Anno XVIII, n. 26 venerdì, 1 luglio 2016

VINCENZI: “ANBI CHIEDE ADESIONE A COPA-COGECA PER RAFFORZARE L’IMPEGNO IN EUROPA PER LO SVILUPPO DELL’IRRIGAZIONE”

“La nostra richiesta di adesione a Copa-Cogeca, la più importante organizzazione agricola europea, rafforzerà, in sede comunitaria, il nostro impegno a tutela e sviluppo dell’irrigazione, indispensabile per le produzioni di qualità, tipiche di Paesi mediterranei quali Italia, Spagna e Grecia.”
Lo ha annunciato Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio Rurale e della Acque Irrigue (ANBI), in relazione all’inaugurazione del primo “Acqua Campus” italiano, realizzato a Mezzolara di Budrio dal Consorzio di 2° grado C.E.R. – Canale Emiliano Romagnolo (con sede a Bologna). Si tratta di un laboratorio scientifico “a cielo aperto”, dove si sperimentano innovative tecniche di gestione delle acque nelle campagne: dalla microirrigazione sotto suolo (Progetto RIPRESA – RIsparmio Idrico mediante un PREciSo impiego dell’Acqua) all’ausilio dei droni (Progetto FIGARO) per l’analisi dell’umidità dei terreni.
Le canalette, che attraversano i campi, confluiscono poi in un’area di fitodepurazione (Progetto Azienda Agricola Autodepurante), dove si verificano le potenzialità di canne, piante e batteri nell’abbattimento della presenza di sostanze nutrienti quali azoto e fosforo, residui delle pratiche agronomiche.
“Con questa struttura d’avanguardia, dove si sta completando anche un progetto di ricerca Water4Crops fra India ed Italia – ha proseguito il Presidente ANBI - confermiamo il nostro impegno per un uso efficiente dell’acqua in agricoltura, compatibile sempre di più con le esigenze ambientali. Ciò porterà non solo un miglioramento della redditività delle imprese agricole, ma una crescita del Prodotto Interno Lordo del settore primario, considerato che la disponibilità irrigua incrementa di circa 10 volte il valore di un terreno agricolo. E se consideriamo che già oggi, l’84% del made in Italy agroalimentare dipende dalla disponibilità d’acqua, è facile comprendere le potenzialità di incremento nel bilancio di un’eccellenza italiana nel mondo!”

 

LAZIO - IL PROGETTO FATIMA

Il Consorzio di bonifica Maremma Etrusca (con sede a Tarquinia, in provincia di Viterbo) contribuisce, in qualità di membro del Core group, alla valutazione e validazione delle tecnologie innovative, sviluppate nell’ambito delle attività del progetto Europeo FATIMA (FArming Tools for external nutrient Inputs and water Management) finanziato dalla Comunità Europea nell’ambito del Programma Horizon 2020. Il progetto, della durata di 3 anni, è coordinato dalla Universidad de Castilla-La Mancha, Instituto de Desarrollo Regional (UCLM-IDR) e conta 23 partner europei, tra cui enti pubblici, università e società private (SME). I partner italiani del progetto sono il Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria (CREA), con il quale l’ente consortile collabora da tempo e lo spin off universitario Ariespace srl. FATIMA si propone, in un’ottica di sostenibilità agro-ambientale, di sviluppare una strategia globale per l'ottimizzazione, nonché  la gestione degli input produttivi, dei nutrienti e dell’irrigazione, garantendo una resa ottimale di sistemi colturali agricoli, tipici dell’agricoltura intensiva europea.
La strategia globale del progetto riguarda 5 livelli di studio, tra di loro interconnessi: un pacchetto di tecnologia modulare (basata sull'integrazione in ambiente WebGIS di immagini da satellite e reti di sensori wireless); un pacchetto di lavoro in campo, mirato a testare ed esplorare le opzioni per migliorare la gestione del suolo e degli input agronomici; un set di strumenti per processi partecipativi multi-attore;  un quadro integrato multi-scala ed un’analisi socio-economica a livello territoriale ed aziendale (ispirandosi anche ai concetti di water-energy-food nexus); un livello di analisi politica di contesto per la definizione di linee di indirizzo su tematiche di sostenibilità agro-ambientale. Il progetto FATIMA considera, quindi, le dimensioni economiche, agro-ambientali, sociali e politiche in modo integrato e sistemico. Tutte le attività del progetto sono implementate e dimostrate in 8 aree studio, localizzate in Spagna, Italia, Grecia, Paesi Bassi, Repubblica Ceca, Austria, Francia, Turchia. Per l’Italia, l’area di studio si trova nella Piana di Tarquinia, all’interno del territorio amministrato dall’ente consorziale e dove si stanno effettuando le attività sperimentali, dimostrative e divulgative nei confronti delle comunità agricole locali.
Un elemento fondamentale del progetto è il coinvolgimento diretto degli agricoltori che sono i principali stakeholders beneficiari delle soluzioni proposte; sono coinvolte anche le Istituzioni territoriali, gli enti gestori della risorsa idrica e le imprese locali. Nello specifico, il Consorzio di Bonifica della Maremma Etrusca è coinvolto nelle attività del progetto, che riguardano le tecnologie innovative di gestione ed ottimizzazione delle risorse idriche a fini irrigui. A tal fine, si sta attivando un servizio di assistenza irrigua, basato sulla piattaforma Irrisat. L’elaborazione delle immagini satellitari viene completata nelle 24/48 ore successive e l’azienda agricola riceve così un “consiglio irriguo”, personalizzato in tempo reale. L’utilizzo di tale tecnologia permette una riduzione dei costi per l’irrigazione.

