INDETTA LA SETTIMANA NAZIONALE DELLA BONIFICA E DELL'IRRIGAZIONE
Si terrà, dal 16 al 24 Maggio p.v., la Settimana Nazionale della Bonifica e dell'Irrigazione 2015, promossa dall'ANBI in collaborazione con le Unioni Regionali Bonifiche. Tema di questa edizione sarà "La Terra nutre, l'uomo la divora" che, rifacendosi allo spirito di Expo 2015, vuole però sottolineare la necessità di preservare e rispettare il territorio, abbinando così 2 compiti istituzionali degli enti consorziali associati: irrigazione e difesa idrogeologica.
PARLA VINCENZI? NO, LA CORTE DEI CONTI!
“La politica di tutela del territorio continua a destinare ancora la gran parte delle risorse disponibili, che re-stano comunque scarse, all'emergenza, anziché ad un’effettiva opera di prevenzione. Negli ultimi 5 anni, quasi 1.500 milioni di euro sono stati stanziati per l’emergenza a fronte di 2.000 milioni di euro, destinati nell’ultima programmazione 2010-2011 agli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico, peraltro de-stinati anche a fronteggiare situazioni emergenziali.” A dirlo è stato Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni (ANBI), ripetendo però pari pari quanto affermato dall’apposita relazione della Corte dei Conti.
“Inconciliabile con l’urgenza di provvedere – ha continuato a riportare fedelmente Vincenzi - è la dilatazione dei tempi di attuazione degli interventi sia per la programmazione attivata nel decennio 1998-2008 sia per gli Accordi di Programma sottoscritti a partire dal 2010. In particolare, per questi ultimi, su un totale di 1621 in-terventi, una parte significativa, 207, risulta tuttora da avviare o dati non comunicati, mentre risultano con-clusi soltanto 317 interventi per 200 milioni di euro rispetto a un finanziamento complessivo pari a circa 2,1 miliardi di euro.”
Il Presidente ANBI ha proseguito nel fare proprie le parole della Corte dei Conti: “Appaiono evidenti criticità si-stemiche: un contesto decisionale ed operativo caratterizzato dal coinvolgimento di più soggetti pubblici, spesso tra loro non dialoganti e/o in contrapposizione; a ciò deve aggiungersi un quadro continuamente mu-tevole di risorse finanziarie disponibili ed una programmazione, che non si iscrive in un disegno strategico di opere strutturali, ma risulta frammentata in una molteplicità di interventi. I ritardi – ha concluso Vincenzi, as-sumendo fino in fondo il ruolo di megafono per le conclusioni dell’importante organo amministrativo - sono in parte anche conseguenza di un non efficiente sistema di controllo e monitoraggio, che non ha prodotto i risultati attesi. La frammentazione del sistema di rilevamento dei dati, distribuito tra più banche dati, in parte tra loro sovrapposte e non dialoganti, determina spesso risultati incompleti e non attendibili.” In sintesi, le raccomandazioni della Corte sono il superamento di una politica centrata sull’emergenza; la ridefinizione di una governance degli interventi, maggiormente semplificata e trasparente; la riorganizzazione del sistema di controllo e monitoraggio degli interventi; la prosecuzione nell’azione di impulso alla funzione di indirizzo e coordinamento del Presidente del Consiglio dei Ministri in materia del dissesto idrogeologico; la valutazione, in una logica comunque di compatibilità con il rispetto degli obiettivi di finanza pubblica di breve e medio pe-riodo, dell’opportunità di escludere dai vincoli del patto di stabilità interno le spese sostenute dagli enti terri-toriali per interventi di messa in sicurezza, manutenzione e consolidamento di territori esposti a eventi cala-mitosi.
“Quanto affermato dalla Corte dei Conti – ha commentato a questo punto il Presidente ANBI – conferma quan-to diciamo da tempo: la sicurezza idrogeologica del Paese non è principalmente una questione di finanzia-menti, ma di volontà politica. Dopo anni di denunce in un assordante silenzio complice con le tante tragedie degli anni recenti, potremmo essere colti da scoramento. Figli della cultura del fare, invece rilanciamo, met-tendoci ancora una volta a servizio del Paese, affiancando l’encomiabile sforzo della Struttura di Missione contro il Rischio Idrogeologico, cui offriamo anche il contributo del nostro Piano nazionale per la riduzione del pericolo di alluvioni, allagamenti e frane: 3.335 interventi perlopiù immediatamente cantierabili per un importo complessivo di circa ottomilaquattrocento milioni euro, finanziabili con mutui quindicennali e capaci di attivare oltre cinquantacinquemila nuovi posti di lavoro.”
