Anno XVIII, n. 9 venerdì, 4 marzo 2016

VINCENZI: “I DATI DEI CONSORZI DI BONIFICA SONO A DISPOSIZIONE DI CHI OPERA NELLA SALVAGUARDIA IDROGEOLOGICA”

“Lo abbiamo sempre detto, essendo esempio di sussidiarietà, ma oggi lo ribadiamo con rinnovata convinzione: la nostra esperienza fatta di presidio quotidiano  ed i nostri dati sono a disposizione di quanti, insieme a noi, sono impegnati nella salvaguardia del territorio ad iniziare dalla prevenzione idrogeologica. E’ inconcepibile che, a fronte dei danni e delle vittime causati  dalla fragilità morfologica della Penisola, si sia ancora costretti a parlare di gelosie sulle informazioni, che invece devono esse messe in rete nell’interesse della collettività!”

A dichiararlo è stato Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e della Acque irrigue (ANBI), a margine della presentazione del report  ISPRA su frane ed alluvioni in Italia e della piattaforma web di #italiasicura, tenutasi a Roma.

“Anche oggi – ha proseguito il Presidente ANBI – i Consorzi di bonifica hanno avuto pubblico riconoscimento del ruolo svolto sul territorio. Grazie ad ISPRA ed alla Struttura di Missione #italiasicura per il lavoro che svolgono, ma anche per insistere nella necessità di una lettura dinamica delle conseguenze delle sciagure di origine naturale, quali alluvioni e frane. Ai riflessi evidenti, che seguono i danni ad infrastrutture, la nostra esperienza ci permette di aggiungere quelli psicologici sulla popolazione: un allagamento non solo frena l’economia di un territorio, bloccando gli investimenti, ma resta a lungo nella memoria di una comunità, condizionandone lo sviluppo. La sicurezza idrogeologica non è quindi solo un fattore ambientale, ma un fondamentale elemento di crescita economica e sociale.”


EMILIA-ROMAGNA - ATTIVITA’ STRAORDINARIA CAUSA MALTEMPO

E’ proseguita per numerosi giorni l’attività straordinaria del Consorzio di bonifica di Piacenza (con sede in città), le cui maestranze sono state impegnate sul territorio in seguito alle straordinarie precipitazioni piovose cadute su tutto il piacentino. Per quanto concerne le reazioni (l’ente consortile, nei giorni scorsi, aveva sottolineato in modo forte quanto fosse importante intervenire sulle arginature anche private, che spesso non hanno ricevuto nel tempo le necessarie manutenzioni) sono da sottolineare le dichiarazioni dei sindaci di Cortemaggiore, San Pietro in Cerro e Villanova, che vanno proprio nella direzione di condividere con la Regione Emilia Romagna ed altre Istituzioni l’analisi delle cause e l’immediato ripristino degli argini anche privati, con il  coinvolgimento dei frontisti, per evitare danni futuri.
Analogamente anche lo staff tecnico del Consorzio di bonifica Parmense (con sede nella “città ducale”) – è intervenuto in molteplici situazioni nella Bassa Parmense, dove si sono verificati fenomeni di tracimazione controllata. In alcuni punti della pianura, il rischio è stato elevato soprattutto perché, con la pioggia costante, l’acqua dei canali artificiali di bonifica, già  pieni, non poteva essere riversata direttamente negli alvei di torrenti e fiumi, visto che il livello degli stessi era già al limite ed avrebbe causato il rischio di rigurgiti con allagamenti più gravi; in questo quadro, il monitoraggio con il telecontrollo, i rilasci, le aperture e chiusure delle chiaviche sono risultati fondamentali per scongiurare allagamenti non contenuti.


VENETO - MALTEMPO: COLPITO IL NORD EST

Una violenta perturbazione ha colpito un’area di circa trentacinquemila ettari, che ha visto coinvolti principalmente i comuni di San Michele al Tagliamento, Fossalta di Portogruaro, Teglio , Gruaro , Cinto Caomaggiore , Pramaggiore, Portogruaro e Concordia Sagittaria.
In 5 ore di nubifragio, in alcuni punti delle zone più colpite, sono caduti oltre novanta millimetri di pioggia, un quantitativo eccezionale, se si tiene conto del fatto che la precipitazione media annua è di circa mille millimetri; inoltre, da oltre un mese, le precipitazioni sono continue ed abbondanti ed il suolo  è saturo, come sono colmi  tutti i possibili invasi.
Il personale del Consorzio di bonifica Veneto Orientale (con sede a San Donà di Piave) ha presidiato costantemente la situazione, registrando l’attivazione di tutti gli impianti idrovori e dei manufatti.
Le situazioni di difficoltà si sono registrate in particolare nei centri abitati, dove la capacità di invaso e di deflusso della rete fognaria non è stata in grado di far fronte all’entità delle precipitazioni, causando l’allagamento di strade e di locali interrati.
La gran quantità d’acqua  caduta nel Portogruarese ha  determinato inoltre il riempimento dei canali della rete di bonifica fino a portarli a livello di guardia ed oltre.