 

ABRUZZO - UN CAPOLAVORO IDRAULICO DA RISCOPRIRE

Una delegazione, guidata da Dorina Bianchi, Sottosegretario ai Beni Culturali Ambientali e del Turismo, ha visitato, a porte chiuse, il parco dell’Incile e i Cunicoli di Claudio, gestiti dal Consorzio di bonifica Ovest Bacino Liri-Garigliano (con sede ad Avezzano, in provincia de L’Aquila).
Si tratta dell’opera idraulica più importante dell’antichità, un monumento a “cielo aperto” dalle potenzialità turistiche ancora inespresse; obbiettivo del Piano Nazionale del Turismo, che il Governo presenterà a fine Luglio, sarà infatti anche quello di valorizzare proprio i piccoli territori storici. Il Sottosegretario, Bianchi, ha inoltre visitato alcune opere idrauliche costruite nel Fucino, tra gli anni 40 e 50 dopo Cristo, per il prosciugamento del lago.

 

PUGLIA - UN GRADITO RITORNO

L’Assessore alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia, Leonardo di Gioia, è tornato in visita al Consorzio di bonifica Capitanata, che ha sede a Foggia; molti gli argomenti al centro dell’incontro con i vertici consortili: il ruolo  attribuito ai Consorzi di bonifica, le attività svolte sul territorio, le prospettive che risiedono soprattutto nella realizzazione di opere infrastrutturali strategiche da eseguire nel breve, medio e lungo periodo.
È stata anche l’occasione per rimarcare la caratteristica di  priorità, che deve essere attribuita alla realizzazione dell’invaso di Piano dei Limiti nell’ambito del Patto per la Puglia; è stato pure riproposto un altro intervento strategico: la realizzazione di un collegamento tra la diga di Ponte Liscione sul fiume Biferno (Molise) e la vasca di
 Finocchito per rendere possibile il trasferimento di volumi idrici, destinati  all’uso potabile, liberando risorsa dall’invaso di Occhito per uso irriguo.
Uno spazio particolare è stato concesso al “modello di gestione” che da sempre contraddistingue l’ente consortile dauno,  improntato sul contenimento della spesa e sull’efficienza  senza dimenticare l’attuazione di ogni sistema, che favorisca  l’uso razionale della risorsa idrica, sventando al contempo ogni prelievo illecito. L’ente consorziale offre un fondamentale contributo per la sicurezza idrogeologica attraverso azioni di manutenzione e gestione della rete idraulica minore così come della rete di distribuzione irrigua su una superficie complessiva di quasi centocinquantamila ettari. L’Assessore non ha mancato di condividere  le istanze di infrastrutture;  si cercherà di inserirle tra le progettazioni essenziali per il futuro della Capitanata,  ricercando ogni possibile fonte di finanziamento .

 

