRITORIO ED ALL’AGRICOLTURA”
Un urgente sopralluogo per individuare le misure necessarie al ripristino delle condizioni d sicurezza idrogeologica, dopo i violenti eventi meteo registrati dal 9 all’ 11 Settembre scorsi, è stato richiesto dal Consorzio di bonifica Capitanata alle Autorità competenti. In un telegramma, l’ente consortile ha segnalato che, a seguito delle ricognizioni effettuate, risultano danneggiate opere idrauliche nei comuni di San Ferdinando di Puglia, San Paolo Civitate, San Severo, Apricena, Rignano Garganico. In particolare sono segnalati danni, a seguito di esondazioni, sui torrenti Ferrante, Candelaro, Radicosa e suoi affluenti, nonché su molti canali in sinistra Ofanto; pesanti le conseguenze anche per il mondo agricolo.
Attenzione al territorio con un’efficace difesa idrogeologica e completamento degli schemi idrici sono stati i 2 obbiettivi indicati dall’ente consortile a Colomba Mongiello, deputata PD e componente della Commissione Agricoltura della Camera, in visita nella sede dell’ente consortile a Foggia. E’ stato ribadito come sia necessario che vengano finanziati i relativi progetti prima di dover affrontare nuove situazioni di emergenza: tra loro, la realizzazione dell’invaso di Piano dei Limiti resta tra gli interventi prioritari per laminare le piene a valle della diga di Occhito e come preziosa riserva idrica.
Nel sottolineare l’urgenza di provvedere alla manutenzione straordinaria delle infrastrutture, i vertici dell’ente consorziale hanno ricordato che solo uno dei 10 progetti compresi nella riprogrammazione degli interventi nel settore irriguo, finanziati con delibere del C.I.P.E. (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) ed inseriti nel “Piano Irriguo Nazionale- Regioni Sud Italia”, ha ricevuto il decreto di concessione: il dragaggio dell’imbocco dello scarico di fondo della diga di Occhito, mentre per gli altri 9, nonostante i solleciti, non sono stati emessi i relativi decreti. Colomba Mongiello, riconoscendo l’importante ruolo dei Consorzi di bonifica, al termine dell’incontro si è impegnata a cercare di sbloccare l’emissione dei decreti di concessione e di cercare nuove risorse da destinare alla realizzazione delle infrastrutture.
“Stavolta non siamo solo noi a sollecitare la Regione Puglia sulla necessità di ridare piena operatività al sistema della Bonifica pugliese, ma il susseguirsi di eventi meteo di gravita’ inusuale, frutto dei cambiamenti climatici. Irresponsabili scelte politiche regionali di un passato ormai lontano minano economicamente la capacità di intervento di molti enti consortili pugliesi. Per questo, chiediamo all’odierna governance della Regione di provvedere sollecitamente a risolvere, ma in maniera condivisa, una situazione, che sta pesantemente condizionando anche la vita dei lavoratori degli enti consorziali.”
Ha così commentato Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI), di fronte ai pesanti danni, che il maltempo ha provocato soprattutto nelle zone di Ostuni, Torchiarolo e Mesagne, nel brindisino. ANBI ricorda che, nel Piano per la Riduzione del Rischio Idrogeologico 2015, erano 63, per un importo complessivo di oltre 255 milioni di euro (capaci di attivare circa 1700 posti di lavoro), i progetti presentati dai Consorzi di bonifica pugliesi, pronti ad essere avviati, ma in attesa di finanziamento.
“Tali dati saranno aggiornati in occasione della presentazione del Report ANBI Manutenzione Italia 2016 – Azioni per l’Italia Sicura, in calendario a Roma. E’ presumibile che, in assenza di interventi risolutivi e come gli eventi di questi giorni stanno a dimostrare, le esigenze per la sicurezza idrogeologica del territorio pugliese siano aumentate: ricordiamo che prevenire le emergenze costa 5 volte meno che riparare i danni!”
MARCHE - DIGHE AI RAGGI X DOPO IL SISMA: TUTTO A POSTO
Dopo il sisma del 24 agosto e le infinite scosse di assestamento, è stata immediatamente attivata la “task force” messa in campo dal Consorzio di bonifica Marche (con sede a Pesaro) per il monitoraggio degli sbarramenti artificiali in concessione nell’intero territorio regionale. Considerato il grado di magnitudo dell’evento, in base alle disposizioni vigenti (un raggio di 80 chilometri dall’epicentro), sono state monitorate tutte le dighe consortili ad eccezione di quella di Mercatale a Sassocorvaro.