TOSCANA - INAUGURATA CASSA DI ESPANSIONE
Il Presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ha inaugurato la cassa di espansione della Querciola nel comune di Quarrata: realizzata dal Consorzio di bonifica Medio Valdarno (con sede a Firenze) e costata 3,9 milioni di euro, ha una capacità di 540.000 metri cubi, una superficie di 12 ettari, mentre il perimetro delimi-tato dagli argini ha un'estensione di 1,6 chilometri. Il bacino è destinato a ricevere le acque del Fosso Quadrel-li, quando il fiume Ombrone in piena non è in grado di farlo. Durante la cerimonia, gli studenti delle scuole medie di Vignole (Quarrata) e di Iolo (Prato) hanno presentato il lavoro svolto durante l’anno nell’ambito di un progetto di educazione ambientale promosso dall’ente consortile. Nell’occasione, il Governatore, che ha riba-dito l’impegno a garantire annualmente 50 milioni di euro per interventi di salvaguardia idrogeologica, è stato anche accompagnato sui luoghi, dove il “Medio Valdarno” ha operato, grazie anche a fondi regionali, per la messa in sicurezza del territorio.
UMBRIA - COLLEGARE “SLOW”
E’ stata inaugurata la pista ciclabile lunga una sessantina chilometri e che collega l’invaso della diga di Arezzo a Rivotorto, frazione di Assisi, comune di destinazione del tratto finale, che dovrà essere completato fino alla locale stazione ferroviaria. L’importante infrastruttura per una mobilità “dolce” è stata realizzata dal Consorzio di bonifica Bonificazione Umbra (con sede a Spoleto, in provincia di Perugia), grazie ad un finanzia-mento di 3 milioni e mezzo di euro, stanziato dalla Regione Umbria.
EMILIA ROMAGNA - CONVOCARE TEMPESTIVAMENTE IL TAVOLO DELL’ARDA
E’ stato un confronto costruttivo quello tenutosi tra i sindaci di Villanova, Cortemaggiore, Besenzone, San Pietro in Cerro, Fiorenzuola, Lugagnano ed il Consorzio di bonifica di Piacenza, nella sede consortile di città, per analizzare le cause, le conseguenze, nonché le proposte risolutive degli allagamenti dal torrente Arda, registrati nei giorni scorsi perlopiù nel comprensorio di Villanova.
Si è così appurata la totale regolarità del rilascio delle acque dalla diga di Mignano nel giorno di piena e si è messa a fuoco l'incidenza, lungo il tratto del fiume, di fattori negativi determinanti quali l'eccesso di urbaniz-zazione, le strozzature in alveo, la mancanza di un’utile vasca di espansione.
L' importante è ora agire in modo tempestivo, convocando al più presto il "tavolo dell'Arda", che, tra le altre cose, ha promosso uno studio specifico in grado di individuare soluzioni adeguate per ovviare ad annose problematiche, che si manifestano periodicamente. Sono stati anche creati i presupposti per migliorare e ren-dere più completa la rete di comunicazioni diramate in fase emergenziale. L’ente consorziale ha anche avan-zato una proposta di rilievo per una collaborazione fattiva dell’ente alla manutenzione idraulica del torrente Arda. I Sindaci del territorio piacentino hanno condiviso l’esigenza immediata di chiedere la convocazione del Tavolo dell’Arda per risolvere le problematiche di questo delicato snodo idraulico.
VENETO - UNITI A FERMARE LE ESTRAZIONI
Ha ottenuto grande successo la campagna di promozione Facebook di Unione Veneta Bonifiche e Consorzio di bonifica Delta del Po (con sede a Taglio di Po, RO), sul “no estrazioni" e. che ha registrato 15.000 persone raggiunte ed un centinaio di condivisioni nell’arco di un paio di giorni.
Ciò per protestare contro la decisione presa dal T.A.R. (Tribunale Amministrativo Regionale) del Veneto, che ha accolto il ricorso proposto dalla ditta Northsun Italia contro il diniego della Regione sull’effettuare ricerche di idrocarburi in terraferma; tale ricerca di idrocarburi prevede, infatti, oltre che indagini geognostiche, anche un pozzo esplorativo. È invece indispensabile evitare che la subsidenza si “mangi” il Delta polesano vanifi-cando, tra l’altro, montagne di miliardi spesi da Regione e Stato per la sicurezza idraulica. Il coinvolgimento di tutti è indispensabile per creare i presupposti necessari ad impedire un disastro ambientale preannunciato e costituire una class action utile allo scopo.
