TRATTATIVE RINNOVO C.C.N.L. DIPENDENTI CONSORZI DI BONIFICA
Il Sindacato nazionale enti bonifica irrigazione e miglioramento fondiario (SNEBI) ha registrato con rammarico l’atteggiamento di chiusura e contrasto verso ogni forma di innovazione contrattuale da parte delle Organizzazioni sindacali FLAI-CGIL, FAI-CISL e FILBI-UILA e il conseguente stato di agitazione, che ha portato, tra l’altro, allo sciopero indetto a livello nazionale nella giornata del 28 luglio u.s..
Nonostante la responsabile disponibilità dello SNEBI a intraprendere un percorso innovativo e progressivo per la gestione del settore bonifiche, in un quadro complessivo che dovrebbe indirizzare più verso rinnovi leggeri e, come da invito del Governo, a trattative con al centro l’obbiettivo il mantenimento dei livelli occupazionali ed il recupero di produttività, il rinnovo del contratto ha trovato il vero ostacolo nelle richieste dei sindacati sul tema del jobs act, salario e permessi sindacali.
Ciò nonostante sia stata manifestata disponibilità alle richieste delle Organizzazioni Sindacali su aspetti normativi e di mercato del lavoro, quali, ad esempio, tutela della maternità, violenza di genere, operai avventizi. Sul salario si è proposto un aumento addirittura superiore agli attuali indici IPCA, tutelando così il potere d’acquisto dei lavoratori, a fronte di una richiesta non sostenibile di un aumento salariale del 7%. Si è chiesto, inoltre, una parziale revisione dei permessi sindacali in linea con quanto realizzato nel pubblico impiego. Stupisce che, in una crisi che ancora dispiega i suoi effetti recessivi sull’agricoltura e sulle famiglie, il confronto abbia segnato l'impossibilità di dare risposte a problemi reali e di disegnare possibili migliori prospettive per il futuro.
“Spiace, in particolare, che, nonostante si fossero avanzate proposte che potevano avere effetti positivi sull’intero settore della bonifica, le Organizzazioni Sindacali non abbiano saputo cogliere l'importanza di definire strumenti e misure volte ad una modernizzazione del contratto collettivo in aderenza alle nuove diverse esigenze della società, dei territori, delle imprese, dei cittadini soprattutto, rispetto alle funzioni di sicurezza ambientale e gestione delle risorse irrigue svolte dai Consorzi di Bonifica” ha concluso il Presidente SNEBI, Massimiliano Pederzoli.
TOSCANA - DOPOL’URAGANO
Anche il Consorzio di bonifica 2 Alto Valdarno (con sede ad Arezzo) è impegnato nell’opera di ripristino dopo i danni provocati dalla furia del “tornado”, che nei giorni scorsi ha interessato ìl capoluogo aretino. Sono stati eseguiti una serie di sopralluoghi e quindi programmati gli interventi di sistemazione: in particolare, si tratta della rimozione di piante cadute o divenute pericolanti, nonché di ripristini spondali.
I lavori di ripulitura e messa in sicurezza si sono concentrati sui torrenti, che attraversano la città: sul torrente Castro (piante sradicate anche di grosse dimensioni ribaltate o spezzate nell’alveo), sul torrente Vingone (varie alberature cadute, rami spezzati e pericolanti), sul torrente Gavardello (grandi piante e varie alberature ribaltate in alveo). Tutte queste situazioni presentano elevati rischi potenziali di natura idraulica; l’ente consortile, con il supporto dell’Amministrazione Regionale del Genio Civile, sta lavorando per scongiurarle.
VENETO - “BONIFICA SOTTO LE STELLE” 2016
I bacini di laminazione di Trissino e Caldogno sono stati lo scenario della quarta edizione de “Bonifica sotto le stelle 2016”, annuale evento organizzato da ANBI Veneto (Unione Regionale Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e Acque Irrigue). Presenti l’Assessore all’Agricoltura della Regione Veneto, Giuseppe Pan, il Presidente del Consiglio Regionale Veneto, Roberto Ciambetti ed il Presidente ANBI, Francesco Vincenzi, l’appuntamento ha coinvolto, oltre ai Consorzi di bonifica, enti regionali e locali. Il bacino di laminazione di Caldogno servirà a raccogliere le acque di piena del torrente Timonchio, da cui nasce il fiume Bacchiglione.
L’invaso si estenderà su 106 ettari e potrà contenere 3.800.000 metri cubi d’acqua; il costo dell’opera, che sarà pronta entro Settembre, si aggira sui quarantasei milioni di euro. L’opera di Trissino, invece, vedrà un ampliamento delle aree golenali, presenti nel territorio, in modo da integrare il vicino bacino di Montebello in caso di piene straordinarie del torrente Agno:dopo la pulizia e messa in sicurezza dell’area (in tutto 70 ettari), saranno asportati circa 3 milioni di metri cubi di ghiaia e verranno alzati di 1 metro gli argini nella parte finale del bacino. Il costo è di 23 milioni di euro, di cui 5 ricavati dalla vendita di materiale di scavo; l’opera si concluderà a metà 2018. “Investendo in prevenzione – ha concluso Francesco Vincenzi, Presidente ANBI – si spende un quinto di quanto necessario per operare in emergenza. Maggior sicurezza significa maggior ricchezza.”