Tutte le osservazioni compiute sulle strutture così come sulle strade di accesso e di servizio,nonchè sulle strumentazioni non hanno mostrato evidenze significative, con parametri riscontrati nella fascia dei valori storici. Fra le altre, particolare attenzione è stata rivolta alla Diga di Comunanza, la più vicina alla zona dell’epicentro (km. 25).
In continuità di monitoraggio, nei giorni scorsi, i tecnici dell’ente consortile hanno anche accompagnato i colleghi della Direzione generale delle Dighe del Ministero Infrastrutture e Trasporti nell’ispezione straordinaria a seguito dell’evento sismico. Nell’occasione, sono stati riproposti tutti i controlli previsti dal FCM (Foglio condizioni dell’esercizio della diga) e si è verificato il corretto funzionamento dell’impianto.
Sono state eseguite tutte le misure strumentali (collimazioni, rock meters, pendoli rovesci, filtrazioni, oltre a quelle ordinarie giornaliere) e contestualmente sono stati verificati gli apparati elettromeccanici come paratoie, sistema di allarme, gruppi elettrogeni e quant’altro, constatando che non ci fossero malfunzionamenti negli impianti e negli organi di scarico dello sbarramento posto nell’alto corso del fiume Aso, a monte dell’abitato di Comunanza.
VENETO - INAUGURATO SCOLMATORE DI PIENA
Si è tenuta, presso il nuovo impianto idrovoro di via Querini a Padova, l’inaugurazione dello scolmatore di piena Limenella Fossetta realizzato dal Consorzio di bonifica Bacchiglione (con sede proprio nel capoluogo patavino). Presenti al taglio del nastro anche l’Assessore all’Agricoltura della Regione Veneto, Giuseppe Pan, ed il Sindaco di Padova, Massimo Bitonci. Il Presidente dell’ente consortile, Paolo Ferraresso, ha ricordato come il progetto definitivo dello scolmatore Limenella Fossetta fosse stato approvato dalla giunta dell’allora Consorzio di bonifica Bacchiglione Brenta nel 2003. Purtroppo, però, l’intero finanziamento necessario per la realizzazione del primo stralcio funzionale si è reso disponibile solo nel Gennaio 2012; nonostante le difficoltà incontrate dal cantiere, i lavori principali sono stati eseguiti in un anno e mezzo e sono stati ultimati con un anticipo di oltre quattro mesi rispetto alle previsioni progettuali.
Lo scolmatore di piena Limenella Fossetta è un opera fondamentale per la sicurezza idraulica dei quartieri Nord di Padova, dove risiede una popolazione di circa settantacinquemila abitanti, più di un terzo dei residenti nell’intero comune. Il bacino interessato dall’intervento ha un’estensione di 3.200 ettari, di cui il 60% è urbanizzato. Lo scolmatore si sviluppa per 2 chilometri, sottopassa l’autostrada A4 e la tangenziale Nord fino a raggiungere il nuovo impianto di pompaggio per l’espulsione delle acque nel fiume Brenta; l’opera consentirà di sottrarre una portata di piena pari a 4.800 litri al secondo.
La nuova opera è stata resa possibile da un accordo fra enti (Regione/Comune/Consorzio): il finanziamento complessivo dell’opera è di € 18.500.000,00 messi a disposizione da Regione Veneto (€ 7.500.000,00) ,Comune di Padova (€ 4.000.000,00) ,Consorzio di bonifica Bacchiglione (€ 3.500.000,00) e da un accordo Regione Veneto - Ministero Ambiente (€ 3.500.000,00).
Lo scolmatore di piena Limenella Fossetta ed il nuovo impianto di scarico in Brenta vanno ad aggiungersi alle opere gestite dal Consorzio di bonifica Bacchiglione per la sicurezza idraulica del territorio del Comune di Padova: 170 chilometri di canali e condotte, 9 impianti idrovori telecontrollati e telecomandati, dotati di 29 pompe in grado di espellere 72.000 litri d’acqua al secondo.
TOSCANA - IL PUNTO SULLA MANUTENZIONE IDRAULICA
Il Consorzio di bonifica 3 Medio Valdarno (con sede a Firenze) ha fatto il punto sulla situazione delle manutenzioni ordinarie. Già terminate da tempo tutte le lavorazioni relative ai tratti di propria diretta competenza, l’ente consortile si appresta a dare il via al secondo passaggio, quello pre-autunnale, che serve a preparare i corsi d’acqua al prossimo arrivo delle piogge.