LOMBARDIA - BILANCIO DI UN BIENNIO REGIONALE
Nel contesto dell’iniziativa “Dillo alla Lombardia” (giornata di confronto aperto a tutti gli stakeholders lom-bardi ed alle parti sociali per tracciare un bilancio del secondo anno di attività della Giunta della Regione lom-barda, sono stati organizzati alcuni tavoli tematici, cui ha preso parte anche il Consorzio di bonifica Est Ti-cino Villoresi. E’ stata, in particolare, sottolineata l’azione dell’ente consortile e dell’Unione Regionale Boni-fiche Lombardia (U.R.B.I.M.) sul fronte dell’organizzazione della presenza ad Expo. In relazione ai tavoli te-matici, in quello dell’Assessorato al Territorio, Urbanistica, Difesa del suolo sono state affrontate la riduzione del consumo di suolo e la riorganizzazione della governance territoriale, mentre in quello dedicato all’evento Expo 2015 si è verificata l’ottimizzazione delle ricadute sul territorio lombardo.
EMILIA ROMAGNA - PRESERVATO L’ULTIMO PASCOLO D’APPENNINO
Il Consorzio di bonifica Emilia Centrale (con sede a Reggio Emilia) ha operato per preservare la viabilità di Valbona di Collagna, paese agricolo a 1121 metri sul livello del mare e dove si effettua l’ultimo pascolo d’Appennino; l’ente consortile è intervenuto anche sulla regimazione idraulica del Rio Canalina e del fiume Secchia in località Cerreto Alpi; a Busana, infine, si è lavorato sulla sistemazione del Rio Rondino a Nismozza e della vecchia galleria Drenate a Cervarezza. In particolare i lavori hanno riguardato la riapertura ed il model-lamento dei fossi, il taglio delle piante, la sistemazione di piano viabile, scarpate e banchine.
Sono tutte azioni fondamentali per la riduzione del rischio idrogeologico, che assilla il territorio e l’intera montagna; fondamentale sarà ora garantire una cura costante, mettendo in campo tutti gli interventi necessa-ri alla mitigazione di rischi futuri. In zona di tutela paesaggistica, le opere di manutenzione straordinaria ef-fettuate dall’ente consorziale non hanno alterato lo stato dei luoghi, ma sono servite per il mantenimento in efficienza di importanti strade pubbliche e per impedire tracimazioni d’acqua lungo i rii naturali.
FRIULI VENEZIA GIULIA - 4 ANNI DI IMPEGNO VOLONTARIO
Quattro anni di impegno volontario, di determinazione progettuale e di capacità di relazione con diversi sog-getti istituzionali e finalmente è arrivato il “brindisi” inaugurale: il Roiello è tornato a correre dalla presa sulla Roggia di Palma, a San Gottardo, fino a Lovaria: un corso d’acqua lungo 9,5 chilometri e protetto dal 1989 dal-la Soprintendenza come bene storico-paesaggistico.
Da anni nell’alveo del Roiello, il cui uso delle acque fu normato dal Patriarca Ulrico II nel 1171, non scorreva più l’acqua proveniente dal Torre e captata dalla Roggia di Palma all’altezza di San Gottardo. Sulle prime l’idea di riportare l’acqua pareva di difficile attuazione, poiché parte del terreno è ghiaioso e quindi permeabile. Un apposito Comitato però non si è dato per vinto ed ha ripulito per circa sei chilometri l’alveo da sterpaglie ed erbacce. Il Consorzio di bonifica Ledra Tagliamento (con sede a Udine) ha regolato le paratoie a San Gottar-do, immettendo quindi l’acqua nell’antico tracciato. Ci sono voluti mesi prima che l’acqua scorresse in modo stabile, ma ora il limo depositatosi sulle parti ghiaiose ha consentito la continuità del fluire.
Il primo giorno di primavera, l’entye consortile ha lanciato l’idea di giungere alla stipula di un Contratto di fiume, sottoscritto da tutti gli attori interessati, e cioè Regione, Consorzio di bonifica Ledra Tagliamento, Comuni di Udine e Pradamano, Comitato Amici del Roiello “per definire gli impegni di ciascuno per portare a regime nel tempo lo scorrere dell’acqua del Roiello di Pradamano”. Il Roiello potrebbe così essere il primo ca-so in Friuli Venezia Giulia, sul quale si applicherà questo protocollo giuridico per la rigenerazione ambientale già previsto in diverse direttive europee.