EMILIA-ROMAGNA - SOS ACQUA
Anche quest’anno il Consorzio di bonifica Emilia Centrale (con sede nel capoluogo reggiano), in collaborazione con il Comune e la Provincia di Reggio Emilia e ARPAE (Agenzia Regionale Protezione Ambientale Emilia Romagna), si è fatto carico di integrare la portata del torrente Crostolo, altrimenti inesistente. L’ente consortile, grazie al suo complesso reticolo di canalizzazioni e impianti, ha provveduto a movimentare una portata, che ha raggiunto anche i 300 litri al secondo nel week end, per un totale di circa quarantamila metri cubi, assicurando così le minime condizioni di vivibilità per la fauna acquatica e di qualità dell’acqua nel tratto cittadino.
Questa iniziativa dimostra come una corretta gestione delle acque superficiali rientri nel più ampio contesto della tutela dell’ambiente e degli ecosistemi: molto frequenti sono, infatti, le richieste delle Amministrazioni Comunali all’ente consortile, affinchè venga immessa acqua negli alvei urbani, che si trovano in condizioni di deficit idrico. L’acqua costituisce inoltre una fondamentale risorsa energetica e, per questo motivo, l’ente consorziale è fortemente impegnato nella realizzazione di una centrale idroelettrica sulla Traversa di Castellarano e che fornirà, a regime, oltre sette milioni di kilowattora.
LOMBARDIA - APPELLO PER LA QUALITA’ DELLE ACQUE IRRIGUE
Sono giorni di grande caldo per l’agricoltura mantovana ed il sistema irriguo dei Consorzi di bonifica “Terre dei Gonzaga in Destra Po” e “Territori del Mincio” (entrambi con sede nella “città di Virgilio”) è a pieno regime. Al momento non si registrano criticità di sorta, anche se c’è preoccupazione per i 3 o 4 gradi sopra la media che, se prolungati e assommati al soleggiamento, potrebbero inaridire considerevolmente i terreni, dove, in queste ore, l’acqua serve dal pomodoro ai meloni, dalle foraggere al riso ed alle orticole.
Mentre il “Terre dei Gonzaga” ha invitato gli agricoltori a sostenere la qualità delle produzioni con il sistema irriguo “esperto” Irriframe, il “Territori del Mincio” ha ricordato come il sistema della canalizzazione mantovana (oltre duemilaquattrocento chilometri) consenta, grazie a molteplici sbarramenti, di recuperare anche plastiche e rifiuti gettati nelle acque. Unanime è stato l’appello ai cittadini per rispettare i canali ed alle Amministrazioni Comunali per potenziare i sistemi di depurazione
VENETO - LA PIOGGIA LENISCE, MA NON RISOLVE I PROBLEMI DEL PO
Nonostante le piogge registrate nel bacino, permane al limite dell’intrusione salina la portata alla foce del fiume Po. Il Consorzio di bonifica Delta del Po (con sede a Taglio di Po, in provincia di Rovigo) ha già dovuto sospendere l’irrigazione per una decina di ore a causa del rischio di “bruciare” i raccolti, dovuto ad un’eccessiva salinità dell’acqua.
Il limite di portata fluviale per evitare la “risalita del mare” lungo l’alveo è indicato in 450 metri cubi al secondo, registrati a Pontelagoscuro. Un primo vertice per affrontare la questione si è tenuto a Milano fra tutti i soggetti interessati; allo studio c’è anche la realizzazione di un innovativo sistema di paratoie mobili, posizionate su un ramo del principale fiume italiano.
EMILIA-ROMAGNA - IN TRASFERTA DALLA LOMBARDIA
Si è tenuto, a Bologna, un seminario organizzato da Confagricoltura e dedicato alle tematiche emergenti sulla gestione dell’acqua: qualità delle acque ad uso irriguo, volumi e costo del servizio idrico. All’incontro è intervenuta anche ANBI Lombardia (U.R.B.I.M.), che ha esposto il lavoro di raccolta dati per la caratterizzazione del sistema irriguo regionale (Progetto ISIL) e ne ha mostrato le molteplici connessioni con le disposizioni previste dal Decreto Ministeriale sul monitoraggio dei volumi irrigui.
FRIULI-VENEZIA GIULIA - SISTEMAZIONE FLUVIALE A SALVAGUARDIA DEL TERRITORIO
Sarà il Consorzio di bonifica Pianura Friulana (con sede a Udine) a progettare, nonchè eseguire i lavori di sistemazione del rio Maggiore e della rete idrografica minore a salvaguardia del territorio di Povoletto da fenomeni di allagamento.