Sulle opere idrauliche e corsi d’acqua di competenza regionale, invece, l’ente consorziale sta lavorando su delega e indicazione degli uffici Genio Civile ed anche in questo caso sta ultimando le operazioni di manutenzione; sui tratti ripuliti seguiranno gli interventi di tipo civile e forestale, che servono a riprendere cedimenti di sponda, rafforzare muri, riparare manufatti, eliminare piante pericolanti e che sono fondamentali per garantire la piena funzionalità delle opere idrauliche in caso di piena.
Anche quest’anno il “Medio Valdarno” riesce così ad operare in relativamente poco tempo su centinaia di chilometri di argini, sponde ed aree di espansione.
EMILIA-ROMAGNA - UNA COMUNITA’ PIU’ SICURA
La comunità di Gragnano, il suo centro storico e le molteplici colture agricole presenti nella gran parte del comprensorio comunale ora sono più sicure grazie ad un’articolata opera di completamento ed ottimizzazione funzionale della rete di canali, realizzata dal Consorzio di bonifica Piacenza (con sede nella città capoluogo). Fino a pochi giorni fa, infatti, l’alveo interrato del Rio Gragnano attraversava l’abitato del paese, dividendolo quasi perfettamente in due parti, scorrendo al di sotto della carreggiata a strettissimo e ravvicinato contatto, anche se non visibile, con le case, le cantine e le numerose opere intubate del sistema idrico integrato-fognario: questa sistemazione, oltre a mettere a potenziale repentaglio il centro storico in caso di grave piena, aveva creato contemporaneamente criticità legate ad alcune infiltrazioni.
Così, inserendo l’importante opera nel progetto più ampio a supporto del miglioramento generale dell’area irrigua del fiume Trebbia (valore complessivo: circa dieci milioni di euro), l’ente consortile, grazie alla fattiva collaborazione con il Ministero Politiche Agricole Alimentari Forestali e l’Amministrazione Comunale di Gragnano, ha ultimato i lavori in circa due anni.
L’opera ha riguardato la riqualificazione funzionale dei canali irrigui e ha interessato un lungo tratto di rete di circa tre chilometri e mezzo; particolare attenzione è stata riservata agli aspetti legati al risanamento ed alla qualificazione ambientale delle zone attraversate, alla separazione delle acque irrigue da quelle meteoriche, alle aree verdi contigue ai canali per uso pubblico. Inoltre anche siepi e alberature sono state inserite in modo mirato; anche per questo, la realizzazione dell’opera più a monte del Trebbia, la cosiddetta Traversa di Rivergaro, si fa sempre più importante per garantire apporto irriguo costante alla vallata, agli abitanti ed all’economia.
VENETO - RIPRISTINATI ARGINI FRANATI CAUSA MALTEMPO
Il Consorzio di bonifica Acque Risorgive (con sede a Venezia Mestre) ha concluso alcuni importanti interventi di consolidamento di tratti arginali franat,i che hanno interessato anche il comune di Santa Maria di Sala. In particolare, ad essere oggetto di ripristino attraverso l’infissione di pali in legno e la posa di roccia, è stato un tratto di 380 metri dello scolo Desman. Si tratta di lavori, che rientrano tra le opere di manutenzione straordinaria per ripristinare i problemi causati dai frequenti eventi alluvionali, nel caso specifico quelli accaduti nell’inverno 2009.
I lavori di ripristino degli arredi idraulici, dissestati dalle avversità atmosferiche lungo vari tratti della rete scolante gestita dall’ente consortile, per un importo di oltre centoquaranticunquemila euro, hanno interessato anche 100 metri di argini franati dello scolo Refosso Vallona in comune di Salzano, 400 metri di tratti franati lungo lo scolo Fossa del Palo nel comune di Campagna Lupia ed altri tratti nei comuni padovani di Vigonza e Cadoneghe.
CALABRIA - START AD INTERVENTI IN BORGO MEDIEVALE
Gli Accordi di Programma stipulati in questi anni con tutti i Comuni del comprensorio consortile, in termini di prevenzione hanno dato buoni frutti: questo è alla base dell’Accordo, che il Consorzio di bonifica Ionio Catanzarese (con sede nella città capoluogo) ha siglato con l’Amministrazione Comunale di Badolato . Lo start agli interventi nel suggestivo borgo medievale caratterizzato da un impianto bizantino e passato alla storia per aver accolto i primi profughi che arrivavano sulle nostre coste, si avvieranno subito ed avranno un monitoraggio costante.