TOSCANA - TERRITORIO PIU’ FRUIBILE GRAZIE ANCHE AL LAVORO DEI MIGRANTI

La sicurezza idraulica ed ambientale del territorio può crescere  anche grazie al coinvolgimento, volontario e gratuito dei migranti e dei richiedenti asilo politico, direttamente in opere di pubblica utilità al servizio dell’intera comunità. Ne sono convinti il Consorzio di bonifica 1 Toscana Nord (con sede a Viareggio, in provincia Lucca), le Amministrazioni Comunali di Capannori e Bientina, il WWF Alta Toscana ed i circoli Legambiente di Capannori  Piana lucchese e Valdera,  uniti in un progetto, che vede la collaborazione attiva dei migranti nella manutenzione e cura di 3 aree di notevole interesse ambientale: l’oasi del Bottaccio, il bosco Tanali ed il lago della Gherardesca.
Proprio un nutrito gruppo di migranti, provenienti per lo più da Costa d’Avorio, Gambia, Nigeria, Senegal, Afghanistan e Pakistan e attualmente accolti in strutture della zona, sarà protagonista, al fianco dei volontari delle associazioni ambientaliste, nell’opera periodica di conservazione e valorizzazione di questo fondamentale patrimonio ecologico: armati di vanghe, cesoie, carriole e falci, si occuperanno, tra l’altro, di piccoli interventi di manutenzione dei sentieri e delle palizzate, del taglio del legname, della raccolta delle ramaglie e dei rifiuti.
L’iniziativa, ormai alla vigilia del via operativo, nasce  dall’input della Regione Toscana, che ha chiesto agli enti consortili  di realizzare attività, che vedano i migranti impegnati in azioni concrete di risposta alle esigenze dei territori. C’è la volontà, infatti, di addivenire ad una piena valorizzazione delle risorse umane dei migranti  in opere ed interventi, che possano avere pubblica utilità. Oltre alla finalità collettiva, tali progetti possono inoltre essere per loro occasioni reali di integrazione e formazione. Si tratta però solo di una prima iniziativa in tal senso: si sta lavorando per coinvolgere i migranti anche nella collaborazione volontaria per la pulizia dei canali irrigui dai rifiuti, nonché  per la cura della aree boschive e montane.


VENETO - UNA NUOVA CASSA D’ESPANSIONE

Il Consorzio di bonifica Brenta (con sede a Cittadella, nel padovano) ha presentato un progetto atteso da tempo: la nuova cassa di espansione sul sistema del torrente Mardignon, a Romano d’Ezzelino. Si tratta di un’opera che coniuga valenze idrauliche ed ambientali. L’Amministrazione Comunale ha messo a disposizione un’area di circa sette ettari e l’ente consortile, grazie ad un finanziamento regionale di 500.000 euro, ha progettato un bacino di accumulo temporaneo delle acque con funzione di laminazione delle piene dei corsi d’acqua torrentizi, che mettono a rischio un territorio fortemente urbanizzato. L’ente consorziale ha già realizzato altre casse di espansione, ma questa volta la presenza della storica villa Negri, nelle immediate vicinanze, ha stimolato ad offrire un’impostazione, che tenesse conto anche del monumento e della possibilità di fruizione quale parco. Accanto ai manufatti idraulici (un’opera di presa, un’opera di restituzione al torrente, una vasca di sedimentazione e di calma) sono così previsti anche un bosco igrofilo, un prato arborato ricreativo, un biotopo umido ed un’area a parto stabile, oltre a sentieri e percorsi vari. Il volume di invaso sarà di circa quarantamila metri cubi. La consegna dei lavori avverrà ad inizio Luglio; la durata è prevista in 210 giorni. 

 

LOMBARDIA - ACCORDO SULL’OGLIO

A Sarnico, sulla diga del fiume Oglio, si sono incontrati i rappresentanti del Consorzio di bonifica Oglio Mella (con sede a Travagliato, in provincia di Brescia) e del Consorzio di bonifica Media Pianura Bergamasca (con sede nel capoluogo orobico) per sancire un accordo di mutuo soccorso e generale collaborazione.
L’accordo riguarda utilizzo, sviluppo, salvaguardia delle acque dell’Oglio mediante una comune azione all’interno del Consorzio regolatore del fiume; il miglior utilizzo delle risorse economiche, umane, tecniche ed amministrative dei 2 enti consortili per consentire economie di scala; l’armonizzazione dei Piani Comprensoriali di bonifica, di Classifica e dei Piani Triennali delle Opere Pubbliche; lo svolgimento di gare d’appalto per lavori, servizi e forniture che possano soddisfare le esigenze di entrambi i Consorzi.

 

ABRUZZO - APPLICAZIONE DI UN NUOVO PIANO DI CLASSIFICA

Si è svolto a Teramo un importante incontro tra il locale Consorzio di bonifica Nord-Teramo e le Organizzazioni Professionali Agricole; tema: l’impatto che il nuovo Piano di Classifica avrà sulla contribuenza. La classificazione, approvata lo sorso giugno dalla Regione Abruzzo, ha comunque carattere di provvisorietà, poichè gli aspetti tecnici della Bonifica sono in costante evoluzione sulla base delle nuove esigenze, che si vanno manifestando per effetto dell’evolversi degli ordinamenti colturali e dell’assetto del territorio.
La possibilità di rilevare ed utilizzare una maggiore quantita’ di dati, per una migliore valutazione con criteri più oggettivi, ha portato alla definizione di nuovi valori da attribuire alle classi ed agli indici di beneficio.