L'importo dell'opera è pari a 390.000 euro trasferiti dalla Regione al Friuli Venezia al Comune, che ha affidato la realizzazione all’ente consortile, grazie ad una convenzione in essere, per la conoscenza del territorio e la vasta esperienza maturata dal “Pianura Friulana” nell’ambito delle sistemazioni fluviali e delle reti idrauliche per il deflusso delle acque meteoriche. Conclusa la fase progettuale e l’iter autorizzativo, i lavori si chiuderanno nel corso del 2017. Nella più recente quindicina d’anni, l’ente consorziale ha realizzato numerosi interventi di regimazione idraulica lungo l’asta del Rio Maggiore, del Rio Falcone e della Roggia Cividina, apportando importanti benefici a vaste porzioni del territorio comunale come, ad esempio, a Ravosa.
VENETO - REGIONE CONFERMA FINANZIAMENTO
In merito al potenziamento dell'impianto idrovoro di Brentelle, nel padovano, la Giunta Regionale del Veneto ha dato rassicurazione che tutti i lavori previsti nell’Accordo di Programma sottoscritto con il Consorzio di bonifica Brenta (con sede a Cittadella, in provincia di Padova) saranno realizzati.
Con la dotaziona finanziaria messa a disposizione, pari a 1.900.000 euro, saranno garantiti il completamento dei lavori, oggetto dell’Accordo di Programma e la piena funzionalità idraulica delle opere previste.
TOSCANA - NUOVO MEZZO DA LAVORO
Il parco macchine del Consorzio di bonifica 5 Toscana Costa (con sede a Venturina Terme, in provincia di Livorno) si è arricchito stagionalmente di una nuova macchina decespugliatrice, che sarà a lavoro fino al prossimo Dicembre. Si tratta di un macchinario specializzato, all'avanguardia nel settore della manutenzione del verde, con manovrabilità e produttività maggiori perché, grazie alla rotazione della cabina e della testata trinciante, è possibile lavorare in entrambi i sensi di marcia.
Il programma dei lavori inizia dalla Piana di Piombino; il mezzo si sposterà poi nelle zone di Follonica, Scarlino, Gavorrano. Il programma si concluderà con il fiume Cornia.
LOMBARDIA - PANPERDUTO: GESTIONE IDRAULICA E PROMOZIONE TURISTICA
Panperduto è sempre al centro di eventi e iniziative. E’ ormai avviata la gestione sia dell'ostello che del Museo delle Acque Italo-Svizzere e che ha segnato la nuova vocazione turistico-ricreativa del sito, considerato sinora solo per il suo fondamentale ruolo idraulico rispetto alla regolazione dell’intero sistema delle acque dell’Est Ticino. Ad inizio Luglio si è tenuto “Una notte al Panperduto”, un suggestivo evento con visita guidata e possibilità di osservare, sull’isola di Confurto, il cielo tramite telescopi.
Nei giorni a seguire, il sito è stato teatro delle riprese per un film-documentario d’arte, patrocinato sia dal Parco Lombardo della Valle del Ticino che dal Parco del Ticino e del Lago Maggiore, per immortalare le bellezze del luogo. Gli speleologi della sezione di Gallarate del CAI (Club Alpino Italiano) e la Commissione Regionale Lombarda di Speleologia hanno invece organizzato, presso il Museo delle Acque Italo-Svizzere, la parte teorica del corso di aggiornamento per istruttori della Scuola Nazionale, riguardante le tecniche di analisi geofisiche e chimiche per la caratterizzazione dell’aerologia ipogea; l’iniziativa è stata patrocinata anche dal Consorzio di bonifica Est Ticino Villoresi (con sede a Milano). Infine, per animare i luoghi ai piedi dell’opera di presa, non è potuta mancare una biciclettata: l’evento Pedalarte, una curiosa iniziativa lungo l’alzaia e che prevedeva, oltre alla bici, anche carta e colori per immortalare suggestivi scorci paesaggistici.
VENETO - ALLUVIONE ’66: PER NON DIMENTICARE
Una mostra fotografica itinerante nei luoghi toccati dall’alluvione del Novembre 1966: è la proposta, che il Consorzio di bonifica Bacchiglione (con sede a Padova) sta portando avanti in collaborazione con le Amministrazioni Comunali del bacino Sesta Presa in occasione del cinquantesimo anniversario del tragico evento. “Cosa abbiamo imparato cinquant’anni dopo la grande alluvione?”: è il titolo della mostra di fotografie, tratte dall’archivio storico dell’ente consortile e che saranno esposte nei diversi comuni, alluvionati 50 anni fa, tra le province di Padova e Venezia: Codevigo, Campagna Lupia, Piove di Sacco, Saonara, Ponte San Nicolò, Pontelongo, Bovolenta, Correzzola, Brugine e Polverara. L’esposizione avrà luogo fra Settembre e Dicembre 2016.