E’ un accordo immediatamente operativo ed è finalizzato a: gestione delle opere di difesa e tutela del territorio comunale, manutenzione del patrimonio boschivo esistente, interventi di difesa del suolo, sistemazione fluviale, sistemazione di versanti, manutenzione viabilità rurale e interpoderale, interventi di ingegneria naturalistica, valorizzazione ambientale, decespugliamento.
LOMBARDIA - NEL RICORDO DEL PICCOLO JASHAN
Saranno affidati al Consorzio di bonifica Garda Chiese (con sede a Mantova) i lavori di recinzione del “Canale Principale” (prosecuzione del Canale Virgilio) di Guidizzolo; scorre nel centro abitato del paese e lo scorso Maggio fu al centro delle cronache per l’annegamento di un bambino. L’intervento, oggetto di un Accordo di Programma tra l’ente consortile e l’Amministrazione Comunale, partirà al termine della stagione irrigua e si concluderà, condizioni meteo permettendo, entro la fine di Ottobre; sono previsti cancellini, in corrispondenza delle scalette di servizio, chiusi con un lucchetto.
Il Comune di Guidizzolo si farà carico delle spese per l’acquisto del materiale, mentre il “Garda Chiese” si è reso disponibile alla sua messa in opera. L’ente consorziale provvederà successivamente alla gestione ed alla manutenzione ordinaria delle recinzioni, mentre saranno, a carico del Comune, la manutenzione straordinaria e la sostituzione delle parti eventualmente danneggiate da terzi.
TOSCANA - UN PARCO TORNA AL SUO SPLENDORE
I lavori in corso sul fiume Frigido, nonché sul fosso della Taglia sono la dimostrazione di come l’impegno per la sicurezza idraulico-ambientale e la cura del territorio possono diventare un veicolo importante per il rilancio economico del territorio; ne sono convinti l’Amministrazione Comunale di Massa ed il Consorzio di bonifica 1 Toscana Nord (con sede a Viareggio, in provincia di Lucca),i cui vertici hanno effettuato un sopralluogo nel cantiere, che proprio l’ente consortile sta portando avanti su questa fondamentale arteria idraulica. Nell’intervento sono impegnati 16 operai, tutti della provincia di Massa-Carrara: di età eterogenea (dai 30 ai 60 anni), assunti per 10 mesi dall’ente consorziale, al termine di un’articolata selezione pubblica, proprio per completare questo intervento. Si tratta di persone da tempo inattive e che erano poste al di fuori di qualsiasi forma di ulteriore sostentamento economico pubblico o di ammortizzatore sociale.
I lavori sono possibili grazie ad un apposito stanziamento della Regione Toscana e al cofinanziamento di Consorzio e Comune: complessivamente sul territorio sono investiti 195.000 euro, che oltre a garantire per quasi un anno un reddito a 16 famiglie, consentono di rendere il fiume Frigido più sicuro e fruibile. Ad essere portata avanti, infatti, è un’attività dalle caratteristiche strutturali: la pulizia straordinaria dell’alveo, delle sue pertinenze, della pista ciclabile, dell’area pedonale; la raccolta dei rifiuti presenti (materassi, reti , ferraglia, ecc.); la realizzazione di alcune opere di ingegneria naturalistica, come le briglie; il recupero e l’implementazione di una staccionata in castagno. L’impegno dei 16 operai si somma a quello realizzato dalle squadre consortili, che quest’anno si è potuto così concentrare sulla pulizia degli argini.
Il cantiere sul Frigido è la dimostrazione che investire sul territorio può diventare, a tutti gli effetti, una straordinaria occasione di lavoro; agli operai viene garantita anche una formazione continua per costruirsi una nuova professionalità: rendere più pulita la pista ciclabile e l’area pedonale permette di dare maggiore vita al parco fluviale; più cittadini frequentano e vivono questi posti, più essi sono sicuri. Anche per il 2017, ente consortile e Comune hanno avanzato, alla Regione Toscana, richiesta per ottenere un finanziamento analogo; i più soddisfatti del progetto sono naturalmente i lavoratori coinvolti: tante le loro storie e variegate le loro vite, ma identica oggi è la speranza ritrovata.