CALABRIA - ALTA INTENSITA’ OPERATIVA
Continua l’azione determinata del Consorzio di bonifica Ionio Catanzarese (con sede a Catanzaro), che ha redatto una ricostruzione esatta della situazione economica riguardante la diga del Melito, trasmettendola agli organi competenti, che hanno manifestato compiacimento ed apprezzamento. L’ente consortile ha preso anche atto del Piano Attuativo Regionale della forestazione 2015, che presenta però criticità finanziarie. Sui progetti per il dissesto idrogeologico è stato ribadito di dover fare sinergia con le Amministrazioni Comunali del comprensorio, con la possibilità di attingere al complesso dei fondi comunitari, facendo in modo che vengano spesi e non restituiti; un’apposita riunione con i Sindaci è già stata convocata per metà Aprile.
EMILIA ROMAGNA - ATTIVATO SERVIZIO ANTIBRINA
E’ stato attivato il servizio antibrina del Consorzio di bonifica Burana (con sede a Modena): il servizio si pro-pone di proteggere le colture agricole pregiate, spesso danneggiate da improvvisi abbassamenti della tempe-ratura; a farne le spese sono principalmente le gemme ed i fiori delle coltivazioni frutticole di pregio, in parti-colare i pereti.
Piogge intense e periodi siccitosi si alternano infatti con frequenza repentina, per cui le 2 facce della Bonifica (scolo e irrigazione) si alternano in un equilibrio sempre più complesso; anche le esigenze sono diventate via via molteplici: da diversi anni, in deroga alla stagione irrigua ordinaria, viene tenuta parzialmente invasata la rete dei canali anche in inverno per garantire l’irrigazione anticipata anche alle primizie ed a tutti i prodotti in serra. Il servizio antibrina prevede l’invaso parziale anticipato della rete dei canali e quindi l’attivazione di al-cuni impianti pluvirrigui, che distribuiscono acqua in pressione attraverso tubazioni sotterranee. La tecnica si basa sul principio di proteggere i fiori e le gemme dall’eccessivo abbassamento della temperatura, mantenen-doli a livelli non inferiori a -2 gradi: in pratica, quando l’acqua spruzzata sopra la pianta gela, questa rilascia calore e ciò permette di creare una coltre protettiva termica, che impedisce o riduce fortemente i danni provo-cati dal gelo.
TOSCANA - GEMELLAGGIO SCOLASTICO
Il Consorzio di bonifica 1 Toscana Nord (con sede a Viareggio, LU) è costituito da un territorio molto ampio e articolato, dalle caratteristiche ambientali uniche. Parte da questa consapevolezza il progetto didattico, proposto agli alunni delle scuole del comprensorio: un piano formativo, che coinvolge 10 classi del compren-sorio (Lucca, Appennino Pistoiese, Versilia, Pisa, Massa e Lunigiana). L’attività è stata presentata nella sala consiliare del comune di Vecchiano, la cui 1°E della scuola media, approfondirà lo studio del territorio, cono-scendo la Bonifica storica di Vecchiano ed il nuovissimo impianto di fitodepurazione, gestito dall’ente con-sortile: la più grande area d’Italia (un invaso riallargato di 17 ettari) dedicata esclusivamente alla depurazione delle acque attraverso metodi naturali, dove le acque decantano per giorni e che, dopo essere state depurate attraverso l’azione delle piante, vengono immesse nuovamente nel lago di Massaciuccoli, impoverite di tutte quelle sostanze nutrienti che sono una delle cause dei problemi ambientali dell’invaso. La collaborazione con il WWF consentirà anche approfondimenti di carattere naturalistico e storico-sociale. Gli studenti poi ospite-ranno e saranno ospitati da una classe di Marina di Massa, con cui Vecchiano è gemellata: gli alunni si scam-bieranno le esperienze nella diversa gestione dei corsi d’acqua (in pianura quelli di Vecchiano, collinari quelli di Massa).
LOMBARDIA - MAGAZINE “IN LANCIO”
E’ in distribuzione on-line il primo numero 2015 della rivista “Cose d’acqua”, edita dal Consorzio Irrigazioni Cremonesi (con sede nella “citta’ di Stradivari). Propone, tra l’altro, un’intervista sulla Giornata Mondiale dell’Acqua; il documento, con cui l’ente consorziale è entrato a far parte, quale ente sostenitore, della Carta di Milano, iniziativa lanciata con Expo 2015; uno stralcio del libro "Piccola storia dell’idraulica".