 

TOSCANA - NUOVI CANTIERI PER INTERVENTI STRUTTURALI

Quattro cantieri (investimento totale: 210.000 euro) per intervenire in maniera strutturale su altrettanti distretti idraulici di Massa e Montignoso: a realizzarli sarà il Consorzio di bonifica 1 Toscana Nord (con sede a Viareggio, in provincia di Lucca) grazie ad uno stanziamento della Regione Toscana, cui l’ente consortile contribuirà con un cofinanziamento pari al 30% del totale.
Si tratta di interventi sul reticolo classificato in terza categoria idraulica, frutto di un’apposita convenzione tra la Giunta della Regione Toscana e l’ente consortile. L’avvio dei lavori è previsto prima della fine dell’estate; gli interventi riguarderanno il fiume Frigido a Massa, il torrente Canalmagro ed il canale della Tomba nel distretto idraulico Canalmagro; il fiume Versilia  Montignoso.

 

LOMBARDIA-  LEONARDO ALL’OPERA

Il caldo, come di consueto, sta accelerando, in Darsena a Milano, la crescita delle alghe che nei mesi estivi, complice anche la maggior luce, sono solite ricoprire lo specchio d’acqua dell’area portuale milanese. Si tratta di piante acquatiche e autoctone, il cui proliferare è favorito dal fatto che l’acqua in Darsena è ferma; una manifestazione della locale biodiversità che non ha nulla a che vedere con la mucillagine prodotta da secrezioni algali, né con l’immissione di sostanze provenienti da acque di scarico fognario.
Il mezzo da lavoro del Consorzio di bonifica Est Ticino Villoresi (con sede nella “città della Madonnina”), la Leonardo 2015, è dunque impegnata (una volta ogni 10 giorni circa) sul fronte del taglio delle alghe. L’imbarcazione è altresì utilizzata  per le quotidiane operazioni di pulizia ordinaria con la raccolta di rifiuti ed erbe galleggianti.

 

VENETO - MANUTENZIONE IRRIGUA

Il Consorzio di bonifica Veronese (con sede nella città scaligera) ha ultimato un intervento di manutenzione sulle condotte dell’impianto irriguo “a pioggia” di Sandrà Uno; l’intervento è stato effettuato sui terreni agricoli in località Sandrà del comune di Castelnuovo del Garda, dove sono state posate 2 nuove saracinesche di manovra sulle derivazioni dalla condotta principale. Le nuove saracinesche andranno ad ottimizzare la funzionalità dell’impianto, permettendo di ridurre le zone da porre fuori servizio in caso si verificassero rotture delle tubazioni. L’intervento si inserisce in una complessiva azione, che sta interessando tutto il comprensorio consortile, per la migliore efficienza delle infrastrutture per irrigazione.

 

CALABRIA - SEMPRE A FIANCO DELLA LEGALITA’

“Siamo a fianco del Procuratore della Repubblica a Catanzaro, Pasquale Gratteri, perché l’indifferenza è peggio di qualunque altra cosa”: a  dichiararlo è stata la Presidenza del Consorzio di bonifica Ionio Catanzarese (con sede nel capoluogo di provincia). “Pensare anche per un solo istante - ha continuato - che vi siano persone, che abbiano cercato di influenzare scelte importanti, intossica le coscienze e corrompe le istituzioni e la democrazia. Le straordinarie qualità umane e professionali  e la testimonianza quotidiana di servizio alle istituzioni del Procuratore, Gratteri, sicuramente faranno la differenza.”

 

LOMBARDIA - UNO SPREGEVOLE CASO DI ABBANDONO RIFIUTI

Nel 2015 fece il giro d’Italia la notizia che nel canale di bonifica c’era finito un divano, ma ancora non conosce sosta l’inciviltà di alcuni, che si dimostra anche molto pericolosa: è  dei giorni scorsi, infatti, il ritrovamento di interi cumuli di rifiuti nel canale Secchiarolo, gestito dal Consorzio di bonifica Territori del Mincio (con sede a Mantova), in località Traversoni (Roverbella).
E’ un chiaro segno di inciviltà che, oltre a generare costi per il recupero, purtroppo a carico della collettività, ha una grave ricaduta sull’ambiente: i rifiuti infatti giungono, attraverso il fiume, sino al mare e sono cibo velenoso per la fauna marina, oltre a rappresentare un fattore di rischio idraulico. L’ente consortile ha sporto formale denuncia presso le autorità competenti.

 

GARGANO A MILANO

Il Direttore Generale ANBI, Massimo Gargano, interverrà a Milano, nel pomeriggio di giovedì 7 Luglio p.v., al convegno nell’ambito del progetto Patrimonio Mondiale Unesco “La civiltà dell’acqua in Lombardia. Le grandi opere per la difesa idraulica del territorio, l’irrigazione delle campagne, la salvaguardia dell’ambiente e del paesaggio”. Sede del simposio, organizzato da ANBI Lombardia, sarà la sede della Triennale. 

 
Per maggiori approfondimenti www.anbi.it
SETTIMANALE DELL´ASSOCIAZIONE NAZIONALE CONSORZI DI GESTIONE E TUTELA TERRITORIO E ACQUE IRRIGUE
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