EMILIA-ROMAGNA - PAGARE IL BENEFICIO
Ospite del Comune di Sassuolo, il Consorzio di bonifica Emilia Centrale(con sede a Reggio Emilia) ha presentato a cittadinanza, associazioni di categoria, Organizzazioni Professionali Agricole, consumatori e portatori di interesse di tutto il territorio sassuolese e di Fiorano, i dettagli del nuovo Piano di Classifica entrato in vigore.
Nel rispetto e in conformità con la normativa regionale, il nuovo Piano ridefinisce il perimetro dell’azione dell’ente consortile, redistribuendo la ripartizione dei costi. Traversa San Michele, canale di Modena, sistemazione costante della fitta rete di canalizzazione irrigua e di scolo, opere anti dissesto idrogeologico, laminazione delle piene: sono solo alcune tra le molteplici azioni idrauliche e di presidio montano, mantenute nel tempo e realizzate dall’ “Emilia Centrale”.
E’ importantissimo sottolineare come l’ente consorziale manterrà lo stesso importo complessivo di contribuenza introitata (l’insieme dei tributi) e che l’adeguamento del contributo sul territorio al nuovo Piano di Classifica riguarderà circa dodicimila proprietari di immobili nei due comuni di Sassuolo e Fiorano.
CAMPANIA - INVESTIMENTI DI SUCCESSO
Nonostante la portata del fiume Sele abbia toccato i minimi storici, il Consorzio di bonifica Destra Sele (con sede a Salerno) è riuscito a garantire un efficace servizio irriguo ad oltre seimilacinquecento aziende agricole, operanti su 24.000 ettari. Chiave di questo successo sono stati gli investimenti infrastrutturali, che hanno ottimizzato l’efficienza della rete distributiva dell’acqua, abbattendo le perdite e la dispersione per evaporazione.
Per soddisfare le esigenze di un’agricoltura specializzata, il servizio irriguo proseguirà anche nei mesi a venire.
LAZIO - SERVIZIO CIVILE IN CONSORZIO
Per 7 giovani del Comprensorio è iniziato, presso le strutture del Consorzio di bonifica Valle Liri (con sede a Cassino, in provincia di Frosinone), il periodo di servizio civile, avente per tema il “Monitoraggio del rischio idraulico nel comprensorio della Valle del Liri”. I giovani partecipanti (4 femmine e 3 maschi), nel corso della prima fase, conosceranno la struttura operativa ed amministrativa dell’ente consortile, le sue finalità istituzionali, il territorio di competenza e le modalità di intervento.
Nella seconda fase, invece, entreranno nella piena operatività “per rendere migliore la qualità della vita nei territori dei comuni di Cassino, Casalvieri, Cervaro, Esperia e Pontecorvo”. Attraverso questo progetto l’ente consorziale intende raggiungere 3 obbiettivi principali: riduzione del rischio idraulico, limitazione degli illeciti in prossimità dei canali (controllo degli sversamenti abusivi e dei rifiuti spondali), educazione alla tutela del territorio.
LOMBARDIA - PROMOZIONE CONTINUA AL PANPERDUTO
Un sito e una app pensati per agevolare la fruizione del corridoio ecologico che corre lungo il Canale Villoresi: ecco l’asse, attorno cui è ruotato il convegno che si è tenuto al Museo delle Acque Italo-Svizzere al Panperduto. Presente l’Assessore all’Agricoltura di Regione Lombardia, Gianni Fava, gli interventi organizzati dal Consorzio di bonifica Est Ticino Villoresi (con sede a Milano) hanno apportato alcune riflessioni su sviluppo economico, tenuta del comparto agricolo lombardo e valorizzazione ambientale. Il convegno è proseguito, evidenziando le peculiarità di un progetto, quello del V’Arco Villoresi, che riconnettendo i fiumi Ticino e Adda, si propone di stimolare la crescita delle aziende agricole del territorio.
L’esperienza dei cicloturisti, che hanno percorso un tratto del V’Arco da Parabiago a Panperduto, raccontata in un video proiettato durante l’iniziativa, ha ulteriormente sottolineato la bontà di un accordo tra enti ed Istituzioni, che mette in risalto alcune eccellenze poco conosciute.
VINCENZI A FERRARA
Il Presidente ANBI, Francesco Vincenzi, interverrà, mercoledì 21 Settembre p.v., alla Conferenza Nazionale sul Rischio Idrogeologico, organizzata a Ferrara nell’ambito dell’evento fieristico Coast Esonda Expo. Dalle ore 10,30 è prevista la tavola rotonda “Frane, Alluvioni, Terremoti: verso un Piano Nazionale di Prevenzione dei Rischi”. |