TOSCANA - PRONTO INTERVENTO

Nei giorni scorsi, piogge abbondanti e livelli alti dei corsi d'acqua si sono registrati su quasi tutto il comprensorio del Consorzio di bonifica Medio Valdarno (con sede a Firenze), tanto che alcune murature d'alveo sul torrente Iolo, in località Galciana, non hanno retto alle sollecitazioni dell'ondata di piena. La segnalazione della Regione Toscana indicava cedimenti sia in sinistra che in destra idraulica. L’ente consortile si è attivato subito per il ripristino delle murature crollate mediante la realizzazione di un paramento murario in massi ciclopici di scogliera. I lavori rientrano nell'ambito del sistema delle manutenzioni incidentali, finanziate con fondi propri e per le quali l’ente consorziale ha attivato una serie di accordi quadro a garanzia dell'avvio tempestivo degli interventi, che di volta in volta si rendono necessari. In questo caso si sono ristabilite, in meno di una settimana, le condizioni di sicurezza iniziali alla frazione di Galciana.


VENETO - BACCHIGLIONE E LEB SALVANO IL BASSO VICENTINO

Un costante monitoraggio del territorio e la competenza idraulica hanno permesso al Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta (con sede a San Bonifacio, in provincia di Verona) di preservare da allagamenti le aree di Valle di Fimon e tutto il Basso Vicentino. Il fiume Bacchiglione è stato utilizzato da bacino di invaso al pari degli invasi di Caldogno e Montebello Vicentino. Le acque della Valle di Fimon e della Rivera Berica, portate dallo scolo Bisatto fino ad Este attraverso il Sistema Canale L.E.B. (Lessinio Euganeo Berico), sono state fatte confluire nel fiume Bacchiglione, il cui alveo era tecnicamente pronto, data la perdurante siccità degli ultimi mesi.


PUGLIA - URGENTE LA PIENA ATTUAZIONE DELLA LEGGE DI RIFORMA DEL 2012

La Puglia convive con un paradosso idrico: se da un lato è dilaniata da annosi fenomeni siccitosi, dall’altro è colpita da alluvioni e piogge torrenziali con l’aggravante che l’acqua non viene riutilizzata a fini irrigui a causa della carenza o mancanza di infrastrutture “ad hoc”. L’andamento climatico impazzito, poi, si abbatte su un territorio fragile, dove 232 comuni su 258 (78%) è a rischio idrogeologico di diversa intensità: sono 8.098 i cittadini pugliesi esposti a frane e 119.034 quelli esposti ad alluvioni (dati I.S.P.R.A.).
La mancanza di un’organica politica per il settore comporta, tra l’altro, che il costo dell’acqua in Puglia sia caratterizzato da sperequazioni, che incidono direttamente sulle voci di spesa delle imprese agricole.
“La terra frana a causa della mancanza di un’adeguata politica di prevenzione e di governo del territorio. Proprio per garantire la sicurezza idraulica, la manutenzione idrogeologica, il deflusso idrico, la conservazione e la difesa del suolo è stato valorizzato, in quasi tutte le regioni italiane, il ruolo dei Consorzi di bonifica.” Gianni Cantele, Presidente Coldiretti Puglia, ha presentato la prima analisi del rischio idrogeologico e dei costi dell’acqua nella regione nel corso del dibattito su ‘La riforma dei consorzi di bonifica per un’agroalimentare in evoluzione”, cui è intervenuto anche il Direttore Generale ANBI, Massimo Gargano.
Dei 6 Consorzi di bonifica operanti in Puglia, 4 (Terre d’Apulia, Arneo,  Ugento e Li Foggi, Stornara e Tara) sono stati gestiti da Commissari per molti anni (alcuni sin dagli anni ‘90, altri negli anni 2000) e successivamente da un Commissario unico.
“L’azione di accompagnamento che la Regione Puglia ha svolto nell’ultimo decennio – ha rimarcato Angelo Corsetti, Direttore Coldiretti Puglia - con l’obbiettivo di traghettare le strutture consortili fuori dalla crisi economico-finanziaria, non ha sortito gli effetti sperati. Il lungo commissariamento e l’improvvida decisione di sospensione della riscossione dei ruoli da oltre dieci anni hanno aggravato la situazione degli enti consorziali, ubicati sotto la linea dell’Ofanto. Eppure esistono gli esempi virtuosi dei 2 Consorzi di bonifica del Gargano e della Capitanata non commissariati.”
E’ la dimostrazione della grande utilità delle strutture consortili per la manutenzione del territorio e della sicurezza delle aree rurali, ma al contempo anche della evidente necessità che siano realmente messe nella condizione di operare, garantendo risorse indispensabili al loro funzionamento, sottolinea Coldiretti.
I Consorzi di bonifica pugliesi provvedono a garantire lo scolo di una superficie di oltre un milione di ettari (ha. 1.014.545); gestiscono circa cinquecento chilometri di argini; 265 briglie e sbarramenti per laminazione delle piene; 23 impianti idrovori; oltre mille chilometri di canali (km.1 .126); 9.360 ettari di forestazione. Nel settore irriguo gli enti consortili pugliesi servono una superficie di oltre duecentodiecimila ettari; gestiscono 102 invasi e vasche di compenso ; 24 impianti di sollevamento delle acque ad uso irriguo; 560 chilometri di canali irrigui; circa diecimila chilometri di condotte tubate.
Il 13 marzo 2012 il Consiglio regionale approvò la Legge n. 4 “Nuove norme in materia di bonifica integrale e di riordino dei consorzi di bonifica”, cui non è mai stata data piena attuazione: le strutture consortili non sono ancora state traghettate dal commissariamento unico all’autogoverno, non è stato ancora approvato il Piano Generale di Bonifica, non esistono ancora gli annunciati piani di ristrutturazione industriale finalizzati al recupero di efficienza, le opere di manutenzione ordinaria sono risibili, mentre risultano inesistenti quelle di manutenzione straordinaria, non è stato dato corso all’efficientamento energetico per il sollevamento dell’acqua, nè alla razionalizzazione dei servizi amministrativi e legali per il contenimento dei costi.


CALABRIA - PROGRAMMATI INTERVENTI COMUNI SUL TERRITORIO

L’attività di bonifica consente alle diverse attività economiche di svilupparsi in un ambiente, che necessita di costante manutenzione sotto il profilo idraulico ed idrogeologico; questo insieme di cose, crea le condizioni di uno sviluppo sostenibile e armonico. Con questi intendimenti, il Consorzio di bonifica Ionio Catanzarese (con sede nella città capoluogo) e l’Amministrazione Comunale di Sant’Andrea Apostolo dello Ionio hanno programmato una serie di interventi nel territorio andreolese in linea con il progetto consorziale “Bonificare la Calabria”, che si esplica  anche attraverso una costante e coordinata attività di manutenzione ordinaria e straordinaria per la mitigazione del rischio idrogeologico (taglio della vegetazione, gestione delle opere di difesa e tutela del territorio comunale,  interventi di difesa del suolo, sistemazione di versanti, manutenzione viabilità rurale e interpoderale, interventi di ingegneria naturalistica e valorizzazione ambientale).  L’ente consortile ha colto l’occasione per annunciare che proseguirà anche con altre Amministrazioni a predisporre progetti di comune interesse per interventi finalizzati alla riduzione del rischio idrogeologico ed alla salvaguardia ambientale.


UMBRIA - LA SCUOLA ENTRA IN  CONSORZIO

Con riferimento al progetto “Alternanza Scuola Lavoro”, il Consorzio di bonifica Tevere Nera (con sede a Terni) ha stipulato una convenzione con il Liceo Scientifico “R.Donatelli” di Terni, l’Istituto Istruzione Superiore “Gandhi” di Narni Scalo (Tr), l’Istituto Tecnico Tecnologico “L.Allievi – A. da Sangallo” di Terni.
Tale collaborazione nasce, in adesione ai principi ministeriali de  “La Buona Scuola”, per assicurare ai giovani competenze spendibili sul mercato del lavoro; l’ente consortile intende in tal modo contribuire alla crescita ed alla formazione delle giovani generazioni, trasferendo loro una specifica cultura nel settore, in cui opera.
Sette studenti provenienti hanno già iniziato questo percorso, che terminerà alla fine del corrente anno scolastico.


LOMBARDIA - PANPERDUTO AL VIA

L'ostello ed i relativi servizi di ristoro presenti a Panperduto, sito in provincia di Varese, nonché il Museo delle Acque Italo-Svizzere saranno, a partire da domenica 6 Marzo p.v., accessibili al pubblico.
E’ infatti terminato il complesso intervento, ad opera del Consorzio di bonifica Est Ticino Villoresi (con sede a Milano), che in pochi anni ha cambiato il volto dell'intera area riqualificandola. Oltre all'impianto idraulico ed alla centrale idroelettrica appena costruiti dall’ente consortile, l'intera area si prepara ad accogliere visitatori attratti dalle bellezze paesaggistiche del luogo, che si confondono inevitabilmente con le suggestioni storiche e tecnico-idrauliche, che il sito ispira.

 
Per maggiori approfondimenti www.anbi.it
SETTIMANALE DELL´ASSOCIAZIONE NAZIONALE CONSORZI DI GESTIONE E TUTELA TERRITORIO E ACQUE IRRIGUE
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